Il Buddhismo by Jacopo Salomoni - Illustrated by Jacopo Salomoni, Alice Gandini, Martina Scotti Rinaldi, Nicolò Toscani - Ourboox.com
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Il Buddhismo

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Artwork: Jacopo Salomoni, Alice Gandini, Martina Scotti Rinaldi, Nicolò Toscani

  • Joined Dec 2017
  • Published Books 1

BUDDHISMO
Il buddismo è una delle religioni più antiche e diffuse al mondo, i cui aderenti si trovano
maggiormente in Asia. Nata in India grazie Siddharta Gautama Shakya, il fondatore
chiamato Buddha, ossia “illuminato” più che religione è una filosofia di vita. Nel Buddhismo
non si parla quasi mai di Buddha bensì di un’uomo che indica la via per la felicità.
In questa religione si conosco le quattro nobili verità:
1. Verità della vita
2. Verità dell’origine del dolore
3. Verità della cessazione del dolore
4. Verità della via che porta alla cessazione del dolore
Per raggiungere la cessazione del dolore si segue un sentiero chiamato per l’appunto
OTTUPLICE SENTIERO:
1. retta visione
2. retta intenzione
3. retta parola
4. retta azione
5. il retto modo di vivere
6. il retto sforzo
7. retta presenza mentale
8. retta concentrazione
Tramite questo si raggiunge il nirvana.
Il nirvana è uno stato di pace assoluta ed è lo scopo finale della vita di un buddhista
Tramite il nirvana si annulla qualsiasi preoccupazione o dolore e qualsiasi concreta realtà
È una condizione estatica corrispondente al puro godimento dello spirito

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VITA DEL BUDDHA
Biografia
Quando si nomina Buddha come personaggio storico e religioso in realtà si fa riferimento a
Siddartha Gautama. Fondatore del Buddhismo, Siddartha nasce nel 566 a.C. a Lumbini, nel
Nepal meridionale, da una famiglia ricca e potente discendente da una stirpe guerriera: il
padre, Suddhodana, è re di uno degli Stati che compongono l’India del nord.
Dopo la nascita di Siddharta, a corte vengono invitati asceti e brahmani per celebrazioni di
buona fortuna: nel corso dell’evento, il saggio Asita annuncia l’oroscopo del bambino,
spiegando che egli è destinato a diventare o un monarca universale, o un asceta
rinunciante.
Il padre, tuttavia, non vuole essere abbandonato dal figlio, e quindi mette in atto tutto quel
che è possibile fare per impedire il concretizzarsi della premonizione.
La fanciullezza
Sin da ragazzo evidenzia una forte tendenza alla contemplazione. Egli si sposa a sedici anni
con una cugina, che tredici anni più tardi dà alla luce il suo primo figlio..
La meditazione
Resosi conto della sofferenza umana dopo avere incontrato un morto, un malato e un
anziano, capisce che la cultura e la ricchezza sono valori destinati a svanire.
Da quel momento, si dedica alla meditazione, con l’aiuto di un asceta.
La maturità
A circa trentacinque anni, egli raggiunge l’illuminazione perfetta: seduto a gambe incrociate
sotto un albero di fico, arriva al nirvana. Grazie alla meditazione, tocca livelli di
consapevolezza sempre più importanti, cogliendo la conoscenza dell’Ottuplice sentiero. In
seguito all’illuminazione, resta a meditare sotto l’albero per una settimana, mentre nei venti
giorni successivi staziona sotto altri tre alberi.
Quindi, egli capisce che il suo scopo è quello di diffondere la dottrina a tutti, e perciò si dirige
verso i suoi primi cinque discepoli. Qui incontra i suoi antichi allievi: questi inizialmente
vorrebbero ignorarlo, ma rimangono subito colpiti dal suo volto radioso e si lasciano
convincere.
La predicazione e le conversioni
Negli anni successivi, Gautama Buddha si dedica alla predicazione, rivolgendosi ai laici e
dando vita a nuove comunità monastiche disposte ad accogliere chiunque, a prescindere
dalla casta e dalla condizione sociale; inoltre, fonda il primo ordine monastico mendicante
femminile al mondo.
Nel frattempo, iniziano anche le conversioni.
Siddharta torna nel punto in cui aveva ricevuto l’illuminazione, dove converte un migliaio di
persone.
Gli ultimi anni di vita
Più tardi, è il 486 a.C., Siddartha, ormai ottantenne, torna a camminare nella pianura del
Gange. Mentre cammina ha un malore.
Quindi Gautama Buddha, dopo avere dato disposizioni su quel che bisognerà fare del suo
cadavere si gira su un fianco, guardando verso nord, e muore. Da quel giorno, il suo
insegnamento – il Buddhismo – si diffonderà nel mondo.

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TESTO SACRO

I testi sacri del Buddhismo sono attualmente raccolti in tre canoni: il Canone Pali, il Canone
cinese, e il Canone tibetano così denominati in base alla lingua degli scritti.
Il canone pali
Il Canone pāli è proprio del Buddhismo Theravāda, e si compone di tre canestri: il canestro
della disciplina, con le regole di vita dei monaci; il canestro della dottrina, contenente gli
insegnamenti impartiti dal Buddha; infine il canestro della fenomenologia in ambito
cosmologico, psicologico e metafisico.
Il canone cinese
Il Canone cinese si compone di 2.184 testi a cui vanno aggiunti 3.136 supplementi tutti
raccolti, nell’ultima edizione, in 85 volumi di stile occidentale pubblicati in Giappone.
Il canone tibetano
Il Canone tibetano si suddivide in due raccolte, il Kangyur (composto da 600 testi, in 98
volumi) e il Tanjur (Raccolta, in 224 volumi, di 3.626 testi tra commentari e insegnamenti).
Questo canone fu dato alle stampe in tibetano la prima volta a Pechino nel 1411, e solo nel
1742 in Tibet, questa edizione è in 333 volumi.

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RITUALI
Mandala di sabbie colorate
I mandala simboleggiano il palazzo delle attività risvegliate di particolare Buddha e del suo
seguito.
Ogni aspetto ha un significato simbolico, niente è lasciato al caso.
Il mandala serve di base per meditare, invocare, fare delle offerte e delle richieste ai Buddha
di accordare le loro benedizioni e la loro ispirazione. Le sabbie colorate sono generalmente
diffuse nel corso d’acqua più vicino. Le persone presenti possono portare via con sé un po’
di sabbia benedetta.
Le torme
I monaci realizzeranno anche dei dolci rituali (torma) a base di farina di orzo tostato. Queste
torme sono utilizzate durante rituali tantrici e possono avere delle forme o delle taglie
differenti. I tormas sono offerte per parecchie ragioni: talvolta per semplice atto di generosità
o per calmare dei protettori furibondi, talvolta per negoziare con gli esseri mondani.
Le preghiere e i rituali (chöd)
Tagliare l’illusione di un “io” esistente inerentemente come per fare una liberazione radicale
dal proprio ego e tutto ciò che abitualmente teme.
La pratica di guarigione del chöd è un vecchio rituale buddhista riconosciuto per la sua
efficacia nel curare le malattie mentali e fisiche, eliminare gli ostacoli del karma allo sviluppo
spirituale.

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