LA MAGIA DEL NATALE

C’era una volta un bambino di nome Mohammed, che proveniva dalla Libia.

Mentre viaggiava per arrivare in Italia, ci fu una tempesta e il barcone, su cui viaggiava insieme ai genitori, affondò. Per cercare di salvarlo essi morirono.

Il bambino, tutto solo, si mise a nuotare verso la terraferma e prima di raggiungerla trovò, tra le onde, una sfera di Natale che tenne stretta nella sua manina.

Dopo qualche tempo fu adottato da una coppia che purtroppo non poteva avere figli.

Arrivò il Natale e la famiglia iniziò a fare l’albero accorgendosi, alla fine, di non avere la stella da mettere in cima. Mohammed si ricordò della sfera che aveva conservato, l’andò a prendere e aiutato dalla mamma, che lo prese in braccio, la posizionò sull’albero .

Da quella sfera Babbo Natale osservava tutto.

Una mattina, mentre i genitori erano a fare la spesa e Mohammed era andato a giocare a pallavolo con i suoi amici, entrarono in casa dei ladri e insieme al resto, rubarono anche la sfera .

Al rientro trovarono tutto sottosopra e il bambino, accortosi che la sfera mancava, si mise a piangere perché era l’unico ricordo che aveva dei suoi genitori naturali.

Babbo Natale, vista la disperazione del bambino, lo aiutò, illuminandogli la strada con una luce dorata, che potevano vedere solo coloro che credevano nello spirito del Natale.

Mohammed e i suoi genitori seguirono quella luce, che li condusse in una vecchia fabbrica abbandonata.

Entrarono e trovarono la refurtiva tra cui c’era la sfera luminosa. Quando cercarono di recuperarla, i ladri gli piombarono addosso.

Fu in quell’istante che arrivò Babbo Natale e li salvò, appena in tempo. Prese la sfera e la restituì al bambino, augurandogli un felice Natale e sparì.

Tornati a casa, la rimisero sull’albero e stretti in un abbraccio capirono che la magia del Natale esisteva veramente!

Fiaba realizzata dagli alunni delle classi prime

Scuola secondaria di I grado “E.Mancari” – Capo d’Orlando

Alunni

Marco Cacciolo 1C, Edoardo Raneri 1C, Marco Caputo 1B,

Daniel Carone 1A, Antonino Collovà 1B.

Con la collaborazione di tutti i docenti delle varie discipline.