raccontami di te… –

Sono Lucia, una ragazza di dodici anni e ho sofferto molto per la pandemia.
Ho un carattere aperto e dinamico: odio stare da sola, per stare bene devo essere in
compagnia delle persone.
Prima dell’arrivo della pandemia uscivo sempre con la famiglia e gli amici. Quando
uscivo con le amiche mi sentivo libera, spensierata e, soprattutto, felice.
Le mie amiche mi mancano tanto e mi manca uscire con loro.

All’inizio del lockdown, non sapendo ovviamente cosa sarebbe successo in seguito,
ero molto contenta di stare a casa: vacanze inaspettate!

Dopo qualche giorno,
invece, cominciava a mancarmi la mia quotidianità, fatta di piccole cose, ma per me
molto importanti. Mi mancava la scuola, andare a trovare i nonni, stare con le
persone care.

Il tempo passava lento, nell’ isolamento della mia casa mi mancavano i miei
familiari, soprattutto i miei nonni, mi mancava stare con loro e avevo tanta paura
che questo maledetto virus me li portasse via.

Ero sempre chiusa in casa e mi sentivo come in una prigione, una di quelle che se
provi ad uscire, rischi di perdere la vita.
Passavo il tempo nella mia cameretta ad immaginare tutte le cose che, finita la
pandemia, volevo fare e speravo di poter tornare presto alla mia vita di sempre.

Una notte ho fatto un bellissimo sogno: questa catena che mi teneva stretta e che
mi stava distruggendo, improvvisamente si era rotta e io ero tornata libera. Mi sono
svegliata tutta contenta, pensando che il mio fosse un sogno premonitore e che la
pandemia sarebbe finita presto. Invece niente, l’incubo sembrava senza fine…