Pittura gialla by Serena Laterza - Ourboox.com
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Pittura gialla

  • Joined Jun 2021
  • Published Books 1

“Quando si affronta il tema del suicidio o della depressione non stiamo affrontando un tema tutto rosa e fiori causato da una storiella d’amore andata a finire male.

Parliamo di qualcosa di serio e grande, forse fin troppo per un ragazzo dell’eta` di Harry, sedici anni.

Harry si mostrava tutto ma era niente.

Harry si mostrava forte ma era tanto debole.

Harry si mostrava grande ma era tanto piccolo.

Harry si mostrava felice ma era tanto triste.

Harry si mostrava perfetto ma era tutto il contrario, un miscuglio di negativita` e imperfezioni.

Pieno e vuoto, sordo e ascoltatore, muto e loquace, uguale e diverso da tutti.”

2

Gli fu chiesto se fosse un testo che raccontava esperienze attraversate sul proprio corpo o se fosse tutto frutto dell’immaginazione, ma non ebbero nessuna risposta da lui, non si sarebbe spinto oltre gli scritti, oltre il testo che stava creando, nonostante avesse un vocabolario ben vasto.

Dopotutto non erano obbligati a sapere che, in alcuni aspetti, cio`che era la vita di Harry, era anche la vita dello scrittore della storia di quest’ultimo, Liam Payne.

“Si paragonava a Vincet Van Gogh, certo, non era il massimo esponente dell’Impressionismo o non si sarebbe, ovviamente, tagliato l’orecchio, ma avrebbe tanto voluto una pozione magica che portasse alla felicita`, come la pittura per il pittore in questione.

Sperava ogni giorno che, camminando per le strade della sua amata Londra, trovasse la sua pittura gialla da divorare egoisticamente.

L’aveva mai trovata? No.

Era felice? Neanche.

3

La vita di Harry poteva cambiare; poteva ma sembrava che Dio scagliasse su di lui ogni sua furia.

Le cliniche di ricovero nelle quali fu mandato aggravarono di molto la situazione.

Non tutto e`come si pensa, alcune cose si nascondono, fin troppo orribili per farle sapere al mondo.

Quei luoghi, che dovrebbero essere posti sicuri, facevano venire il voltastomaco e fu un’impresa difficile convincere i genitori di trasferirsi, ma i tutori provavano un immenso amore per il figlio e decisero di accontentarlo.

Con non poca fatica, i genitori pagarono ogni spesa per i trasferimenti e le medicine necessarie.

Era stato difficile, ma non ai livelli della notizia da digerire datagli quella notte: Harry, il loro amato figlio Harry, aveva tentato il suicidio.

 

4

La mamma, Anne, era impegnata nella preparazione di una gustosissima torta al cioccolato quando le arrivo`una chiamata dall’ospedale, la quale avvisava della situazione critica del figlio.

La donna pianse, cadde in ginocchio pregando ed urlo`.

La donna pianse ancora, dando il via libera alle gocce d’acqua che facevano gara sui suoi zigomi, lasciando la torta bruciare.

Il padre, Robin, era a lavoro quando fu avvisato.

Senza alcuna spiegazione lascio`il posto di lavoro e corse verso la casa; non si sarebbe meravigliato ne`lamentato se in un giorno o nell’altro gli sarebbe arrivata una multa.

Quando entro`nell’abitazione, la donna era ancora a piangere, cosi`le si avvicino`e con delicatezza la strinse fra le braccia soffocando ogni suo urlo.

L’uomo aveva sempre paragonato la sua amata come la piu`bella opera d’arte che esistesse.

Raggiunsero l’ospedale il piu`in fretta possibile ed uscirono solo dopo ore, quando il loro bambino non sembrava dare alcun segno di vita.

Ed ancora una volta, nella notte, l’uomo le ribadi`quanto l’amasse.

Ed erano solo lui, lei e la luna a conoscere l’immensita`del sentimento dato e ricevuto.

5

Harry era in ospedale e la mamma costantemente con lui, il padre portava soldi a casa continuando a lavorare.

Anne era sempre stata convinta che suo figlio fosse un capolavoro di ragazzo, con i suoi capelli ricci, gli occhi verdi e il corpo ben slanciato ,e non si ricredette nemmeno quando il figlio era fermo sul letto di quell’alloggio per malati.

Ogni sera la stessa storia, la stessa paura.

Harry aveva paura di chiudere gli occhi e sognare, dare il via libero all’inconscio e alla dimensione oscura di cui non siamo coscienti.

Come Freud ci dice, il sogno è una realizzazione velata di desideri vietati, ai quali la coscienza proibisce la rivelazione.

In parole povere, i sogni sono dei desideri irrealizzabili.

Cartesio, invece, suppone che i sogni siano inviati dall’alto, scelti da Dio.

Ed Harry ha paura di entrambe le idee: della prima, quella di Freud, perche`ha un po`il terrore di non essere capace di realizzare i suoi desideri; il secondo, quella del matematico Cartesio, perche`ha il timore che Dio ce l’abbia con lui e che Egli abbia programmato tutto cio`che gli accadra`.

 

6

E`questo che fece cadere Anne nella convinzione di trasferirsi, cosi`lo fecero mandando il figlio nella migliore clinica inglese, a Sheffield.

La mancanza di casa non si faceva per niente sentire, gli ultimi ricordi di Londra erano da brividi.

Il 23 luglio 2010 Harry fu mandato nel famoso luogo di ricovero credendo, ancora una volta, che sarebbe successo qualcosa di brutto, inconsapevole che la sua vita, di li`a poco, sarebbe cambiata.

Due occhi azzurri lo stregarono tormentandolo di giorno e proteggendolo dalle sue paure di notte da, ormai, tre settimane.

Il percorso era piu`facile se si aveva un obiettivo ed Harry ne aveva uno dopo aver scoperto che a breve il ragazzo avrebbe abbandonato quell’ospedale, e certo, ne era enormemente felice ma anche triste, non voleva lasciare quel bel faccino poiche`, Harry ne era convinto, sarebbe stata la sua cura.

Allora, dopo settimane, decise di rivolgergli la parola.

7

Il riccio conobbe quel ragazzo, Louis, quel giorno.

Harry sentiva ancora la voglia di farla finita, i ricordi piu` bui gli frullavano ancora nella testa, ma escluse quell’opzione giacche` non avrebbe fatto felice Louis; rammenta ancora quel giorno come se fosse ieri, quest’ultimo gli disse tali parole “Dovresti sorridere, Harry, sei molto piu` bello !

Inoltre ci vogliono solo 12 muscoli per avere il sorriso, perche` privarsene?” ed Harry non seppe se il cuore comincio` a martellare nel suo petto o se, invece, comincio` a rallentare, ma di una cosa era sicuro: aveva trovato la sua pittura gialla.

Dopo quel giorno, Louis, fu la sua unica terapia; o almeno l’unica che gli servisse, che lo aiutasse sul serio. Lou era quello che gli mancava, lo colpiva nel profondo: le sue parole, i suoi gesti lo facevano. Non aveva mai creduto di essere la ragiona del suo sorriso, pensava ce ne fossero di motivi, e nettamente migliori, nonostante gliel’avesse ripetuto piu` volte. Solo qualche giorno piu` tardi inizio` a crederci, quindi, a vivere nobilmente la vita che merita. Certo, non tutta la vita, ma l’inizio diceva gia` tutto. La sua pittura gialla. ”

 

8

Ed ora Liam era felice, lo era perche`aveva trovato speranza nelle sue parole e nessuno ne comprendeva il motivo, ma di sicuro non avrebbero fatto niente per impedirgli la felicita`, che finalmente aveva trovato.

Era un po’ come catarsi, quella dei greci: una purificazione attraverso una tragedia.

E se volete sapere come sono finite le due storie, vagate con la mente, basta sapere che si sono innamorati di due splendidi ragazzi, la loro pittura gialla: Zayn, per Liam, e Louis, per il riccio.

 

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