Era il 29 Febbraio del 1981. Il signore e la signora Smith erano una coppia bella, gentile e simpatica, infatti i loro vicini li adoravano.
Abitavano in una città chiamata Phoenix, negli Stati Uniti.

La coppia Smith era nella loro casa quando, ricevettero una lettera che era indirizzata al signore Smith, da un suo caro amico, il signor McCallister.
La lettera diceva:
”Caro amico,
C’è stato un omicidio, e ho bisogno del tuo
aiuto, la signora Style è stata uccisa, ma nessuno sa ancora come.!
PS: Vieni al piú presto, Las Vegas.
McCallister“

Il giorno dopo si mise subito a fare la valigia, mettendo dentro tutti gli oggetti occorrenti, insieme ai vestiti.
Alla fine di tutto questo si mise a fare colazione con sua moglie. Quando Smith dovette partire si raccomandarono a vicenda.
Si recò in stazione, prese il treno e, dopo un’infinità di ore, arrivò a Las Vegas.

Prese un taxi per andare nella villa del suo caro amico McCallister.
Lui lo accolse in modo molto festoso.
Cenarono insieme e andarono a dormire.
La mattina seguente andò in hotel (luogo dalla scena del crimine) e si mise subito a indagare.
Dopo un’attenta ricerca vide un’orologio con il vetro scheggiato che segnava le 23.02.
Ipotizzò che fosse l’ora dell’omicidio.
Guardando attentamente l’orologio, vide un’ impronta digitale.

Poi mandò l’orologio alla sua assistente in centrale, che si chiamava Cloe, che abitava lì.
Lei l’analizzò e trovo il nome della persona a cui apparteneva, al signor McCallister.
Cloe mandò un messaggio al signor Smith, dicendo che l’orologio era del signor McCallister.
Quando il signor Smith lo lesse, sbiancò.
Chiamò la centrale per fare in modo che mandasse due agenti a casa del suo amico e portarlo in centrale.

Il signor Smith gli chiese delle spiegazioni:
” come mai la tua impronta digitale è sull’orologio della signora Style?”
Lui rispose dicendo: “ Mi hai scoperto! Perché i vicini di stanza dicevano che la signora Style teneva la musica a tutto volume. E quando le chiedevo di abbassare il volume, lei diceva che non voleva abbassarlo.
Ma non era mia intenzione ucciderla, mi dispiace.”
Poi l’agente lo porto in tribunale e il giudice lo condanno a vita.

Il sig. venne ringraziato per il suo lavoro e tornò a casa da sua moglie
Published: Sep 9, 2021
Latest Revision: Sep 10, 2021
Ourboox Unique Identifier: OB-1200948
Copyright © 2021