Che ridere!

Vita con il coccodrillo 

Proprio quest’oggi  mi è arrivato un pacco da Amazon. Non avevo ordinato niente, il pacco era molto grande, Appena l’ho scartato mi è sfuggito un grido di sorpresa: “E’ un coccodrillo!”.

Sono saltato sul divano e mi sono chiesto chi me lo avrà mandato a casa mia.

L’animale nel frattempo girava per casa, mentre io pensavo a come farlo andare fuori.

Per fortuna, da sotto il divano, sbucava l’osso dimenticato dal mio cane!

L’ho lanciato fuori e il coccodrillo si è precipitato in strada per prenderlo.

I passanti si sono spaventati vedendo un animale così pericoloso.

Il coccodrillo era più gentile di quanto pensassi, infatti quando l’ho preso per riportarlo in casa non ha cercato di mordermi.

Gli ho dato un pezzo di carne che ho trovato in frigo. 

Quella sera abbiamo dormito insieme perché aveva paura di dormire sul tappeto e continuava a piangere.

E’ andata a finire che mi sono tanto affezionato al mio coccodrillo.

Così ho deciso di tenermelo per sempre, formavano una bella coppia!

Ilion

Vita con la giraffa

Stavo tornando a casa quando, legata al gazebo, ho trovato una giraffa che implorava di essere liberata a tutti i costi. Non potevo lasciarla lì a patire il freddo e la fame. allora l’ho slegata e l’ho portata in casa al calduccio.  Ho chiamato il corriere di Amazon per chiedergli il perché mi fosse stato inviato un animale al posto del mio orologio  e gli ho chiesto :<< Ma che cosa ci fa una giraffa in casa mia?>> Lui mi ha risposto:<< l’ha ordinata lei, che cosa dice!>> Io chiusi la chiamata e da lì è iniziata la mia vita con la giraffa. Avendo il collo troppo lungo non riusciva a stare da nessuna parte. c’ erano scegliere : la soffitta o il balcone. Io ho scelto la soffitta perché molto spaziosa ma non era adatta per lei : infatti landiva tutto il tempo assordandomi e disturbando i vicini. Allora ho deciso di spostarla sul balcone dove mi ha strappato tutti i gerani. I primi giorni tutti mi prendevano in giro e dicevano che ero “ il pazzo

con la giraffa,,. Nemmeno il mio migliore amico veniva più a casa mia. Giorno dopo giorno però ho iniziato a ricevere inviti per compleanni e feste. per tutte queste belle cose io mi sono affezionato tanto e ho deciso di tenerlo per tutta la vita.

Gabriele I.

Vita con…un falchetto.

Era un mattino come tutti gli altri.

Scesi dal letto e, con il mio solito andamento tranquillo, mi diressi verso la cucina.

Arrivata in quel luogo dal profumo invitante, iniziai ad udire cinguetti assordanti e stonati, provenienti dal giardino.

Guardai fuori della vetrata, ma non vidi nulla e, tornai a dedicarmi alla mia colazione.

All’improvviso quel suono assordante si fece sempre più forte.

Uscii trafelata e trovai sulla neve candida e fredda, un piccolo e tenero falchetto.

Era così infreddolito che decisi di tenerlo.

Lo raccolsi delicatamente con entrambe le mani e lo portai in casa.

Gli costruii,sulla cima di un mobile in salotto, un piccolo e confortevole nido, con cotone e stoffe trovate per caso, rovistando tra gli scampoli della mia mamma.

Il piccolo falchetto si sentì subito a suo agio, in quel piccolo spazio, creato su misura per lui!

Mi si appollaiava sempre sulla spalla destra e mi accompagnava ovunque, soprattutto quando andavo a comprargli la carne essicata.

All’inizio tutti mi derisero, ma col passare del tempo, iniziarono ad acclamarmi ogni volta che mi vedevano passeggiare in compagnia del mio falchetto che, molto educatamente, faceva inchini a chiunque lo salutasse.

Addirittura iniziarono ad invitarmi alle feste di paese, perchè eravamo diventati l’attrazione più popolare.

Purtroppo, però, un giorno, bussarono alla porta i guardiani di uno zoo; mi spiegarono che il falchetto era fuggito da una delle loro  gabbie e che lo rivolevano indietro.

Io, a malincuore, dovetti rinunciare al falchetto e, soprattutto alla sua compagnia. Li osservai allontanarsi dalla mia finestra e, mi accorsi che il falchetto si voltò indietro, come se volesse salutarmi, prima di abbandonarmi per sempre!