by Mia Paris
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STORIA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
1861, Unità d’Italia: Nel 1865 la tutela della salute è affidata al Ministero dell’Interno. La legge Pagliani-Crispi del 1888 trasforma l’approccio di polizia sanitaria in sanità pubblica, creando un primo assetto organizzativo. Al 1907 risale il primo Testo unico delle leggi sanitarie
1948, la salute diventa un diritto fondamentale
1958, il Ministero della Sanità: La legge 296 del 13 marzo 1958 istituisce il Ministero della Sanità che assorbe le competenze dell’Alto Commissariato e delle altre amministrazioni centrali preposte alla sanità pubblica
1978 nasce il Servizio Sanitario Nazionale
2001, da Sanità a Salute, il ruolo della prevenzione: La legge n. 317, del 3 agosto 2001, modifica la denominazione da Ministero della Sanità a Ministero della “Salute”. L’aggiornamento della definizione va a rispecchiare la nuova missione svolta dal Ministero in linea con il concetto espresso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce la salute: “Una condizione non più di assenza di malattia ma di completo benessere fisico, mentale e sociale”.
Il diritto alla salute è tutelato nell’articolo 32 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”A livello internazionale il diritto alla salute è definito nella costituzione dell’OMS come “lo stato completo di benessere fisico, psichico e sociale”. Oltre che nella nostra Costituzione tale diritto è citato anche nell’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e nell’articolo 12 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966 che definiscono entrambi il diritto alla salute come diritto umano. Inoltre dal 2002 al 2008 anche il Consiglio dei diritti umani delle NU e l’Ufficio dell’Alto commissario delle NU per i diritti umani hanno prestato un’attenzione importante alla salute.

VIOLAZIONI DEL DIRITTO ALLA SALUTE
In molti paesi, in particolare in quelli in via di sviluppo, questi diritti vengono violati. Per esempio nei paesi poveri molti bambini muoiono per malattie che avrebbero potuto essere evitate o curate. La scarsità di cibo, la mancanza di acqua potabile e le scarse condizioni igieniche danno vita a malattie infettive e molte volte mortali. In molti paesi inoltre la popolazione non ha un aiuto sanitario adeguato e gratuito, i farmaci costano molto e quindi una persona prima di potersi curare devi risparmiare molti soldi anche per una piccola visita specialistica. Molte popolazioni dell’Africa e dell’Asia non hanno la possibilità di vaccinarsi e quindi di proteggersi da molte malattie che spesso possono portare alla morte.

Cartina nel quale si verifica la piu’ alta carenza di personale sanitario
ORGANIZZAZIONI CHE LOTTANO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Organizzazione mondiale della sanità (OMS): è l’autorità incaricata di gestire e coordinare il settore della salute all’interno del sistema delle Nazioni Unite. Il suo obiettivo è far sì che tutti gli esseri umani possano godere del miglior livello di salute possibile. La Svizzera è uno dei membri fondatori dell’OMS e ospita a Ginevra la sede dell’Organizzazione. L’OMS assume un ruolo guida a livello globale per tutte le questioni che riguardano la sanità, ha la responsabilità di definire programmi di ricerca sanitaria e fissa standard che stabiliscono cosa è sano e cosa rappresenta un pericolo per la salute. Queste norme vengono trasformate in leggi vincolanti dagli Stati membri dell’ONU. L’OMS formula proposte d’intervento politiche tenendo conto di dati empirici e offre ai Paesi l’assistenza tecnica necessaria in modo che possano raggiungere i loro obiettivi nazionali in campo sanitario. In caso di emergenza sanitaria coordina le misure di emergenza. Contribuisce inoltre al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030.
Emergency garantisce cure gratuite e di qualità alle vittime della guerra e della povertà, costruendo e gestendo strutture dedicate e formando il personale locale; Emergency inoltre pratica una medicina basata sui diritti umani e si batte per una sanità basata sull’equità, sulla qualità e sulla responsabilità sociale. I suoi ambiti di intervento di carattere medico sono la Medicina, la Chirurgia, la Riabilitazione e l’orientamento socio-sanitario (cioè aiutando la popolazione locale a capire come accedere al Servizio Sanitario Nazionale). Dal 2020 si concentra, ovviamente, anche sulla gestione dell’emergenza da Covid-19. Per quanto riguarda i suoi programmi umanitari Emergency è attivo in Afghanistan, Uganda, Sudan, Iraq, Yemen, Eritrea e Sierra Leone garantendo alla popolazione locale ospedali, centri di maternità, centri di eccellenza, ambulatori e poliambulatori, ambulatori mobili, centri pediatrici, centri sanitari e posti di primo soccorso. In Italia Emergency ha offerto più di 400 mila prestazioni tutelando la salute di migranti, stranieri e poveri che spesso non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno per scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistiche, incapacità a muoversi all’interno di un sistema sanitario a volte molto complesso.
Medici senza frontiere Da più di trent’anni l’associazione Medici senza frontiere organizza un sistema di volontari per prestare assistenza e aiuti medici a favore delle popolazioni più povere del mondo in situazioni di emergenza, soccorrendo chiunque, in qualunque parte del mondo, abbia bisogno di aiuto medico. Per la sua attività umanitaria l’organizzazione ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 1999. Fin dalla sua fondazione, Medici senza frontiere si è posta due obiettivi: intervenire tempestivamente nelle situazioni di crisi, aiutando tutti, senza distinzione di razza, nazionalità o credo religioso, e prevenire le guerre e le conseguenze delle catastrofi, agendo anche sul piano politico nei paesi più ricchi e influenti. Ancora oggi l’azione di Medici senza frontiere ruota attorno a questi due cardini, e prevede sia interventi diretti nelle zone che si trovano in uno stato di emergenza, sia campagne di informazione e di sensibilizzazione.
AGENDA 2030
Obiettivo 3: Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna. Sono stati compiuti significativi progressi nell’accesso all’acqua pulita e all’igiene, nella riduzione della malaria, della tubercolosi, della poliomielite e della diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessari molti altri sforzi per sradicare completamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute, siano esse recenti o persistenti nel tempo.

DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI

Oscar Arias Sánchez conquistò il rispetto dei leader e degli umanitari di tutto il mondo, portando la pace nell’America Centrale. Nato nel 1941, studiò negli Stati Uniti, conseguendo poi una laurea in giurisprudenza in Costa Rica.
Appena fu eletto presidente del Costa Rica nel 1986, Arias Sanchez rese immediatamente noto al mondo che intendeva ripristinare la pace nell’America Centrale, liberando la regione dalla Guerra Fredda tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. In una serie di incontri con i presidenti di Guatemala, di El Salvador, delle Honduras e di Nicaragua, Arias Sanchez esercitò pressioni al fine di risolvere i tumulti e porre termine all’influenza esterna nell’America Centrale. Egli ottenne infine l’approvazione dei suoi piani di pace, che richiedevano ad ogni Paese di limitare le dimensioni delle proprie armate, garantire la libertà di stampa e tenere elezioni libere ed aperte. Il suo piano ebbe successo e, con la firma degli accordi, i combattimenti nella regione finirono.
Nel 1987, il Presidente Oscar Arias Sanchez ricevette il Premio Nobel per la Pace per aver portato la pace in tutta la regione ed usò il denaro del premio per istituire la Fondazione Arias per la Pace ed il Progresso Umano. Durante la sua presidenza, si avventurò spesso tra la gente senza scorte né presentazioni spettacolari, per ascoltare le questioni della cittadinanza. Dopo la conclusione del suo primo periodo al potere, continuò ad essere un “uomo della gente”, promuovendo la sicurezza e lo sviluppo umano su vari fronti. Nel 2006 fu nuovamente eletto presidente del Costa Rica, ed oggi continua a battersi per la pace e i diritti umani.
Desmond Tutu è uno degli attivisti dei diritti umani del Sud Africa più noto, vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1984 grazie al suo impegno nel risolvere e porre fine all’apartheid. Nato nel 1931 a Klerksdorp, Transvaal, Sud Africa, è diventato il primo arcivescovo anglicano nero di Città del Capo e Johannesburg. Conosciuto come la voce dei sudafricani neri non ascoltati fu un aperto critico dell’apartheid. Tutu ha anche sostenuto il boicottaggio economico da parte del Sud Africa, mentre costantemente incoraggiava la riconciliazione tra le fazioni coinvolte nell’apartheid.
Quando Nelson Mandela è stato eletto come primo presidente nero della nazione, ha nominato Tutu come presidente della Commissione della Verità e Riconciliazione.
Nel suo lavoro sui diritti umani, Tutu ha formulato il suo obiettivo così: “una società giusta e democratica, senza divisioni razziali”, includendo diritti civili uguali per tutti, un sistema d’istruzione e la cessazione della deportazione forzata.
Oltre al premio Nobel, a Tutu sono stati conferiti numerosi premi, tra cui il Pacem in Terris Award, il Premio Illustre al Servizio Umanitario del Vescovo John T. Walker, il Premio Lincoln Leadership e il Premio per la Pace Gandhi.
Desmond Tutu continua a viaggiare molto, lotta per i diritti umani e l’uguaglianza di tutte le persone, sia in Sud Africa che a livello internazionale.

Presidente di Timor Est e Nobel per la pace, Josè Ramos-Horta ha trascorso gran parte della sua vita a lottare per la libertà della sua patria dall’oppressione. Quando aveva 18 anni, Ramos-Horta è stato esiliato da Timor Est, allora una colonia portoghese sotto una dittatura militare, al Mozambico, per le sue critiche esplicite del fallimento del governo di affrontare il sottosviluppo e la povertà diffusa. Più tardi tornò per un breve periodo a Timor Est, ma venne esiliato nuovamente dal 1970 al 1971 per aver parlato contro il dominio portoghese militare. Nel 1974, Timor Est dichiarò la sua indipendenza dal Portogallo, seguito poco dopo da un’invasione dell’Indonesia, e iniziò un’altra brutale occupazione militare. Avendo lasciato Timor Est tre giorni prima dell’invasione, Ramos-Horta, a quel tempo venticiquenne, ha trascorso i successivi 24 anni in esilio, portando la situazione di Timor Est all’attenzione del mondo. È diventata la persona più giovane a rivolgersi ai rappresentanti delle Nazioni Unite e a convincerli ad approvare una risoluzione a sostegno dell’indipendenza di Timor Est. Nonostante questa vittoria, l’Indonesia ha continuato la sua occupazione, e per questo lui ha perseverato nel sollecitare le Nazioni Unite e altri leader mondiali a convincere l’Indonesia a concedere Timor Est la sua libertà. Nel 1996, insieme al suo connazionale, il Vescovo Ximenes Belo, è stato insignito del Nobel per la Pace. In gran parte dovuto agli sforzi di Ramos-Horta, nel 2002 Timor Est ha definitivamente ottenuto la sua indipendenza e nel 2006 lui è stato nominato Primo Ministro di Timor Est ed eletto Presidente nel 2007.
CANZONI SULLA SALUTE:
https://youtu.be/2eX0nTuFwRI(Fiorella Mannoia”Combattente”)
Mi sono un po’ addolcita
La vita mi ha smussato gli angoli
Mi ha tolto qualche asperità
E forse tolto anche ai miei muscoli
Un po’ di elasticità
Ma non sottovalutare la mia voglia di lottare
Perché è rimasta uguale
Non sottovalutare di me niente
Sono comunque sempre una combattente
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se la paura fa tremare
Non ho mai smesso di lottare
Per ogni cosa che ho desiderato
Per chi mi ha chiesto aiuto
Per chi mi ha veramente amato
E anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno
Non mi ha ringraziato mai
So che in fondo
Ritorna tutto quel che dai
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se il mondo può far male
Non ho mai smesso di lottare
È una regola che cambia tutto l’universo
Perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E in questa lacrima infinita
C’è tutto il senso della vita
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se il mondo può far male
Non ho mai smesso di lottare
È una regola che cambia tutto l’universo
Perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E in questa lacrima infinita
C’è tutto il senso della mia vita
https://youtu.be/UI7lFaF_owk(Vasco Rossi “Vivere”)
Anche se sei morto dentro
Vivere (vivere)
E devi essere sempre contento
Vivere (vivere)
È come un comandamento
Vivere o sopravvivere
Senza perdersi d’animo mai
E combattere e lottare contro tutto contro
Oggi voglio stare spento
https://youtu.be/cA6jk6QPVJY(Carmen Consoli”Guarda l’alba”)
https://youtu.be/4dPLO3S81Y0(Loredana Berte”Dedicato”)
FRASI SULLA SALUTE
“La salute è la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato.”
EDWARD BACH
“La salute è il primo dovere della vita.”
OSCAR WILDE
“La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.”
ARTHUR SCHOPENHAUER
“Nulla è più fatale alla salute che averne una cura eccessiva.”
BENJAMIN FRANKLIN
IL DIRITTO ALLA SALUTE NELL’ARTE
“I mangiatori di patate” Van Gogh

Vincent van Gogh è sempre stato attratto dalla vita contadina, soprattutto dai valori umani e morali che questa incarna. Nei suoi «Studi sui contadini» e in altre opere, ha dipinto il lavoro che si svolge nei vasti spazi della campagna, nelle miniere, nei laboratori artigianali, sulle barche dei pescatori, e persino tra le mura domestiche. Ha ritratto i mestieri, le movenze e l’estenuante fatica d’intere classi sociali; ha cercato di rappresentare la miseria di chi dal proprio lavoro riesce a ricavare a malapena il sostentamento per vivere. L’arte del pittore olandese si situa nella costante ricerca estetica d’una verità spirituale e pone in evidenza la dignità umana dei lavoratori e delle lavoratrici.
IMPORTANZA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
Ho pensato di trattare questo diritto, secondo me fondamentale, in quanto ritengo che sia uno dei più importanti visto che la salute di ogni essere umano è un diritto che bisogna salvaguardare, affinché non venga dimenticato o messo da parte. Perché la salute è la cosa piu’ importante della nostra vita. Io come prima cosa metto la mia salute e quella delle persone che sono accanto a me per vivere in un ambiente sano senza la presenza di qualsiasi problema fisico e psicologico.
E come dice Jim Rohn “Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.”

Published: Mar 9, 2022
Latest Revision: Mar 9, 2022
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