Barocco è il termine utilizzato per indicare una ideologia e una stagione culturale nate a Roma, che si sono espresse in letteratura,filosofia, arte e musica, caratteristiche del XVII secolo e dei primi decenni del XVIII secolo.
Si indica impropriamente con «barocco» il gusto legato alle manifestazioni artistiche di questo periodo, mettendo l’accento su quelle caratterizzate da estrosità e fantasia quasi bizzarra nonostante, ad esempio in architettura, questa epoca sia percorsa ancora una volta da richiami alla classicità, e il linguaggio classico rimanga il punto di riferimento comune degli artisti (Bernini).

Il Barocco si presenta come l’affermazione di valori potenti e riconoscibili da parte di chiunque, e per ciò vi viene fortemente rivalutato il realismo della rappresentazione, ma nello stesso tempo pone l’interrogativo angoscioso sul vero senso dell’esistenza: mentre esalta la potenza di Dio,I nobili del periodo barocco avevano uno stile di vita sfarzoso e tendente all’esagerazione e all’eleganza. Famosi sono i banchetti importanti dove i nobili spendevano i loro averi per organizzare cene al limite della prodigalità. Si univa a questa sfarzosità l’elegante musica dell’epoca. L’elemento fondamentale della vita nell’epoca barocca era il lusso che caratterizzava il modo di vivere. Di contrasto a questo modo di vivere c’era la seconda parte della società basata sulla severità e sull’istruzione di cui facevano parte piccoli proprietari terrieri.

Architetto, pittore, scenografo, Gian Lorenzo Bernini è uno dei maggiori scultori del ‘600 italiano. Le sue opere tendono a superare i limiti della scultura, dialogano con lo spazio architettonico e urbano, e interpretano la tendenza del periodo barocco a fondere tutte le arti. Figlio dello scultore fiorentino Pietro Bernini, Gian Lorenzo nasce a Napoli il 7 dicembre del 1598. Il padre rientra a Roma con la famiglia nel 1605 per lavorare nei cantieri di papa Paolo V Borghese; proprio in questa città Gian Lorenzo compie la sua formazione artistica studiando la scultura classica e la pittura di Caravaggio. Inizialmente allievo del padre, ne diventa poi uno dei collaboratori; la sua grande abilità nell’arte scultorea emerge fin dalle prime opere, realizzate intorno al 1615.
Esegue due tra i suoi capolavori: l’innovativo Baldacchino di San Pietro, con le sue colonne tortili, e l’imponente Monumento funebre di Urbano VIII, commissionato nel 1628. Nel 1629 Bernini, al culmine della fama, viene nominato architetto di San Pietro.
Quando però diventa papa Innocenzo X, la carriera di Gian Lorenzo subisce una battuta d’arresto: il suo ruolo di primo piano nel cantiere della famosa basilica è messo in discussione dal cedimento di uno dei campanili da lui stesso progettati: l’architetto preferito del nuovo papa diventa Francesco Borromini. In questi anni, nella Cappella Cornaro, Bernini inserisce L’estasi di Santa Teresa d’Avila, complesso scultoreo che spicca per il sensuale misticismo della santa, e per la suggestiva impostazione scenografica. Su commissione di Innocenzo X, negli anni a cavallo del 1650, realizza la Fontana dei Quattro Fiumi di piazza Navona; l’opera è ricca di riferimenti allegorici e naturalistici dallo spettacolare impatto visivo, volto a suscitare meraviglia. Negli anni successivi Bernini si dedica soprattutto alla realizzazione di progetti architettonici, come il Palazzo di Montecitorio a Roma, la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, ed è incaricato di seguire la conclusione dei lavori per l’emiciclo di piazza San Pietro: tutta la piazza è avvolta nell’abbraccio del suo colonnato. Gian Lorenzo Bernini muore il 28 novembre del 1680, all’età di quasi 82 anni.
Published: Mar 7, 2017
Latest Revision: Mar 7, 2017
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