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Quando ero piccola mia nonna era solita raccontarmi la storia dell’albero dai mille colori e della buffa città che sorgeva ai suoi piedi. Ogni sera ci inventavamo un albero diverso: a volte era pieno di lecca lecca, altre di fiori profumatissimi, altre ancora di ingranaggi magici,…

A seconda del tipo di chioma, gli abitanti cambiavano.

Quando era carico di fiori,

Quando era sommerso dai lecca lecca,

La volta degli ingranaggi invece

Finché un giorno, diventata ormai adulta, mentre camminavo per le vie di una grande, caotica città lo vidi: occupava l’intera vetrina di un negozio.

Il mio cuore ebbe un tuffo e mi ritrovai immersa nei ricordi…il profumo di mia nonna, la sua voce colma di dolcezza, la sua risata contagiosa, i suoi sorrisi che rendevano tutto più allegro.

Mi fermai, non potevo farlo altro, l’ondata dei ricordi mi aveva travolto, lasciandomi tramortita davanti a quella vetrina. Dopo un tempo imprecisabile, forse due minuti, forse 5, forse 20, decisi di attraversare la strada e di osservare quel paesaggio da un punto più lontano e di avvicinarmi ad esso poco alla volta. Mi voltai, dall’altra parte della strada c’era un parco, potevo allontanarmi.

Mi incamminai e giunta in mezzo al parco mi girai.

Da lontano l’enorme albero dominava il paesaggio, quel giorno la sua chioma era_____________

Il tronco era________________

Le case, ai sui piedi, addossate le une alle altre_____________________

Decisi di avvicinarmi. Il tronco dell’albero divenne_______________________

Giunta nei pressi delle case, rimasi colpita da____________________________