by Nicolò
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Mi presento, mi chiamo Napoleone Bonaparte e sono qui per raccontarvi la storia della mia vita ma non dilunghiamoci troppo e cominciamo subito. Nacqui nella piccola cittadina di Ajaccio, in Corsica, nell’anno 1769. A cinque anni fui mandato a studiare per quattro anni in un asilo d’infanzia in Francia dove fui seguito dall’abate Recco e da mio zio. A soli dieci anni venni mandato nel collegio militare di Brienne dove vi rimasi per cinque anni dopodichè, a quindici anni, venni ammesso alla scuola militare di Parigi. Solamente dopo un anno ottenni la nomina di sottotenente e venni distaccato in un reggimento d’artiglieria. Anche se trascorsi tutta la mia infanzia in Francia la detestavo, come detestavo i francesi e cominciai a coltivare la causa dell’indipendenza della Corsica. A vent’anni ero diventato ormai un ufficiale del re, quando però, nel 1789 scoppiò la rivoluzione francese. fortunatamente però riuscii ad ottenere una licenza grazie alla quale potei ritornare al sicuro in Corsica. Qui mi unii al movimento rivoluzionario dell’isola assumendo il grado di tenente colonnello della guardia nazionale. Nel 1792 mi candidai come tenente colonnello e venni eletto ma con alcuni dubbi, infatti il 28 marzo venni, per il momento, retrocesso al grado di capitano. Rischiai in seguito di essere considerato disertore perché, con i miei lunghi viaggi in Corsica, superai il tempo che mi era stato concesso per la licenza militare; quindi tornai a Parigi. Nel febbraio 1793 comandai 350 verso l’isola della Maddalena, purtroppo però l’attacco non riuscì perché mancò l’appoggio previsto della corvetta Fauvette. Dopo questa sconfitta fui costretto a scappare con la mia famiglia ad Ajaccio, in quanto eravamo stati accusati di tradimento. Qui, in sei settimane riuscii a riorganizzare le forze per l’assedio alla città di Tolone. Questo fu il mio primo gran successo militare che mi valse la nomina di generale di brigata. Il 12 aprile 1796 cominciò la mia campagna in Italia dove riuscii a sconfiggere le forze austriache e piemontesi. In seguito ricevetti dal Direttorio i pieni poteri sull’Armata d’Italia per sconfiggere l’impero austriaco. Durante la battaglia dimostrai le mie abilità strategiche che portarono ad infliggere una pesante sconfitta all’impero austriaco, in seguito istituii il trattato di Campoformio con il quale imposi la pace. Dopo la campagna d’Italia mi imbarcai per quella d’Egitto dove sconfissi gli mamelucchi e la flotta inglese dell’ammiraglio Oratio Nelson. Quando seppi che la situazione in francia stava decisamente peggiorando non esitai e mi imbarcai per ritornarci. Il 10 novembre riuscii ad abbattere il Direttorio e ad istituire il Consolato, di cui mi nominai primo console. Riformai il più velocemente possibile l’amministrazione e la giustizia. Poi, nel 1804 mi feci nominare imperatore dei Francesi e nel 1805 re d’Italia. Nel 1812 decisi di attaccare la Russia in quanto avevo capito che ormai era diventata ostile. Sfortunatamente questa campagna fu un fallimento e, cacciato dal trono, fui costretto all’esilio sull’isola d’Elba. Nel Marzo 1815 riuscii di nascosto a rientrare in Francia e ad organizzare un breve regno. Purtroppo fui sconfitto nella battaglia di Waterloo e, costretto ad abdicare, fui esiliato nell’isola di Sant’Elena dove, il 5 maggio 1821, morrii sotto la sorveglianza degli inglesi.
Published: Sep 9, 2017
Latest Revision: Sep 9, 2017
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