ll Disturbo Paranoide di Personalità che cosa è? (GRUPPO A)
Questi soggetti difficilmente si fidano o diventano intimi con altre persone, dal momento che temono che qualsiasi confidenza possa venire usata contro di loro. Queste persone spesso portano rancore per lunghi periodi di tempo e non sono disposte a perdonare il minimo torto che percepiscono sia stato fatto loro.
Hanno spesso difficoltà ad andare d’accordo con gli altri. Raramente hanno relazioni intime, ma quando le hanno, sono spesso sospettosi della fedeltà del proprio partner.
La personalità paranoide è una condizione cronica e pervasiva caratterizzata da una modalità di pensiero distorta per via di una costante mancanza di fiducia e di una rigida sospettosità verso gli altri. La caratteristica essenziale di questo disturbo è, infatti, la persistente interpretazione delle intenzioni degli altri come malevole. Gli individui con disturbo paranoide di personalità pensano che gli altri li sfrutteranno, li danneggeranno, li inganneranno anche in assenza di evidenze a supporto di questa ipotesi. Sono preoccupati e hanno dubbi sulla affidabilità dei loro amici (se ne hanno) o colleghi, senza alcun giustificato motivo, e passano in rassegna le azioni degli altri alla ricerca di prove di intenzioni malevoli, spesso ravvisando significati nascosti.
Il Disturbo Schizoide di Personalità che cosa è?
La personalità schizoide è una condizione relativamente rara che si caratterizza per distacco sociale, mancanza o indifferenza alle relazioni interpersonali e ridotta capacità di espressione delle emozioni. Vi è una modalità pervasiva di distacco da tutti i contesti sociale. La vita delle persone con questo disturbo, infatti, si caratterizza per il forte isolamento sociale (assenza di amici, lavori con ridotto o assente contatto umano, mancanza di relazioni intime o sessuali) e per la tendenza a non trarre alcun piacere nello svolgere qualsiasi attività, preferendo trascorrere il tempo da soli, assorbiti dai propri pensieri e sentimenti. Appaiono lenti e letargici, hanno un eloquio lento e monotono con poca espressione.
Raramente mostrano cambiamenti nell’umore, a dispetto di eventi esterni. Tendono ad avere uno stato d’animo negativo, senza picchi.
La parola chiave per il disturbo schizoide di personalità è “separato”. Queste persone sono, infatti, l’incarnazione della personalità autonoma. Sono disposte a sacrificare l’intimità per preservare la loro autonomia e il loro isolamento, e stanno ai margini della società, diventando anche abbastanza isolati. Si considerano vulnerabili a essere controllati, sminuiti o rifiutati.
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Il Disturbo Schizotipico di Personalità che cosa è?
La caratteristica principale degli individui con disturbo schizotipico di personalità è il disagio acuto e la ridotta capacità di relazioni intime, insieme a distorsioni cognitive o percettive ed eccentricità nel comportamento. Spesso questi soggetti presentano sintomi psicotici subclinici, come la sospettosità, e credono che gli altri parlano di loro o vogliono danneggiarli. Non hanno amici, si sentono ansiosi nelle situazioni sociali e possono comportarsi in modi che altri percepiscono come bizzarri.
Una persona con disturbo schizotipico di personalità ha un comportamento insolito, eccentrico, presente in un ampio range di circostanze interpersonali. Da un punto di vista cognitivo, possono avere idee di riferimento, convinzioni strane o pensiero magico, esperienze percettive bizzarre e sospettosità o pensieri paranoidi, con insight ridotto o assente. Inoltre, questi individui presentano emotività impropria o limitata e un’eccessiva ansia sociale e raramente hanno amici stretti. Il comportamento eccentrico e la tendenza al ritiro sociale sono due caratteristiche principali, ma è presente anche una ruminazione ossessiva senza resistenza, spesso con contenuti dismorfofobici, sessuali o aggressivi; eloquio vago, circostanziato, metaforico o stereotipato; ed episodi quasi psicotici occasionali e transitori con intense allucinazioni uditive o idee simil-deliranti.
Gli individui con disturbo schizotipico di personalità sono descritti dagli altri come “strani” e di solito hanno rapporti limitati ai familiari. Presentano difficoltà a comprendere l’effetto del loro comportamento sugli altri e, a loro volta, tendono a fraintendere le motivazioni del comportamento altrui sviluppando una significativa diffidenza verso gli altri fino a una alterazione del pensiero che può divenire delirante e presentare sintomi psicotici di breve durata. Differente dalla schizofrenia dove sono presenti veri e propri deliri o allucinazioni, la persona con disturbo schizotipico mantiene il contatto con la realtà e l’organizzazione del pensiero. Il disturbo schizotipico può essere confuso con il disturbo schizoide, dal momento che in entrambi sono presenti diminuiti livelli di interazione sociale. Tuttavia, i soggetti con disturbo schizotipico hanno delle convinzioni ed esperienze percettive insolite, un pensiero magico e un comportamento e un’apparenza inconsueta. Coloro che, invece, hanno un disturbo schizoide di personalità sono isolati, distaccati, e anonimi nell’apparenza. Infine non presentano sintomi psicotici subclinici.
La parola chiave per il disturbo schizotipico di personalità è “speciale, unico e di talento”.
Il Disturbo Antisociale di Personalità che cosa è?
Il disturbo antisociale di personalità può assumere varie forme: l’espressione del comportamento antisociale può cambiare in modo considerevole dall’essere subdolo, manipolativo e approfittatore fino all’attacco diretto. Si caratterizza per un atteggiamento di disprezzo, inosservanza e violazione dei diritti delle altre persone e si manifesta con comportamenti di ostilità e/o aggressioni fisiche. L’inganno e la manipolazione sono le modalità comportamentali privilegiate di questo tipo di personalità. In molti casi, i comportamenti ostili e aggressivi possono comparire già durante l’infanzia e l’adolescenza. L’infanzia è di solito caratterizzata da piccoli furti, menzogne e scontri con chi rappresenta l’autorità. L’adolescenza è segnata generalmente da episodi di abuso di sostanze (marjuana, cocaina, eroina), gesti violenti nei confronti di persone e/o animali.
Una volta adulti questi soggetti sono incapaci di assumersi responsabilità, conservare un’occupazione e mantenere una relazione affettiva in maniera stabile. Il modo di rapportarsi agli altri è drasticamente connotato dalla superficialità e dalla mancanza di rispetto per i sentimenti e le preoccupazioni di chi li circonda. Elemento distintivo del disturbo antisociale è la mancanza del senso di colpa e rimorso per le azioni commesse. Le persone con questo disturbo possono, infatti, rimanere completamente indifferenti in seguito alla messa in atto delle proprie azioni di danneggiamento dell’altro.
La parola chiave per questo disturbo è “irresponsabile”, dal momento che gli individui sono tutti estremamente irresponsabili in ambito lavorativo, finanziario, familiare, o nell’impatto delle loro azioni sugli altri.
Il Disturbo Borderline di Personalità che cosa è?
Le persone con disturbo borderline di personalità tendono a sperimentare emozioni e stati d’animo intensi che possono cambiare abbastanza rapidamente. In genere presentano difficoltà a calmarsi quando sono preda delle loro emozioni. Di conseguenza, ci possono essere frequenti scoppi d’ira e comportamenti impulsivi come l’abuso di sostanze, rapporti sessuali a rischio, autolesionismo, shopping compulsivo, binge eating e tentati suicidi. Questi comportamenti hanno la funzione di ridurre l’attivazione emotiva nel breve termine, ma possono condurre a gravi conseguenze nel lungo periodo.
La parola chiave per questo disturbo è “impulsività e instabilità”.
lL Disturbo Istrionico di Personalità che cosa è?
Gli individui con disturbo istrionico di personalità mostrano comportamenti eccessivamente drammatici ed esibizionismo emotivo. Un desiderio intenso di affetto e attenzione guida i loro comportamenti autocentrati, seduttivi e manipolativi, senza considerare il loro impatto sugli altri.
Il disturbo istrionico di personalità è caratterizzato da una pervasiva ricerca di attenzioni e comportamenti eccessivamente drammatici che cominciano in età adulta e si presentano in una vasta gamma di situazioni.
I segni e i sintomi di questo disturbo sono solitamente egosintonici, ovvero spesso gli individui non riconoscono che gli altri possono percepire il loro comportamento come superficiale, eccessivo o manipolativi perchè nemmeno loro lo considerano tale. Questo porta spesso a difficoltà interpersonali, a relazioni disturbate e battaglie emotive con la rabbia e l’umore basso che attribuiscono a cause esterne. La stessa modalità viene mostrata al terapeuta, e dunque la terapia è, spesso, sfidante con molte insidie. Non è facile, infatti, coinvolgerli nel trattamento visto che sono molto manipolativi, emozionalmente labili e facilmente frustrati e distratti.
Gli individui con disturbo istrionico di personalità sono affascinanti, energici, manipolativi, seduttivi, impulsivi, richiedenti ed esprimono in modo esagerato le emozioni. La loro personalità eccentrica induce facilmente gli altri al coinvolgimento, ma le relazioni risultano spesso superficiali e transitorie.
Il loro comportamento provocatorio e/o seduttivo non è finalizzato alla relazione sessuale in sé ma rappresenta il personale tentativo di essere dipendenti e protetti.
La parola chiave per questo disturbo è “espressività”, che implica la tendenza a drammatizzare o a rendere romantiche tutte le situazioni per cercare di impressione o catturare l’attenzione degli altri.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità che cosa è?
Il disturbo narcisistico di personalità è un disturbo della personalità che si caratterizza per idee di grandiosità, costante bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. L’atteggiamento dominante del narcisista è di difesa da potenziali ferite al proprio valore alle quali reagisce con senso di superiorità, arroganza e disprezzo, non prendendosi quasi mai la responsabilità delle proprie azioni (sottotipo overt) o sentendosi inferiore, vulnerabile alle critiche e spaventato dal confronto (sottotipo covert). Spesso le due facce coesistono, ma molti narcisisti possono mostrare più spiccatamente una delle due dimensioni.
Le persone narcisistiche possono essere eccitate da una situazione competitiva. La credenza “devo essere migliore degli altri” è attivata dall’urgenza di dimostrare la loro superiorità. Il soggetto narcisista sente la spinta ad accrescere il proprio status. Le persone con disturbo narcisistico di solito si rivolgono al terapeuta perché hanno ricevuto degli ultimatum sociali, un ribaltamento finanziario o altre minacce di umiliazioni, come la perdita percepita o reale dello status lavorativo, sanzioni disciplinari per comportamenti irresponsabili, di sfruttamento, aggressivi o di abuso di potere, la perdita della relazione con il partner o il figlio, o esiti negativi come la sospensione della patente, o altre infrazioni che derivano dalla grandiosità per cui “le regole non valgono per me”. Meno frequentemente, si rivolgono al terapeuta per mostrare se stessi, cercando attenzione e ammirazione e mancando sostanzialmente di voglia di cambiare.
La parola chiave per questo disturbo è “impulsività e instabilità”.
Il Disturbo Evitante di Personalità che cosa è?
La maggior parte degli individui qualche volta utilizza l’evitamento per alleviare l’ansia o per prevenire situazioni difficili. Il disturbo evitante di personalità, invece, è caratterizzato da un modello pervasivo d’inibizione sociale, sentimenti d’inadeguatezza e ipersensibilità alle valutazioni negative. Le persone con questo disturbo sono preoccupate di essere ridicolizzate dagli altri, rifiutate o criticate. Questo le porta a evitare situazioni sociali nelle quali devono interagire con gli altri limitando nel tempo il normale sviluppo delle abilità sociali.
Le persone con disturbo evitante di personalità vivono generalmente isolate, spettatrici di un mondo al quale vorrebbero prendere parte ma per loro troppo spaventoso. Tendono, infatti, a pensare di non essere brave abbastanza, di poter essere rifiutate o ferite, di non piacere agli altri, di essere poco attraenti e socialmente inadeguate. Questi pensieri conducono a elevati stati di ansia nelle situazioni sociali, quali lavoro, amici, relazioni intime, che tendono accuratamente a evitare per paura di essere ridicolizzati, criticati e rifiutati. La condizione preminente è il “disagio e l’ansia sociale” e una marcata tendenza a svolgere una vita routinaria che ponga questi soggetti al riparo dai potenziali rischi costituiti dalla novità. Per poter vivere sensazioni positive e gratificanti, anche se momentanee, gli evitanti coltivano interessi e attività solitarie (es. musica, lettura, chat).
Il ritiro sociale infine conferma il loro personale senso di inadeguatezza sociale, in una spirale apparentemente senza fine. La parola chiave con cui descrivere questo disturbo di personalità è “ipersensibilità”. La loro bassa tolleranza per i sentimenti negativi e la loro sensibilità al fallimento e al rifiuto pervade tutte le loro azioni.
Il disturbo evitante di personalità sembra essere ugualmente frequente nei maschi e nelle femmine. La prevalenza del disturbo evitante di personalità nella popolazione generale è tra lo 0,5% e l’1,0%.
Il Disturbo Dipendente di Personalità che cosa è?
La dipendenza può essere definita come un bisogno eccessivo di fare affidamento sugli altri per supporto, guida, nutrimento e protezione (Bornstein, 2012b). Gli individui con disturbo dipendente di personalità hanno significativi livelli di ansia, innescati dal prendere decisioni quotidiane, iniziare o completare compiti, e dal percepire un rifiuto da parte degli altri (APA, 2013). Per regolare questo disagio, i soggetti cercano guida, rassicurazione e supporto. Spesso preferiscono rinunciare ad avere il controllo anche su aspetti quotidiani della propria vita, chiedendo consigli su cosa indossare, cosa scegliere al ristorante o a che ora prendere un appuntamento. Molto spesso queste persone si sentono impotenti di per sé e così, cercando supporto, riducono l’ansia correlata alla percepita onerosità del prendersi cura di sé.
La caratteristica chiave del disturbo dipendente di personalità è, appunto, l’eccessivo bisogno di cure e di protezione associato alla paura di rimanere soli. La necessità di essere accuditi può portare la persona dipendente a ritenere gli altri significativi indispensabili, a sottomettersi ai loro bisogni e desideri e a pensare di avere enormi difficoltà a iniziare e proseguire qualsiasi attività senza il loro aiuto.
Gli individui con disturbo dipendente di personalità hanno un’immagine di sé come impotenti e quindi cercano di legarsi a qualche figura più forte che possa fornire loro le risorse per sopravvivere ed essere felice. Le parole chiave per descrivere questo disturbo di personalità sono “appiccicoso” e “arrendevole”.
Questo disturbo colpisce con maggiore frequenza il sesso femminile e soggetti con un’età media superiore ai 40 anni.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità che cosa è?
Il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità è diffuso nelle culture occidentali, soprattutto tra gli uomini. Questo può essere in parte dovuto all’alto valore che la società attribuisce a certe caratteristiche di questo disturbo. Queste qualità includono attenzione ai dettagli, autodisciplina, controllo emotivo, perseveranza, affidabilità e buone maniere. Tuttavia, alcuni individui posseggono queste qualità in una forma così estrema che causa un funzionamento compromesso o un disagio soggettivo. Gli individui con questo disturbo di personalità sono caratterizzati dalla tendenza al perfezionismo, da elevati standard di prestazione e devozione per il lavoro e per la produttività che si traducono nell’attenzione minuziosa per dettagli, procedure e liste. Sono presenti, inoltre, un’eccessiva preoccupazione per l’ordine, perseveranza, ostinazione, indecisione, inflessibilità, difficoltà a manifestare le proprie emozioni e tendenza ad essere molto ruminativi, coscienziosi, moralisti e critici, soprattutto verso i propri errori.
Le persone con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità tendono a essere rigide, hanno difficoltà a delegare le attività in quanto ritengono che l’altra persona non sia in grado di svolgere il compito altrettanto bene, possono essere avare e sentire il bisogno di controllare il denaro al fine di prevenire eventuali catastrofi.
I problemi che si presentano più comunemente nei soggetti con disturbo ossessivo-compulsivo di personalità sono una qualche forma di ansia, un perfezionismo compulsivo, rigidità e un comportamento guidato da regole. Tutto questo li predispone a un’ansia cronica tipica del disturbo d’ansia generalizzato. L’ansia cronica può intensificarsi al punto da causare anche un disturbo di panico, perché gli individui con DOCP vivono uno stress elevato dato dal conflitto tra la loro compulsività e le pressioni sociali e lavorative. Un altro problema di questi soggetti è la depressione, che può assumere la forma di un disturbo distimico o di una depressione maggiore. Possono inoltre sviluppare una serie di disturbi psicosomatici (mal di testa, mal di schiena, costipazione e ulcere) dovuti alla loro attivazione fisiologica elevata e cronica. Anche i disturbi sessuali possono rappresentare un problema. Il disagio compulsivo legato alle emozioni, la mancanza di spontaneità, l’ipercontrollo e la rigidità impediscono una piena e libera espressione della propria sessualità. I disturbi sessuali più comuni sono la mancanza di desiderio, l’incapacità di provare un orgasmo e la dispareunia nelle donne, e l’eiaculazione precoce e ritardata negli uomini.
Published: Nov 12, 2017
Latest Revision: Nov 12, 2017
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