Dante Alighieri_Il viaggio
by antonio fratangelo
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LA VITA DI DANTE ALIGHIERI
Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265, da una famiglia di piccola nobiltà. Riceve un istruzione ricca e completa; diventando amico dei migliori poeti del suo tempo, come Guido Guinizelli e Guido Cavalcanti insieme crearono quel “dolce stil novo”.Fondamentale è l’amore per Beatrice a cui Dante dedicò la sua prima opera poetica, la Vita Nova. Il poeta la vedeva come un essere capace di avvicinare l’uomo a Dio. La morte di Beatrice avvenuta nel 1290 lo colpì particolarmente. Nel 1295 per volontà del padre sposò Gemma Donati anche se non l’amava. Dante era il rappresentante dei Guelfi Bianchi e nel 1300 ottenne la carica di priore. Mentre si trovava a Roma in qualità di ambasciatore presso il papa, i Guelfi Neri presero il potere su Firenze e minacciarono di condannarlo all’esilio se non avesse chiesto scusa, cosa che non fece perché riteneva di non aver commesso colpa alcuna. Passò, dunque, la vita da esiliato e non fece più ritorno a Firenze. Presso la corte di Ravenna Dante finì il suo capolavoro, la commedia, prima della sua morte, avvenuta nel 1321.
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LA DIVINA COMMEDIA
La Divina Commedia è un’opera di eccezionale valore culturale e poetico perché in essa il suo autore è riuscito a rappresentare compiutamente la visione del mondo propria del suo tempo, raffigurando una molteplicità di aspetti che vanno dalla passione politica all’approfondimento delle componenti dell’animo umano. L’universo rappresentato da Dante riflette le conoscenze dell’uomo medievale e la sua cultura fortemente condizionata da fattori religiosi. Dante racconta di un suo viaggio immaginario, realistico e simbolico: smarritosi in una selva oscura, si addentra nel mondo ultraterreno, dove visita l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso attraverso un percorso di conoscenza. Viene accompagnato da alcune guide: il poeta Virgilio, autore delle Eneide, che lo conduce attraverso i due regni del dolore e Beatrice, la donna da lui amata, che lo conduce attraverso il Paradiso. Il viaggio dura esattamente una settimana: dal giovedì santo dell’anno 1300 fino al giovedì successivo. Il percorso compiuta da Dante, i luoghi, gli incontri con i dannati, i penitenti e i beati vengono descritti e narrati in modo realistico. Tuttavia l’intera opera ha un chiaro valore simbolico e un valore allegorico: la selva oscura in cui il poeta si smarrisce, ad esempio, simboleggia il peccato. L’intero viaggio di Dante, poi, è da intendersi come un itinerario per purificarsi dal peccato, fino alla salvezza.
Il poema è composto da tre cantiche, corrispondenti ai tre regni dell’aldilà: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
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INFERNO
Le anime dei dannati sono distribuite in 9 cerchi, a seconda del loro peccato. I peccatori che si trovano nei cerchi più bassi sono condannati ad una pena maggiore perché il loro peccato è stato più grave di quello di altri peccatori. I supplizi che dovranno sopportare per l’eternità sono decisi secondo la legge del contrappasso: la pena a cui è condannato il peccatore è rispecchiata, per analogia o contrasto, ad esempio i violenti che si sono macchiati di sangue sono condannati ad essere immersi per l’eternità nel sangue bollente. L’inferno è a forma d’imbuto e diventa sempre più piccolo fino a raggiungere il centro della terra dove al centro si trova il Lucifero, un angelo ribelle punito da Dio e trasformato in un spaventoso mostro con sei ali da pipistrello e tre teste. Lucifero con le sue tre bocche mastica tre grandi traditori (Giuda, Bruto e Cassio).
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PURGATORIO
Il Purgatorio è costituito da una spiaggia è un enorme montagna dove si trovano le anime dei peccatori.Questa montagna è divisa in 7 cerchioni e alla punta si trova il Paradiso Terrestre. Più in basso si trovano le anime dei peccatori che hanno commesso i peccati più gravi e salendo i peccati sono meno gravi. Ai peccatori sono continuamente ricordati i peccati commessi e vengono mostrati loro esempi di persone che si sono distinte dalla virtù contraria.
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PARADISO
Il Paradiso è formato da cieli che ruotano in torno alla Terra. In essi stanno le anime dei beati, immersi nella contemplazione di Dio. Dante, per un attimo, riesce a intravedere la gioia eterna che non può essere espressa. Dante tornerà sulla terra per completare la sua missione di essere utile agli uomini, narrando cosa ha visto nel suo viaggio.
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Published: Dec 6, 2017
Latest Revision: Dec 6, 2017
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