I PROCESSI COGNITIVI, In psicologia, processi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni sull’ambiente e le elabora a livello di conoscenze in funzione del proprio comportamento. Tali processi sono studiati dalle scienze cognitive, l’insieme delle discipline che, in una prospettiva interdisciplinare, ne affrontano diversi aspetti, dalla percezione all’apprendimento, dal ragionamento alle strategie inferenziali, all’elaborazione dell’informazione.
I processi cognitivi consentono di ricevere,analizzare,elaborare,trasformare e immagazzinare le informazione. Attraverso la percezione,l’attenzione,la memoria,il pensiero,il linguaggio e l’apprendimento.

Memoria
Per memoria s’intende la capacità di conservare e ricuperare le informazioni con tre fasi: la fase della codifica,la ritenzione
o immagazzinamento e ricupero delle informazioni.
Il ruolo fondamentale della memoria è la funzione del ricordo perché,in sua assenza,non ci sarebbe alcun apprendimento o pensiero.
In passato si ricorreva alla metafora del deposito che raffigurava la memoria come un contenitore statico,diversamente da quelle del passato le interpretazioni e i modelli descrittivi evidenziano l’aspetto dinamico della memoria, mettendo in luce lo stretto legame tra i processi mnestici e le funzioni cognitivi come attenzione, percezione e l’apprendimento.

MISURARE LA MEMORIA
Il primo a voler misurare la memoria è Ebbinghaus e formulo una legge che prese il suo nome.Lo studioso sperimentò ,per anni, il funzionamento della memoria ,sottoponendosi a compiti di memorizzazione. per misurare la memoria Ebbinghaus dice a delle persone di memorizzare le quattro sillabe senza significato e lui misura il tempo che impiegavano a memorizzarle.

I SISTEMI DELLA MEMORIA
I sistemi della memoria sono memoria sensoriale,memoria a breve termine e memoria a lungo termine studiate da questi psicologi:
-Richard Chatham Atkinson
-Richard shiffrin
La memoria sensoriale può contenere un maggior numero di informazioni ma per tempi brevissimi. Nella memoria a breve termine sono ritenute per un periodo di tempo breve,se non vengono ripetute ma le informazioni ripetute più volte vanno nella memoria a lungo termine.
Una volta raggiunto il magazzino della Memoria a lungo termine,le informazioni,trasformate in tracce mnestiche attraverso dei processi di codifica possono essere mantenute e recuperate per giorni,mesi e anni.

PROCESSI DELLA MEMORIA
I processi della memoria sono la teoria della profondità della codifica e teoria della specificità della codifica. La teoria della profondità della codifica è composto da tre livelli:
– Livello strutturale:la forma della parola
– Livello fonemica:il suono della parola
– Livello semantico:il significato della parola
Mentre la teoria della specificità della codifica riguarda il saper come:memoria procedurale e il sapere che:memoria dichiarativa.
La memoria procedurale è il saper fare delle azioni ripetute più volte per esempio andare in bicicletta invece la memoria dichiarativa riguarda la memoria semantica e la memoria episodica.La memoria semantica riguarda le conoscenze generali mentre la memoria episodica riguarda gli eventi importanti per noi.

LE FORME DELL’ OBLIO
Il termine “oblio”indica la perdita di informazioni precedentemente possedute e l’ impossibilità di recuperarle.L’oblio ha anche una funzione positiva poiché in sua assenza la mente sarebbe sovraccarica di informazioni inessenziali e inutili.
Per disceverare l’oblio della memoria può essere d’ aiuto della metafora della biblioteca.Come il bibliotecario anche ciascuno di noi ha maggiori probabilità di recuperare le informazioni,se queste sono state codificate a un livello profondo di elaborazione inseme a un elevato livello di attenzione,motivazione e interesse.
Le principali teorie che gli psicologi hanno formulato per spiegare il fenomeno dell’oblio sono:
-La teoria del decadimento
-La teoria dell’interferenza
La teoria del decadimento consiste nel dimenticare gli informazioni più vecchie però non è sempre cosi perché ci sono alcuni avvenimenti accaduti di dolore,di felicità ce le ricordiamo mentre quella dell’ interferenza esercitata da altre informazioni, immagazzinate prima o dopo il ricordo che si cerca di recuperare .Più il ricordo interferente assomiglia a quello che si vuole recuperare,maggiore è la difficoltà nel riattivarlo.

LE AMNESIE
A differenza dell’oblio,ovvero dell’incapacità di recuperare informazioni precedentemente apprese,l’amnesia è una riduzione di tipo patologico,di gravità variabile,del funzionamento della memoria.
Le amnesie possono essere de due tipi: amnesia retrograda, amnesia anterograda.Le amnesie retrograde provocano la perdita della memoria degli eventi passati.Le amnesia anterograde disturbano l’acquisizione dei ricordi,fino a portare l’incapacità di immagazzinare di nuovi.


IL PENSIERO
Il pensiero è l’attività della mente, un processo che si esplica nella formazione delle idee, dei concetti, della coscienza, dell’immaginazione, dei desideri, della critica, del giudizio, e di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.
LINGUAGGIO
Il linguaggio è una forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della lingua rispetto a ogni altro codice semiologico derivano le peculiarità del l. verbale rispetto a ogni altro tipo di semiosi. La capacità di comunicare non è privilegio esclusivo dell’uomo: oggi conosciamo un numero crescente di diversi codici di comunicazione che vengono adoperati dalle più varie specie animali.
Il termine “LINGUAGGIO” indica la facoltà umana di esprimere e comunicare attraverso un si sistema di simboli.


Secondo alcuni studiosi,si tratta di due facoltà parzialmente autonome ;secondo altri sono proprio le strutture linguistiche della lingua parlata a dare forma ai pensieri,tanto da considerare lo stesso modo di interpretare la realtà.Secondo altri,il linguaggio è un prodotto della mente, poiché il pensiero a strutturale e a determinare primariamente il nostro modo di comunicare.
RAGIONAMENTO
Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dal generale al particolare si ha il ragionamento deduttivo, che ha trovato la sua più compiuta trattazione nella sillogistica aristotelica ; se la direzione è inversa, si ha il ragionamento induttivo. Dato però il maggior rigore logico della deduzione, come ragionamento per eccellenza è talora considerato il sillogismo.
ESEMPI DI SILLOGISMO:
Sillogismo vero
premessa maggiore:tutti gli uomini sono mortali
premessa minore:Socrate è un uomo
conclusione:Socrate è mortale
Uomini e uomo sono termini medi
SILLOGISMO FALSO
PREMESSA MAGGIORE:Tutti gli studenti sono sempre attenti alle lezioni
PREMESSA MINORE: Giulio è uno studente
CONCLUSIONE: Giulio è sempre attenti alle lezioni
Studenti e studente sono termini medi
è falsa perché non sempre gli studenti sono attenti alle lezioni

INTELLIGENZA
L’intelligenza è una funzione cognitiva complessa proprietà dell’individuo e prodotta dal pensiero.
Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente. La psicologia indica nell’intelligenza , nei comportamenti intelligenti o nelle attività intellettuali, modalità di condotta presenti, a livelli diversi e con diverse manifestazioni qualitative, nel bambino e nell’uomo adulto. I studiosi della psicologia scientifica, tra cui A,Binet ed E.Clapardè, avevano individuato le condizioni della condotta intelligente indicandole nella comprensione, direzione, invenzione e critica. Alla base del comportamento intelligente si venne così a riconoscere una capacità di adattamento a situazioni nuove e la possibilità di modificarle quando queste presentano degli ostacoli all’adattamento stesso. Restano classiche in questo senso le esperienze sugli aggiramenti dell’ostacolo e sui comportamenti intelligenti a soluzione immediata condotte da W.Kohler secondo l’indirizzo gestaltico.
Lo studio del rapporto esistente fra l’intillegenza,e le altre componenti della personalità ha anche reso possibile il superamento della tradizionale antitesi fra sentimento e ragione, evidenziando la stretta interdipendenza funzionale fra tutti i processi della vita psichica compresi quelli di natura affettiva. Per la genesi dell’intillegenza è stata rilevata l’importanza dei fattori socio-culturali, nella loro interazione con i fattori organici e con gli aspetti motivazionali della personalità individuale, nel processo di maturazione quantitativa e qualitativa dello sviluppo mentale

Published: Jan 18, 2018
Latest Revision: Feb 21, 2018
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