
LA MEMORIA
La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni, ovvero quella funzione psichica o mentale
volta all’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo, sotto forma di ricordo, di informazioni apprese durante
l’esperienza o per via sensoriale. La memoria può essere trattata, in maniera complementare, studiando i
processi neuro fisiologici associati presenti nel cervello e quelli psicologici, cioè dal punto di vista soggettivo
intrapersonale.

MEMORIA A LUNGO TERMINE
La memoria a lungo termine (abbreviata in MLT) è definita come quella memoria, contenuta nel cervello, che ha una durata variabile da qualche minuto a decenni. I primi modelli di funzionamento della memoria dividevano la stessa in tre “magazzini”, contraendo la memoria a lungo termine alla memoria sensoriale, che trattiene per brevissimo tempo le informazioni sensoriali in arrivo, e alla memoria a breve termine che trattiene per pochi minuti un numero di informazioni limitato. Paragonando il sistema cognitivo a un computer, la memoria a lungo termine svolge la stessa funzione di dispositivi per memoria di massa come gli hard disk o i DVD: memorizzata per un periodo di tempo che superi il momento contingente, e che potenzialmente finisca solo con la morte del supporto (o del soggetto).

MEMORIA A BREVE TERMINE
La memoria a breve termine (MBT), anche chiamata memoria primaria o attiva, è quella parte di memoria che si ritiene capace di conservare una piccola quantità di informazioni chiamata span (tra i 5 e i 9 elementi, Miller 1956) per una durata di 20 secondi circa. È contrapposta alla memoria a lungo termine, capace di conservare una quantità enorme, anche se non infinita, di informazioni per lungo tempo, siano esse recenti o remote. Tale distinzione viene spesso travisata nel linguaggio comune, che considera (erroneamente) la memoria a breve termine come la capacità di ricordare eventi recenti, funzione invece svolta della memoria a lungo termine. È bene precisare infatti che “breve” e “lungo” termine si riferiscono alla durata di conservazione delle informazioni e non alla loro collocazione temporale.

MEMORIA STATICA
In informatica, con allocazione statica della memoria si intende l’allocazione di memoria per l’utilizzo di un programma durante la sua compilazione, diversamente per quanto accade con la memoria allocata dinamicamente o automaticamente, che invece viene resa disponibile a runtime.
Un esempio di questa tecnica può essere fatta con il modulo di un programma (ad esempio una funzione) che dichiari localmente dei dati statici, determinandone quindi a priori la dimensione.

Published: Jan 18, 2018
Latest Revision: Jan 18, 2018
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