L’ALIMENTAZIONE by riccardo - Ourboox.com
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L’ALIMENTAZIONE

  • Joined May 2017
  • Published Books 4

L’ALIMENTAZIONE 

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i carboidrati sono contenuti in tutti i cereali

pane, pasta, riso, biscotti, pizza, patate

cosa succede se ne mangi troppo poco?

Rendi meno sia una scuola che nello sport: ti stanchi prima e sei meno brillante.

cosa succede se ne mangi troppe?

Ingrassi più facile, sei più assonnato, fai lavorare male il tuo organismo e aumenti il ​​rischio di ammalarti.

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le proteine ​​sono considerate

nella carne, nel pesce, nei latticini, nei salumi, nelle uova e nei legumi secchi

cosa succede se ne mangi troppo poco?

Puoi diventare meno ricco di malattie, ti rimarrà gracile e hai poca forza, ti difendi meno bene le malattie.

cosa succede se ne mangi troppe?

Costringi un superlavoro il tuo fegato e i tuoi reni, che sono organi preziosi e di troppo.

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i grassi sono contenuti

nel burro, nella margarina, nell’olio di semi, nell’olio d’oliva e nei formaggi

cosa succede se ne mangi troppo poco?

Cominci a potenza maschile. Hai meno energia da spendere, ti sei trovato alla pelle, puoi vederti maschio e molto altro ancora.

cosa succede se ne mangi troppe?

Diventi grasso e rischi che sono una parte dei grassi in eccesso è un deposito di sangue in cui scorre il sangue.

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le vitamine e minerali sono premurose

nella frutta, negli ortaggi, nell’insalata e verdure.

cosa succede se ne mangi troppo poco?

Accetta capitartene di tutti i colori.
Dalla stanchezza alla pelle che si screpola, dai riflessi lenti ad una crescita ridotta o difficoltà della vista.

cosa succede se ne mangi troppe?

Attraverso il cibo è quasi impossibile arrivare a una vitamina in eccesso.

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le malattie che possono venire sono:

Diabete

anoressia

bulimia

8

Le funzioni principali degli alimenti sono:

costruttiva e riparatrice

energetica

bioregolatrice

è svolta dalle

è svolta da

è svolta da

proteine

sono i “pezzi” fondamentali delle cellule

carboidrati e grassi

sono il “turbo” dei nostri muscoli e del nostro cervello.

vitamine e minerali

sono essenziali per la crescita di ossa, capelli e denti, per gli occhi e il sistema nervoso.

Apportano i materiali per la costruzione e il mantenimento dei tessuti corporei

Assicurare le energie necessarie per lo svolgimento delle varie attività

Forniscono le competenze fisiche di regolamento che si svolgono nel nostro corpo

si amici

si amici

si amici

Latte
Carne
Pesce
Uova
Legumi secchi

cereali
riso
patate

olio
burro
margarina

frutta
ortaggi
latte
carne
pesce

Apportano i materiali per la costruzione e il mantenimento dei tessuti corporei

Assicurare le energie necessarie per lo svolgimento delle varie attività

Forniscono le competenze fisiche di regolamento che si svolgono nel nostro corpo

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10

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Segui una sana alimentazione

PER FACILITARE QUESTO LAVORO, sarebbe bene seguire alcune regole:

  • Aumentare il consumo di frutta, verdura e verdura di tutti i tipi, privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre. Aumentare il consumo di legumi come fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie.

  • Aumentare il consumo di pesce.

  • Preferisci le carni magre come pollo e tacchino

  • Preferire gli stufati ei bolliti ai fritti.

  • Ridurre il consumo di dolci

  • Preferire il consumo di alimenti ricchi di ammidi come pane, pasta, patate, polenta, cercando di assumere prodotti integrali ricchi di fibra.

  • Limitare il consumo di vendita

  • Limitare l’uso di bevande gassate e zuccherate

  • Consumo di bevande alcoliche a consumo

 

 

 

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Le malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari sono il problema più importante di salute nel mondo. Malattie e condizioni di vita delle malattie ambientali. Ogni anno in Italia 235.000 persone muoiono malattie cardiovascolari. Essemente così come la prima causa di morte della nostra popolazione.

Quali sono le malattie cardiovascolari

Nella definizione di malattie cardiovascolari, rientrano tutte le patologie a carico del cuore e dei vasi sanguini. Le più frequenti sono quelle di origine aterosclerotica, in particolare le ischemiche del cuore, tra cui l’infarto acuto del miocardio, l’angina pectoris, le cardiomiopatie, l’insufficienza cardiaca, le aritmie e le malattie cerebrovascolari, fra cui l ‘ ictus ischemico ed emorragie

 

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L’Ateroslerosi è una delle cause principali dell’insorgere delle malattie cardiovascolari. L’aterosclerosi colpisce i vasi sanguigni e gli strati interni delle pareti delle arterie diventano spessi e irregolari a causa del deposito di lipidi e colesterolo. L’esperienza e la tendenza della placca è una pressione del flusso e, di conseguenza, alla pressione del flusso sanguigno: quando il sangue scorre una fatica può formarsi un trombo o coagulo che può provocare un improvviso arresto del flusso sanguigno. La placca può scatenere e scatenare automaticamente un problema di riparazione: il sangue si coagula, le piastrine si attaccano le une alle altre formando dei grumi. Il coagulo può però agire da tappo e occludere completamente l’arteria. L’aterosclerosi si guarda bene nel corso della vita ed è asintomatica; nel momento in cui compaiono i sintomi la malatArterie3.indd 3 rterie3.indd 3 10/01/2008 9.24.52 0/01/2008 9.24.52 4 tia cardiovascolare si trova già in uno stadio avanzato. Si tratta di una patologia generale che può coinvolgere le arterie in diverse aree dell’organismo: l’improvvisa ostruzione di un vaso provoca l’infarto del miocardio, se è localizzata a livello cardiaco, l’ictus se è localizzata a livello cerebrale o la claudicatio intermittens, se sono colpite le arterie degli arti inferiori.

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L’infarto miocardico acuto / attacco cardiaco indica il processo di morte cellulare (necrosi) che colpisce il miocardio, cioè il muscolo cardiaco, un seguito dell’occlusione di una arteria coronaria o di un suo ramo. Nella maggior parte dei casi, l’occlusione è dovuta alla presenza di una placca aterosclerotica. La placca, dunque, diventa un ostacolo che blocca il flusso sanguineo: l’infarto interviene quindi proprio quando il sangue non riesce a raggiungere e irrorare alcune parti del cuore.

Sintomi

 Il sintomo abituale o segnale dell’attacco cardiaco è l’impressione o il dolore che si prova e non si riduce al minimo e / o la somministrazione sotto linguale di nitroglicerina. Il dolore, come risultato, si può localizzare al centro del petto o più diffuso in avanti su tutto il tempo. Può irradiarsi alle spalle e alle braccia (più spesso a sinistra), o al collo, alla mandibola, alla schiena, o all’epigastrio (la parte alta dell’addome).

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Cosa fare dopo l’infarto

Aver avuto un infarto non significa essere un invalido: dopo poche settimane la maggior parte dei pazienti riprende una vita normale. Adotta uno stile di vita salutare …

Fai attività fisica Svolgere regolarmente attività fisica …aiuta a tenere sotto controllo la pressione e previene l’ipertensione.

Un esercizio fisico moderato e regolare, per esempio camminare, andare in bicicletta, aiuta a ridurre la pressione arteriosa …aiuta a mantenere, o raggiungere, un peso giusto.

Avere un giusto peso significa bilanciare l’energia assunta dal corpo attraverso il cibo e quella consumata con l’attività fisica. Le persone sovrappeso sono più soggette a ipertensione e ad avere un valore elevato della colesterolemia. …aiuta a prevenire e controllare il diabete.

L’attività fisica aiuta a controllare il diabete nelle persone malate e a prevenirlo in quelle sane. …aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo.

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L’Angina pectoris (dal latino “dolore di petto”) è dovuta a un’improvvisa riduzione dell’apporto di sangue al cuore, o a parte di esso. Si verifica quando la presenza nelle arterie coronarie di restringimenti (stenosi) non consente l’afflusso regolare di sangue in alcune circostanze durante le quali le necessità di nutrizione e di ossigenazione del miocardio sono maggiori, come durante uno sforzo fisico. L’angina pectoris può essere anche provocata da uno spasmo nelle arterie coronarie, cioè da un restringimento transitorio dipendente da una contrazione muscolare, che riduce il calibro delle coronarie e la quantità di sangue che arriva al cuore diventa insufficiente anche in condizioni di riposo.

Sintomi

Il sintomo percepito è il dolore al petto, con una durata inferiore a 20 minuti. Si presenta quando la persona è sotto sforzo, quando aumenta la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. L’attacco di angina è prontamente interrotto da riposo e/o dalla somministrazione sotto-linguale di nitroglicerina

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Fattori di rischio e prevenzione Le malattie cardiovascolari riconoscono un’eziologia multifattoriale, cioè più fattori di rischio (età, sesso, pressione arteriosa, abitudine al fumo di sigaretta, diabete, colesterolemia) contribuiscono contemporaneamente al loro sviluppo. I fattori di rischio sono caratteristiche che, se presenti in un soggetto sano, aumentano le probabilità di insorgenza della malattia. I fattori di rischio sono stati individuati ed è stata dimostrata la reversibilità del rischio, pertanto la malattia cardiovascolare è oggi prevenibile. I fattori di rischio cardiovascolare si dividono in modificabili (attraverso cambiamenti dello stile di vita o mediante assunzione di farmaci) e non modificabili.

I fattori di rischio non modificabili sono:

• età: il rischio aumenta progressivamente con il passare degli anni

• sesso maschile: gli uomini sono più a rischio delle donne. Nella donna il rischio aumenta sensibilmente dopo la menopausa

• familiarità: parenti stretti con eventi cardiovascolari in età giovanile (meno di 55 anni negli uomini e di 65 nelle donne).

I fattori di rischio modificabili sono:

• fumo. La nicotina accelera il battito cardiaco e fa aumentare la pressione arteriosa. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno, vitale per il cuore, presente nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi.

• ipertensione (pressione arteriosa elevata). Una pressione arteriosa elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie.

• colesterolemia totale elevata. Il colesterolo, una sostanza normalmente presente nell’organismo, può trovarsi in quantità eccessive nel sangue a causa di un’alimentazione ricca di grassi (specialmente di origine animale) e di colesterolo o, più raramente, a causa di una predisposizione genetica. Maggiore è la sua quantità, più alto è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie.

• diabete. Il diabete, se non correttamente controllato, può favorire l’aterosclerosi, incrementando il rischio cardiovascolare.

 

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LE REGOLE DI UN ALLENAMENTO CORRETTO :

  1. RISCALDAMENTO: lo sforzo è minimo e dura 5-10 minuti

  2. ESERCIZIO: lo sforzo è intenso e dura 15-20 minuti

  3. RECUPERO: lo sforzo ritorna minimo e dura 5-10 minuti

  4. Camminate: fino a 3-4 km al giorno, iniziando con passeggiate brevi ed aumentando progressivamente la distanza e la velocità

  5. Percorsi in bicicletta: iniziare con brevi tratti ed aumentare progressivamente la distanza (fino a 10-15 Km al giorno) e la velocità

  6.  Sedute alla cyclette: di almeno 20 minuti aumentando progressivamente il carico

    Durante le sedute di allenamento è importante raggiungere e non superare la frequenza allenante. Se la frequenza cardiaca è più veloce della frequenza, è necessario aumentare la velocità del passo. Durante tutto il tempo trascorso è trascorso un tempo pari o leggermente inferiore alla frequenza allenante. Con le conseguenze più di una condizione può essere risolto con l’uso di un cardiofrequenzimetro.

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Ciaooooooo !!!!!!!

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