Letteratura italiana dell’900

by Clara

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Letteratura italiana dell’900

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  • Joined Mar 2020
  • Published Books 3

LA LETTERATURA ITALIANA DELL’900.

Nei primi anni del Novecento avvengono profonde trasformazioni economiche, sociali e politiche. Le grandi potenze europee cercano ricchezze nelle imprese coloniali. Tra il 1914 e il 1918 .; intanto in Russia si combatte la Rivoluzione Russa. Nel dopoguerra si affermano  in Italia e Germania i regimi dittatoriali di Mussolini e Hitler. In Italia, nel 1946, con un referendum, la nazione diventa una repubblica. Si verifica poi una forte migrazione dal Sud verso il Nord.

Nel primo Novecento, in tutta Europa, si diffonde il Decadentismo. Nell’arte domina lo stile Liberty, uno stile decorativo che trova la sua applicazione in molti campi.

In Italia si sviluppano diverse correnti poetiche:

  • IL CREPUSCOLARE;

  • IL FUTURISMO;

  • L’Ermetismo.

2

IL DECADENTISMO.

Ha origine in Francia e si diffonde in tutta l’Europa tra la fine dell’800 e il primo decennio del 900. E’ un movimento culturale e artistico che si distingue per una nuova concezione dell’esistenza, del sentimento e dell’individuo stesso .

CARATTERISTICHE: Sfiducia nella ragione e negli ideali romantici causata dalla crisi della società di fine 800.

  • ESASPERAZIONE DELL’INDIVIDUO SUPREMO.

  • MANCANZA DI FIDUCIA NELLA RAGIONE.
  • ISOLAMENTO DELLA SOCIETA ‘;
  • SENSO DI ANGOSCIA E SOLITUDINE.

Autori principali sono: PASCOLI, D’ANNUNZIO, SVEVO E PIRANDELLO.

Le parole hanno significato allusivo e simbolico. Il linguaggio è innovativo e suggestivo.

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GIOVANNI PASCOLI.

LA VITA: Nasce a San Marco di Romagna nel 1885. Frequenta la facoltà di lettere a Bologna. Dopo la laurea, conseguita nel 1882, ha inizio la sua carriera di professore di latino e greco. Nel 1895 ottiene la cattedra di Grammatica latina e greca a Bologna. Troverà un po di pace a Castelvecchio. Muore a Bologna nel 1912.

LE OPERE: Myricae: poesie familiari e campestre.

Canti di Castelvecchio;

Poemi Conviviali;

10 agosto.

LA POETICA E LO STILE: La poesia trae ispirazione dal vissuto della poeta: le tragedie familiari e il periodo storico in cui vive. La poesia ha un valore consolatorio, attraverso la poesia la poeta può riflettere sule ragioni dell’esistenza, osservando con gli occhi del fanciullo, di un bambino.

4

10 AGOSTO.

San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l’aria tranquilla

arde e cade perché si gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

 

Ritornava una rondine al tetto:

l’uccisero: cadde tra spini;

ella aveva nel becco un’insetto la cena per i suoi rondinini

 

Ora là vieni in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano

e il suo nido è nell’ombra che i partecipanti

che pigola sempre più piano.

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GABRIELE D’ANNUNZIO.

LA VITA: Nasce a Pescara nel 1863 e studia a Prato. Nel 1889 pubblica IL PIACERE, cambia più volte residenza ma torna in Italia nel 1915. Si ritira sul lago di Garda e muore nel 1938.

LE OPERE: IL PIACERE;

L’innocente;

IL TRIONFO DELLA MORTE; romanzo psicologico del superuomo.

LA POETICA: Massimo esponente del Decadentismo. Nelle sue opere trovate:

  • estetismo;

  • superomismo;

  • IL SENSUALISMO (Abbandono ai sensi)

6

FOGLIA SUL PINETO.

Taci. Su le soglie

del bosco non odo

parole che dici

umane; ma odo

parole più nuove

che parlano gocciole e foglie

Lontane.

Ascolta. Piove

dalle nuvole sparse.

 

7

ITALO SVEVO.

LA VITA: Nasce a Trieste nel 1861. Compie gli studi in Germania poi a Trieste dove trascorre quasi tutta la vita. Nel 1892 esordisce “Una Vita”. Muore nel 1928 in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale.

LE OPERE: UNA VITA: Pregiudizi e falsità;

SENILITA ‘: uomo tormentato dall’impianto di una vita non vissuta;

CONOSCENZA DI ZENO.

LA POETICA: I personaggi dei suoi romanzi esprimono la fiducia dello scrittore nella società e nell’uomo, esprimendo il senso di inquietudine e di precarietà. I suoi personaggi soffrono di solitudine e di personalità, sono uomini inettitudini cioè incapaci, insicuri senza qualità.

8

GIACOMO.

Venivo da Torlano e camminavo verso Udine quando mi imbattei un Giacomo, un contadino di Trento vestito anche più miseramente dei soliti contadini. La giubba era sdruscita e la maglia di sotto anche. La pelle che trapelava aveva qualche cosa di pudico anch’essa., Quasi fosse stata un altro vestito così bruciata dal sole.

9

LA COSCIENZA DI ZENO.

In questo romanzo, Svevo dedica ogni capitolo e un episodio della propria vita. Parlerà del fumo, della figura materna scomparsa, di suo padre autoritario, di sua moglie e dell’amante, della sua carriera e infine dell’analisi.

Zeno è convinto che la procedura non serva nulla, per vendetta, il suo analista decide di pubblicare il diario trasgredendo il vincolo del segreto professionale.

10

LUIGI PIRANDELLO.

LA VITA: Nasce a Girgenti nel 1862, da una famiglia agiata. Si trasferisce a Bohn in Germania dove si laurea nel 1891. Nel 1894 sposa Maria Antonietta Portulano. Nel 1903 una sciagura riduce la famiglia in povertà. Nel 1924 aderisce al partito fascista ma dopo poco se ne allontana. Nel 1934, gli viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura e muore a Roma nel 1936.

LE OPERE: Novelle per un anno

Il fu Mattia Pascal

Uno, nessuno e centomila.

 

TEMI: Ogni individuo si nasconde sotto una MASCHERA, costretto a recitare una parte ea negare la sua vera personalità. Da questo dramma nascono situazioni paradossali e assurde, descritte con acuto pessimismo ma anche con una vena di umorismo.
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APOLOGO DELLA SIGNORA CON LA MASCHERA.

DIFFERENZA TRA COMICO E REALISTICO: Tutti noi abbiamo una maschera, che cambia una seconda persona con cui stiamo. Nessuno dovrebbe avercela perché vuol dire che nessuno è se stesso. L’apologo della signora con la maschera parla di questa signora anziana con molte rughe e molto lenta che si nasconde dietro ad una maschera. Lei va in giro con una minigonna e vestita da ragazza. I suoi capelli sono rasati e tinti. Lei si veste così solo perché è fidanzata con un giovane adulto più giovane di lei e la signora nonostante la sua età vuole essere comunque giovane. Lei è evidente che si nasconde dietro ad una maschera e non vuole fare vedere come è lei veramente. Tutti ovviamente si misero a ridere davanti a una vecchia signora vestita così. Lei si veste così solo perché sta male dentro. Questo è spesso quello che facciamo spesso tutti noi, cambiarci perché non ci piacciamo e perché vogliamo essere diversi, anche se è una cosa sbagliata. Quindi la differenza tra comico e realistico è:
Comico: è un avvertimento del contrario; Umoristico: è un sentimento del contrario.
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IL CREPUSCOLARISMO

I crepuscolari sono definiti quei poeti che, in Italia, nei primi decenni del Novecento, si fanno interpreti di una nuova sensibilità e di una nuova concezione della poesia. Il termine sottolinea il tono dimesso, pacato e un po’ triste della loro poesia. Essi assumono infatti un atteggiamento di rinuncia, si rifugiano nel ricordo dell’infanzia, aspirano un’espressione semplice e serena. Le loro composizioni sono accomunate da tenue pessimismo, malinconia e dalla stanchezza di vivere.

I temi cantati sono i dolci paesaggi autunnali, la tristezza per le cose perdute, le rievocazioni nostalgiche di ambienti e persone del passato.

GLI AUTORI PRINCIPALI:

Tra le voci più autentiche e significative ricordiamo quelle di Guido Gozzano e Sergio Corazzini, Marino Moretti e Corrado Govoni.

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GUIDO GOZZANO

Guido Gozzano nasce a Torino nel 1883, da una famiglia benestante. Dopo gli studi liceali si iscrive alla facoltà di Legge, senza mai laurearsi. Abbandonati gli studi giuridici, dedica completamente alla poesia, pubblicando il suo primo volume di liriche, LA VITA DEL RIFUGIO e I COLLOQUI. Malato di tubercolosi, apparenza dalla vita mondana e si rifugia sempre più spesso nella riviera ligure. Nel 1912, con l’aggravarsi del suo stato di saluto, la poeta decide di seguire un lungo viaggio in India. Le immagini del viaggio saranno raccolte nel volume Verso la cuna del Mondo.Muore a Torino nel 1916.

LE OPERE:  La via del rifugio

I colloqui: biografia suddivisa in tre sezioni

– Il giovanile errore;

– Alle soglie;

– Il ridurre.

I TEMI E LO STILE

Guido Gozzano è l’esponente più rappresentativo del Crepuscolarismo. Nelle sue poesie sono presenti oggetti e temi tipici di questo movimento, che lo rendono a desiderare tranquilli ambienti di provincia e atmosfere più sviluppati. Nello stile di Gozzano abbandona i termini artificiosi di una certa poesia del periodo, utilizza un linguaggio familiare e colloquiale, spesso accostato da espressioni raffinate

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IL FUTURISMO

Il Futurismo è un movimento d’avanguardia nato da un manifesto programmatico di Filippo Tommaso Marinetti. Dopo il  Crepuscolarismo, sostiene  la necessità di un rinnovamento dell’arte, che rende la necessità di esprimere in nuove forme il dinamismo della società contemporanea. Affascinati sopratutto del progresso tecnologico, i futuristi esaltano il mondo moderno in tutte le sue espressioni. L’esaltazione della violenza, della guerra e del nazionalismo porteranno il movimento a sostenere la prima guerra mondiale e il fidanzamento con il fascismo nel dopoguerra. Tra gli esponenti più importanti del Futurismo ricordiamo: Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore e Ardengo Soffici.

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FILIPPO TOMMASO MARINETTI

LA VITA: Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876, da genitori italiani. Inizia gli studi nella città  natale, poi li prosegue a Parigi e li completa a Genova. Essendo un uomo d’azione, Marinetti partecipa a diverse occasioni di guerra e parte da volontario nella Prima Guerra Mondiale dove combatte eroicamente. Si spegne a Bellagio nel 1944.

LE OPERE:  Il Manifesto del Futurismo;

Zang Tumb Tumb;

Guerra sola igiene del Mondo;

L’indomabile;

Poemi simultanei futuristi;

Aeropoema del Golfo della Spezia.

I TEMI:  Marinetti è in polemica con la cultura tradizionale. E ‘un uomo coerente nel senso che mette in pratica quello che teorizza, per esempio non esita a partecipare a eventi bellici rischiando di frequente la vita.

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L’ermetismo

Col termine ermetismo si indica un tipo di poetica che sorge intorno agli anni Venti e si verifica nel periodo compreso tra le due guerre mondiali fino al secondo dopoguerra. L’ermetismo vuole sottolineare l’oscurità e l’indecifrabilità. I poeti ermetici perseguono l’ideale della poesia pura. Il tema centrale della poesia è la solitudine disperata dell’uomo moderno. Il nuovo poeta tende per istinto a un linguaggio essenziale che meglio descriva l’intensità del suo stato d’animo. La sintassi è semplificata, la punteggiatura costantemente abolita e grande rilievo viene dato agli spazi bianchi e alle pause.

GLI AUTORI PRINCIPALI

I poeti più rappresentativi dell’Ermetismo sono: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.

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GIUSEPPE UNGARETTI

Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale rientra in Italia e si arruola come volontario. Finita la guerra si stabilisce a Parigi, poi ritorna a Roma, dove ottiene un impiego presso il Ministero degli Esteri e aderisce al Fascismo. Durante il soggiorno in Brasile il poeta è colpito dal lutto della morte di suo figlio ad appena nove anni che verrà ricordato ne “Il Dolore”. Gli ultimi anni sono ricchi di attività e intensi. Muore nel 1970.

LE OPERE

L’Allegria, Il Sentimento del Tempo e Il Dolore.

LA POETICA

Ungaretti si inserisce nella corrente letteraria dell’Ermetismo. La sua è la poesia delle emozioni forti. La realtà viene colta nella sua immediatezza, la punteggiatura spesso scompare e la disposizione della parola nello spazio bianco assume un preciso significato.

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