La letteratura del ‘900

by Emanuele Cabrini

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La letteratura del ‘900

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 2

DECADENTISMO

 

HA ORIGINI IN FRANCIA MA POI ARRIVA ANCHE NEL RESTO DELL’EUROPA.

IL TERMINE INIZIALMENTE HA ACCEZIONE NEGATIVA: INDICAVA UN GRUPPO DI GIOVANI POETI ANTICONFORMISTI.

NASCE DA UNA PROFONDA CRISI ESISTENZIALE CHE SI MANIFESTA NEL CAMPO DEL PENSIERO COME UN’INQUIETA SFIDUCIA NELLA RAGIONE E NEGLI IDEALI ROMANTICI.

 

CARATTERI PRINCIPALI:

NON SI HA PIÙ FIDUCIA NEGLI ALTRI (INDIVIDUALISMO)

MANCANZA DI FIDUCIA NELLA RAGIONE

ISOLAMENTO DALLA SOCIETÀ

SENSO DI SOLITUDINE E DI ANGOSCIA/TRISTEZZA

 

PRINCIPALI AUTORI DEL DECADENTISMO ITALIANO

 

POESIA

  • Giovanni Pascoli
  • Gabriele D’Annunzio 

PROSA

  • Italo Svevo
  • Luigi Pirandello
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GIOVANNI PASCOLI

 

LA VITA

Nasce in Emilia-Romagna nel 1855. Il 10 agosto del 1867 muore suo padre, assassinato da ignoti, e questa esperienza cambierà la sua vita. Studia a Bologna lettere ed ottiene una borsa di studio. Otterrà la cattedra di letteratura all’università di Bologna. Muore nel 1912.

 

LE OPERE

La maggior parte risale ai primi del ‘900. Si tratta di raccolte di poesie.

 

MYRICAE su temi familiari (X Agosto)

CANTI DI CASTELVECCHIO temi campestri

POEMI CONVIVIALI dedicati al mito e alla storia antica

 

LA POETICA E LO STILE

IL FANCIULLINO: il poeta si rifugia nel mondo dell’infanzia (Tema del Nido); anche le più piccole cose acquistano valore simbolico e allusivo.

 

Il linguaggio: innovativo, fatto di vocaboli tratti dalla vita quotidiana, ricco di suggestioni (colori, suoni, profumi…)

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GABRIELE D’ANNUNZIO

 

LA VITA

Nasce a Pescara nel 1863. Studia a Prato e a Roma dove diventerà una figura di spicco della vita culturale. Partecipa alla Grande Guerra; guida la marcia su Fiume. Ama il lusso e per questo si indebita, ha una relazione con la celebre attrice Eleonora Duse. Muore nel 1938 in una città vicino al Lago di Garda.

 

LE OPERE

I ROMANZI

. Il piacere (1889) autobiografia spirituale dello scrittore

. L’innocente (1892) confessione di un delitto

. Il trionfo della morte (1894) romanzo psicologico che preannuncia la celebrazione del superuomo (esaltazione dell’individuo eccezionale)

 

LE RACCOLTE POETICHE

  • Le laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi
  • Alcyone (La pioggia nel pineto)

 

LE TRAGEDIE

  • La figlia di Jorio
  • La città morta

 

LA POETICA

E’ il massimo esponente del Decadentismo, nelle sue opere troviamo i seguenti temi:

  • Estetismo: esaltazione della bellezza e dell’arte;
  • Superomismo: l’individuo deve elevarsi al di sopra delle masse;
  • Sensualismo: abbandono ai sensi e all’istinto
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ITALO SVEVO

 

LA VITA

Nasce nel 1861 a Trieste da una famiglia borghese, il papà è tedesco e la mamma è di origine ebrea. Nel 1892 pubblica il suo primo romanzo, “Una Vita”, e nel 1923 pubblica il romanzo “La coscienza di Zeno” che finalmente gli darà popolarità. Muore nel 1928 a causa di un incidente stradale.

 

LE OPERE 

UNA VITA parla dei pregiudizi e della falsità della società borghese.

 

SENILITÀ il protagonista è un giovane tormentato dal rimpianto di una vita non vissuta

 

LA COSCIENZA DI ZENO è un racconto autobiografico in cui il protagonista, Zeno Cosini, scava dentro di sé per capire le cause del suo disagio esistenziale.

 

I TEMI

Le sue opere sono imbevute di un senso di inquietudine e sfiducia nei confronti della società borghese, accusata di essere GRETTA, FALSA e INETTA (incapacità di vivere appieno la vita lasciando che sia qualcun altro a scegliere per lui).

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LUIGI PIRANDELLO

 

La vita: 

Nasce a Girgenti (oggi Agrigento) nel 1867 da una famiglia ricca. Si trasferisce in Germania dove si laurea. Torna in italia nel 1892 e si stabilisce a Roma. Sposa Maria Antonietta Portulano, figlia di un ricco padre, dalla quale avrà tre figli. Purtroppo nel 1903 la famiglia si impoverisce. Per tale motivo la moglie manifesta una malattia mentale che costituirà per lo scrittore una vera e propria tragedia familiare, in grado di influenzare la sua vita e le sue opere. Nel 1924 aderisce al partito fascista, ma ben presto se ne allontana. Nel 1934 gli viene conferito il premio nobel per la Letteratura. Muore a Roma nel 1936.

 

Le opere: 

Novelle per un anno è una raccolta di racconti scritti e pubblicati in epoche diverse, che forniscono l’argomento a molte delle sue opere teatrali.

Tra i romanzi ricordiamo: Il fu Mattia Pascal (1904), considerato il capolavoro dello scrittore, è una storia nella quale non mancano situazioni comiche e tragiche; Uno nessuno e centomila (1926), un romanzo psicologico, in cui lo scrittore affronta il tema della solitudine e dell’incomunicabilità umana. 

 

I temi:

Al centro dell’opera pirandelliana c’è l’analisi dell’animo umano. Ogni uomo è come chiuso in un ruolo, che si è assunto con le proprie abitudini, il proprio lavoro o gli è stato imposto dalla società. Ogni individuo si nasconde dietro una maschera, costretto a recitare una parte e negare la sua vera identità. Da questo dramma nascono situazioni assurde descritte con pessimismo ma anche con un po’ di umorismo.

 

APOLOGO DELLA VECCHIA SIGNORA = vestita da giovane per l’uomo più giovane di lei, voleva farsi vedere più giovane per essere ancora apprezzata.

 

COMICO = avvertimento del contrario

UMORISTICO = sentimento del contrario

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IL CREPUSCOLARISMO

 

Crepuscolari sono definiti quei poeti che, in Italia, avvertendo la crisi spirituale del loro tempo, danno forma ad una nuova concezione della poesia. Essi assumono un atteggiamento di rinuncia , si rifugiano nel ricordo dell’infanzia, pensano a un’esistenza semplice e serena perché sono incapaci di vivere la vita nella sua pienezza

Le loro composizioni sono per tanto accomunate da un tenue pessimismo, da una malinconia e dalla stanchezza di vivere.

 

IL LINGUAGGIO:

utilizzano un linguaggio dai toni smorzati, le parole spesso appartengono al parlato e il verso tende alla prosa.

 

I TEMI:

I temi cantati sono dolci paesaggi autunnali, la tristezza per le cose perdute, la nostalgia di ambienti e persone del passato.

 

GLI AUTORI PRINCIPALI:

Gli autori principali del “crepuscolarismo” sono: Gozzano, Corazzini, Moretti e Govoni.

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GUIDO GOZZANO

 

Guido Gozzano nasce nel 1883 da una famiglia benestante. Dopo gli studi liceali si iscrive alla facoltà di Legge, senza mai laurearsi. Abbandonati gli studi si dedica alla completamente alla poesia, pubblicando il suo primo volume di liriche “La vita del rifugio” e successivamente la raccolta poetica più importante “I colloqui”. Malato di tubercolosi si rifugia sempre più spesso sulla riviera ligure. Nel 1912, con l’aggravarsi del suo stato di salute il poeta decide di compiere un lungo viaggio in India. Le immagini e i ricordi del viaggio saranno in seguito raccolti in un volume intitolato “Verso la cuna del mondo”. Muore a Torino nel 1916.

 

LE OPERE:

La via del rifugio: è la prima opera del poeta. La sensibilità dell’autore si manifesta in una poesia fatta di piccole cose quotidiane.

I colloqui: sono una sorta di autobiografia suddivisa in tre sezioni: Il giovane errore, Alle soglie, Il reduce.

 

I TEMI E LO STILE:

Guido Gozzano è l’esponente più rappresentante del Crepuscolarismo. Nelle sue poesie sono presenti oggetti e temi tipici di questo movimento, che lo portano a desiderare tranquilli ambienti e atmosfere più raccolte. Nello stile utilizza un linguaggio familiare e colloquiale.

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IL FUTURISMO

 

Il Futurismo è un movimento d’avanguardia nato da un manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, che fece parte del crepuscolarismo. Affascinati dal progresso tecnologico, i futuristi esaltano il mondo moderno in tutte le sue espressioni: la velocità, la civiltà delle macchine,l’industrializzazione e la guerra.

Sul piano espressivo danno vita a nuove forme di scrittura: aboliscono la sintassi, gli aggettivi, gli avverbi e la punteggiatura, mentre i verbi sono usati solo all’infinito.

l’esaltazione della violenza, della guerra e del nazionalismo porteranno il movimento a sostenere l’intervento nella Prima Guerra Mondiale e a fiancheggiare il fascismo nel dopoguerra.

Tra gli esponenti più importanti del Futurismo, oltre al fondatore Filippo Tommaso Marinetti, vanno ricordati: Palazzeschi, Folgore e Soffici.

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FILIPPO TOMMASO MARINETTI

 

Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1876, da genitori italiani. Inizia gli studi nella città natale, poi prosegue a Parigi e li completa a Genova. Entra in contatto con la letteratura francese d’avanguardia, a Parigi comincia a pubblicare alcuni volumi di poesie che ne rivelano il carattere esuberante e combattivo. Essendo un uomo d’azione, Marinetti partecipa a diverse occasioni di guerra e parte volontario nella Prima Guerra Mondiale dove combatte eroicamente. Muore nel 1944 dopo aver constatato il fallimento dei suoi ideali nella Seconda Guerra Mondiale.

 

LE OPERE: 

Fra le produzioni più significative di Marinetti si possono annoverare:

Il Manifesto del Futurismo: esalta l’inizio di un’epoca nuova

Guerra sola igiene del mondo: costituisce il credo il credo politico dei futuristi e il credo nel patriottismo.

 

I TEMI:

Marinetti è in polemica con la cultura tradizionale, organizza manifestazioni di patriottismo, esalta la guerra, la forza e molto altro. E’ un uomo che mette in pratica quello che teorizza, per esempio non esita a partecipare a eventi di guerra rischiando frequentemente la vita.

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