L’ADOLESCENZA by Arifreddi - Illustrated by Freddi Arianna - Ourboox.com
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L’ADOLESCENZA

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Artwork: Freddi Arianna

  • Joined May 2020
  • Published Books 2
L’ADOLESCENZA by Arifreddi - Illustrated by Freddi Arianna - Ourboox.com
Jacques Prévert

RELIGIONE

CARLO ACUTIS

IL VOLTO SEMPRE GIOVANE DI CRISTO

Carlo Acutis è stato uno studente cattolico italiano, nato il 3 Maggio 1991 e morto a soli 15 anni il 12 ottobre del 2006, a causa di una leucemia fulminante. Era un ragazzo come tutti gli altri, che amava studiare e divertirsi, però aveva scoperto un grande amico, cioè Gesù, infatti quando passava vicino ad una chiesa diceva alla madre:” Entriamo a dare un saluto a Gesù e dire una preghiera “. Questo suo amico prezioso voleva presentarlo a tutti, perciò si fece apostolo, attraverso una della sue più grandi passioni: l’informatica. Grazie alla quale riuscì ad organizzare una mostra sui miracoli eucaristici nel mondo. Il suo amore verso Dio e l’Eucarestia iniziò già dai 7 anni, dopo la sua Prima Comunione. La sua preghiera era rivolta soprattutto alla Madonna, che incontrava tutti i giorni sull’altare.

 

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Carlo Acutis

COSA HA FATTO?

La sua fu un’adolescenza normale, dove c’era spazio per la famiglia e per gli amici, ma lasciava anche molto spazio per aiutare gli ultimi. I suoi modelli d’ispirazione erano San Francesco (“Assisi è un luogo dove mi sento più felice” – Carlo Acutis, città dove è stato anche seppellito), Giacinta Marto e San Domenico Savio. Dopo la sua morte, Papa Francesco lo proclamò venerabile, il 5 luglio 2018.

 

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CITAZIONI:

«Tanti nascono come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie»

“Perché gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e non si preoccupano invece della bellezza della propria anima?”

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ARTE

ANALISI DEL DIPINTO

“Pubertà” di Edvard Munch

L’ultimo ventennio dell’800 è un periodo di grande fermento e di cambiamenti nella storia dell’arte. I pittori di quest’epoca intraprendono sentieri inesplorati fino a dar vita a delle correnti artistiche senza precedenti. Edvard Munch, celebre pittore norvegese, fa parte di questo rivoluzionario “gruppo” d’artisti. Egli realizza opere con temi sull’amore e la morte, ma per un periodo della sua vita dipinge anche temi tipo la pubertà e l’adolescenza. Ma proprio in questo periodo, si trova ad affrontare una brutta depressione, perciò nei suoi dipinti potremmo notare l’utilizzo di colori scuri, soggetti seri oppure tristi ed atmosfere angoscianti.

Il dipinto appartiene al movimento dell’espressionismo, alla secessione di Berlino ( movimento di giovani artisti ed architetti con lo scopo di creare spazi alternativi per l’arte moderna, alla fine del IXI secolo). La figura della ragazza è realistica, il volto serio, i colori scuri e la tenebrosa ombra della ragazza di dietro, che per il pittore vorrebbe quasi rappresentare un presagio di morte dell’anima, perché per lui diventare donne e abbandonare l’infanzia significa compiere un passo verso la morte, perché appunto credeva che l’unico ruolo della donna fosse quello di procreare e accudire i figli, quindi senza più la libertà di fare tante attività che hanno i bambini. Si può dire che ha una visione piuttosto drammatica dei sui dipinti.

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http://streams.minoto-video.com/id/x3A2T4X2L54r_web_mq.mp4

 

Questo è un breve video sull’analisi del dipinto.

 

 

https://www.nasjonalmuseet.no/samlingen/objekt/NG.M.00807

 

Questo è un collegamento alla sala del museo di Oslo. Il sito permette di visitare musei e guardare quadri, è molto utile in questo periodo, soprattutto perché i musei non sono aperti e quindi non c’è la disponibilità di visitarli. È un sito davvero interessante.

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Questa è la scena del film (1996)

 

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Questo è il musical di Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo. La canzone è veramente molto bella.

 

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ITALIANO

PERSEPOLIS 

di Marjane Satrapi

Marjane Satrapi, scrittrice contemporanea di origine irachena, afferma: “Scrivere Persepolis per me è stato molto importante. Credo non si possa giudicare una nazione intera per gli errori di pochi estremisti. Non voglio che vengano dimenticati tutti quegli iracheni che hanno perso la vita in prigione per difendere la libertà, coloro che sono morti nella guerra contro l’Iraq, che hanno subito la repressione dei diversi regimi, che sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e fuggire dal loro Paese. Si può perdonare ma non si deve dimenticare.” La sua è una testimonianza diretta che si rifà alla sua infanzia e prima adolescenza in Iran. Per scrivere questa storia, Marjane Satrapi sceglie un altro sistema di comunicazione, quello della graphic novel, ovvero dei fumetti, che hanno avuto il coraggio di raccontare e denunciare le realtà storiche e sociali più negative del nostro mondo.

 

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DESCRIZIONE DI MARJANE:

Lei è una ragazza molto forte, che ama il suo paese e la sua libertà, andando contro al regime. È molto curiosa, allegra e vivace, piena di vita. È intelligente e astuta. Nel corso della storia diventerà una ragazza rivoluzionaria.

 

COSA SUCCEDE IN QUEL PERIODO IN IRAN?

Il racconto inizia in Iran nel 1979, quando la rivoluzione costringe lo Scià di Persia ad abbandonare il potere. Gli eventi di questo periodo sono: l’instaurazione del regime islamico integralista, la repressione dei costumi e delle libertà individuali e la guerra contro l’Iraq. Per sfuggire al conflitto e continuare ad avere un istruzione superiore, Marjane si trasferisce a Vienna, spinta dai genitori, dove tenta di integrarsi, ma la solitudine e la sensazione di aver perso le proprie radici la spingono a tornare in Iran. A Teheran, paesino in cui vive, dove in quel periodo si erano stabiliti moltissimi emigrati. Con le numerose repressioni imposte alle donne si scatena anche una ribellione. La narrazione termina con la seconda partenza di Marjane, ormai adulta, per la Francia. Dove imparerà la graphic novel.

Persepolis-books1and2-covers.jpg

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TRAMA

Persepolis è il primo fumetto iraniano mai pubblicato, uscito nel 2002. La lingua originale in cui era stato scritto il fumetto inizialmente era il francese. Il fumetto di Marjane Satrapi descrive diverse scene della sua infanzia e adolescenza. Racconta che all’inizio frequentava una normale scuola mista bilingue, ma a causa del regime è costretta ad abbandonarla e a frequentare una scuola femminile. Presto sarà anche costretta ad indossare il foulard, non capendone il motivo. Inizia anche a protestare in piazza insieme alla madre e a tante altre donne contro le restrizioni del governo nei confronti delle donne. A causa delle violente repressioni, Marjane e la sua famiglia se ne andranno in Spagna e in Italia, e proprio in questo periodo scoppierà la guerra tra Iran e Iraq. La ragazza dimostra molto patriottismo (sentimento di devozione verso la patria, un’amore forte verso la patria) durante il conflitto. La tensione del conflitto è comunque molto alta, con numerosi controlli da parte del regime. Nel frattempo la protagonista cresce, diventando sempre più ribelle nei confronti del regime: fumando la sua prima sigaretta, non curandosi di indossare il foulard, mancando alle lezione, disubbidendo alla madre e indossando abiti sportivi. Quando la situazione peggiora, i genitori le procurano un passaporto e la costringono a trasferirsi a Vienna, in Austria. Marjane continuerà con gli studi, ma la solitudine e la mancanza di casa sua la faranno tornare in patria.

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“Durante il conflitto la tensione era alta: bombardamenti, mancanza di benzina, scarseggio dei viveri, divieto di possedere alcol, niente feste e soprattutto controlli da parte del regime.”

 

COMMENTO= La storia di questa ragazza mi è piaciuta molto, è una ragazza forte e vivace, che lotta per le donne e per la sua gente, non mi è piaciuto il fatto che i fumetti non sono stati colorati e che gli unici colori sono il bianco e il nero. Nonostante ciò, i disegni sono molto belli.

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GEOGRAFIA

I BAMBINI SOLDATO

Un bambino o ragazzo soldato è una persona sotto i 18 anni di età che è sottoposto ai lavori forzati, fa parte di qualche gruppo armato o forza armata, questi gruppi comprendono anche le ragazze reclutate per fini sessuali e per matrimoni forzati. Negli ultimi 10 anni, l’UNICEF ha realizzato in numerosi paesi programmi per assistere e aiutare nel reinserimento i numerosi ragazzi soldato. Questi ragazzi provengono soprattutto da: Afghanistan (Asia meridionale), Angola, Burundi, Colombia (America meridionale), Costa d’Avorio, Liberia, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Sierra Leone, Somalia, Sudan e Sri Lanka (sud dell’India), quindi per la maggior parte paesi africani. Il protocollo opzionale dell’UNICEF, approvato nel 2000, aumenta l’età minima per la partecipazione agli scontri a fuoco, dai 15 ai 18 anni di età, e vieta il servizio di leva o il reclutamento forzato ai ragazzi al di sotto dei 18 anni.

 

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IL LORO COMPITO:

I ragazzi soldato svolgono lavori pesanti e anche rischiosi, utilizzando attrezzi pericolosi o stando a contatto con sostanze tossiche. Spesso sono soggetti ad abusi e violenze da parte degli adulti. Ma la violenza più terribile rimane il reclutamento forzato nei diversi conflitti, che comporta la perdita dell’innocenza tramite la loro trasformazione in macchine da guerra. Si calcola che i ragazzi soldato siano tra i 300.000 e i 500.000 in tutto il mondo. A questi ragazzi viene impedito di frequentare una scuola, non hanno accesso all’assistenza sanitaria, sono spesso in pericolo di vita e solitamente lottano anche contro l’HIV, l’AIDS o la malaria.

 

 

l’UNICEF aiuta ad:

Allontanare i ragazzi dai gruppi armati o dagli eserciti,

Assicurare l’accesso all’assistenza sanitaria,

Consentire il reinserimento familiare e sociale degli ex ragazzi soldato,

Offrire l’opportunità di andare in una scuola,

Proporre progetti specifici alle ragazze e madri vittime di violenze sessuali.

 

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COSA ACCADE ?

I ragazzi soldato sono usati come combattenti, messaggeri, spie, facchini e cuochi. Oltre un miliardo di bambini e ragazzi vivono in 42 paesi colpiti, tra il 2002 ed oggi, da violenti conflitti. Oltre ai ragazzi soldato, esistono anche i ragazzi schiavi, che sono oltre i 315 milioni, e che hanno tra i 5 e i 17 anni di età, questi ragazzi sono soggetti allo sfruttamento minorile e al lavoro forzato (nei campi, nelle fabbriche, in piantagioni, nei lavori domestici…) solitamente per salari bassissimi.

 

SOLDATI SONO SOLO ADULTI? (di Giulia Esposito
)

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STORIA

GOTI BAUER

Goti Bauer, sopravvissuta all’olocausto, è stata una giovane italiana, di origine ebraica. Ad oggi ha 95 anni. Lei parla dell’importanza della memoria della Shoah e del suo timore che essa vada perduta, che si smarrisca nel tempo. Dice che la Shoah è un giorno sacro, da ricordare, sono testimoni che hanno vissuto l’orribile esperienza dei campi di sterminio e delle camere a gas. Afferma che: “Il sopravvissuto rimane un’anima ferita, che non vorrebbe essere colpita ulteriormente dall’indifferenza o dalla noia”.

La nostra Goti Bauer nasce a Berehove, in Cecoslovacchia. Ma lei e la sua famiglia risiedevano a Fiume. La loro situazione diventa difficile quando vengono approvate le leggi razziali nel 1938 e precipita quando dopo l’8 settembre del 1943 Fiume viene annessa al Terzo Reich, ovvero la Germania. Goti e la sua famiglia decidono perciò di scappare in Svizzera, ma quando si trovarono sul confine italo-svizzero con documenti falsi, furono traditi da coloro che li avevano accompagnati fin lì dall’Italia. Vengono perciò arrestati e trasferiti successivamente al campo di transito di Fossoli e quindi deportati al campo di Auschwitz, era il 23 Maggio del 1944. Goti aveva quasi 20 anni, ma era ancora una ragazzina, piena di vita e vivace, non si sarebbe mai immaginata un evento così drammatico e violento come quello dei campi di lavoro e delle camere a gas.

 

 

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Questa è la testimonianza di Goti Bauer, la donna nel raccontare rammenta tutte le cose che ha visto.

COMMENTO PERSONALE= Penso che questa testimonianza faccia piuttosto riflettere su quello che la ragazza ha dovuto passare durante la seconda guerra mondiale, con le sue parole ha raccontato la pura e cruda realtà. Afferma che per lei è un ricordo molto doloroso, ma è grazie a questo ricordo e alla sua testimonianza che la gente potrà ancora essere in grado di ricordare, ma soprattutto di non dimenticare e di capire l’importanza della Shoah, perché l’indifferenza è peggio dell’ignoranza. Lei verso la fine della sua breve testimonianza dice di aver provato un forte malessere, ma che si difendeva pensando all’enorme vergogna dei tedeschi, era loro la coscienza sporca; questo pensiero la faceva sentire un po’ meglio.

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TECNOLOGIA

I PERICOLI DEL WEB

Noi tutti oggi conosciamo il web, un vastissimo insieme di documenti, siti, video… ecc. Che permette di navigare e usufruire di un insieme molto vasto di contenuti, sul web si possono anche conoscere nuove persone, fare nuove conoscenze culturali, leggere un libro, ascoltare della musica e tante altre cose. Ma noi, conosciamo davvero i pericoli che possiamo correre navigando sul web? Siamo prudenti nel pubblicare una foto oppure nel commentare le foto altrui? Usiamo la tecnologia in modo limitato oppure spesso ne usiamo troppa?

 

Rispondo a queste domande:

1. NON POSTARE LE TUE INFORMAZIONI PERSONALI

2. NON FIDARTI DI CHI NON CONOSCI DAL VIVO, NON PUOI MAI SAPERE CHI SI NASCONDE DIETRO AD UNO SCHERMO

3. RIFLETTI PRIMA DI AGIRE, SE VUOI POSTARE UNA FOTO CON I TUOI AMICI PRIMA CHIEDI A LORO

4. PRIMA DI COMMENTARE UNA FOTO O UN VIDEO SUI SOCIAL, CERCA DI ESSERE EMPATICA E DI NON OFFENDERE NESSUNO. (NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE)

5. NON TRASCORRERE TROPPE ORE SUL WEB DIVENTANDO UN OBESO DIGITALE, POSSONO ESSERE PERICOLOSE, CI SONO MOLTE ALTRE COSE CHE PUOI FARE.

6. SII SEMPRE PRUDENTE E NULLA TI POTRÀ ACCADERE

7. IL LINGUAGGIO CHE USI VESTE LA TUA IMMAGINE.

8. LE IMMAGINI CHE PUBBLICHI LASCERANNO SEMPRE UNA “TRACCIA” DI TE. 

 

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I PERICOLI

Internet è uno degli strumenti più belli da utilizzare, ma allo stesso tempo è anche molto pericoloso e bisogna stare attenti di quello che si fa. I rischi possono essere molti. Per esempio c’è il rischio che gli adolescenti preferiscano le relazioni virtuali alle relazioni a contatto, oppure c’è il rischio di diventare scontrosi e aggressivi a causa di videogiochi online o a causa di video non educativi, c’è anche il rischio che i ragazzi perdano l’interesse di costruirsi una vita sociale, quindi la maggior parte dei rischi sono legati alle dipendenze.

Ma ora parliamo più apertamente di tutto ciò che potrebbe essere rischioso, così da essere in grado di evitarlo:

RISCHI LEGATI ALLE DIPENDENZE= Sindrome dei like sui social media, oppure la FOMO ( cioè la paura di essere tagliato fuori, ovvero l’ansia sociale presente in molti adolescenti, la paura di non essere conosciuti sui social media, la paranoia di non essere abbastanza)

RISCHI DI ADESCAMENTO= Cioè essere contattati da persone adulte che utilizzano false identità per ottenere la fiducia degli interlocutori (solitamente questi interlocutori sono ragazzi e ragazze) per poi arrivare ad avere con essi incontri di natura ambigua. Un altro rischio di adescamento è far parte di gruppi pericolosi, come gruppi di istigazione al suicidio, all’anoressia, al bullismo… ecc.

CYBERBULLISMO= Dove i soggetti vengono isolati e derisi da una o più persone tramite video o foto postate sui social. Questo comporta ad un abbassamento dell’autostima, dovuto all’umiliazione subita. Spesso queste persone insultano in anonimato, in modo da non essere riconosciute.cyberbullismo

RISCHI PSICHICI= Rimanere troppo tempo sul web e stare a proprio agio, meno interesse per la vita quotidiana, perdere interessi nei confronti della vita reale (studio, hobby, sport, scuola…) e perdere la capacità di concentrazione.

RISCHI PSICOSOMATICI= Avere delle crisi nervose o di astinenza dai social quando non c’è connessione, avere disturbi del sonno e continua agitazione, soffrire di disturbi alimentari, avere la vista debole e una forte stanchezza. (Questo è molto frequente negli adolescenti)

RISCHI LEGALI= Essere vittime di furto dei dati personali ( email che possono sembrare innocue ma che in realtà sono finalizzate al furto di password e dati di accesso), un altro rischio legale è la diffamazione sul web, potrebbe essere oggetto di denuncia.

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EDUCAZIONE FISICA

SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA

L’attività fisica fa bene al corpo, alla mente e all’umore. Vedremo adesso delle differenze tra gli sport di squadra e gli sport individuali, prendendo come esempio il rugby e il ciclismo:

 

RUGBY:

È uno sport di squadra, molto popolare nei paesi anglosassoni e in Francia, molto praticato e apprezzato nel mondo. Nel rugby prevale l’importanza della collaborazione tra i giocatori, per svolgere un azione per esempio, c’è sempre un riferimento al gruppo: la palla va passata indietro e le azioni di un giocatore sono strettamente concatenate a quelle dell’altro. Con gli sport di squadra perciò, si possono sviluppare molti aspetti legati alla socializzazione tra i ragazzi, all’empatia e all’altruismo. In una squadra ci si sente parte di qualcosa, ci si sente accettati, e anche se si subisce una sconfitta si ha pur sempre il supporto dei compagni di squadra. Si può quindi dire che gli sport di squadra inducono alla collaborazione.

Galles-Italia, Italia battuta 26-15

CICLISMO:

Gli sport individuali insegnano il rigore e il senso di responsabilità, sono adatti spesso per ragazzi irruenti o iperattivi. Il ragazzo deve mantenere una maggiore autodisciplina rispetto a chi invece ha scelto uno sport di squadra. Aiuta il ragazzo a sapersi organizzare da solo, come in questo caso nel ciclismo, dove l’individuo si allena individualmente, senza l’appoggio di un allenatore o di una squadra. Il ciclismo aiuta a conoscere se stessi, i propri limiti, i punti di forza e i punti di debolezza. Altri sport individuali potrebbero essere: il pugilato, il golf, il tennis, il salto ad ostacoli… ecc.

 

 

 

 

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ESPERIENZA PERSONALE

PALLAVOLO:

È uno sport di squadra, dove si sfidano due squadre da 6 giocatori ciascuna. Si basa sulla collaborazione, dove ognuno si impegna per portare la squadra alla vittoria. La partita è divisa in set (un set è da 25 punti), la prima squadra che vince tre set vince. Lo scopo è non far cadere la palla nel proprio campo, la squadra si impegnerà appunto in questo, e dovranno collaborare tutti i giocatori perché questo accada. La pallavolo, secondo me, è uno degli sport più belli perché ci si sente un grande gruppo unito.

ITALIA

NUOTO:

È uno sport individuale, che pratico fin da quando ero piccola, e devo dire che è molto bello. Nonostante non ci sia una squadra ad appoggiarti, c’è pur sempre un maestro o una guida che ti aiuta. Sviluppi le tue capacità molto in fretta e conosci te stesso, a volte si può nuotare anche con un gruppo di persone, ma non eseguono il compito di squadra, sono solamente un gruppo in base ai livelli di bravura, tu puoi nuotare comunque individualmente. Lo trovo uno sport sano e soprattutto interessante.

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MUSICA

CHE COSA ASCOLTANO GLI ADOLESCENTI OGGI ?

La musica è stata sempre fino ad oggi uno strumento di intrattenimento, sfogo, riflessione, relax e anche di divertimento. Gli adolescenti di oggi hanno diversi gusti musicali, che vanno dalla musica più tranquilla, come quella classica, a quella più ascoltata e movimentata, come il pop o il rap. Oltre i diversi gusti musicali, gli adolescenti hanno anche differenti modi di ascoltare la musica, per esempio molti usano le cuffiette, altri invece usano il proprio smartphone, spesso accompagnato da delle casse Bluetooth. I giovani amano ascoltare musica italiana, inglese, tormentoni spagnoleggianti, rap, hip hop e anche il trap.Alcuni ragazzi amano ascoltare anche canzoni di cantanti dei loro paesi d’origine. Per avere un’idea più precisa dei gusti musicali vedremo un sondaggio realizzato in base ai gusti dei ragazzi di oggi.

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RISULTATI:

Come abbiamo potuto vedere dal sondaggio i generi più ascoltati sono: il rap, hip hop e il pop, insieme anche ad “un po’ di tutto” che racchiude un po’ tutti i generi musicali. I meno gettonati sono invece: la musica jazz, la musica latina, quella straniera, il metal e la musica classica.

MA PERCHÉ QUESTI GENERI DI MUSICA NON PIACCIONO ? 

Agli adolescenti di oggi non piace ciò che non è moda, noioso o vecchio. Gli adolescenti ascoltano generi musicali più attuali, lasciando da parte ciò che non trovano originale o nuovo.

COMMENTO:

La musica, a parere mio, non va giudicata per la vecchiaia perché quello che conta è la qualità della musica, ovvero se è orecchiabile. La musica classica per me ha il suo fascino, ho avuto l’occasione di conoscerla in questi anni attraverso 2 grandissimi melodrammi, la Carmen di Bizet e l’Elisir d’amore di Donizetti, che mi sono piaciute molto. Molte delle arie di questi 2 melodrammi sono veramente interessanti, come “Habanera” di Bizet e “Quanto è bella, quanto è cara” di Donizetti.

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HABANERA

 

QUANTO È BELLA, QUANTO È CARA

Questa è musica classica lirica. Diciamo che non solo la musica rap è bella, lo è anche quella classica.

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SCIENZE

I DISTURBI ALIMENTARI NEGLI ADOLESCENTI

Durante l’adolescenza avvengono profonde trasformazioni fisiche e psicologiche. L’adolescente diventa anche più indipendente dalla famiglia, perciò cerca di crearsi una propria alimentazione, solitamente sbagliata:

  • Una colazione insufficiente, in favore di un numero eccessivo di spuntini (snacks).

  • Consumo eccessivo di grassi e zuccheri semplici.

  • Carenza di sali minerali, vitamine e fibre, dovuta allo scarso consumo di verdura fresca e frutta.

Gli adolescenti hanno bisogno di un fabbisogno calorico giornaliero da 2300 a 3000 Kcal, che varia in base all’attività fisica che si svolge. La razione giornaliera dovrebbe essere costituita da:

*65-70% di carboidrati;

*15-20% di proteine;

*10-20% di grassi.

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OBESITÀ

“malattia del benessere”

Si sviluppa nei Paesi più ricchi come l’Europa e gli Stati Uniti, anche in Italia circa il 60% della popolazione è affetto da problemi legati al peso.Rischio di infertilità più alto per i ragazzi obesi

ANORESSIA E BULIMIA ( sottopeso )

colpiscono un caso su 10

Sono molto frequenti negli adolescenti, la patologia si innesca spesso in persone fragili, che vengono accecate dai modelli di magrezza attraverso i mezzi di comunicazione.

anoressia

 

BINGE EATING

alimentazione incontrollata

Sono frequenti le abbuffate ricorrenti e incontrollate per gestire le proprie emozioni. Gli eventi sono questi:

*mangiare molto più rapidamente del normale

*mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni

*mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente affamati

*sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio.

 

 

 

Il Binge Eating Disorder (BED): aspetti di personalità e difficoltà nell’espressione delle emozioni

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PIEDIBUS

(andiamo a scuola a “piedi”)

In Italia e in molti Paesi del Nord si è sviluppato un progetto per ragazzi e bambini che soffrono di obesità, chiamato PIEDIBUS, per promuovere l’esercizio fisico. I ragazzi vanno a scuola a piedi, in gruppo, accompagnati da più adulti, con un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il PIEDIBUS è organizzato come un vero e proprio autobus di linea: con un percorso determinato, fermate prestabilite e orari prefissati.

 

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SCOPERTE

Niccolò Tartaglia è noto per aver scoperto il triangolo numerico, detto triangolo di Tartaglia, e per la sua risoluzione algebrica delle equazioni di terzo grado.

 

(a + b)^0=                               1

(a + b)^1=                          1  (+)   1

(a + b)^2=                     1 (+) 2 (+)  

(a + b)^3=                  1  (+) 3(+) 3(+)  1

(a + b)^4=               1  (+) 4(+) 6(+) 4(+) 1

(a + b)^5=           1(+) 5(+) 10(+) 10(+) 5(+)1

 

1 a^5 b^0 + 5 a^4 b^1 + 10 a^3 b^2 + 10 a^2 b^3 + 5 a^1 b^4 + 1 a^0 b^5

Il triangolo di Tartaglia serve per risolvere le potenze di un binomio.

I numeri del triangolo di Tartaglia sono i coefficienti numerici delle potenze del binomio… le lettere si scrivono: la prima in ordine decrescente dalla potenza massima alla potenza minima ( a^0 ), la seconda lettera dalla potenza 0 alla potenza massima.

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

 

 

 

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