il mio libro di arte

I SUMERI

sono fondatori delle prime grandi città della storia, per questo è definita anche “urbana”. Le città sumeriche sono vere e proprie città-stato.

LA ZIQQURAT

Essa è una costruzione gigantesca fatta in pietra (definita anche montagna di dio) L’interno contiene delle statue degli dei del tempo, era un luogo di culto e talvolta all’interno c’erano delle botteghe. Dato che all’epoca i sumeri non disponevano di abbastanza pietre per costruire le ziqqurat, furono costretti ad inventarsi nuovi materiali (avvenne così una rivoluzione edilizia)

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LA SCULTURA VOTIVA
i sumeri furono i primi ad elaborare una vera e propria religione. essa si basava sull’esistenza di una divinità che personificavano le forze della natura. Crearono così delle strutture in terracotta, che rappresentavano queste divinità (esse avevano sempre tutte le stesse caratteristiche, infatti non interessava rappresentare la realtà)

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IL BASSORLIEVO

i sumeri sperimentarono anche il bassorilievo. Ciò consiste nel incidere su lastre di pietra e curarsi del fatto che la figura abbia un certo rilievo (molto spesso i bassorilievi rappresentavano soldati e cavalieri)

I BABILONESI
a causa delle continue invasioni il popolo dei sumeri cadde e diede sazio a quello dei babilonesi. tuttavia in seguito l’impero babilonese ebbe un enorme momento di splendore sia politico che culturale: il periodo neo-babilonese.
STELE DI HAMMURAPI
un esempio significativo dell’arte babilonese fu la Stele di Hammurapi, cioè un blocco di basalto alto 225 centimetri sul quale il re fece incidere lui difronte al dio del sole. crearono delle muraglie difensive attorno tutti i confini della Babilonia. l’architettura babilonese aveva molte similitudini che riguardavano all’architettura sumerica.

EMENANKI
la nuova Babilonia diventa una delle città più ricche e grandiose mai esistite dove al centro si innalza il cosiddetto Emenanki, si tratta di una gigantesca ziqqurat dedicata a Marduk, il più importante fra gli dei babilonesi.
LA PORTA DI LASHTAR
l’accesso alla nuova Babilonia viniva garantito da nove porte rivestite da mattonelle in ceramica azzurra, dedicate alla dea dell’amore e della guerra

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