UN PRESUNTO DELITTO

Era l’8 giugno 2020 eravamo tutti al Cfp, per la festa di fine anno, c’erano alunni, insegnati e  coordinatori.

Eravamo tutti eleganti, le ragazze avevano dei vestiti lunghi con una capigliatura aggraziata mentre i ragazzi avevano lo smoking ben accurato.

Stavamo tutti ballando mentre ad un certo punto sentimmo un urlo terrificate arrivare dall’aula magna.

Quel urlo era della prof Lodovici, tutti ci avvicinammo a lei per capire cosa stesse succedendo e vedemmo un corpo sulla cattedra pieno di sangue.

All’inizio non sapevamo chi fosse quando ad un certo punto la prof Attubato si avvicinò al corpo piangendo e da lì capimmo di chi fosse il corpo: era del prof Vitiello.

Eravamo tutti nel panico più totale per quello che era successo, all’inizio non sapevamo cosa fare quando ad un certo punto vedemmo il detective Acierno arrivare verso di noi.

All’inizio si guardava intorno con un’aria interrogativa, studiava la stanza in cui c’era il corpo, e notò che c’era una striscia di sangue sul pavimento ma da quello che gli avevano raccontato e da quello che aveva visto il corpo era sulla cattedra quindi pensò  che qualcuno l’avesse spostato.

La prof Attubato era in stato di shock per quello che era successo.

Il detective Acierno iniziò ad indagare con la sua assistente N. Mariano, e per prima cosa guardò se ci fossero delle videocamere di sorveglianza, ma a quanto pare le videocamere erano disattivate.

– Essendo una scuola dovrebbero funzionare le videocamere, non credi? – disse la Mariano al detective   – hai proprio ragione, dobbiamo chiedere spiegazioni al tecnico dell’istituto, il signor Moriani-

Il detective chiese spiegazioni per la disattivazione delle videocamere e lui rispose che in quei giorni dovevano sistemare e per questo erano disattivate.

Il detective si rese conto che era ancora all’inizio dell’indagine, allora interrogò alcuni alunni.

Andò verso l’alunna Trapasso e chiese cosa avesse visto in quel momento, e lei rispose che come tutti gli altri stava ballando e che aveva sentito quel urlo.

Il detective gli chiese secondo lei chi fosse stato ad ucciderlo, lei disse che il 4 giugno aveva sentito il prof Vitiello che discuteva animatamente con la prof Attubato, ma non le era  sembrato il caso di dire qualcosa perché tra loro c’erano  molte discussioni che riguardavano l’affidamento del loro primo genito, dopo la separazione.

Allora il detective si fece qualche domanda, secondo la sua ipotesi l’omicida poteva essere la prof Attubato perché magari aveva timore di non avere l’affidamento.

Andò dalla prof Attubato a chiederle che rapporto aveva con il prof Vitiello, e lei disse che tra loro c’erano molte discussioni però non sarebbe mai stata capace di uccidere il padre di suo figlio Simone.

Il detective allora le chiese secondo lei chi fosse stato l’assassino e lei rispose che non aveva nessuna idea ma aveva un sospetto verso il coordinatore Scaccabarozzi perché aveva sentito delle voci su di lui, ma non era sicura.

Il detective fece chiamare i prof Scaccabarozzi per chiedergli dove fosse nel  momento dell’assassinio lui rispose   – Stavo sistemando alcuni documenti! – esclamò, – Sapeva che le videocamere erano state disattivate? –

– Certo che sì, sono stato io a chiedere di sostituirle-

Il detective chiese se qualcun altro ne fosse a conoscenza e lui rispose che tutti gli insegnanti e i tutor lo sapevano.

Allora il detective e l’assistente Mariano tornarono sulla scena del crimine e si resero conto che non c’era  l’arma del delitto.

Dopo che ebbero portato il corpo dal medico legale, gli chiesero di fare l’autopsia per vedere come era stato assassinato.

Dopo qualche  giorno il medico gli diede l’esito e disse – il corpo a subito molta violenza, ci sono fratture interne alle costole e alla spina dorsale ed è stato accoltellato dal un coltello a lama incavata –

Il detective era sconcertato per quello che era successo al povero prof. Vitiello

Proseguì l’indagine con la sua assistente….

Un giorno, precisamente il 22 giugno, il detective riunì tutti nell’aula magna per confermare chi avesse assassinato il prof Vitiello.

Lui iniziò a parlare –abbiamo fatto dei buchi nell’acqua ma dopo un pò abbiamo capito chi fosse anzi chi fossero i due assassini-

Tutti erano sconvolti da questa notizia perché pensavano che fosse solo uno l’assassino.

Il detective continuò – questa notizia che vi darò sarà sconvolgente- disse.

-I due assassini che hanno massacrato il povero prof. Vitiello sono stati …. L’alunna trapasso e il coordinatore Scaccabarozzi.

Il loro sguardo andò verso i due assassini.

Nell’aria c’era molta tensione.

Il detective spiegò quello che era accaduto :l’ alunna trapasso non andava molto d’accordo con il prof vitiello , alcuni suoi compagni gli avevano dato conferma perché ogni volta c’era dissapore tra loro.

Mentre per quanto riguarda al coordinatore Scaccabarozzi, il prof vitiello sapeva che aveva un amante e voleva riferire tutto questo a sua moglie.

L’alunna trapasso si era messa d’accordo con il coordinatore Scaccabarozzi per assassinare il prof vitiello.

Dato che le videocamere in quel periodo erano disattivate, avevano potuto perfettamente avviare il loro piano.

Così quel’8 giugno il piano era stato messo in atto, loro sapevano che il prof doveva nell’aula magna per sistemare alcuni documenti.

Con loro si portarono un coltello a lama incavata, per prima cosa lo spinsero per terra, gli diedero dei colpi cosi bruschi che gli avevano troncato  le costole e la spina dorsale.

E per assicurarsi che non sarebbe sopravvissuto gli diedero dei colpi con un coltello a lama Incavata.

E avevano spostato il corpo sulla cattedra.

FINE.