Lo sport occupa un ruolo molto importante nella vita dei giovani: grazie ad esso si fanno nuove amicizie, si sfoga la rabbia, “si cresce”, si provano nuove sensazioni ed emozioni.
Da piccoli lo sport è vissuto come un gioco a tutti gli effetti, un modo per socializzare, per imparare ad ascoltare, ad osservare le regole e ad avere rispetto per i compagni. Negli adolescenti l’attenzione si sposta sull’aspetto fisico: l’altezza, una buona muscolatura per i ragazzi e il peso per le ragazze.
Lo sport quindi è sinonimo di impegno e consiste nel mettersi alla prova, nel superare i propri limiti e nel realizzare i propri sogni. Lo sport è considerato dai giovani una delle ruote più importanti dello sviluppo della vita; svolge un ruolo importantissimo nella formazione, nello sviluppo e nell’educazione, per molti è un opportunità con cui tenere in allenamento il fisico e la mente, per altri ancora è una guida educativa.
Un ulteriore aspetto su cui soffermarsi è la capacità di vivere in un gruppo. Sentirsi parte di un determinato contesto sociale è uno dei bisogni primari di ciascuno individuo, un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile.
Una delle principali motivazioni dei giovani nello sport è legata al desiderio di vivere e di raggiungere obiettivi sentendosi parte di un gruppo, in cui si crea un forte legame fra tutti i componenti. Tali obiettivi possono essere raggiunti grazie al nostro impegno e alla fiducia in noi stessi, significa assaporare una piacevole sensazione sia durante l’attività sia quando si è conclusa. Essere sportivi significa saper accettare una sconfitta e da essa ripartire con determinazione. Il primo passo per accettare la vittoria dell’avversario è congratularsi con lui e stringergli la mano.
Lo sport unisce non solo chi lo pratica, ma anche i tifosi che esultando per la vittoria di una squadra o di un campione si possono conoscere, e hanno la possibilità di rafforzare legami di amicizia.
Lo sport è avvincente anche perché ci fa gioire, esultare o rattristare insieme agli altri. È un collante che unisce popoli e razze, lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfare, la difficoltà per vincerla.
Noi vorremmo credere nel valore etico di una competizione sportiva vera. Per tutti i giovani “L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essere battuti bene”.
