by carlo de marco
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Il libro scritto da Francesco Grasso “2038: La rivolta” racconta le vicende corrotte e degradate di una Napoli del futuro.
La città campana, infatti, viene descritta allo sbando. Questo mi ha fatto pensare ad una similitudine con Gotham City, la città tenebrosa e priva di tranquillità, dove solo Batman con l’aiuto di Robin riesce a riportare l’ordine.
Anche in questo romanzo una specie di eroe, aiutato da due compagni di avventure, cerca di combattere le cattive azioni di camorristi e spacciatori.

Lui si fa chiamare Masaniello e i suoi aiutanti sono Anselmo, un anziano dal passato camorristico camorrista, e Salvatore, un disoccupato con la fissa per le battaglie popolari.
Un altro personaggio è Lara, una giornalista alle prime battute di un giornale di Napoli. Lei, come tutti i giornalisti, è a caccia di scoop su Masaniello e le sue vicende e proprio per questo si mette sulle sue tracce per indagare sulla sua vita e sulle sue azioni di protesta e di lotta.
Nel libro si legge una duplice narrazione: quella ordinaria dei fatti e quella del racconto giornalistico ricostruito da Lara.
La storia risulta non di facile lettura, perché scritta in modo piuttosto duro e spietato e a volte con descrizioni crude.
Una nota particolare è costituita dalla presenza nel testo di estratti da canzoni napoletane e da “morali” pronunciate dal protagonista e riportate dalla giornalista.
Il personaggio principale è Masaniello. Si tratta di un giovane uomo che contrasta con la forza il degrado della città di Napoli. La sua particolarità è che indossa una maschera che gli permette di coprire la sua identità, ma anche di nascondere il suo viso martoriato da problemi di salute.

I suoi atteggiamenti sono violenti e senza pietà nei confronti di chiunque non abbia comportamenti corretti e rispettosi delle regole; proprio per questo non ha nessuno scrupolo quando combatte con grande ferocia.
Il protagonista apparentemente risulta invincibile e senza paura, perché non teme nessuna ritorsione, dal momento in cui la vita non gli ha offerto nessuna possibilità di riuscita e i segni sul suo volto sono la manifestazione del suo dolore.
La scelta del nome Masaniello non è casuale, perché nella storia di Napoli un uomo con questo nome è realmente esistito nella prima metà del 1600 ed è stato l’artefice della rivolta di questa città contro le tasse imposte dalla dominazione spagnola.
In questo libro ho apprezzato la presenza del protagonista; mi ha fatto pensare ai supereroi dei film che mi piacciono tanto. Tuttavia, allo stesso tempo, non mi è piaciuto il modo duro del racconto, perché sono un tipo tranquillo e un po’ impressionabile.

Mi piace la narrazione avventurosa, ma “di giorno” e non nell’oscurità di una città abbandonata a se stessa.
Il personaggio che ho apprezzato di più è stato quello di Lara, perché mi è sembrato quello più “normale”. Una ragazza che, amante del suo lavoro, si è buttata con entusiasmo alla ricerca di informazioni per fare il suo dovere; proprio come me che voglio cercare di fare al meglio i miei compiti
Il personaggio che non ho apprezzato è Masaniello, perché penso che sia giusto contrastare l’illegalità, ma bisogna farlo nella legalità, perciò senza nascondersi e senza usare la violenza, altrimenti si è esattamente come chi si vuole combattere.
In definitiva, questo libro è consigliabile a chi ama i generi un po’ forti e improntati alle tematiche del contrasto all’illegalità
Published: Apr 6, 2021
Latest Revision: Apr 6, 2021
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