C’era una volta, in una piccola cittadina, una ragazza di nome Italia. Ha 15 anni ed è dolce e gentile.
Per il suo bel carattere, ci sono molte persone che fortunatamente le vogliono bene, ma ce ne sono altre che, invece, se ne approfittano. Italia vuole comunque bene a tutti gli abitanti e, in qualunque modo, cerca di prendersi cura di loro.
Un giorno stava pranzando, come sempre, con i suoi genitori, guardando il telegiornale.
<<Avete sentito? Sir. Covid ha fatto altre vittime. Spero che le autorità lo fermino presto.>> disse il padre di Italia, alzando il volume del televisore.
Italia si girò, guardando il volto di quel mostro dai capelli verdognoli e la corona a punta. Quel tatuaggio nero a forma di teschio lo rendeva ancora più spaventoso.
<<Italia, ci sei?>> disse la madre di Italia, scuotendola leggermente per il braccio.
<<Uh, si si, scusami, stavo guardando Sir. Covid e mi sono persa nei miei pensieri…>> rispose Italia, mettendo il telefono in tasca e le cuffie nelle orecchie.

<<Bene, devo andare. Oggi mi aspetta una giornata faticosa in ospedale!>> disse poco dopo Italia.
Prese il suo borsone e lo zainetto e uscì di casa, dirigendosi all’ospedale. Italia, un paio di volte alla settimana, andava lì per fare volontariato.
<<Ciao Italia!>> urlò qualcuno dietro di lei.
Italia si girò e vide Angel e Levi, due infermieri e suoi grandi amici, corrergli dietro.
<<Ciao ragazzi!>> disse Italia sorridendo.
Si incamminarono tutti insieme. Ridendo e scherzando, il viaggio sembrò ancora più corto del solito.
Arrivarono a destinazione, ma l’atmosfera era molto strana. Le infermiere parlavano a bassa voce, i dottori correvano da un lato all’altro.
<<Dottor Dong-min!>> disse Italia, attirando la sua attenzione.
<<Italia! Avevo proprio bisogno di te.>> disse Dong-min, a sua volta.
<<Prima di tutto, mettete la mascherina. Tutti e 3. Ed igienizzantevi le mani. La situazione sta peggiorando. Sir. Covid è passato questa mattina e ha detto che non si vuole fermare.>> continuò velocemente il dottore.

<<Ma così ci sterminerà tutti!>> urlò Levi.
<<Shh Levi! Abbassa la voce.>> rispose Angel.
<<La situazione è peggiorata così tanto da dover usare le mascherine dappertutto?>> riprese Levi.
<<Purtroppo si, Levi. Mettete mascherine e guanti in lattice, letteralmente non possiamo respirare la stessa aria. Le mascherine ci proteggeranno.>> rispose Dong-min, porgendo a tutti e 3 i ragazzi delle mascherine chirurgiche.
<<Posso averla nera?>> chiese Levi, per sdrammatizzare la situazione.
<<Levi! Ti sembra il momento?!>> lo rimproverò Italia.
<<Scusate, volevo sciogliere il ghiaccio…>> rispose Levi, abbassando la testa e guardando per terra.
<<Non ti preoccupare Levi. Tieni, ho un mascherina nera proprio qua in tasca!>> disse Dong-min, porgendo la mascherina a Levi.
<<Non c’è nulla che possa aiutarci a sconfiggerlo?>> chiese Italia, sconsolata.
<<In realtà un modo c’è, ed era proprio di questo che volevo parlarvi, ragazzi.>> continuò il giovane medico.
<<Dovete partire per un viaggio. Dovete attraversare il confine e andare a prendere le scorte di vaccino nascoste. Sono in un bunker in mezzo a un lago. Dovete prendere le scorte e portarle qua il più presto possibile.>> finì di dire Dong-min.
<<C-come potremmo affrontare noi questo
viaggio? >> chiese Italia, spaventata.
Dong-min si avvicinò a lei, mettendole le mani sulle spalle.
<<Io credo in te, Italia. E credo anche in Angel e Levi. Loro ti potranno aiutare. Ma adesso devi assolutamente andare via a cercare quei vaccini.>> disse infine Dong-min.
Italia guardò i suoi 2 amici. Non sapevano cosa li aspettava, ma sapevano che partire era la cosa più giusta da fare.
<<Va bene. Andremo in viaggio, prenderemo i vaccini e li porteremo. Salveremo tutte le persone che hanno bisogno di aiuto.>> disse Italia, dopo qualche minuto di silenzio.
<<Sapevo che alla fine avreste accettato!>> esclamò entusiasta Dong-min.
<<Venite, vi do l’attrezzatura per affrontare al meglio il viaggio!>> disse infine Dong-min, incamminandosi verso il suo ufficio.
Entrarono e, dopo aver abbassato una piccola levetta sul muro, si aprì una porta che portava ad una piccola stanza con all’interno degli zainetti per viaggiare. I 3 ragazzi presero uno zainetto ciascuno.
<<Vi raccomando, fate attenzione ragazzi. Cercate di tornare tutti interi!>> concluse Dong-min.
<<Venite, andiamo a casa mia, così prendiamo la mia macchina.>> disse Levi.
Presto arrivarono a casa di Levi, entrarono nella sua macchina e partirono. Li aspettava un lungo viaggio e, a loro insaputa, un mucchio di pericoli.
<<Siamo in viaggio da 2 ore, mi sto già annoiando. Quando arriviamo?>> esclamò Angel.
<<Calmati Angel e mettiti il cuore in pace, abbiamo altre 4 ore di viaggio in macchina.>> rispose Levi, ridendo.
<<R-ragazzi..>> disse Italia, con un tono spaventato.
<<Che succede Ita- Oh cavolo.>> rispose Levi, girando la testa.
<<Cos’è quella roba?>> chiese Angel, affacciandosi dai sedili posteriori.
Una grande massa di gas verde si avvicinava minacciosa alla macchina in cui erano i 3 giovani avventurieri.
<<Ma quello… Quello là non è Sir. Covid?!>> urlò Angel, indicando davanti a sé.
Il Sir con la sua corona dorata in testa si avvicinava a passi lenti, con le braccia dietro la schiena. Arrivò fin davanti la loro macchina. Iniziò a fissarli e, dopo qualche minuto che sembrarono anni, disse finalmente qualcosa.
<<Cosa ci fanno 3 giovani ragazzi soli in mezzo al nulla?>> chiese pacato, l’uomo dal viso verde.
<<Noi stavamo.. Facendo un giro in macchina.>> rispose Levi, abbassando leggermente il finestrino.
<<Levi, che ti passa per la testa?! Non gli rispondere!>> gli urlò addosso Italia.
Levi rialzò il finestrino, ancora più spaventato.
<<Forse cercate i vaccini?>> chiese con una spaventosa calma.
<<No, certo che no. Perché dovremmo proprio noi andare a cercare i vaccini?>> rispose Italia, con certezza.

<<Smettila di mentirmi, Italia. Conosco te e i tuoi amichetti più di quanto tu pensi. Sbaglio o sei tu la ragazza di cui il dottor Dong-min?>> chiese Sir. Covid, sogghignando leggermente.
<<S-si, sono io.>> rispose Italia, balbettando.
<<Sembri una ragazzina coraggiosa. Mi dispiace però deluderti ma.. Non arriverete a prendere quei vaccini.>> esclamò Sir, per poi scomparire nel nulla più totale.
<<C-cosa intendeva dire?>> chiese Angel.
<<Forse si riferiva a quello!>> rispose Levi, alzando leggermente la voce e indicando davanti a sé.
La nuvola di gas si avvicinava sempre più veloce e minacciosa.
<<Mettetevi un’altra mascherina e tenetevi forte ragazze. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare.>> disse Levi, facendo ripartire la macchina.
Italia ed Angel si guardarono, si allacciarono la cintura e si affidarono a Levi.
Quest’ultimo iniziò ad andare sempre più veloce.
<<Cos’hai intenzione di fare, Levi?>> chiese Italia, stringendo nel sedile.
<<Non mi importa cosa fa o dice quel mostro verde. Noi prenderemo quei vaccini e li porteremo a Dong-min. Salveremo tutti, a costo di rimetterci la mia vita.>> rispose Levi, più serio del solito.
Entrarono nella grossa nuvola verde. Attorno a loro non si vedeva niente di niente e sembrava quasi che la macchina potesse galleggiare per aria.
<<Non riesco a vedere nulla.>> disse Levi che, in quel momento, decise di rallentare.
<<Io invece non riesco più a respirare.>> continuò Angel, andando per togliersi la mascherina.
<<Angel! Guai a te se ti togli la mascherina! È troppo pericoloso. Non voglio che.. Ti accada qualcosa.>> disse Levi nervosamente.
Italia era abbastanza silenziosa, ma sotto i baffi rideva per com’era dolce e come si preoccupa a il ragazzo accanto a lei.
<<Italia, stai bene?>> chiese Angel, guardando la sua giovane amica seduta davanti.
<<Si.. È solo… Perché Dong-min ha voluto che venissi in viaggio con voi?>> chiese sconcertata Italia.
<<Italia, tutti sappiamo quanto Dong-min ti voglia bene. Lui ti conosce bene, sa quanto ti spendi per gli altri e sapeva che sei la persona giusta per affrontare questa avventura. Noi siamo solo i tuoi “aiutanti” in tutto questo.>> rispose Angel, cercando di confortare Italia
<<Già, Angel ha proprio ragione!>> aggiunse Levi.
Nonostante i loro sforzi, però, Italia si sentiva ancora fuori posto.
<<Dannazione! Non vedo niente! Di questo passo arriveremo l’anno prossimo al lago.>> disse Levi. In effetti, andavano a passo di lumaca, non vedendo nulla.
<<Forse negli zaini può esserci qualcosa che può aiutarci.>> disse Italia. Sollevò il suo zaino e iniziò a cercare dentro e, dopo qualche minuto, tirò fuori una bottiglietta spray.
<<Cos’è quello?>> chiese Angel curiosamente.
<<Hm, qua c’è scritto “Amuchina Spray”.>> rispose Italia.
<<E a cosa può servirci?>> chiese Levi ridendo.
Italia ci pensò qualche secondo. Poi, il colpo di genio.

<<Levi, devi scendere un attimo dalla macchina e mettere questo dentro i serbatoi dell’acqua per pulire i vetri.>> disse velocemente Italia.
<<Uh, okay.>> rispose Levi.
Scese dalla macchina e mise il contenuto degli spray dentro i serbatoi. Rientrò poi in macchina e accese l’acqua. Al posto dell’acqua, uscì lo spray, che si disperse nell’aria.
<<Guardate! La nuvola verde sta scomparendo!>> disse Angel euforica.
La nuvola verde scomparì quasi del tutto.
<<Adesso sì che si ragiona!>> disse Levi, accelerando di nuovo.
Finalmente uscirono dal boschetto e attraversarono il confine. Dopo quasi altre 2 ore di viaggio, arrivarono al lago di cui parlava il Dottor Dong-min.
Scesero dalla macchina.
<<Vi raccomando, tenete le mascherine su.>> raccomandò una voce dietro i ragazzi.
<<No.. Non di nuovo.>> disse Levi.
I 3 ragazzi si girarono e, dietro a loro, il “Mostro Verde” li fissava, sogghignando leggermente.
<<Pensavo che non sareste riusciti a superare la mia nuvola di Covid, ma a quanto pare mi sbagliavo.>> disse lui con la sua solita calma.
Si avvicinò a passi lenti verso i giovani e, particolarmente, verso Angel.
Le mise una mano sotto il mento e la scrutò dalla testa ai piedi.
<<Hey! Stai lontano da lei!>> disse Levi ad alta voce.
<<Certo, è tutta vostra.>> rispose il Sir, ma, poco dopo, la infettò, per poi scomparire nel nulla.
Angel cadde a terra e Levi corse da lei.
<<Angel!>> urlò Levi, accasciandosi accanto alla ragazza.
<<Italia, presto, devi andare a prendere quei vaccini!>> disse Levi, in preda al panico.
<<D-da sola..?>> chiese Italia, spaventata.
<<I-Italia, ti prego!>> rispose Levi, in lacrime.
<<V-va bene, adesso vado.>> disse Italia, cercando di autoconvincersi.

Adesso rimaneva solo un problema.
Come ci sarebbe arrivata Italia in quel bunker sott’acqua?
La ragazzina continuava a girare in cerchio e guardarsi intorno, finché non vide una piccola barchetta a un paio di metri di distanza.
Si avvicinò alla barca, piano piano e, quando fu abbastanza vicina, si affacciò leggermente.
<<Si! Proprio quello che mi serviva!>> esclamò, allungando le braccia verso la barca.
Al suo interno c’erano delle attrezzature da sub.
Italia ne prese una e corse in macchina a cambiarsi. Poco dopo si buttò in acqua e si immerse fino ad arrivare al fondale.
Passò un paio di minuti cercando l’entrata di quel bunker ma, dopo quella che sembrò essere un’eternità, trovò e aprì il portellone.
Entrò dentro il bunker che si rivelò essere più grande di quel che sembrava. Chiuse il portellone e tolse boccaglio e maschera.

Guardò le casse che si trovavano lì sotto.
Le guardò ad una ad una, fino a quando non vide un mucchio di casse fon scritto sopra “vaccini anti-covid”.
<<Eccoli! Adesso devo solo portarli a galla.>> si disse fra sé e sé. Cercò di sollevarne una, ma risultò pesante al primo sforzo.
<<Perché ti stai sforzando così tanto?>> ormai Italia conosceva bene quella voce.
<<Insomma, si può sapere cosa vuoi da me?! Vai via e lasciami in pace!>> gli urlò contro Italia.
Sir. Covid si avvicinò, ma Italia sia allontanò prontamente.
<<Ma non capisci?! Voi umani state distruggendo la terra! Non fate altro che inquinarla, fare del male agli animali e addirittura farvi del male tra di voi! Vi sto punendo per tutto ciò che avete fatto! E tu stai ancora cercando di salvare la tua specie?!>> le ringhiò contro Sir. Covid.
<<Hai ragione, va bene? È vero ciò che dici. Ma non siamo tutti così. C’è chi invece sta combattendo per mantenere l’ordine e la pace. Sterminarci tutti non è la soluzione giusta.>> rispose Italia, cercando di mantenere la calma.
<<Sei così pura, ragazzina. Ma, pensaci, puoi venire con me, no? Vinceremo suglu umani. Creeremo una nuova civiltà, migliore di questa esistente.>> Sir. Covid cercava di corrompere Italia, ma quest’ultima rimase impassibile.
<<Ti ho detto di no. Non mi lascerò comprare da te.>> rispose Italia.
<<Peggio per te, ragazzina.>> ringhiò il mostro verde, per poi scomparire di nuovo nel nulla.
Dopo vari tentativi, Italia riuscì a sollevare le casse.
Le spinse fuori, in acqua, e da lì fu più facile, visto che le casse si misero a galleggiare in acqua.
<<L-Levi! Eccomi!>> disse Italia, trascinando le casse sulla riva.
<<Italia! Ero sicuro che ce l’avresti fatta!>> rispose Levi, sorridendo.
<<Porto Angel in macchina e poi ti aiuto a portare anche le casse.>> aggiunse poi.
Caricarono tutto in macchina e partirono velocemente.
<<Per favore Angel, resisti!>> disse Levi, impanicato.
Avevano 6 ore di macchina davanti, e Levi doveva andare il più veloce possibile.
Dopo quelle ore di corsa con la macchina, finalmente, arrivarono all’ospedale.
<<Dong-min! Siamo qua!>> urlò Italia, correndo verso il dottore. Ma prima che potesse raggiungerlo, Italia andò a sbattere contro qualcosa.
O meglio, qualcuno.


<<Ancora tu?!>> esclamò Dong-min.
<<Salve dottor Dong-min.>> rispose il Sir, lucidando la sua corona.
<<Fino ad adesso ho solo giocato. Adesso è il momento di fare sul serio.>> continuò poi, rimettendoci la corona in testa e girandosi verso Dong-min.
<<Per favore Sir. Covid, Angel ha bisogno di cure!>> lo pregò Levi.
<<Ti sembro uno a cui importa?>> chiese il Covid, rigirandosi verso i ragazzi.
Italia subito ne approfittò, spruzzandogli addosso l’Amuchina Spray.
<<Ahh! Cosa mi hai fatto?!>> urlò Covid, cadendo per terra.
I poliziotti si catapultarono su di lui.
<<Finalmente ti abbiamo preso! Grazie soprattutto a te, Italia.>> disse uno dei poliziotti.
Questi ultimi portarono via il Sir. con la corona.
<<Bene, diamo il via alla campagna per i vaccini!>> disse Dong-min a gran voce.
Dopo un paio d’ore, furono vaccinati quasi tutti.
Angel uscì dalla stanza d’ospedale e Levi si precipitò da lei.
<<Angel, stai bene!>> disse il ragazzo, abbracciando la ragazza.
<<Si Levi, sto bene.>> rispose Angel, ricambiando l’abbraccio.
Italia rimase a guardarli da lontano.
<<Sapevo che ce l’avresti fatta.>> disse una voce accanto ad Italia, quella di Dong-min.
<<Hai salvato la vita a tutti. Sei fantastica.>> continuò lui abbracciando la piccola ragazza vicino a lui.
<<È stato un piacere, Dong-min!>> rispose Italia.
E da lì, vissero tutti tranquilli e contenti.

Published: May 10, 2021
Latest Revision: May 15, 2021
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