Lo squash si gioca utilizzando una particolare racchetta di lunghezza complessivamente uguale a quella di una racchetta da tennis, ma con un piatto delle corde più piccolo. Le dimensioni massime sono di 686 mm di lunghezza e 215 mm di larghezza, con un’area occupata dalle corde non maggiore di 525 centimetri quadrati.
La palla è una sfera cava fatta di gomma contenente una goccia di acqua, del peso di circa 23 grammi. Durante il gioco, con l’aumentare della temperatura aumenta anche l’elasticità e la velocità della palla. La pallina di solito è nera ed è identificata da piccoli puntini colorati che ne indicano la durezza.
| Colore | Velocità di gioco | Rimbalzo della palla | Livello dei giocatori |
|---|---|---|---|
| doppio punto giallo | Molto lenta | Molto basso | da competizione |
| punto giallo | Molto lenta | Basso | avanzato |
| punto bianco | Lenta | Basso | intermedio |
| punto rosso | Media | Medio | normale |
| blu | Veloce | Alto | principianti |
| Punto Verde | Molto lenta | Molto basso | da altura (mexico city ecc) |
| bianca | Molto lenta | Molto basso | da tornei in campo di vetro |

Le prime tracce di uno sport che possa essere associato allo Squash risalgono agli inizi dell’800. Charles Dickens descriveva nei suoi “Pickwick Papers” un gioco praticato nelle prigioni di Londra; i prigionieri colpivano la palla contro il muro utilizzando racchette rudimentali; era un ottimo passatempo utile e divertente per tenersi in forma. Lo squash deriva dal tennis, e le sue origini si possono tracciare fino al 1830 quando per la prima volta un’area fu attrezzata allo scopo nella scuola di Harrow a Londra. Il nome deriva dall’inglese: “squash” significa schiacciare o comprimere, proprio ciò che succede alla palla di gomma quando viene tirata con forza verso il muro. Lo sport si diffuse rapidamente in altre nazioni, specialmente nelle colonie britanniche. Per molti anni, lo squash non ebbe regole ufficiali: le dimensioni del campo, della pallina e delle racchette non erano codificate e diverse federazioni seguivano diversi standard. Fu solo nel 1923 che si arrivò ad un regolamento ufficiale.

Il campo da gioco è lungo 9,75 m, largo 6,40 m e ha pareti preferibilmente in muratura e pavimento in parquet. La linea di delimitazione superiore è tracciata nella parete frontale a 4,57 m dal pavimento e scende in quelle laterali sino ai 2,13 m della parete posteriore trasparente. Inoltre, sulla parete frontale si trovano la linea di delimitazione inferiore detta limite di Tin, a 48 cm dal pavimento, che può essere equiparata alla rete del tennis, e la linea del servizio (a 1,78 m). Tutte le linee di delimitazione sono considerate fuori dal terreno di gioco. Sul pavimento a metà del campo è tracciata una linea orizzontale: la metà inferiore del campo è divisa verticalmente in due da un’ulteriore linea. In ciascuna metà vi è infine un riquadro più piccolo (box). Tutte le linee sul pavimento hanno utilità solo durante il servizio.

Un incontro si dovrà giocare al meglio dei cinque giochi. Ogni gioco è disputato agli 11 punti, senza cambio palla (PAR 11). Nel caso in cui i giocatori si trovino sul punteggio di 10 pari, il gioco continua fino a quando uno dei due giocatori non ottiene uno scarto di due punti netti sull’altro, aggiudicandosi così il gioco.[3] Nei tornei ufficiali a squadre si utilizza un punteggio a 15 e l’incontro si svolge sulla distanza di tre giochi.[4] Quando un giocatore o una coppia vince il punto ha anche il diritto di servire nel punto successivo. Per ogni servizio consecutivo da parte di un giocatore va alternato il lato dal quale si serve.
Precedentemente, le regole prevedevano che ogni incontro si giocasse fino ai 9 punti, ma il punto veniva assegnato solo se il giocatore avesse servito, mentre in caso contrario cambiava semplicemente il giocatore che eseguiva il servizio.

Published: May 13, 2021
Latest Revision: May 13, 2021
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