Il segreto di Villa Camilla…alternativo! Classe Prima sez. I by Roberta Vasto - Ourboox.com
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Il segreto di Villa Camilla…alternativo! Classe Prima sez. I

  • Joined May 2021
  • Published Books 2

La scrittura e la fantasia sono due vecchi amici che passeggiano in riva al mare e si consolano al di là del tempo e dello spazio.

 

 

 

Che la passione illumini sempre le vostre strade con la forza e la leggerezza delle parole dolci.

 

 

 

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Il segreto di Villa Camilla…alternativo! Classe Prima sez. I by Roberta Vasto - Ourboox.com
La famiglia Corradi viaggiava a bordo della propria Station Wagon, in direzione delle colline senesi, quando il fuoristrada iniziò a sobbalzare, fischiare… fin quando si fermò nel centro della strada senza dare il minimo segno di vita. Dopo pochi secondi, a completare il tutto, come quando sta per finire una canzone ma questa riparte, si sentì anche un piccolo gridolino eccitato; era la felicissima Sam…infatti in quella vacanza che doveva sembrarle un incubo si stava avverando uno dei sui più grandi sogni: rimanere bloccata in una strada fuori città! Certo un sogno un po’ strano…dopotutto cosa poteva esserci di così bello nel rimanere bloccata con l’auto in panne?! Questo neanche Sam lo sapeva, ecco perché -anche se contrariamente alla sua proverbiale paura- era uno dei suoi più grandi sogni. La ragazza fu distolta dai suoi pensieri alla vista di un cespuglio un po’ insolito: dopotutto quanti cespugli, ai lati di una strada quasi abbandonata, si muovono?                                                                     “Posso uscire a dare un occhiata mamma?” chiese subito Sam, che senza quasi aspettare risposta stava già scendendo dalla macchina “Sì, ma non ti allontanare” fu la risposta che giunse all’orecchio della ragazza, ormai lontana. Il percorso dalla macchina al cespuglio non era molto lungo, ma il vento che le fischiava nelle orecchie e l’erbetta che strusciava sui suoi polpacci provocandole prurito lo fecero sembrare eterno. Per fortuna arrivata al fatidico punto, come per magia, sia il vento che l’erbetta sparirono. La mano di Samantha distava pochi centimetri dall’erba quando da quel cespuglio fuoriuscirono tanti piccoli foglietti-volanti con la scritta, stampata su ognuno <<Ti prenderò>>. Fu in quel momento che un senso d’angoscia l’assalì, e in meno d’un minuto la ragazza era di nuovo in macchina. Alle domande di Luca e della mamma rispose che si era accorta che aveva solo avuto una allucinazione a causa del caldo, magari avesse potuto dirgli la verità…
Erano passati circa cinque minuti dalla misteriosa apparizione dei fogliettini-volanti intimidatori quando il volto raggiante di Fabrizio Corradi fece capolino nell’abitacolo dell’auto. “Stanno arrivando i soccorsi, ciurma, non vi preoccupate! Il vostro corsaro ha risolto tutto, le nuove terre si vedranno al calar della sera!” Queste parole ebbero l’effetto sperato: in un attimo ridevano tutti! Ed effettivamente il “corsaro” della famiglia Corradi aveva ragione, nel giro di pochi minuti arrivò il soccorso stradale che li portò sino all’autonoleggio più vicino. Da lì proseguirono il loro viaggio e in tarda serata Luca e Sam erano intenti ad ispezionare le loro camere, l’ispezione però non durò a lungo in quanto erano stanchissimi e dopo una velocissima doccia entrambi sprofondarono in un sonno profondo.
La mattina seguente Sam si svegliò presto con un unico pensiero: la colazione. La sera prima non aveva cenato e per questo adesso al posto di uno stomaco aveva un buco nero! Si vestì velocemente e in un attimo era al pino terra intenta a trovare la cucina. Ma Sam non aveva la minima idea di come fosse la cucina! Infatti non ebbe neanche il tempo di varcare la soglia che si ritrovò in un vero e proprio mondo rosa: alle pareti intonacate con un rosa antico erano appesi tanti piccoli piattini con sopra disegnati su ognuno dei gattini, delle tendine rosa coprivano le finestre ed erano legate tra loro con dei fiocchetti…rosa! A Sam venne la nausea, lei odiava il rosa! Quella stanza le sembrava lo studio di Dolores Umbridge, solo che quando aveva letto i libri di Harry Potter non le era sembrato così vomitevole. Era sul punto di andarsene quando comparve una donnina bassa e grassoccia vestita completamente di rosa con i capelli corti e ricci nascosti sotto un cappellino di un fucsia acceso: in pratica la copia dell’antipatica con una faccia da rospo professoressa di Hogwarts. “Salve signorina Samantha io sono Sibilla Vane, sono la custode di Villa Camilla. Questa cucina è riservata a me, mi segua per vedere quella riservata agli ospiti”. Ma ormai Sam non aveva più voglia di mangiare e dopo aver salutato freddamente la custode scrisse velocemente un biglietto ai suoi genitori e prese la bici.
Mentre pedalava ripensò a ciò che le era accaduto il giorno precedente: prima l’auto in panne, poi i fogliettini-volanti e poi la custode che somigliava in tutto e per tutto a Dolores Umbridge. C’era solo una cosa -che per quanto sembrava non fosse casuale- era normale: l’incontro all’autonoleggio con dei ragazzi: due fratelli e un altro che diceva di essere loro amico. Erano simpatici e subito avevano fatto amicizia, inoltre avevano dato delle indicazioni a Sam e Luca per arrivare alla “tana”, una specie di casa sull’albero che avevano costruito loro stessi. Samantha non se ne era accorta ma mentre pensava a Walter, Cassandra e Riccardo, si era ritrovata sulla strada per la tana. Non appena vide la costruzione in legno nascose la mountain bike tra i cespugli si voltò e un proiettile le sfiorò l’orecchio mentre le giunse il sibilo prodotto dal vento al passaggio della piccola capsula in piombo. Sapeva che se avesse voluto salvarsi, doveva darsi una mossa, perché se qualcuno mirava a lei, e credeva di sapere chi, non avrebbe esitato a sparare un’altra volta, e qualcosa le diceva che la mira del misterioso killer sarebbe improvvisamente migliorata. Eppure nonostante continuasse a ripetersi lo stesso comando, le sue gambe non si muovevano di un centimetro, come se qualcuno avesse spalmato per bene della colla, di quella che si vede alla pubblicità in Tv, sotto le sue scarpe e se ne fosse andato come non avesse fatto niente. Poi Sam lo vide, era lui, ma come era possibile…proprio vicino Villa Camilla! Intanto, mentre si avvicinava, Sam rimase pietrificata… chiuse gli occhi e per un secondo non respirò più! Ma certo non si sarebbe aspettata di trovarselo di fronte mentre le puntava contro una Glock-21! Sam pensò che la sua vita era sul punto di concludersi quando sentì il classico rumore da film poliziesco delle pistole bloccate. Aprì un occhio e come se non ci fosse mai stato nessuno si ritrovò sola, con il fiato corto e il cuore che le batteva a mille. Aveva le ossa anchilosate ma si impose di muoversi, lentamente prese la bici e tornò alla Villa. Durante il tragitto l’unica cosa che fece fu piangere, pianse a dirotto e solo quando si ritrovò nel vialetto che portava sino alla porta della villa si rese conto di quello che era successo. Nel giardino trovò Luca, Walter, Cassandra e Riccardo; con un filo di voce raccontò cosa le era accaduto, ma non che aveva riconosciuto il pistolero, e dopo tante rassicurazioni Walter le propose di accompagnarlo al maneggio quel pomeriggio, per distrarsi un po’, Sam accettò con piacere: lei adorava i cavalli.
Mentre Sam e Walter a cavallo di Scheggia stavano tornando a casa, dopo un pomeriggio in cui avevano solo cavalcato dei colpi di pistola squarciarono il silenzio della campagna. Nonostante fosse lontano, Sam iniziò a tremare, poiché aveva sentito un suono a lei fin troppo familiare. Quella mattina era scampata al pericolo solo per un soffio e adesso tremava al pensiero che qualcuno potesse fare del male a lei o a Walter. Scheggia spaventato aveva sbalzato in aria Sam, e Walter cadde subito dopo di lei: erano spacciati! Samantha nonostante il colpo alla testa si alzò e, aiutato anche Walter ad alzarsi, iniziò a correre… non erano molto distanti da Villa Camilla, ma sentirono dietro di loro il rombo di una moto…era a sette…sei…cinque…quattro metri da loro quando Sam sentì una vocina…le sussurrava qualcosa…ma no, non era possibile, lei certo non era Luke Skywalker e la voce non poteva appartenere a Obi Wan Kenobi eppure…le stava dicendo di usare la For…no adesso era cambiata! E stavolta e le diceva…di chiamare casa! Come era possibile che mentre rischiava la sua vita la sua mente le giocava questo brutto scherzo!  Da Star Wars a Et…solo che adesso la voce era cambiata di nuovo…le diceva…oh perfetto! Le stava indicando il suo tessshoro! Quindi ora era passata al Signore degli Anelli! Oh e stava cambiando di nuovo…solo che adesso le era più familiare: la voce di Luca che…le urlava di svegliarsi! Ma quindi tutto questo era solo un sogno! Lei stava dormendo. Altro che Alice nel Paese delle Meraviglie: Samantha non avrebbe mai e poi mai dimenticato questo incubo…anzi questo viaggio tra i suoi sogni, perché dopotutto Sam aveva sempre sognato di essere al centro di un giallo, di incontrare un personaggio di Harry Potter, di andare a cavallo o di sentirsi ripetere quelle famosissime frasi che siano dette dal maestro Obi Wan, Et o dal Gollum, dopotutto i sogni non sono inutili, sono inutili le vite di chi non riesce a sognare.
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   L ‘ auto della famiglia Corradi si fermò e… restarono isolati in un deserto. Faceva molto caldo e la famiglia non sapeva cosa fare. Così la mamma e il papà scesero a controllare il motore, le ruote, e il gas ma … niente! Non sapevano cosa fare, così chiamarono il soccorso stradale. Sfortunatamente il telefono era scarico. Da lontano videro due luci gialle: era il soccorso stradale che li soccorse e portò la macchina nell’officina più vicina e la ripararono. Finalmente dopo tre ore ripartirono. La famiglia era felicissima, soprattutto Sam e Luca, ma loro non immaginavano che il giorno seguente gli sarebbe accaduto qualcosa di inaspettato!  Sam scese in cucina per fare colazione e vide il papà piangere perché la notte aveva sentito dei rumori… pensò che fossero gli alberi o gli animali in giardino, ma la mattina successiva il papà non trovò la mamma e Luca, impaurito iniziò a piangere e scese di sotto. Quando Sam lo vide gli chiese cosa fosse successo e li padre le raccontò l’accaduto. Lei si spaventò, iniziarono a cercare ovunque ma non trovarono nulla.
Dopo qualche giorno Sam fece amicizia con dei ragazzi che avevano una tana. Dopo un po’ di tempo arrivò alla tana, nascose la mountain bike tra i cespugli, si voltò e vide una luce verde, ma non riuscì a capire da dove provenisse! Ad un certo punto sentì un rumore che arrivava da un cespuglio. Andò a controllare ,ma non trovò nulla. Allora, impaurita, iniziò a seguire la luce e si rese conto che arrivava dal cielo! Alzò gli occhi e si ritrovò un disco volante su di lei. Dopo un po’ di tempo Sam e Walter, a cavallo di Scheggia, tornarono a casa e lei vide di nuovo quel disco volante… da lì capì che quella era navicella spaziale! La indicò a Walter e o due cercarono di capire meglio cosa fosse. Dopo un po’di tempo la navicella scese verso terra e si aprì: da lì  uscirono migliaia di scarafaggi!! Così Scheggia iniziò a correre e Sam perse l’equilibrio e cadde, vide tutti gli scarafaggi correre verso di lei….quando, ad un certo punto… sentì urlare il suo nome: era Luca che la svegliava!
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Il segreto di Villa Camilla…alternativo! Classe Prima sez. I by Roberta Vasto - Ourboox.com
La famiglia Corradi va a Siena perché il Sig. Corradi deve lavorare fuori città…
Il giorno dopo Sam si dirige alla tana. Arriva, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e… vede una strana figura. Sam gli tira un sasso, improvvisamente la figura si alza: è uno gnomo armato di ascia. Ha una scritta sul suo cappello a punta che è il nome. Si chiama “Piace”. Lei scappa ma lo gnomo vuole solo abbattere un albero per costruire una casa. Gli amici di Sam e Luca, ovvero Riccardo, Walter e Cassandra, di cui il primo e l’ultima sono fratelli, gli raccontano del matto del paese di nome Giosuè, che è stato cacciato perché molti credevano che fosse stato lui a buttare nel lago Jacopo. Sam il pomeriggio andò con Walter al maneggio. Andarono a prendere il cavallo preferito di Walter, Scheggia, per andare al lago in cerca di indizi, ma non trovarono nulla. Mentre stavano tornando a casa vengono colti di sorpresa da… dei bulli. Il capo dei bulli dice <Che bel cavallo! Datecelo o vi pestiamo.>. Sam e Walter gli consegnano Scheggia ma… vengono comunque un po’ pestati. I bulletti scappano con Scheggia ma dopo un paio di metri vedono una strana figura. La bambina gli tira un sasso con violenza. Improvvisamente la figura si alza, è lo gnomo armato di ascia che insegue i bulli che scappano via spaventati. Per fortuna dimenticano Scheggia e, Walter, dopo essersi ripreso, aiuta Sam a rialzarsi. Walter e Sam vedono lo gnomo che Sam aveva visto quando era andata alla tana. Sam lo ringrazia e Piace abbassa la testa facendo vedere il suo cappello a punta. È il saluto degli gnomi con il cappello che va mosso come se fosse una stretta di mano. Sam e Walter tornano su Scheggia e vanno via salutando Piace che torna ad abbattere alberi.
Il giorno dopo i ragazzi stavano tornando alla tana e vengono colti di sorpresa da Giosuè che lancia un coltello sfiorando il piede di Riccardo e quello di Sam ma con l’intento di uccidere una vipera che era vicino a loro. Walter tornò a casa. Era sera e il nonno era seduto a fumare una pipa. Walter viveva con i suoi nonni perché il padre aveva abbandonato la famiglia risposandosi con un’altra donna e avendo da lei una figlia. Quindi fu costretto a vivere dai nonni che per fortuna li avevano accolti. Aristide prese un guanto da forno e mise a tavola la cena. Stava pensando a Sam e Luca che erano rimasti chiusi in camera di Luca tutto il pomeriggio. Il nonno di Walter si accorge che il nipote è strano e gli chiede che cosa non va. Per fortuna Walter non gli dice nulla di quel che gli è successo veramente. Chiese infine informazioni su Garinei, l’ex capo dei carabinieri che doveva condurre le indagini sulla morte di Jacopo, e scopre che era un compagno di classe di suo nonno e che sa dove abita. Il nonno di Walter era un ferroviere. Gli aveva raccontato un sacco di storie di lui in giro per l’Italia. Ma non gli aveva raccontato una sconvolgente avventura. L’11 giugno 1985 il nonno di Walter era in treno. Alle ore 15:08 terminò il suo turno e, come sempre, entrò in macchina per tornare a casa. Ma quel giorno dovette usare una strada diversa perché la solita era in riparazione. Per tornare a casa passò vicino ad un venditore di accendini e vide una straordinaria offerta su un accendino personalizzato. Purtroppo era letteralmente uno e lo acquistò per prima una signora che lui non conosceva. Dato che aveva perso un’occasione tornò in macchina e, quando passò vicino al lago, vide la stessa persona che aveva comprato l’accendino e l’aveva lasciato là con un messaggio accanto. Non si incuriosì tanto e se ne andò. Ma qualche metro più avanti iniziò la vera sconvolgente avventura. Vide un bambino con vicino una cosa. All’improvviso cadde l’albero vicino al bambino e… per poco non lo uccideva! Decise dunque di scendere e vide una strana figura. Gli tirò un sasso e la figura si alzò. Era uno gnomo armato di ascia che lo iniziò a inseguire. Per fortuna si avvicinò il bambino e lo gnomo si fermò perché il bambino gli disse che il signore non aveva visto niente. Qui finisce la sua sconvolgente avventura… o forse no? Cosa sarà accaduto dopo?
Il nonno di Walter continuò per la sua strada ma, più avanti vide un altro bambino camminare e una macchina lo investì, il che lo sconvolse. Si fermò, ma prima che potesse soccorrerlo con il suo kit medico, il bambino sparì. Qualche giorno dopo, al telegiornale di mezzogiorno dissero di aver ritrovato il bambino investito con una fasciatura di fortuna in testa fatta di foglie. Chi lo avrà soccorso?
I ragazzi erano andati a mangiare un gelato e Sam aveva pensato che forse Giosuè poteva avere possibili indizi in casa sua e, appena finito il gelato, andarono a casa sua. I ragazzi entrano in casa di Giosuè e lo trovano addormentato sul suo pagliericcio di stracci. Allora cercano dappertutto e trovano un accendino. Dopo averlo analizzato velocemente notano che vicino c’è scritto “Tua per sempre. N.S. 11 giugno 1985”.
Non sanno cosa c’entri Giosuè con questo accendino e quindi cercano altri indizi. Cercano anche fuori e notano che da fuori la casa sembra più lunga. Osservano bene e notano che la parete di fondo ha un pezzo di legno più addentrato degli altri. Luca ci infila la mano e nota che c’è dello spazio e, quindi, non è piena di legno. Cerca bene e sente al tatto una specie di cappello. Lo tocca più in su possibile e scopre che il cappello è a punta. Sam e Walter sospettano che Giosuè offra ospitalità a Piace lo gnomo. Poi Luca trova anche una fasciatura di fortuna fatta di foglie ma la rimette subito a posto perché nota che Giosuè si sta per svegliare e tutti scappano. Quella sera Sam e Luca volevano uscire ma Jacopo non glielo permise. Jacopo voleva che loro rimanessero a casa perché il Conte di Roccalta e Francesca di Roccalta stavano venendo. Sam e Luca scendono a salutare gli ospiti e scoprono che il vero nome della Contessa è Nina. Ora capiscono perché Jacopo li ha trattenuti. Nina poteva corrispondere alla N. incisa su quell’accendino che avevano trovato. Ma devono scoprire il suo cognome. Nei giorni seguenti cercarono informazioni sulla Contessa ovunque ma solo le volontarie della sede parrocchiale gli sono state d’aiuto. Infatti scoprirono che il cognome della Contessa è Stellato, scoprono che aveva una malattia e che Jacopo, nei suoi ultimi mesi di vita, passeggiava molto nel bosco, precisamente restò molto tempo l’11 giugno 1985, normalmente nel 1985 sennò quando che prima non ci andava e dopo è morto? Restò nel bosco dalle 15:00 alle 19:30 ma di solito rimaneva fino alle 18:00. Forse quel giorno aveva incontrato un amico e aveva giocato con lui perdendo il corso del tempo e tornando tardi. O forse ha fatto qualcos’altro, ma in fondo chi sa che ha fatto se non lui? Quindi nessuna persona in vita lo sa. Andarono anche nel famoso Jolly Club ma non ebbero informazioni utili.
Sam, qualche giorno dopo, sale in soffitta trascinata dalla sua curiosità e spalanca gli occhi per lo stupore. Non è sicura di vedere una soffitta ma di vedere l’interno di una cassaforte perché la soffitta è placcata in oro con dei diamanti ai muri. Ripensandoci Sam pensa che assomiglia di più ad una cameretta che a una cassaforte. Si vede l’interno dei diamanti perché, per risparmiare, i diamanti sono stati tagliati a metà. In un angolo nota una cosa che stona un po’. È una scatola di cartone con dentro dei disegni. Sam fa cadere per sbaglio la scatola e vede che sotto di essa c’è una botola. Sam apre la botola e sotto c’è una scatola uguale a quella che ha fatto cadere. Vicino c’è scritto “11 giugno 1985: nessuno dovrà sapere questo”. Sam non apre la scatola ma la scuote e sente rumore di carta e cotone. Mette la scatola dov’era e guarda i fogli che stanno nell’altra. Un disegno la colpisce e, la sera, lo fa vedere agli amici. Cassandra nota che c’è una strana cosa che sembra un’ascia ma tutti pensano che Jacopo abbia per sbaglio scarabocchiato una cosa a forma di ascia. A quel punto non rimaneva che mostrargli la scatola che aveva trovato e che lei chiama “scatola proibita”. La aprono, e dentro c’è un cappello a punta con su scritto “Piace”. Poi ci sono delle foto. In una ci sono Jacopo e Piace con dietro un ingresso con su scritto “Villaggio degli Gnomi”.
In un’altra invece ci sono ricchezze infinite e poi c’è una mappa che conduce al villaggio. Tutti capiscono perché Jacopo teneva segreta questa scatola. Aveva scoperto una nuova razza, un villaggio segreto con dentro ricchezze infinite. Per questo lo hanno ucciso. Per trovare le infinite ricchezze che aveva scoperto. Purtroppo Walter, Riccardo e Cassandra devono tornare a casa e Sam e Luca li salutano e vanno a dormire. Il giorno dopo ci sarebbe stato il Galà di Beneficenza.
Sam e Luca scendono e trovano Walter, con in serbo per loro una sorpresa. Infatti ha scoperto e preso un appuntamento con lo psichiatra che curava la Contessa e che sospettavano fosse l’amante segreto della stessa, a cui aveva regalato l’accendino che, probabilmente, aveva perso mentre buttava il cadavere del bambino nel lago, con dei guanti, per non far trovare le sue impronte e sporcare il suo nome. Giosuè l’aveva trovato e lo aveva portato a casa usandolo per riscaldarsi creando una specie di falò. Il dottore della Contessa si chiamava Fabbris e Walter aveva preso un appuntamento con lui alle ore 11:00. I ragazzi si presentano ma sbuca una persona dietro di loro con una pistola e rapisce Sam. Era il dottor Fabbris che voleva che i ragazzi gli dessero ogni prova che potesse compromettere il suo nome. Il dottore aveva legato ed imbavagliato Sam, mettendola dietro la sua auto. Poco dopo Sam vede delle figure avvicinarsi dal bosco: Giosuè con in braccio Piace che la liberano tagliando la corda con l’ascia di Piace. Gli amici di Sam non sanno che ora è libera, prendono ogni prova che può sporcare il nome del dottore, ma lui chiede anche dei soldi in cambio e loro sono costretti anche a cedergli la scatola con dentro le foto e la mappa per il villaggio degli gnomi. Piace e Giosuè non possono fare nulla contro Fabbris, ma Piace ha un’idea: fare un esercito con i suoi amici. Va al villaggio, ma i suoi amici lo hanno anticipato. Infatti, quando erano quasi arrivati, trovano già un esercito di gnomi. Tutti vanno dove si trova Fabbris e lo attaccano, tranne Sam e Giosuè, che si nascondono dietro due alberi. Fabbris scappa dimenticando le cose che i quattro ragazzi gli avevano portato. I ragazzi vedono Sam e Giosuè e sono contenti perché l’amica è in salvo…ma devono ancora incastrare Fabbris e Nina! Prima, però, bruciano ogni foto che hanno trovato nella scatola in modo che non ci sia prova dell’esistenza degli gnomi e del loro tesoro. Non distruggono però la mappa e neanche il cappello… perché la mappa può condurre ovunque, anche in una ferrovia, e il cappello può essere un semplice cappello a punta. Poi pensano a un piano per incastrarli e hanno un’idea. Gli gnomi iniziano a tagliare alberi e Giosuè costruisce un capannino. I ragazzi, esclusa Sam, dicono a Fabbris che hanno trovato un capanno dove mettere le cose che aveva dimenticato… ma in cambio, oltre a Sam, che però era già con loro, volevano sapere se anche la Contessa era coinvolta. Fabbris accetta e porta la sua amante con lui. Vanno lì ed aprono il capanno. Sam era dentro e spaventa, poi esce e tutti spingono il capanno per intrappolare Fabbris e la Contessa. Fanno dei buchi per l’aria e infine fanno in modo che non si alzi o si sposti fino a quando non saranno arrivati i Carabinieri.
Gli gnomi salutano i ragazzi e Giosuè, ma Piace perde il suo cappello di proposito, per lasciarlo come ricordo a Sam. Anche Giosuè va via e arrivano i Carabinieri che arrestano Fabbris e Nina. Due giorni dopo Sam e Luca devono tornare a Roma. Sono tristi, ma sperano di tornare presto in quella villa con i loro amici per scoprire altri segreti di Villa Camilla.
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Mentre Sam e Walter sono a cavallo di Scheggia per tornare a casa sentono rumori dalle foglie e… iniziano ad
impressionarsi: allora Sam prende coraggio e sbircia tra le foglie ma vede che era solo un a docile pecorella in cerca qualcosa da mangiare tra le foglie.
Sam e Walter scoppiano entrambi dalle risate, ma la pecorella
era così carina che i due decisero di portarla con loro e accudirla
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Sam arriva alla tana, nasconde la Mountain Bike tra i cespugli, si volta e… improvvisamente inizia a sentire qualcuno cantare in lontananza. Incuriosita, inizia a seguire questa voce e arriva da quest’uomo … nel guardarlo, Sam capì subito che quell’uomo era Giosuè…ma non ebbe paura! Anzi, volle sfiorare la sua paura dicendogli “Credi che io scappi via?”
Per la prima volta, Giosuè ebbe dinanzi una persona che non fuggiva per la paura del suo aspetto. Giosuè non avrebbe mai voluto farle del male, e infatti restarono a chiacchierare per molto tempo.
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Sam si ritrova in auto con i suoi genitori fino a quando l’auto si fermò, le luci si
spensero e la ragazza era molto spaventata visto che quella era una delle sue più grandi paure. Dopo qualche minuto la famiglia iniziò a sentire dei rumori
incredibili, videro un’ombra imponente dietro di loro, tutti presi dallo spavento
non pensarono neanche minimamente di girarsi: la madre si mise accanto ai
propri figli e il padre, sempre senza voltarsi, provava a vedere cosa c’era che non andava. Tutto ad un tratto ci fu un rumore fortissimo, tanto che tutti si girarono contemporaneamente. Nel girarsi videro che c’era un carro attrezzi che si trovava da quelle parti, e vedendoli decise di aiutarli.
Dopo un po’ la macchina ripartì e arrivarono a destinazione. All’arrivo, tutti fecero un sospiro di sollievo e Sam e suo fratello Luca si catapultarono nella villa per scegliere il tipo di camera adatta a loro. Il giorno dopo Sam si svegliò presto, andò in cucina e vide che i suoi genitori non c’erano; si affacciò alla finestra e li vide fuori in giardino a raccogliere fiori per quella catapecchia. Subito dopo arrivò Luca che spaventò Sam, presero il cibo dalla credenza e iniziarono a mangiare. La credenza si svuotò e quindi furono costretti ad andare a comprare del cibo in bicicletta. I due ragazzi videro così un gruppetto di tre persone che andavano diritti verso Sam, quest’ultima cadde dalla bici e si sbucciò il ginocchio. I tre ragazzi, per farsi perdonare, li portarono nella loro tana su un albero e  dopo essersi presentati (Cassandra, Riccardo e Walter) la ragazza decise di parlare del segreto di villa Camilla: la villa era di proprietà di un conte che era sposato con una donna di nome Camilla, quando ella morì il marito le dedicò la villa. Dopo qualche anno il conte sposò una contessa, e una sera di ritorno da una fiera non ritrovarono più nella sua stanza Jacopo( figlio del conte). Iniziarono a cercarlo e lo trovarono annegato in un lago.
Sam spaventata andò via con Luca, in camera cercò di dormire ma con scarsi
risultati, sentiva anche il pianto di un bambino, decise di raggiungere Luca e
nell’ incamminarsi verso la stanza del fratello udì un rumore provenire dal bagno, aprì la porta e c’era una vasca dove il rubinetto era aperto e quindi tutta l’acqua fuoriusciva, visto l’accaduto corse subito nel letto con lui e gli raccontò tutto.
Il giorno seguente insieme a Cassandra, Walter e Riccardo fecero delle ipotesi sull’accaduto…e arrivarono ad una conclusione: Jacopo non era annegato
nel lago ma nella vasca e chi l’aveva ucciso aveva spostato il corpo nel lago.
Un giorno Sam, trovandosi a passare per il bosco si spaventò perché vide una
grande ombra che molto probabilmente era quella di Giosuè ( un mostro che era sospettato della morte di Jacopo),Sam scappò da Cassandra e si incamminarono per andare in camera, ma accanto alla dependance c’era scritto: “ IL MAGGIORDOMO IN SALA RELAX ALLE 18:00 FIRMATO ANONIMO”.
Andando in camera incontrarono gli altri ragazzi, parlando dell’accaduto
udirono un suono assordante e quindi Sam e Riccardo andarono a vedere,
salirono sul cavallo di nome Scheggia e partirono. Arrivati a destinazione
videro un piccolo animale selvaggio affamato, lo portarono con loro e lo
curarono.
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SAM SCENDE IN CUCINA PER FARE COLAZIONE E…si accorge che tutti dormono, perché la tavola non era apparecchiata per la colazione, infatti, il grande orologio della cucina, segnava le sei in punto. Sam allora pensò che aveva un’ora per preparare una colazione a sorpresa per la sua famiglia. Controllò il frigo e la dispensa, c’erano tutti gli ingredienti per una colazione dolce e salata. Versò in una ciotola uova, farina, latte per preparare le deliziose crepes, adorate da suo fratello Luca. Pensò di farcire alcune crepes con prosciutto e formaggio, ed altre con il cioccolato per accontentare tutti i gusti. Dopo le crepes pensò di preparare le uova strapazzate da accompagnare con il bacon per il papà. Dopodiché uscì in giardino a raccogliere i fiori, per abbellire la tavola. E’ tutto pronto sono le sette, la casa è ricca di profumi e colori. Quella mattina, il papà, la mamma e il fratello scesero velocemente le scale attratti dal delizioso profumino. Apprezzarono tutti la sorpresa, e le ottime pietanze e  Sam fu’ contenta di aver regalato momenti di felicità alla sua famiglia.
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SAM ARRIVA ALLA TANA , NACONDE LA MOUNTAIN BIKE TRA I CESPUGLI, SI VOLTA E… intravede Walter avvicinarsi: in mano ha un piatto… lei pensava volesse regalarglielo, visto che non c’era niente di starano, era un piatto comune. Ma lui  le fa notare delle iniziali incise nel piatto (ovviamente
essendo molto vecchio non si vedevano molto bene): si intravedeva solo N , ma a cosa poteva mai riferirsi ?
Dopo una settimana venne la contessa, per parlare di lavoro col padre, e Sam senti che il suo soprannome era Nina! Sam rimase di stucco. Chiamò subito i suoi amici per dirgli cosa aveva scoperto .Loro chiesero a tutti informazioni sulla contessa, poi si accorsero delle tre signore che sanno tutto di
tutti.
I cinque ragazzi vanno a parlare con le volontarie della sede parrocchiale e… scoprono che Francesca aveva un amante e che grazie al suo aiuto era riuscita ad ammazzare il
povero Jacopo ,che aveva saputo della loro relazione.
Ovviamente le tre ficcanaso si erano fatte
scoprire , ma Francesca non poteva ammazzarle altrimenti sarebbero risaliti subito a lei; tuttavia non poteva nemmeno lasciarle libere con un segreto così enorme ,e così iniziò con delle velate minacce che ogni giorno si facevano sempre più spaventose. Questo andò avanti per due lunghissimi anni,
finché non le ebbe spaventate abbastanza.
Oggi lo hanno confessato. Ovviamente iniziarono con dei dettagli che li fece rabbrividire.
“prima di tutto il corpo del povero Jacopo venne graffiato in modo da far sembrare che fosse stato attaccato da animali feroci e infine gettato nell’acqua in cerca di qualcuno che lo potesse trovare”.
Loro non sapevano di più, così salutarono i giovani ragazzi…
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Sam arriva alla tana , nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e… alle sue spalle vede un coniglio; molto sorpresa, con occhi e bocca spalancati, si chiede di chi può essere mai e da dove sia uscito. All’improvviso inizia a saltellare per tutto il giardino dirigendosi verso la strada.
Sam riprende la mountain bike e inizia a pedalare velocemente per paura che il povero coniglietto potesse finire malauguratamente investito da un’automobile.
Samantha riesce a salvare il coniglietto portandolo in un luogo sicuro adatto per lui.

 

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Mentre Sam e Walter a cavallo di scheggia stanno tornando a casa, incontrano un branco di lupi, e videro anche un’ombra gigante e i due amici scapparono. Dietro l’ombra gigante si nascondeva Giosuè! Appena Walter lo vide tornò subito indietro e i ragazzi riuscirono a mandare via i lupi. Giosue accompagnò a casa tutti e  due e Sam, da quel momento in poi, non ebbe più paura di Giosuè.
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Il segreto di Villa Camilla…alternativo! Classe Prima sez. I by Roberta Vasto - Ourboox.com
L’auto della famiglia Corradi si ferma e tutti si domandano, nella loro mente:
“Siamo arrivati?”
“Che è successo?”
“Perché ci siamo fermati?”
Scendono la mamma e il papà e controllano il motore. Mentre si bisbigliavano cose, tipo: “vedi questo, guarda qua”, Sam disse: ”Che succede?”
Allora il papà,preoccupato,disse ”La macchina ha deciso di dormire.”
Sam aveva appena avverato uno dei suoi incubi, RIMANERE FERMA IN STRADA E SPERSA DAL MONDO!!!!!
A un certo punto il papà disse: ”Chiamo il soccorso stradale!”
Da quelle parole,tutti si tranquillizzarono….ancor prima di sapere che……..IL TELEFONO DEL PAPA’ ERA A ZERO!!!! La mamma disse: ”Chi aveva il compito di
caricare i telefoni?!?!” Luca, tutto arrossito, disse: ”I…….Io…..” allora, prima che mamma che gli facesse una ramanzina, passò di lì un vecchietto con uno strano corvo sulla spalla, e la mamma subito gli chiese: ”Mi scusi, signore, per caso ci può dare una mano ad aggiustare la nostra macchina?”
Il vecchietto,senza rispondere nulla, fa cenno alla mamma di spostarsi, e poi incomincia a toccare il motore della macchina… poi, sempre in silenzio, fa cenno al papà di entrare in macchina e provare a partire, il papà, senza
altra scelta, preme l’acceleratore e………LA MACCHINA FUNZIONA!!!!! Tutti, spontaneamente, urlano:”Evviva!!!!” – poi, sempre la mamma al vecchietto disse:”Grazie mille sig..“ e senza neanche che finisse la frase, magicamente il vecchietto già era andato via. Sam disse:”uh, più veloce della luce….” E Luca, continuando la frase:” e poi, alla sua età… strano, non credi sorellina?”
“già… ma, ADESSO PARTIAMOOO!!!!!”
E con questo, il papà premette di nuovo l’acceleratore e la macchina riparti come nuova!
Arriva la notte…
“Ahhhhh, è stata una lunga giornata, ma che ore sono?” Disse Sam, guardando l’orologio…..”MA E L’UNA DI NOTTE!!!! perché sono sveglia,Luca!? LUCAA!?!?!”(Nessuna risposta da parte del fratello maggiore…)
Uh,uh,cos era quel rumore!?!?!?!?!?
Sam si gira e rigira, quando si rende conto che quel rumore è il suo stomaco! ”ah,va bene piccolo mio, per stasera facciamo uno strappo alla regola ok?Ringraziami quando mangerai le cozze ok? La volta scorsa sei stato troppo cattivo….ma adesso andiamo in cucina!”
Sam entra in cucina e ,una volta entrata, vede una strana figura scappare, lei si spaventò e cadde a terra….Subito si rialzò e pensò, dentro la sua testa:
“uh, ehm, piccolo, n-non puoi asp-aspettare un alt-altra volta?”
Lo stomaco, come se rispondesse, disse ”brhhhhhhhhhhh”e  Sam:”eh, uh, va…va bene…..”
Ma poi pensò di nuovo: ”Che faccio, chiamo Luca? Magari mi accompagna” ma poi, al ricordo della figura, la  sua curiosità le dà uno schiaffetto e le dice di andare ad investigare e, ancora una volta, vince! Dietro la
cucina c’era un piccolo giardino che conduceva in uno strano e grande cespuglio, ci andò e cadde in un buco.
Per un momento pensò
“MO – MORIROOOOO!!!!!”
Quando in tempo in tempo Luca la prese e la sollevò. Sam, ancor prima di dire grazie, fu fermata dai genitori che, in pigiama, gli fecero una ramanzina e li mandarono a letto.
Il giorno dopo…
“Aaaaawwwwwww……che ore sono?” domandò Sam, alzandosi, con una lentezza da lumaca, dal
suo letto. Fece colazione e uscì con Luca; mentre correvano nella pianura
pianeggiante, tre flash le sfrecciarono, più veloci di Sam, quando si alza da…

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ORA BASTA!!!!
Stai calma, fammi finire il racconto, poi ti sfoghi…
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Dicevo… tre flash le sfrecciarono affianco e Sam cadde addosso a Luca. Quando il momento “romantico” finì i tre flash si rivelarono: un certo Walter, lentiggini e capelli lunghissimi e biondi,ma abbastanza basso,la prima volta aveva guardato Sam con un certo sguardo; poi Riccardo, grande, grosso, ma non certo molto affascinante, come anche la sua voce cupa quando disse: ”sono il
fratello di Cassandra”; Cassandra, la terza di loro, era molto alta, quasi quanto Luca, che era mooolto alto, aveva i capelli a caschetto di un color marroncino e lo stesso Luca l’aveva guardata con un certo…ammor…
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Ok, vai dritto al punto, credo che anche la prof si sia scocciata….

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Sam entra nella loro ”tana” (un paio di legnetti posizionati su un albero secco e traballante) ma quando Sam si trovò solo a metà scale…..le sembrava di essere su un grattacielo!!!!!
”AAAAHHH,AIUTO,AIUTOOOOOO!!!!”
e Luca disse ”Sam, ma che dici, sei più alta tu della scala!”
scoppiarono in fragorose risate…ma Sam fece uno di soliti strilli che precedevano la sua  “fuga” da tutto e tutti.
Quando tornò alla tana, per chiedere scusa dell’atteggiamento da bambina, nascose la mountain bike e vide, da lontano, quello strano vecchietto col corvo, ma stranamente il corvo non c’era!
Inizialmente, anche se era lontano, si spaventò…e il vecchio, sentendola, iniziò a correre via.
Sam, presa dalla sua innata curiosità, decide di seguirlo, e mentre accelerava il passo pensa ”oh, per essere un vecchio, uff- uff-, questo corre veloce!”
poco dopo questa riflessione, il vecchietto si infila in un cespuglio ,e
proprio da lì esce il corvo! Allora Sam, prima di seguire anche lui, si pone qualche domanda del tipo ”perché sto stalkerando un vecchio e poi un povero animale che si gode la sua vita?”
ma prima di rispondersi vede il corvo accelerare il passo…
NEL FRATTEMPO…
Luca si alzò e fece uno sbadiglio talmente lungo e forte che anche la nonna di Sam da Roma avrebbe potuto sentire (ieri aveva passato tutta la giornata alla tana, e tutta la sera a cercare Sam…per poi trovarla a dormire, come un ghiro). Poi, credendo di parlare con Sam, dice: ”ehi Sam! cos’è questo bigliettino?”(nessuna risposta)
”Ehi Sam! è uno dei tuoi soliti brutti scherzi? Vabbe,adesso lo leggo!”
Sul foglietto c’era scritto
“Ehi, Luca, voglio stare un po’ da sola oggi, non mi cercare…RIPETO: NON MI CERCARE OK?!?!?!?!Saluti,la tua sorellina,Sam” e una faccina felice disegnata da una persona che va di fretta.
Luca,con voce preoccupata,dice ”OH NO,NON DI NUOVO! SAAAAAAAAAAAAAAMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!”
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Mentre Walter, prima avendola invitata anche a prendere un gelato, portava Sam a cavallo di Scheggia, il suo cavallo – “FIERO” di averlo – prima di tornare a casa ,dopo un intera giornata passata insieme, a un certo punto
un corvo nero grande quanto un’aquila, con un braccialetto d’oro sulla zampa con su scritto: ”PIACE” e con innumerevoli cicatrici sul corpo, gli sfeccia davanti e il cavallo, spaventato, si alza sulle zampe e scaraventa Sam e Walter a terra facendoli svenire.
Poco dopo…
Sam si alza e dice:”oh,cosa è success… AH! Che male questo braccio…ma aspetta, Walter! WALTER DOVE
SEI!!!?!?!”
Prima che Sam vada in panico, Walter (anche lui un po’ confuso) si alza e dice ”Sam, sono qui…ma…che è successo?!?”
Prima che Sam possa dire una minima parola, sempre Walter, dice
”Ah giusto!stavamo andando a casa con scheggia e poi…..aspetta, aspetta ,aspetta….SCHEGGIA!!DOV E IL MIO SCHEGGIA?!?!?!”
E Sam ”Era quello che stavo per dire io…..ma c’è un altro problema ora…credo che mi sono rotta un brac-“
Prima che Sam possa finire di parlare, Walter, riprendendosi di colpo, corre via urlando
”SCHEGGIA!!! SCHEGGIA CAVALLINO MIO!!DOVE SEI?!?!?!”
E poi Sam, shokko-basita (cosi si dice ai nostri tempi),dice
“Oh questi maschi! devo fare sempre tutto io!!”
“MA NON SEI DA SOLA…” dice una voce anziana ma comunque creepy.
I cinque ragazzi vanno a parlare con le volontarie della sede parrocchiale e scoprono che quel vecchietto era conosciuto come “Jer”ma nessuno ha mai scoperto il suo nome intero.
sapevano che gli piacevano gli scarabei africani e sapevano anche che quel corvo, per lui, era come un figlio…,infatti tutti lo ritenevano pazzo anche perché era stato visto spesso entrare nei cespugli e non uscire più. Ma il vero
guadagno di questa visita fu quando Sam chiese
”Ma,perchè segue solo me?”
Allora un’anziana che stava dietro a tutte le altre, rispose, con una voce più cupa del vestito del vecchio: ”perché sei il suo obbiettivo…..”
dopo aver detto questo, fece cenno a Sam di seguirla in una parte nascosta della parrocchia…….e poi le disse, sussurrando
“tu sei la prescelta, l’unica che può liberarlo dalla sua maledizione…
…la verità è che….“
ancor prima che finisse di parlare, la finestra si ruppe e l’anziana cadde
a terra, insanguinata…aveva parlato troppo!!!
Sam, prima di piangere e scappare via dalla stanza urlando il
nome di Luca, cadde a terra e lesse, sul proiettile di un probabile “Mauser sp.66
”TUA PER SEMPRE N.S. GIUGNO 1985″
E per un attimo pensò
”come mai un proiettile cosi vecchio?!?!”
FINE…
Per ora
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A tutti i miei piccoli Sherlock, lettori attenti ed appassionati,

va la mia profonda gratitudine per quest’anno trascorso insieme.

Con affetto,

Prof.ssa Vasto

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