La scrittura e la fantasia sono due vecchi amici che passeggiano in riva al mare e si consolano al di là del tempo e dello spazio.
Che la passione illumini sempre le vostre strade con la forza e la leggerezza delle parole dolci.
2





Sam arriva alla tana, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e…
…un bigliettino volante, un messaggio di fuoco è giunto a lei.
C’era scritto: ”Per Samantha Corradi”.
Iniziò a leggerlo, ma per la paura salì su alla tana e lo fece leggere ai suoi amici. Sam raccontò ai ragazzi come le fosse arrivato quel bigliettino, ma loro non la
credettero; pensavano che fosse stato Giosuè, il pazzo della città. Sam era molto più convinta che fosse stato Jacopo a mandarle quel messaggio. Andò a casa, salì in camera sua e trovò la finestra aperta e un bicchiere d’acqua rovesciato…
Sam chiuse all’istante la finestra, pulì l’acqua e pensò a quella notte in cui successe quel misterioso accaduto nel bagno.
Forse Jacopo voleva lasciarle un altro messaggio, chi lo sa…!
8

Mentre Sam e Walter,a cavallo di Scheggia stanno tornando a casa,nella piccola
dimora di Giosuè qualcuno sta tramando qualcosa; il famigerato maggiordomo di Villa Camilla si sta sporcando giacca e cravatta. Giosuè e Aristide pensano che Sam sappia qualcosa e quindi non vogliono farsi scoprire dopo quel tragico incidente.
Ebbene si…Sono stati Aristide e Giosuè, insieme alla loro complice Francesca di Roccalta ad uccidere Jacopo. Tutti hanno un movente tranne Giosuè. Giosuè è stato minacciato di morte (se non avesse buttato nel lago il corpo di Jacopo e non si sarebbe fatto vedere vicino a questo sarebbe morto).Ma Francesca e Aristide hanno un buon movente. Francesca avrebbe ucciso Jacopo per avere tutti i soldi del marito, mentre Aristide avrebbe ucciso Jacopo perché quest’ultimo lo comandava a bacchetta.
Nel frattempo, Sam e Walter sono arrivati a casa sani e salvi, sempre più convinti che il fantasma di Jacopo vaghi per la villa cercando la pace.
10

Sam e i suoi amici arrivano davanti alla casa di Giosuè, ma avvicinandosi sempre di più a questa il cielo diventa cupo e pieno di nuvole nere. Una volta arrivati a cinque passi dall’ingresso di quella strana casa… un fortissimo temporale!!!
I ragazzi, data questa situazione sono costretti a tornare a casa. Arrivati si asciugano, ma notano qualcosa di strano: qualcuno sta girando intorno alla casa.
Data la pioggia le finestre si sono offuscate, quindi i ragazzi non riescono a vedere fuori. Solo dopo poco si rendono conto che questa figura è priva di gambe, quindi pensano sia il fantasma di Jacopo che vaga, ancora, per la villa pensando quando troverà la pace…
I cinque ragazzi vanno a parlare con le volontarie della sede parrocchiale e scoprono che la contessa ha una relazione segreta con il suo dottore. Dopo una lunga chiacchierata i ragazzi sono riusciti a far dire alle vecchiette il nome del dottore e dopo tante ricerche riuscirono a trovare il suo indirizzo.
S’incamminarono, e arrivati trovarono la contessa e il dottore insieme. Decisero di dire tutto al conte che il giorno dopo andò dal dottore. Ci fu una rissa e la decisione spettò alla contessa che, purtroppo scelse…il dottore!
Il conte tornò a casa distrutto e ipotizzò che fosse stata la contessa ad uccidere Jacopo…
12

Sam e la sua famiglia erano in viaggio per le vacanze e per un convegno del papà. All’improvviso la loro station wagon si fermò e così chiamarono il soccorso stradale. Si erano fermati nelle vicinanze di una spiaggetta , allora decisero di fittare una villetta sulla spiaggia e passarono le vacanze lì. Sam e Luca il fratello erano felicissimi, ma si lamentarono che sarebbero rimasti là solo un mese. La mamma li rassicurò che appena tornati si sarebbero andati a divertire dai nonni.
14

Sam arriva alla tana, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e…. si ritrova faccia a faccia con il fantasma Jacopo, lei incredula strizza gli occhi e Jacopo comincia a dire – “Vuoi venire con me? Così ti racconterò della mia morte…” Sam impaurita comincia a gridare e dire – “Vai via cosa vuoi da me … lasciami stare!” Sam prende la bici e comincia a scappare. Però non c’era scampo, Jacopo la seguiva e nel mentre le diceva – “Vasca, contessa, acqua, lago, Giosuè …” lei impaurita sempre di più corre a casa, ma non racconta niente a nessuno perché sapeva che nessuno l’avrebbe creduta. Lei non sentì più il fantasma e pensò che le parole che le aveva detto erano indizi sulla sua morte. Poi andò a letto e fece un sogno strano: la contessa che trovandosi sola alla villa va in bagno e trova Jacopo farsi il bagno … lei allora lo affoga nella vasca, contatta Giosuè e lo butta nel lago. Dopo la contessa paga Giosuè e… Sam si svegliò di scatto impaurita, corre in bagno e trova di nuovo la vasca piena d’acqua. Lei si sciacqua la faccia, si guardò allo specchio e vide Jacopo con la faccia da assassino. Lei ritorna a letto e il giorno seguente decise di raccontare tutto agli amici, loro non la credettero tanto ma si spaventarono. Poi Sam si fece una domanda: “Jacopo che intenzioni aveva con quella faccia?”
16

Sam e i suoi amici arrivano davanti alla casa di Giosuè, bussarono alla porta ma non rispose nessuno. Aspettarono 10 minuti di orologio ma, anche questa volta, nessuno rispose: -Dove sarà andato? – disse Sam: – Vedi, non c’è nessuno … ora ce ne andiamo? – disse Cassandra che non aveva la minima voglia dii rimanere in quel postaccio!: – No! Mi sembra troppo strano! – si fermò e dopo qualche minuto continuò: – Luca ed io andiamo a fare un giro di perlustrazione, voi altri rimanete qui e se succede qualcosa urlate ehm … FORMAGGIO! -: – Ok capo! – rispose Riccardo.
Passarono i minuti e mentre stavano per perderci le speranze trovarono una finestra aperta e qualche secondo dopo sentirono urlare, con voce stridula, formaggio.
I visi dei due, che non si aspettavano di sentire quella parola, impallidirono e corsero come non mai, veloci come dei lampi. Avevano la carnagione come vampiri e corsero, corsero e corsero finché non arrivarono nel punto dove si erano divisi ma trovarono solo il fermaglio a forma di farfalla di Cassandra e un tovagliolo che sembrava quello che usò la contessa per asciugarsi le lacrime.
18

Mentre Sam e Walter a cavallo di Scheggia stanno tornando a casa sbuca, da sottoterra, una figura nera che si risotterra qualche secondo dopo. Sam, come sempre curiosa più che impaurita, chiese a Walter di fermarsi: – Sam abbassa la voce non urlare non sono mica dall’altra parte del mondo! – disse Walter, fermò comunque Scheggia per paura che fosse un mal di stomaco e che potesse vomitargli a dosso: Che c’è Sam? Mal di stomaco? – chiese Walter: – No no, mentre andavamo a cavallo di Scheggia ho visto una figura nera che sbucava dal terreno – rispose la ragazza: – Dai Sam, te la sarai immaginata, che ne dici di andare a casa e inghiozzarci di patatine? – disse il ragazzo: – No Walter io andrò in fondo a questa situazione che tu voglia o no- disse Sam. Il ragazzo, che in fondo ne era un po’ innamorato, decise di andare a verificare e di dargli ragione. Seguendo le impronte di Scheggia arrivarono al buco da cui, per quello che aveva detto Sam, era uscita la figura nera. Aspettarono qualche minuto e sbucò una talpa cicciona che Sam aveva incontrato qualche giorno prima: – Ti ho cercato da tutte le parti per parlare un po’ con te… tu ragazzo ti sei messo a dieta ti vedo più snello! – disse la talpa: – No no talpa lui è Walter il ragazzo che tu incontrasti era Luca mio fratello, io sono Sam- spiegò la ragazza: – Piacere io sono Patacchia e sono una talpa ballerino me la cavo a ballare volete vedere un mio balletto? – disse la talpa: – Sii! – risposero. Videro l’esibizione e un po’ a malincuore salutarono Patacchia promettendogli di rivederlo.
20

L’auto della famiglia Corradi si ferma e…
Ci fu una leggera turbolenza seguita da un silenzio agghiacciante. Il signor Corradi scese dall’auto, sapendo che però di motori non se ne intendeva molto. Dopo aver dato una leggera occhiatina, si accorse che era il caso di chiamare il soccorso stradale. Sam e Luca se ne stavano zitti zitti con la speranza che qualcosa in quella vacanza potesse andare bene.
Ad un tratto si sentì uno strano cinguettio. Sam aprì il finestrino e sulla sua piccola manina si posò uno splendido uccellino variopinto, che grazie alla sua bellezza aveva fatto notare ai due ragazzini annoiati in che splendida radura erano capitati.
Guardarono la mamma, che con l’accenno d’un sorrisetto gli suggerì di andare a giocare in quel bellissimo verde. Sam subito corse e si rotolò nel prato pieno zeppo di fiorellini colorati.“Questa si che è vita, la vacanza comincia a migliorare!” urlò a squarciagola.
Mentre i bambini si divertivano, però, il papà attendeva con impazienza il soccorso stradale, non poteva permettersi di far tardi! Luca, addirittura, si era messo a cogliere le foglie più belle per osservarle da vicino. Di solito lui non badava molto a queste cose, voleva seguire le orme del papà e diventare un famoso scienziato; cominciò sin da piccolo, e divenne un tipo al quanto serio.
Ma quel momento di spensieratezza, secondo Sam, durò troppo poco! Il soccorso stradale li raggiunse e dovettero dire addio a quella stupenda radura, sperando poi di ritornarci al più presto.
E fu così, che Sam si accorse di come le piccole cose, nei momenti di noia, possano divenire ricordi INDIMENTICABILI!
22

Dopo l’incidente i tre ragazzi proseguirono per la propria strada, invece Luca e Sam…
Con l’incidente, i due ragazzi presero una bella botta. Fu Sam però a pagarne di più le conseguenze: aveva un ginocchio interamente sbucciato.
-“Come farò adesso a dire alla mamma che non ho saputo proteggerti?!”-esclamò Luca.
-”Oh, andiamo! E’ solo un ginocchio sbucciato, non m’ha mica mangiato un drago?!”-rispose Sam.
Luca sembrava molto preoccupato per sua sorella ed anche arrabbiato con chi aveva causato l’incidente. I tre ragazzi, però, correvano come lampi e sarebbe stato impossibile raggiungerli anche se ci fossero stati i pedali di quattro mountain bike!
– “Guarda un po’ che maleducati! Far cadere una povera ragazza, senza neanche chiedere scusa per giunta!”-Pensò Luca. Egli decise, in qualche modo, di medicare Sam.
Così i due si incamminarono a passo di lumaca, verso casa. Nel tragitto udirono uno strano rumore: “Sam, sei tu?”
-“No Luca…avviciniamoci!” Sussurrarono i due ragazzi.
Successivamente si accorsero che i rumori provenivano dal cespuglio di bacche proprio accanto alle loro bici. Sam, che sembrava essere la più coraggiosa tra i due, si affacciò e vi trovò una tenera scimmietta che stringeva tra le zampe tre biglietti per una costosa gita a Firenze.
Era davvero buffa! Gran parte del suo visino era occupato da due occhietti profondi simili a chicchi di caffè e da un musetto che le dava l’aria di esser proprio una birichina.
In quell’istante, arrivarono i tre ragazzi dell’incidente:- “Ancora voi?”- esclamò Luca.
-“Si, ci vogliamo scusare, siamo stati davvero dei maleducati, ma dovevamo correre per recarci ad una gita a Firenze, a cui purtroppo non abbiamo potuto partecipare. Non si sa come, ma i nostri biglietti sono spariti nel nulla!”-esclamò un esile ragazzino.
Sam, che aveva in braccio la scimmietta, gli chiese se i biglietti che aveva in mano, erano quelli di cui stava parlando: “Suppongo che sia questa scimmietta l’artefice del vostro mistero; li avrà scambiati per banane!”-aggiunse.
“Grazie! Siamo in debito con voi! Adesso vi salutiamo, magari riusciremo a prendere il secondo treno. Ciao, e grazie ancora! Queste ultime parole rivelarono a Sam e Luca, la vera buona anima dei ragazzi. E così, mentre i tre sfrecciavano speranzosi sulle loro mountain bike, i nostri amici dovettero, dopo averle dato un po’ da mangiare, dire addio malinconicamente, alla loro nuova amica. Sapevano che portarla alla villa non sarebbe stato una buona idea, il suo habitat era la foresta, ma, chissà… magari nel corso della loro avventura avranno modo di rincontrarsi!
24

Era mattina; un’inebriante profumo di dolci alla cannella incombeva nella stanza.
Sam si sedette a tavolo e cominciò a pensare: “E se fosse stato veramente Giosuè? Chi avrà ucciso il povero Jacopo?”-
Immediatamente Aristide Lorenzetti, che non poté fare a meno di ascoltare quei continui bisbiglii,
le chiese: “Stai parlando della famiglia Di Roccalta, vero?
E Sam rispose: “Si Aristide…tu sei stato il loro maggiordomo, sicuramente avrai qualche notizia in più!”
-Si, ma prometterai di non dirlo a nessuno?”-
-Certo! Lo giuro!-continuò tremolante Sam…
“Beh, vedi si dice che non sia stato Giosuè, ma una creatura mostruosa dalle sembianze scimmiesche ad aver spinto nel lago Jacopo.
“Ma, ma ..e se fosse Giosuè la creatura spaventosa di cui stai parlando?” esclamò Sam
e così il maggiordomo rispose: “Le telecamere di sorveglianza non hanno ripreso solo un’ombra, un’ombra mostruosa piena di peli e zanne!”
“Beh però nelle condizioni con cui descrivete Giosuè non ci sarà voluto molto a saltare l’appuntamento con il barbiere!”
“In ogni caso voglio fare qualcosa, tu mi aiuterai Aristide?” – chiese la piccola Sam.
“Si, signorina Samantha proveremo a fare qualcosa e direi di cominciare a parlare con Giosuè; da qualche parte dovremmo cominciare, no?”- rispose il maggiordomo, come sempre in vena di aiutare.
Così i due si recarono alla polizia, per cercare di rintracciare il loro primo sospettato. Nel tragitto incontrarono la moglie del conte.
Sam esclamò:- non so perché ma quella donna ha sempre più un’aria sospetta! –
e Aristide rispose:- Non credi che la polizia avrebbe indagato? Se fosse stata lei avrebbero trovato delle tracce!-
Sempre più dubbioso il duo decise di chiedere alla polizia cosa era stato trovato nella villa.
Subito un agente, che ricordava la tragedia del povero Jacopo, disse che l’unica traccia trovata- fatta eccezione dell’ombra- fosse una macchia appiccicosa di una sostanza dalla natura non riconoscibile. L’unica informazione su quest’ultima era il suo inconfondibile colore arancio fluorescente. Così, delusi, Aristide e Sam ritornarono a casa. Il giorno seguente Sam fu svegliata da un inquietante presentimento: -Ho già visto una sostanza dal colore aranciato da qualche parte…e poi le venne in mente che la sera della cena con il conte, mentre la contessa “piangeva”, da ottima osservatrice quale era, notò una macchia fluo sul fazzoletto! Così svegliò Aristide ed insieme si recarono alla polizia che convocò la contessa.
Ovviamente, inizialmente, ella negò l’accusa, ma con impavidità Sam estrasse dalla sua elegantissima pochette una boccetta contenente proprio la stessa sostanza trovata a Villa Camilla.
Accidentalmente, poi, la sostanza si rovesciò per terra e casualmente cadde sui piccoli piedi della contessa che divennero pelosi e colmi di unghie acuminate. Ed ecco che, nella città di Siena, grazie alla piccola Sam, finalmente ci fu giustizia per il povero Jacopo, che per colpa dell’invidia di quella perfida donna, non poté più vivere con suo padre.
La contessa alla fine affermò: – E va bene! Sono stata io! Sono figlia di una strega che abita molto lontano da qui ed ho ricevuto una pozione per eliminare l’unico ostacolo tra me e la ricchezza di mio marito!- Così, a quelle parole, fu immediatamente condannata all’ergastolo. Il conte fu distrutto all’idea di aver accanto l’assassina di suo figlio ma fu comunque grato alla famiglia Corradi per tutto ciò che avevano fatto. Sam si sentiva fiera del suo lavoro, ma avrebbe voluto anche scoprire che fine aveva fatto Giosuè, ma, chissà, magari un giorno ci riuscirà….
26

Sam arriva alla tana, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e…
uno strano oggetto apparve sul prato era un ciondolo blu come la notte emetteva luce, una luce fluorescente. A primo impatto, Sam ipotizzò che fosse uno dei meravigliosi gingilli di Cassandra, che come sappiamo tutti ama ingioiellarsi. Non gli prestò particolare attenzione; la ragazza aveva piani splendidi per quella mattinata; dopo quella notte di sconforto, aveva proprio bisogno di un po’ di riposo sotto i raggi solari. Evidente, però, non era il suo giorno! Tutto d’un tratto il cielo divenne nuvoloso e scoppiò un incessante pioggia. Il tintinnio delle gocce, che scendendo inumidivano delicatamente la pelle di Sam, faceva quasi paura:- Ma, ma come! Vorrei sapere chi ha concesso la laurea a questi meteorologi!- esclamò sorpresa la ragazza che, prima di uscire dalla villa, aveva controllato e ricontrollato le previsioni tanto che avrebbe potuto condurre lei la trasmissione per le prossime due settimane! Successivamente notò che, accompagnato dal tintinnio della pioggia, incombeva un altro rumore nell’aria. “ No, no, non di nuovo! Non è possibile!” esclamò Sam. Eh già, come avrete potuto sicuramente immaginare era il pianto di un bambino! – “Basta! Questa vicenda non potrà tormentarmi per sempre ….è il momento della verità!” continuò. E così anche se parecchio intimorita Sam si avventurò nella boscaglia. A quel punto cominciò ad ipotizzare che l’ arrivo improvviso di quel ciondolo non fosse una coincidenza. Così decide di portarlo con sé.
La boscaglia non era poi tanto paurosa: fogliame secco, arbusti intorpiditi, fruscii del vento continuo…Nah! Una cosa da poco rispetto a quello che avrebbe potuto affrontare successivamente.
Sam la setacciò per filo e per segno, ma non trovò anima viva….Beh in effetti ciò che stava cercando non era vivo! Tutto d’un tratto il ciondolo cominciò ad illuminarsi di una luce ancora più intensa del solito …- “Sa-a-a-m, Sa-a-a-m”- una voce profonda pronunciò queste parole, sul ciondolo apparve una strana scritta e … – “Sam! Tutto ok? Ti abbiamo trovata qui qualche minuto fa”- esclamò Cassandra accompagnata da Riccardo e Walter.
“Ragazzi non sapete che strano sogno che ho fatto anzi …incubo!”- esclamò Sam che raccontò minuziosamente l’accaduto. Purtroppo non aveva avuto la possibilità di leggere ciò che c’era scritto sul ciondolo, ma il lato positivo era che finalmente i ragazzi avevano una traccia da cui partire; il mattino seguente, dopo aver avvisato Luca ed essersi preparati adeguatamente, si sarebbero infatti recati alla boscaglia….chissà quale piega questa storia.
Riusciranno i nostri intrepidi ragazzi a scoprire cosa si cela dietro quella morte?
28

Inventa tu. I cinque ragazzi vanno a parlare con le volontarie della sede parrocchiale e scoprono che…
Dopo innumerevoli tentativi di riuscir a carpire qualche informazione in più sulla contessa
-che ormai veniva definita dai cinque N.S.- dai veterani di Siena, che da parecchi anni giacevano assiduamente su alcuni sgangherati sediolini, accerchiati intorno ad un tavolino poco alto, i nostri ragazzi optarono, ormai a corto di speranze, per una visita alla sede parrocchiale paesana.
Lì, trascorreva gran parte delle proprie ore, un gruppetto di anziane pettegole, che non facevano altro che parlare dei concittadini.
-“Salve signore, scusate il disturbo…Siamo qui per chiedervi qualche informazione sulla moglie del Conte Di Roccalta!”- Esclamò Walter, rivolgendosi alle vecchine con tono cordiale.
-“Ah si, Camilla che bella donna era! Da giovane, aveva una decina di pretendenti, probabilmente per i suoi profondi occhi colore del mare, ma nonostante questo si percepiva anche a distanza di un miglio il suo amore per il conte!- Farfugliò una di loro.
-”Ma no! Ci riferiamo alla nuova compagna del conte, Francesca!”- Controbatté Cassandra.
Si percepiva uno strano scalpore tra i sediolini del circoletto accompagnato da un silenzio pressoché tombale, che terminò però con testuali parole, da parte di un esile donnina dall’età praticamente indecifrabile:
-“Beh, diciamo che non mi sembra il caso di parlarne qui, quando tutti possono origliare i nostri discorsi. Posso però dirvi, che nonostante sia stata una figura sempre tra un limbo di luce ed ombra, l’informazione che ho potrebbe allettarvi. Facciamo in questo modo, ci vedremo domani alle 18:00, dopo la messa pomeridiana.”-
I ragazzi accettarono la proposta, e si recarono a Villa Camilla, per discutere degli ultimi avvenimenti. Ma proprio nel tragitto avvenne un qualcosa che, com’era già capitato molteplici volte, stravolse i loro piani: proprio nei pressi della boscaglia, scorsero due losche figure, che sembravano conversare in una lingua assolutamente poco comprensibile.
-“Ragazzi, notate anche voi una certa somiglianza con la contessa?”- Esclamò Sam confusa.
-“Si, ma… ha qualcosa di diverso! Sembra quasi un’altra persona, per il modo di vestire, di muoversi e a quanto percepisco di parlare! Ma cos’è russa?”- Controbatté Luca.
Detto questo decisero, con cautela, di provare ad avvicinarsi per riuscire a carpire qualcosina in più sull’insolito discorso dei due personaggi.
Dopo molteplici esitazioni da parte della timorosa Cassandra, beh, non c’era ombra di dubbio, da vicino riuscirono a percepire l’area da “mummia incartapecorita” sotto un vestiario, però, piuttosto insolito per il suo rango: comodi jeans, camicetta con scollo a V, giacchetta di pelle e un fermacapelli gemmato ad abbellire il tutto.
La figura che le si trovava davanti, invece faceva venire in mente uno di quei dottori “RINSECCHITI” dalla superbia e presunzione, e…effettivamente!
Successivamente, si recarono in camera di Sam e Luca:
-“Ragazzi, non so perché ma ho come l’impressione di aver un nuovo movente per l’uccisione di Jacopo da parte della contessa: l’uomo che abbiamo visto potrebbe essere un suo amante e conosciuto magari prima del suo sposalizio con il conte, di cui uccidendo suo figlio ed il conte stesso, prima o poi, avrebbe potuto ereditare ricchezza per una vita prosperosa sotto un’altra identità. Eh, che ne dite?”- Esclamò Sam ormai sicurissima della colpevolezza della contessa.
-“Potrebbe essere un’idea, ma secondo quest’ultima anche il conte sarebbe in un estremo
pericolo!
E poi, chi ti dice che quell’ apparentemente dottore, fosse proprio il suo amante? In ogni caso riceveremo ulteriori informazioni, domani, con la vecchina.”- Con queste parole enunciate da Riccardo, si concluse la conversazione.
Il giorno seguente, si diedero appuntamento per raggiungere la sede parrocchiale:
-“Eccovi finalmente! Direi di cominciar subito, aprite bene le orecchie:
Si dice che prima di sposare il conte, Francesca svolgesse tutta un’ altra vita, nel vero senso della parola! Adesso è come se ci fossero dentro di lei due diverse identità, una da Contessa Francesca, moglie del conte Di Roccalta, nobile rinomata e benestante, e una da Manina Sopiv, donna russa, di poca rilevanza sociale e che un giorno decise di recarsi a Siena per un motivo ancor sconosciuto. A quanto ne so, si giustificò con il soprannome di Nina, che poi deriva sia da Manina, un presunto originario nome, sia da “Franceschina”. Questo è tutto quello che ho da dirvi, spero possa esservi utile, adesso se vi è possibile, mi aiutereste con le buste della spesa?”- Esclamò la donnina la cui richiesta fu subito accontentata. Chissà se il fatto che la contessa potesse avere un’inaspettata origine russa aiuterà nel risolvere questo più che intricato mistero. Lo scopriremo certamente nel prosieguo di questa storia…
30

Sam e i suoi amici arrivano davanti alla casa di Giosuè e …
finalmente arrivò quel temibile, ma allo stesso tempo atteso, giorno: Luca, Sam, Walter, Riccardo e Cassandra, si sarebbero recati alla boscaglia per raggiungere Giosuè. Anche se un po’ intimorita, Samantha era decisa sul far capire ai suoi amici che sotto l’ aspetto bruto ed un tantino inquietante, Giosuè preservava un cuore d’oro; e come pensare altrimenti? Senza il suo intervento, probabilmente Sam sarebbe stata divorata dalla ferocia di quelle bestie. -”Film, sere tv, shopping, cucina, questi sono i passatempi! E chi avrebbe mai immaginato che proprio io, Cassandra, mi fossi ritrovata tra rami e muschio?”- protestò la ragazza durante il tragitto.
“Effettivamente la strada è più tortuosa del previsto, però…suvvia, è così eccitante!”- le rispose Sam, con l’intento di sollevarla per ripartire.
D’improvviso, notarono uno strano ticchettio che proveniva dal retro di un cespuglio:” tick, tick, tick”, questo rumore incessante incuteva quasi terrore!
-”Lo sentite anche voi?”- esclamò Cassandra balbettante.
“Si, sembra provenire da sinistra, o forse da destra, dividiamoci!”- rispose risolutivo Luca.
Così Cassandra, Luca e Sam proseguirono a sinistra, mentre Riccardo e Walter a destra. Il primo gruppo di ragazzi, dopo un interminabile cammino, riuscì ad arrivare nei pressi d’un lungo fiume le cui acque si infrangevano sulle rocce. Proprio accanto vi trovarono, nascosta dietro la fronda di un albero, una losca sagoma che somigliava, in tutto e per tutto, a Giosuè: fattezze massicce, ferite sulle ginocchia, spalle ricurve, l’avevano trovato! Con suo grande dispiacere, però, Sam fu smentita dalle azioni che in quel momento stava compiendo: si intravedeva un’affilatrice che ripercorreva lentamente la lama di una grossa ascia. “tick,tick,tick, tutto torna!” – “Ragazze questa è una di quelle situazioni in cui l’unica soluzione è …scappare!” -esclamò velocemente Luca.
Si accorsero di aver seminato l’inquietante essere, solo quando oltrepassarono la boscaglia ritrovandosi Walter e Riccardo davanti; adesso la domanda sorge spontanea: “cos’era successo a loro?”
-”Sam, avevi proprio ragione, abbiamo proprio sbagliato a dubitare delle tue osservazioni. Abbiamo trovato Giosuè con un tenero canarino ed il rumore che abbiamo sentito proveniva dai chiodini che ha utilizzato per costruirgli una casetta in legno”.
“Beh, allora evidentemente il tipo è piuttosto bipolare! E’ come se avessimo incontrato un’altra persona!”-esclamò Sam confusa.
“E se invece fosse qualcuno che per qualche strana ragione e mediante qualche inspiegabile processo si fosse trasformato in Giosuè?”- controbatté Cassandra.
-”Qualcuno che vuole incolparlo per nascondere tracce evidenti, magari…” insomma, finalmente i ragazzi trovarono un barlume di certezza in quel più che intricato mistero!
32

“Un nuovo amico per la piccola Sam”
Ad un tratto l’auto della famiglia Corradi si fermò. Il signor Fabrizio Corradi scese dal veicolo pensando: “E ora cosa succede? Dovevo aspettarmi che questa vecchia carretta non avrebbe resistito al viaggio, ma volevo guidarla per l’ultima volta”. Fabrizio controllò dettagliatamente il suo veicolo e notò che una gomma era sgonfia, allora disse balbettante: “Dannata strada rocciosa, caspita se non ci voleva. Quella che a suo padre sembrava una tragedia greca per Sam era un attimo per riprendersi dall’ ansia provata prima e che non le aveva permesso di godersi il bellissimo paesaggio che li circondava. Sam, attratta dagli alberi imponenti e dai cespugli verdeggianti zeppi di piccoli frutti, decise di esplorare quello che all’apparenza sembrava un piccolo bosco. Sam allora aprì la porta dell’ auto molto delicatamente e silenziosa si avventurò. Dopo una lunga passeggiata, Sam sentì dei lamenti provenire da dietro di lei, terrorizzata si guardò intorno più volte, così tante che cadde all’ indietro. Sam chiuse gli occhi, non voleva vedere quello che le sarebbe successo. Tuttavia, sentì delle leccatine sul suo viso e si accorse che non c’era nulla da temere; era un cagnolino sporco e abbandonato, un cucciolo di labrador per l’esattezza. Già dal primo sguardo quel cagnolino aveva trovato un posto nel suo cuore, ne era innamorata. Sam capì che non poteva lasciarlo lì tutto solo, sarebbe stata crudele! Tornata alla macchina della famiglia Corradi lo nascose, lo portò con se fino alla casa dove avrebbero trascorso le vacanze: una certa località che ormai tutti chiamavano da tempo Villa Camilla.
34

Luca e Sam entrarono in un vero e proprio inseguimento con i ragazzi dell’incidente, proprio come quelli che vedeva Luca nei suoi amatissimi film d’azione. I ragazzi li avevano quasi seminati, Sam non ce la faceva più, l’unica cosa che avrebbe voluto fare in quel momento era sedersi sui comodi cuscini del divano di casa sua, ma Luca continuava a non demordere; si sentiva proprio un agente 007 in quel momento. I ragazzi imboccarono l’autostrada ed entrarono in un enorme casermone che sembrava tutt’altro che ospitale: le finestre rotte, il giardino non curato, insomma sembrava proprio di essersi catapultati in un film horror. Luca disse:< Sam ….. ehm … Non voglio più entrare sai … p-possiamo tornare a casa?> Sam rispose :< Cosa!? Non se ne parla proprio, tu mi hai fatto venire qui, e ora tu entri a controllare; non fare il codardo!> <E va bene> rispose timoroso Luca ed entrò. <Wow, Sam entra, questo posto è pazzesco>. Sam allora convinta dal tono del fratello entrò. Sam non se lo aspettava proprio, ma all’interno il cosiddetto “casermone dell’orrore” si trasformava in un vero e proprio fortino corazzato adatto per ogni tipo di apocalisse, insomma come dice un vecchio proverbio conosciuto “l’apparenza inganna”. Addirittura Luca trovò un piccolo frigorifero che conteneva freschissimi ghiaccioli alla fragola, i preferiti di Sam! I due se la spassarono per ore in quel posto, divertendosi come non mai, ma i ragazzi li sentirono; diciamo che questa non sia stata una delle loro migliori idee….
36

Dopo l’incidente i tre ragazzi proseguirono per la propria strada, invece Luca e Sam alzandosi gli lanciarono delle pietrine e all’ improvviso la strada si aprì e scivolarono dentro. Trovarono due scoiattoli chiamati Cip e Ciop, molto grassi e molto amichevoli, direi anche molto affamati. Sam voleva dargli qualcosa da mangiare, ma non aveva nulla. Gli scoiattoli, poi gli fecero vedere il loro frigorifero pieno zeppo di roba. Sam e Luca dovevano andar via così Cip e Ciop gli dissero di tornare quando desideravano.
38

Sam arriva alla tana, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e vede Giosuè giocare con delle bambole di pezza. Le viene da ridere, perché si ricorda tutte le volte in cui aveva giocato con Luca. Giosuè la vide ridacchiare e si avvicinò, lei era terrorizzata. Lui le dà una bambola e la invita a casa sua a giocare e a prendere una tazza di thè. Sam accetta e capisce che dietro a Giosuè c’era una creatura dolce, socievole e generosa. A un certo punto Sam doveva andar via, disse a Giosuè che si era divertita molto, lui le disse di tornare quando voleva e le regalò una bambola. Sam tornò a casa molto felice per aver scoperto un’amicizia un po’ buffa ma amichevole. Così Giosuè e Sam divennero buoni amici.
40

Mentre Sam e Walter, a cavallo di Scheggia, stanno tornando a casa incontrano dei lupi. All’ apparenza sembravano cattivi, ma in realtà erano dei piccoli cuccioli dolci e coccolosi, Sam lo capì subito. I poveri lupi erano sporchi e con tante ferite. Walter e Sam li portarono in un posto segreto per curarli e lavarli. I due si presero cura dei due lupi per due giorni, fino a quando scoprirono che erano magici, sapevano parlare. I lupi, infatti, per la gentilezza di Walter e Sam, diedero loro un indizio su chi avesse ucciso Jacopo. Erano state due persone molto legate a lui…
42

L’auto della famiglia Corradi si ferma. Il padre era disperato {maledizione! Come faremo ad arrivare tra 2 giorni al colloquio di lavoro}. Sam era terrorizzata, si erano fermati in mezzo alle montagne e non potevano neanche chiamare un carro attrezzi, uno dei suoi più grandi incubi si era avverato. La mamma però, notò qualcosa in mezzo agli alberi, era una fattoria, dove c’era anche un anziano contadino che stava lavorando. Allora la madre di Sam chiese con un tono dolce “mi scusi gentile signore può dirmi dove possiamo trovare un meccanico?” il vecchio signore si voltò e disse “ma certo! Sapete, nel mio villaggio qui vicino ci sono molti meccanici gentili! Se volete vi accompagno”. Allora il contadino caricò la macchina sul suo furgone e li portò in un villaggio dall’aspetto innocente. “Bene! Eccoci arrivati” disse con un tono eccitato. Il villaggio non era molto abitato, infatti non c’erano molte case ma c’era un gigantesco cimitero alla destra dell’entrata che fosse stato impossibile da non notare. La madre e il padre di Sam andarono col contadino dal meccanico mentre luca e Sam visitavano il villaggio. “Sam, io non mi fido di queste persone, sembrano tutte così oscure e nere” d’altronde Luca non aveva tutti i torti visto che erano completamente vestite con lunghi cappotti neri che coprivano il viso, ma Sam aveva intenzione di non spaventarsi per qualsiasi cosa e quindi rispose “cosa ne posso sapere io, magari sono solo timidi”; Luca non sopportava questo lato di Sam e quindi disse “e come lo spieghi il cimitero enorme!?” in effetti Sam era stata la prima a dubitare di tutto ma effettivamente non stava esagerano “ok, si, lo ammetto, sono terrorizzata da questo posto, e tu continui a istigarmi. Ora ci manca solo che vuoi andare a salutare i defunti”. “io ci vado… ma non per salutarli! E poi tu se non vuoi venire con me e rimanere qui da sola, la scelta è tua”. Sam odiava stare da sola soprattutto in queste situazioni “andiamo… però vai avanti tu!” i due ragazzini si avvicinarono al cimitero che non dava per niente sicurezza, ma non videro altro che tombe, tombe, tombe e… un omino incappucciato inginocchiato di fronte a una tomba che emetteva versi strani, i due si avvicinarono senza pensare e quando l’omino si girò di scatto gli scesero due gocce di sangue dalla bocca e tra le mani c’era un braccio probabilmente strappato a qualche sfortunato. Luca afferrò la mano di Sam e scapparono via correndo “oh cavolo! cos’era quella bestia!” disse Sam con il fiatone “SIAMO IN UN PAESE DI CANNIBBALI! Dobbiamo prendere mamma e papà e scappare via!”. Disse luca preoccupato. “appena arriviamo da loro aspettiamo che la macchina sia aggiustata e scappiamo via” arrivati dal meccanico la mamma dei due ringraziava il meccanico e disse “Sam, Luca… il signore ci ha invitati a cena, è proprio un brav’uomo”. “MAMMA SIAMO NOI LA CENA! DOBBIAMO SCAPPARE, SONO CANNIBBALI!” urlò Sam, “dobbiamo prendere la macchina e papà” allora la mamma chiamò al telefono il marito e gli raccontò tutto. Subito dopo la famiglia corse in macchina e scapparono via.
44

Luca e Sam proseguono avanti; arrivati a un parco dove c’erano delle panchine, Luca e Sam decidono di fermarsi e riposarsi. Ma non erano soli! Infatti si avvicinò un cagnolino che tirò Luca per la manica. Luca cercava di liberarsi mentre Sam capì che il cagnolino voleva condurli ad un vecchio albero non troppo lontano da loro. Sam incuriosita si avvicinò all’albero e notò una piccola incavatura nel tronco, aveva una strana forma familiare, si ricordò che sul collare di quel cagnolino c’era questo ciondolo, allora corse dal cagnolino e Luca e li trovò a litigare perché il cane non lo mollava, Sam spiegò a Luca quello che aveva capito e Luca afferrò il cane e gli strappò il ciondolo dal collare, misero la formina nell’incavatura e si aprì un passaggio segreto dove si intravedeva una lunga scalinata. Dopo qualche ora si ritrovarono ad una caverna piena di cristalli luminosi sulle sfumature del viola-blu. Sam visto che amava le cose luminose prese un pezzo di cristallo e lo fece vedere a Luca, lui invidioso si avvicinò ad un cristallo per prendere un pezzo ma il cagnolino si lanciò su di lui per evitare che lo prendesse visto che non avevano buoni rapporti… “SAM! SVEGLIATI” urlò la madre scuotendola. Sam si rese conto che quello che era successo fosse un sogno ma quello che non riusciva a capire e che al collo aveva il ciondolo.
46

Sam arriva alla tana nasconde la mountain bike fra i cespugli, si volta e si ritrova Giosuè al suo cospetto. Sam cade a terra per lo spavento e lo fissa dal basso con uno sguardo assetato di vendetta, pensando che lui fosse l’assassino di Jacopo. Giosuè si era ormai abituato alle facce della gente quando lo guardavano o gli parlavano alle spalle per il suo aspetto. Giosuè però non vuole far finta di niente, magari quella ragazzina non avrebbe creduto a quelle false notizie su di lui, “anche tu credi che abbia ucciso Jacopo” disse abbassandosi. Sam era sorpresa, non poteva accusare qualcuno di una cosa, quando non si hanno nemmeno delle prove, forse erano soltanto dicerie, “no, ma ci sono molte persone che sospettano di te”. “purtroppo lo so, se solo potessi raccontare a tutti come è realmente andata quella maledetta serata…”. Le ipotesi erano due: la prima era che stava mentendo, la seconda era che aveva ragione ma non sarebbe costato nulla ascoltarlo “se vuoi puoi raccontarla a me la tua versione, ma voglio sapere una cosa in particolare: come lo sai?”. “c’ero anch’io quel giorno perché prima ero un vecchio compagno di Jacopo, sai una volta non ero deforme, poi è successo, eh… ma ritornando a quella notte, tutto procedeva normalmente ma quando Jacopo entrò in quel maledetto bagno. Non tornando dopo due ore, da bambino curioso decido di andare a controllare… dalla porta socchiusa si intravedeva la scena: c’era la contessa che svuotava la vasca e Jacopo ormai morto a terra con lo sguardo rivolto verso la porta.” Spaventato, non ho avuto il coraggio di far nulla…
Il fantasma di Jacopo comparve sul loro percorso, Walter si fermò di scatto e Sam era spaventata. Ma il fantasma sembrava pacifico e con tono basso disse di essere il fantasma che proteggeva la villa da molto tempo. E Walter rispose: c-cosa vuoi da n – noi? Vorrei che voi spezzaste la mia maledizione… sapete, non posso riposare in pace perché il mio assassino non è stato catturato, io penso che voi potete aiutarmi
Sam: e perché proprio noi?
Fantasma: siete le uniche anime vive che si stanno interessando al caso ormai abbandonato da anni Walter: e se non volessimo farlo? Fantasma: beh allora sarò costretto a perseguitare le vostre anime fino al resto dei vostri giorni Sam: ok, ok, ok ti aiuteremo, ma come facciamo a capire chi è il tuo assassino? Fantasma: ah, questi sono problemi vostri E all’improvviso scomparve nel nulla Sam: brutto fantasma antipatico che non sei altro!
Sam e Walter chiesero aiuto a Cassandra Luca e Riccardo, Walter gli raccontò tutto
Sam: ci credete vero? Luca: ovvio che ti credo sorellina, ma avete sbattuto la testa cadendo da quel cavallo?! Cassandra scoppiò dal ridere Riccardo: ok Walter lo scherzo è fallito ora puoi raccontare la verità Walter: cosa?! Pensate che sia uno scherzo?! Sam va su tutte le furie e inizia a urlare: STUPIDO FANTASMA DOVE SEI?!
Il fantasma comparve tra loro e disse: ALLORA, PUNTO PRIMO: non sono un genio della lampada che quando vuoi tu io esco, PUNTO SECONDO moderiamo i termini, PUNTO TERZO portami rispetto perché sono molto più grande di te, PUNTO QUARTO, come avete osato ridere di me ?!?
Nella casa scoppiò un silenzio tombale
Sam: allora ora mi credete? Nessuna risposta
Fantasma: dovete darvi da fare e quindi ho scritto con tutto il mio cuore questo indovinello sui nostri destini e anche per accelerare la cosa:
brutto maledetto che mi ha tolto la vita esci fuori con la schiena ingobbita con un braccino penzolante e la mano tremolante
Fantasma: apprezzate stupide anime umane, l’ho scritta con tutta la mia passione
Walter: è palesemente Giosuè Luca: ora andiamo a denunciarlo
Giosuè venne arrestato e il fantasma confessò che la storia della persecuzione era solo una scusa e salì in cielo
E videro Giosuè che dava da mangiare a dei piccioni con delle molliche di pane. Luca vedendo Giosuè per la prima volta si spaventò e fece uno strillo, i piccioni volarono via spaventati e Giosuè girò la testa verso di loro. I ragazzi indietreggiavano mentre Giosuè si alzava sulle ginocchia scricchiolanti. Una volta alzato si sentii chiaramente che Giosuè aveva urlato il nome di Sam. Tutti la fissavano pretendendo una spiegazione. Sam urlò: Giosuè! Giosuè: Hey sono i tuoi amici quelli con te? Sam: si Giosuè: ah allora siete tutti ben venuti, qui ehm, a casa mia. Sam era tentata di andare da Giosuè ma Luca gli dice: Sam ma non lo conosci e poi sospettiamo che è l’assassino di Jacopo Sam: se fosse stato un assassino non ci avrebbe salvato dai cani, luca fidati di me, io in lui non vedo nulla di cattivo è solo un poveretto che è stato discriminato per il suo aspetto, poi non sei obbligato a venire con me Luca: se vai tu veniamo anche noi, vero ragazzi? Rivolgendosi agli altri
Tutti si avvicinarono alla porta spalancata della casa di Giosuè, dove si intravedeva un set da tè poggiato sul tavolo, la casa era interamente in stile rustico, una parete era coperta da scaffali con bottiglie di vino piene di ragnatele. Giosuè li chiamò per sedersi al tavolo e servì a ognuno di loro una tazzina piena di tè caldo
Dopo quando tutti finirono, Giosuè li salutò invitandoli a ritornare il giorno successivo.
Il giorno dopo tutti i ragazzi si riunirono nello stesso punto ma al posto della vecchia casa c’era una pianura con tanti fiori di diverso tipo e colore.
In realtà la dama quel giorno c’era eccome. Lei aveva affogato Jacopo nella vasca e Giosuè il suo complice l’aveva buttato nel lago, questo è quello che sappiamo. Dissero le pettegole della città. Grazie mille signore disse Walter. Abbiamo la giustizia in pugno disse Luca. No non abbiamo il movente del delitto non possiamo confermare nulla.
Allora i ragazzi si riunirono alla tana. Ognuno di loro proponeva qualche possibile ipotesi, ma tutte non combaciavano.
Cassandra: non so più che inventarmi, quella donna non ha un briciolo d’amore
Sam: amore… amore…amore! ecco, e se Giosuè fosse l’amante della contessa?! Questo spiegherebbe anche la questione dell’accendino firmato!
Alla fine giustizia è stata fatta per il mistero di Jacopo
48

Sam e i suoi amici arrivano a casa di Giosuè e vedono la contessa Di Roccalta parlargli,così si nascosero dietro un cespuglio
“Ti avevo detto di non difenderla!” disse la contessa con tono minaccioso a Giosuè
“Ma poteva morire, è grazie a me se è ancora viva! Sa contessa, qui nel bosco ho imparato molte cose, tra cui difendermi dagli animali selvaggi e ho anche capito che bisogna fidarsi più degli animali che delle persone, ma c’è qualcosa in quella ragazza che porta a farmi credere che di lei mi posso fidare” le rispose Giosuè. Samantha e Walter si guardarono e capirono all’istante che stavano parlando di quello che era successo il giorno prima.
“Non mi importa che sia ancora viva, mi importa di quello che penserebbe la gente di me se venisse a sapere la verità. Non so se ti ricordi, ma noi abbiamo fatto un accordo e io sono sicura che quella ragazza sospetta della tua innocenza sulla morte del piccolo Jacopo, ma per la giustizia sei tu il colpevole.
Chi penserebbe mai che la contessa Francesca Di Roccalta abbia potuto uccidere Jacopo, figlio di suo marito, potresti provare a confessare la tua innocenza ,ma sarebbe la tua parola contro la mia e quindi nessuno ti crederebbe mai.”
Sam, Walter, Luca, Cassandra e Riccardo uscirono dal cespuglio dove si erano nascosti
“Magari ora nessuno lo crederebbe, ma dopo aver ascoltato questo e averlo consegnato alla polizia vedranno chi è davvero la contessa Francesca Di Roccalta!” disse Sam con un registratore nella mano destra
“Voi, piccoli sgorbietti, dove credete di andare?!” disse la contessa
“Andranno alla polizia…oh contessa guardi lì” le rispose Giosuè indicando un albero facendo l’occhiolino ai cinque ragazzi che incitò a scappare “Dai ragazzi veloci, scappate!” i ragazzi scapparono, ma Sam si fermò…
“Giosuè” l’uomo si voltò e la guardò “dimostreremo la tua innocenza” lo rassicurò la piccola donna che aveva davanti “grazie, ora vai” le risponde Giosuè, ma la contessa si girò “ma lì non c’è niente…voi non andate da nessuna parte!”
” Mi dispiace contessa, ma è troppo tardi…Sam vieni”
“sentito, ora scopriranno che il povero Giosuè è innocente, Walter arrivo” e i cinque ragazzi si incamminarono per arrivare alla polizia!
50

“Uno scherzo di cattivo gusto”
Sam arrivò alla tana con fare losco, guardò due volte: prima a destra e poi a sinistra come per accertarsi che a seguirla non ci fosse nessuno, si voltò e si stese sul morbido prato verdeggiante che la separava dalla tana. Quel posto era così tranquillo, così silenzioso a tal punto che Sam avrebbe potuto dormirci. D’un tratto quel piacevole silenzio fu bruscamente interrotto dal rumore di grandi passi; di fronte a Sam si mostrò l’ombra di una grande e mostruosa creatura, che presto si sarebbe abbattuta su di lei, Sam lanciò un urlo stridulo, era davvero terrorizzata, tuttavia quell’atmosfera di terrore fece spazio ad una grassa risata proveniente dai cespugli; proprio vicino al luogo dove Sam aveva nascosto la sua bicicletta: era quello stupido di Luca che si stava letteralmente sbracciando dalle risate, pensando di aver fatto il più grande scherzo della sua vita. Sam, furiosa, si avvicinò e da qui iniziò una lunga litigata dove Sam urlò frasi del tipo: “Lo dirò alla mamma, non sarà per niente contenta” “potevi anche evitare, stupido!” “Come ti è venuto in mente?! Mentre Luca: “E dai, qualche risata non fa di certo male” “Sei proprio permalosa! Non ti posso mai dire niente che subito diventi un pomodoro”. I due fratelli però non sapevano che ad ascoltarli tra le fronde del più grande albero che vi era nelle vicinanze c’era proprio Giosuè, che stufatosi delle chiacchiere inutili dei due ragazzini se ne andò per la sua strada; in una stanza della sua catapecchia di cui nessuno conosceva l’esistenza …
52
“Il terrore di Walter”
Mentre Sam e Walter a cavallo di Scheggia stavano tornando a casa, la scorciatoia abituale che Walter usava per tornare dal maneggio era piena zeppa delle bancarelle dei mercati del mercoledì. Walter dato il tardo orario chiese ad un uomo, accampato vicino alle bancarelle < Scusi signore, perché questa strada è già stata occupata dalle bancarelle del mercoledì? Mi sembra strano oggi è martedì.> L’uomo rispose infastidito < Sentite ragazzini, voi non potete passare qui chiaro? Abbiamo aperto presto bottega, perché partendo domani mattina non saremmo arrivati in tempo, ad ogni modo l’unica strada percorribile è quella vicino alla casa del pazzo della città, ne avrete già sentito parlare immagino. > Walter rabbrividendo si incamminò con Sam e Scheggia verso la strada indicata dall’ uomo, i due si accorsero che dalla casa di Giosuè si potevano vedere grandi lampi di luce, allora Sam disse a Walter di voler andare a controllare ma Walter, impaurito, non ci pensò due volte, velocizzò il passo di Scheggia e in un attimo si ritrovarono a villa Camilla e Sam disse < Mi spieghi perché non siamo andati a controllare cosa stesse succedendo?! E se gli fosse successo qualcosa? Walter rimase zitto, immobile guardando Sam con occhi spalancati; era letteralmente pietrificato dalla paura ….
“ Una coincidenza indesiderata”
Sam nella sua stanza, sdraiata nelle fresche coperte appena lavate da Aristide, pensava < Non immaginavo che Walter avesse così tanta paura, ma io non mi perderò d’animo! Gli dimostrerò che Giosuè è un amico e non una persona di cui temere!.> Dopo ciò le venne stranamente sonno e si addormentò. Il giorno dopo la nostra intrepida Samantha decise di radunare tutta l’allegra brigata alla tana. Arrivati i ragazzi chiesero giustamente a Sam il motivo per cui fossero lì e lei si inventò una scusa geniale e disse < Penso sia il momento giusto per vedere se togliere o lasciare Giosuè dalla lista dei “sospettati”, per questo voglio verificare se a casa sua nasconda oggetti sospetti. .> In realtà le sue vere intenzioni erano mostrare ai ragazzi quello che lei vedeva in Giosuè. L’aveva per caso visto due giorni prima aiutare una piccola volpe con la zampa ferita e da lì aveva compreso subito che fosse una brava persona. I ragazzi arrivati alla casa di Giosuè si nascosero dietro alle fresche frasche e aspettarono. Dopo tante occhiate alla casa capirono che non vi fosse nessuno e approfittarono per ispezionare. Il posto era apparentemente sicuro, dunque Luca fece un cenno di invito alle ragazze rimaste fuori. Prima di entrare Sam pensò tra sé e sé < E ora come faccio? Non ho calcolato l’ipotesi che Giosuè non fosse a casa e in più non c’ è nemmeno la volpe. Che stupida avrei dovuto pensarci prima! >. Dopo molteplici minuti di ricerca i ragazzi non trovarono assolutamente niente, fino a quando notarono una sospetta fessura nel pavimento polveroso della casa che era stranamente illuminata dal sole, quasi come se qualcuno avesse voluto che loro la notassero; era in realtà uno scompartimento segreto. Sam lo aprì e non potete immaginarvi cosa vi era. Era una scatola che al suo interno custodiva due foto risalenti al giorno del gala di beneficenza ( il giorno della morte di Jacopo), ormai perse da anni! Infatti i ragazzi vennero a conoscenza che per qualche ragione sconosciuta tutte le foto del gala erano state perse! Ad ogni modo esse raffiguravano il conte Enrico e la contessa Francesca, ma la cosa che dava nell’occhio era il fatto che la contessa avesse due abiti diversi nelle foto; la prima a notarlo fu Cassandra che disse < Come mai si è cambiata? Il vestito precedente per me era altrettanto bello.> Luca rispose < E se ….. No, non può essere vero ….> Tutti rimasero zitti per alcuni secondi e Walter disse < Ma ora la domanda sorge spontanea, perché queste foto sono a casa di Giosuè? …..>
“Una gran perdita di tempo”
I cinque ragazzi, presi da un barlume di curiosità, decisero di andare a chiedere informazioni sull’argomento della contessa Francesca, conosciuta dai suoi cari come “Nina” alle volontarie della sede parrocchiale: vecchie donne dall’aspetto scheletrico e dagli occhi lucidi; non facevano altro che stare sedute a cucire ricami su ricami, parlando di gossip e di alcune bizzarre puntate dei vecchi tempi. I ragazzi si avvicinarono con fare cortese e Luca iniziò a chiedere informazioni sulla contessa, sulla sua persona e carattere. Le anziane donne diedero ai nostri giovani detective notizie lontane anni luce dall’idea che ormai si erano fatti di quest’ ultima. Dissero che era una donna molto gentile e benevola; che addirittura nel tempo libero faceva beneficenza! Luca ringraziò le anziane donnine, i ragazzi andarono per la propria strada e Sam disse < No, questa non me la bevo proprio; quella cornacchia sperperatrice di soldi, imbottita di fard e rossetto che fa beneficenza !? Se fosse davvero così siamo davvero fuori strada . > Mentre i ragazzi si allontanarono da quel posto udirono risi sarcastici da quelle vecchie megere che sghignazzarono con tutto il fiato che avevano in corpo <Citrulli, pensate davvero che dessimo informazioni così personali di una donna di così alto rango? Piccoli ficcanaso al posto di chiedere informazioni su fatti che non vi riguardano studiate! > conclusero, Sam allora disse in lontananza < Ah, dannazione siamo tornati al punto di partenza grazie a loro, che perdita di tempo!> Dopo ciò entrò in scena la contessa accendendo il medesimo sigaro, si stava dirigendo dalle volontarie della sede parrocchiale per parlare , ma di cosa? …..
54

L’auto della famiglia Corradi si ferma e il signor Fabrizio Corradi, padre di Sam e di Luca, ma anche marito di Emma controlla il motore, che purtroppo non dà alcun segno di vita. Allora Emma prova a chiamare il servizio stradale, ma sfortunatamente non c’è campo e i centri urbani sono molto distanti, però in lontananza si vede una casa. La famiglia Corradi decide di raggiungerla per chiedere aiuto. Bussano alla porta, il proprietario apre e con voce infastidita dice – Cosa ci fate qui? – e il signor Corradi risponde dicendo – La mia auto si è fermata, ci potrebbe dire dove si trova l’officina più vicina? – L’uomo risponde – Visto che è sera vi presterò alcune mie tende da campeggio, così potrete dormire nel mio giardino. L’idea di dormire all’aperto non entusiasma Fabrizio ed Emma, ma Luca e Sam ne sono entusiasti, quindi dopo un po’ di polemiche accettano la proposta dell’uomo. La mattina seguente, l’uomo chiama il servizio stradale, per condurre la famiglia Corradi a villa Camilla.
Il mattino seguente Sam e Luca a cavallo delle loro mountain bike decidono di esplorare il paesaggio che li circonda, sfortunatamente incontrano, lungo il sentiero di un boschetto, dei ragazzi che fanno cadere Sam dalla sua bici, non degnandosi di prestarle soccorso. Dopo quel brusco incidente Sam e Luca decidono di seguire i ragazzi che li stavano per investire. Per raggiungere il “rifugio” segreto di quei ragazzi, situato nel piccolo bosco, attraversano sentieri che si mimetizzano nella flora delle colline. Trovato finalmente il rifugio di quei piccoli teppisti, si accorgono che esso contiene ghiaccioli, gelato, e acqua per poter sopravvivere al caldo dell’ estate. Sam e Luca decidono di origliare, e sentono quei ragazzi parlare del fatto che gli dispiaceva averli lasciati a terra, dopo averli quasi investiti con le bici e che vorrebbero cercarli per chiedere scusa. All’improvviso uno di loro, avendo sentito un rumore, esce per controllare se vi fosse qualcuno e così vede Sam e Luca, appostati in un cespuglio, ad origliare. In altre occasioni quei ragazzi li avrebbero scacciati, ma visto che prima stavano per investirli, gli offrono dei ghiaccioli al gusto d’ arancia.
Da quel giorno Sam e Luca diventano amici di quei ragazzi e promettono loro di tornare alla tana il giorno seguente. Il giorno seguente Sam non riuscendo a dormire si avvia al rifugio senza Luca. Sam arriva alla tana, nasconde la mountain bike tra i cespugli, si volta e vede un simpatico scoiattolo. Decide di seguirlo. Però dopo aver girato un angolo con la coda dell’ occhio vede Giosuè, il pazzo del paese. Sam appostatasi dietro un cespuglio come una vera 007 cerca di nascondersi per evitare problemi e vede che Giosuè si dirige, con passo deciso, verso i soliti mercatini di frutta di ogni mercoledì mattina. Intanto dietro Sam compare un mercante che le propone delle mele annurche. Giosuè li vede e si avvicina incuriosito dall’ offerta, perché ha molta cura dei suoi capelli. Sam vistolo avvicinarsi inizia a correre e per fortuna incontra suo amico Walter con il suo cavallo Scheggia che l’aiuta ad allontanarsi. Dopo essersi salvata Sam spiega tutto a Walter. I due senza pensarci troppo continuano a seguire Giosuè, per raccogliere indizi sulla morte di Jacopo. Vedono che si sta recando verso la dependance di Aristide. Mentre Aristide sta spolverando le vecchie ricette di zia Filomena per una millefoglie, Giosuè si reca nel giardino della villa vicino al lago. Lo vedono scavare una buca e tirare dal terreno una cassa in cui c’è una foto di Jacopo con un signore. Sam e Walter pensano subito che quella possa essere una prova per trovare il colpevole della morte di Jacopo e iniziano a pensare che Giosuè sicuramente è coinvolto. All’ improvviso l’aria circostante diventa irrespirabile e Sam e Walter svengono. Dopo circa una decina di minuti Sam si sveglia sotto la tana con Scheggia che cerca di svegliare Walter e solo dopo cinque minuti riesce nell’ intento.
Mentre Sam e Walter, a cavallo di Scheggia stanno tornando a casa. vedono nei pressi della villa luci rosse e blu, quindi decidono di accelerare il passo. Arrivati lì, scoprono che la polizia sta arrestando i genitori di Sam e Luca, perché secondo loro, sono i colpevoli della morte di Jacopo. Mentre Emma e Fabrizio Corradi cercano di dare tutte le spiegazioni possibili, Luca piange perché ha timore che, non avendo nessuno che può occuparsi di lui, dovrà andare in collegio. Fortunatamente Sam dal telefono dei genitori trova una foto, che risale al giorno della morte di Jacopo, cioè il 17 Giugno 1987, che prova che i genitori di Luca, in quella data, erano in America a godersi la luna di miele. Dopo che la polizia se ne va con un altro fallimento riguardo a questo caso, Sam, Luca e Walter stanno ipotizzando chi può averli accusati e quindi riflettono su tutte le persone presenti, e notano che manca Aristide. Il giorno dopo Walter, Sam e Luca riferiscono l’accaduto a Riccardo e Cassandra e dopo tutte le dovute spiegazioni si dirigono verso la dependance di Aristide. Aristide quando li vede dice di essere intento a spolverare i suoi vecchi libri, ma in realtà sta leggendo l’ultimo volume di Sherlock Holmes. Questa è una scoperta abbastanza deludente per i nostri giovani detective. Dalla finestra, però, si vede una sagoma nera nei pressi del bosco che circonda la villa, Walter con un gesto incomprensibile per chi ha una certa età, fa capire agli altri che se ne devono andare dalla dependance e seguire quella sagoma, e così con la scusa che devono pranzare e che li aspetta un piatto a base di gamberi se ne vanno. Dopo del tempo si accorgono che quella che stanno seguendo è la sagoma di Giosuè che si incammina nel bosco verso la sua casa.
Sam e i suoi amici arrivano alla casa di Giosuè e si nascondono dietro degli alberi per non essere scoperti. Cassandra sta quasi per tirare un urlo, che si sarebbe sentito anche a un chilometro di distanza, perché un orribile insetto in poco tempo le arriva alla rotula, ma con grande coraggio, con un gesto secco e preciso, lo allontana. Intanto Giosuè, guardandosi dietro le spalle, per assicurarsi che nessuno lo segue, prende da un cassetto di legno la foto che Sam e Walter hanno visto prima di svenire e un biglietto da visita. I nostri giovani detective spostandosi da albero in albero e da cespuglio in cespuglio arrivano davanti al cancello di una villa, dove vedono la contessa bruciare la foto e il biglietto che Giosuè le aveva dato. Fortunatamente Luca con il telefono fa una foto di quella scena, si certo un po’ sfocata, ma sempre meglio di niente! In quella foto scattata da Luca si vede chiaramente Jacopo con un uomo che non è il conte e il biglietto da visita in cui di riesce solo a leggere Dott. F….., perché il resto è bruciato.
Per saperne di più i cinque ragazzi vanno a parlare con le volontarie della sede parrocchiale e scoprono che lì fanno un’ ottima torta alle mele quindi, visto che stanno morendo di fame, iniziano a divorare quel dolce che la signora Vincenza, anche detta Enza ex bidella, aveva preparato con tanto amore. Dopo aver fatto una strage di torta i cinque ragazzi vedono in lontananza, che avvolta in una fittissima nube di fumo arriva quella vipera strisciante della contessa. La contessa dopo aver fumato ben due sigari si avvicina a loro e dice -Ah guarda, guarda. I ragazzi di villa Camilla a consumare torte di mele. Aristide non sarà contento di voi che preferite questi scarti di pasticceria. – Detto ciò la contessa si allontana accendendo l’ ennesimo sigaro.
56

L’auto della famiglia Corradi si fermò e poiché era una strada isolata non c’era lì vicino un carro attrezzi.
Il signor Corradi cercò di mettere in moto l’auto; provò molte volte fin che non si accese.
Però Sam sentiva una strana sensazione, come se qualcosa stesse per accadere, Luca le chiese cosa le prendesse ma lei rispose che si sentiva poco bene .
L’auto iniziò a camminare senza che qualcuno la guidasse e piano, piano, si innalzò, Sam credeva stesse facendo soltanto uno strano incubo, così si tranquillizzò ma dopo poco capì che tutto quello che stava succedendo fosse reale, tutti andarono in panico tranne il professor Corradi che spiegò che era la sua nuova invenzione che consisteva in un complesso meccanismo che faceva volare l’auto mentre si guidava da sola.
Tutti rimasero sorpresi, andarono al convegno dove doveva partecipare il padre che arrivò al primo posto.
I ragazzi proseguirono per la loro strada mentre Luca e Sam andarono nelle loro camere: Sam va a cambiarsi perché essendo caduta si era anche sporcata , Luca , cercava il suo videogioco.
Poco dopo Luca non trovandolo ci rinunciò e si diresse in cucina , poi venne anche Sam e presero altri biscotti e succhi , perché, prima avendoli Sam caddero anche i biscotti e si sbriciolarono mentre i succhi scoppiarono .
Poi uscirono di nuovo , presero le bici e camminando si ritrovarono in una caverna davanti , si incuriosirono ed entrarono , dentro c’era una montagna di leccornie , come: cioccolato , caramelle , gelati …
Luca rimase sorpreso , al contrario di Sam che invece non si fidava, quindi disse di andare via ma Luca non era molto contento della scelta della sorella però l’ascoltò e prese di nascosto solo una barretta di cioccolato e se ne andarono verso la strada di casa con le loro biciclette .
Quando tornarono a casa Luca aprì la barretta e vide che dentro c’erano tanti piccolissimi ragni, aprì subito la sua finestra e la butto nei cespugli.
Subito dopo corse da Sam per raccontarle l’accaduto, lei gli disse di non tornare mai più lì dentro e di non contraddirla.
…
Sam arriva alla tana , nasconde la mountain bike tra i cespugli , si volta e vede il fantasma di Jacopo, lei si strofina gli occhi incredula ma allo stesso tempo impaurita, inizia a camminare all’indietro per la paura e cade, ma Jacopo le rivela il colpevole del suo omicidio : suo padre!
Gli spiega com’è andata la vicenda.
Un uomo sospetto parlava spesso con mio padre e si scambiavano dei soldi. Quella sera il conte era uscito con la contessa , io ero in vasca a fare il bagno e all’improvviso vidi una figura alla finestra , pensai che fosse stata la mia immaginazione ma in realtà quella figura aprì la finestra entrò in casa e mi annegò.
Non so chi possa essere quell’uomo, ma sono sicuro che tu e i tuoi amici lo scoprirete , ciao.
…
Mentre Sam e Walter a cavallo stavano tornando a casa dopo aver cercato il complice del conte , videro un uomo dalle sembianze sospette , era tutto vestito di nero e stava camminando per un sentiero.
Sam scese da cavallo e iniziò a seguirlo, mentre Walter si avviò verso casa .
L’uomo era giunto ad una roccia , la spostò e si aprì una specie di nascondiglio ,Sam entrò con lui ,ma la scoprì quindi la legò ad una sedia e le disse che era stato lui ad uccidere Jacopo sotto la guida del conte .
Poi si tolse gli abiti neri , era Aristide.
Disse visto che ora aveva scoperto il suo segreto l’avrebbe uccisa , così la sparò in testa e la portò nel lago come aveva fatto con il corpo di Jacopo.
Per fortuna si svegliò e scoprì che era stato solo un incubo
…
Sam e i suoi amici arrivarono davanti la casa di Giosuè e si misero ad osservare tutto ciò che li circondava.
Dopo un po’ uscì dalla casa Giosuè , i ragazzi scapparono per la paura tranne Sam.
Sentiva in lui un qualcosa di diverso, anche se era emarginato dalla società era una persona buona ma che le persone avevano trasformato in un mostro .
Iniziò a parlargli dicendo che l’avrebbe aiutato a essere una persona migliore e a ritornare nella società ma solo se lui l’avesse aiutata a cercare il colpevole dell’omicidio di Jacopo.
Lui si fermò ad ascoltare quello che diceva Sam annuendo .
Continuò a parlargli delle prove che aveva , fin che arrivò sera.
Sam lo salutò e lui fece lo stesso.
Manterrà la promessa Giosuè?
58

SAM ARRIVO’ALLA TANA, NASCOSE LA MOUNTAN BIKE TRA I CESPUGLI E SALI’ SULL’ALBERO. AD UN CERTO PUNTO PERO’ SENTI’ LA STRANA SENSAZIONE CHE POCHE VOLTE AVVERTIVA E PENSO’, DOPO TUTTO QUELLO CHE ERA ACCADUTO, A JACOPO. INIZIO’ SOLO AL PENSIERO AD AVERE I BRIVIDI E A SUDARE, LA SOLA IDEA CHE JACOPO FOSSE LI’ CON LEI NON LE PICEVA AFFATTO.INIZIO’ A CHIAMARLO PER NOME:- JACOPO JACOPO ! SE CI SEI PARLAMI NON AVERE PAURA! SAM, NON ESSENDO TANTO CORAGGIOSA DOPO UN PO’ SCAPPO’ VIA CON LA BICI. DURANTE IL TRAGITTO PERO’ CONTINUAVA AD AVVERTIRE QUELLA PRESENZA, STAVA PER ESPLODERE! SCESA DALLA BICI E… INCONTRO’ LO SPIRITO DI JACOPO, LUI CERCAVA DI PARLARE MA DALLA BOCCA FUORIUSCIVA SOLO ACQUA. SAM PRESA DAL PANICO NON SAPEVA COSA FARE E INIZIO’ A SCRIVERE PER TERRA. SCRISSE:”CHI TI HA UCCISO?” E JACOPO RISPOSE: “F.C.F”.SAM NON SAPEVA QUELLE LETTERE COSA SIGNIFICASSERO E CONTINUO’ A FARGLI DOMANDE. JACOPO PERO’ NON RISPOSE E DOPO UN PO’ SVANI’A CAUSA DELL’ARRIVO DEI CASSANDRA E LUCA CHE LA STAVA CERCANDO DA UN PO’. I RAGAZZI TORNARONO A CASA, MA A SAM RONZAVANO ANCORA PER LA TESTA LE INIZIALI F.C.F. . CHI POTEVA ESSERE? E POI PERCHE’ JACOPO SVANI’APPENA ARRIVARONO CASSANDRA E LUCA? CI PENSO’ TUTTA LA NOTTE MA NESSUNA RISPOSTA…
DOPO SVARIATE INDAGINI CHE I RAGAZZI FECERO SULLE INIZIALI TROVATE SUL’ACCENDINO N.S. E SUL VERO NOME DELLA CONTESSA “NINA”, I RAGAZZI ERANO SEMPRE PIU’ INURIOSITI COSI’, CHIESERO UN PO’ DI INFORMAZIONI QUA E LA’ SULLA MORTE DI JACOPO E SULLA CONTESSA. ARRIAVARONO IN UNA PARROCCHIA DOVE TROVARONO DELLE ANZIANE SIGNORE CHE ANCHE SOLO DALL’ASPETTO SI CAPIVA CHE SAPEVANO ANCHE COSA AVEVA MANGIATO IL LORO VICINO, ERANO DELLE FICCANASO SAPEVANO TUTTO DI TUTTI QUINDI DOVEVANO PUR SAPERE QUALCOSA SULLA CONTESSA. INIZIARONO A FARE DELLE DOMANDE MA LE ANZIANE SIGNORE NON VOLEVANO PROPRIO RISPONDERE. ERANO MOLTO TESTARDE E STETTERO IN SILENZIO FINO A QUANDO LA PIU’ ANZIANOTTA CON UN PO’ DI DIFFICOLTA’ SI ALZO’ DALLA SUA POLTRONCINA E DISSE:- VI DAREMO TUTTE LE INFORMAZIONI CHE VOLETE AD UNA CONDIZIONE DOVRETE VINCERE AD UNA GARA SUI NOSTRI FANTASTICI SCOOTER ELETTRICI!!!!!!!!!!!!! SUBITO DOPO SI ALZO’UN’ALTRA VECCHIETTA UNA DI QUELLE CHE TI DANNO OGNI GIORNO QUALCHE MONETINA E POI TI DICE:- VATTI A COMPRARE UN GELATO” COMUNQUE DOPO ESSERSI ALZATA DISSE :- CI STO!!!!! RICCARDO , WALTER E LUCA ACCETTARONO SUBITO :- COME SE POTESSERO COMPETERE CON DELLE GENTILI SIGNORE “ COMMENTO’ CASSANDRA. WALTER STAVA PER ACCENNARE UN SORRISO PERCHE’ AVEVA PENSATO CHE GLI STESSE PER FERE UN COMPLIMENTO MA POI….:- LE SIGNORE QUI SONO PIU’ FORTI DI VOI TRE INSIEME!!! E DOPO QUESTO INIZIO’ A FARE IL TIFO PER LE ANZIANOTTE. INIZIO’ LA GARA E SAM URLO’:- 3 2 1 VIAAAAAA! LA GARA ERA INIZIATA E COME AVEVA PENSATO CASSANDRA LE ANZIANE SIGNORE ARRIVARONO PRIMA DI LORO. NESSUNO LO AVREBBE MAI DETTO CHE I RAGAZZI QUASI DOPO UNA TRENTINA DI MINUTI ARRIVARONO AL TRAGUARDO. NON AVENDO VINTO I RAGAZZI TORNARONO A CASA LE RAGAZZE FELICISSIME I RAGAZZI DICIAMO. DOPO UNA SETTIMANA POI CASSANDRA CONFESSO’ UNA COSA E DISSE: INSIEME ALL’ANZIANA SIGNORA ANNA DI CUI HO PRESO ANCHE IL NUMERO E CI STO ANCHE CHATTANDO E ….. OK VAI AL PUNTO LA INTERRUPPE WALTER CI SIAMO CONFRONTATE E LA SETTIMANA SCORSA ABBIAMO PENSATO DI SABOTARE GLI SCOOTER ELETTRICI COSI’ DA FARLE VINCERE RICCARDO INIZIO’ A FARSI ROSSO COME UN POMODORO PERCHE’ SUBITO DOPO LA GARA RACCONTO’ TUTTO A SUA ZIA FORGIN CHE LO INIZIO’ A PRENDERE UN PO’ IN GIRO. DOPO POCHI SECONDI PERO’ TUTTO SI RISOLSE E LUCA CONCLUSE DICENDO: EFFETTIVAMENTE ERA STRANO CHE DELLE ANZIANE,FORTI ,TESTARDE E FICCANASO SIGNORE POTESSERO SCONVIGGERC! E TUTTI SCOPPIARONO A RIDERE.
SAM SEMPRE PIU’ CONVINTA DELLE SUE CONSIDERAZIONI NEI CONFRONTI DI GIOSUE’ DECIDE DI ANDARE A CONTROLLARE LA SUA CASA PER VEDERE SE CI SONO INDIZI RIGUARDO LA MORTE DI JACOPO.IL GRUPPETTO DI AMICI SI AVVIO’ VERSO LA BOSCAGLIA CUPA E MISTERIOSA. CASSANDRA INIZIO’ AD AVERE PAURA, A TREMARE, SI LAMENTAVA E RIPETEVA:- PERCHE’ SONO VENUTA CON VOI, PERCHE’ VI HO SEGUITO! LUCA GLI RISPOSE:- DAI! CHE FIFONA INTORNO A NOI CI SONO SOLO ALBERI E TRAPPOLE DA ORSO :- TRAPPOLE DA ORSO! ESCLAMO’ RICCARDO CHE PREOCCUPATO SALTO’ IN BRACCIO A WALTER. ATTRAVERSARONO LA BOSCAGLIA E CON UN SOSPIRO ARRIVARONO DAVANTI ALLA CASA DI GIOSUE’. WOLTER ERA ORMAI PIENO DI BOLLE E AVEVA PRURITO OVUNQUE VISTO CHE ,COME AL SUO SOLITO, ERA FINITO IN UN CESPUGLIO DI ORTICHE. DA LI’ SI SENTIVA UN FASTIDIOSISSIMO RUMORE:- DRUUU DRUUU! E’ UNA SEGA ELETTRICA! ESCLAMO’ WOLTER PREOCCUPATO. PROSEGUENDO, PIU’ AVANTI, ARRIVO’ UNO SCHIZZETTO DI SAGUE SUL VISO DI CASSANDRA CHE GRIDO’:- CHE SCHIFO, CHE SCHIFO, CHE SCHIFO TOGLIETEMI QUESTA COSA DALLA FACCIA!. QUEL SANGUE ERA DELLA CONTESSA CHE STAVA VENENDO FATTA A PEZZI DA GIOSUE’. VISTO QUESTO SAM URLO’:-SCAPPATE! TUTTI SCAPPARONO A GAMBE LEVATE VERSO VILLA CAMILLA CERCANDO DI DIMENTICARE QUELLO CHE AVEVANO VISTO.
60

62
A tutti i miei piccoli Sherlock, lettori attenti ed appassionati,
va la mia profonda gratitudine per quest’anno trascorso insieme.
Con affetto,
Prof.ssa Vasto

63
Published: May 30, 2021
Latest Revision: Jun 2, 2021
Ourboox Unique Identifier: OB-1156784
Copyright © 2021