TEMA ADOLESCENZA LUCA DE ROSA III D

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TEMA ADOLESCENZA LUCA DE ROSA III D

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ITALIANO: ITALO CALVINO <<IL BARONE RAMPANTE>>

 

INTRODUZIONE TEMA ADOLESCENZA: L’adolescenza è un’età molto delicata ed è un periodo di “passaggio” dall’infanzia all’età adulta durante la quale si verificano notevoli cambiamenti fisici e psicologi e si possono provare grandi passioni, i ragazzi raggiungono la maturità sessuale e iniziano ad avere le proprie idee del mondo che li circonda. L’adolescenza è un periodo di grandi amori così come anche di grandi delusioni e insicurezze e periodi bui, tutti volti alla costruzione dell’ identità personale.

Italo Calvino è stato uno scrittore, intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è riconosciuto come uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Calvino ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui contemporanee, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Da ciò deriva l’impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità. I numerosi interessi toccati dal suo percorso letterario sono rappresentati nei suoi capolavori: <<La trilogia dei nostri antenati>>,<< Marcovaldo>>,<<Le cosmicomiche>>, <<Se una notte d’inverno un viaggiatore>>,uniti dalla riflessione sulla storia e la società contemporanea.

Il barone rampante è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1957, rappresenta il secondo capitolo della trilogia ”I nostri antenati,” insieme a “Il visconte dimezzato” nel 1952 e “Il cavaliere inesistente” nel 1959.

L’ispirazione del romanzo deriva dal racconto che, una sera del 1950, all’Osteria Fratelli Menghi in via Flaminia 57 a Roma, Salvatore Scarpitta fa a Italo Calvino. Sette anni dopo, fu pubblicato Il barone rampante.

La storia è ambientata nel Settecento ed è narrata da Biagio, fratello del protagonista, Cosimo Piovasco di Rondò. Il giovane, rampollo di una famiglia nobile ligure di Ombrosa, all’età di dodici anni, in seguito a un litigio con i genitori per un piatto di lumache, si arrampica su un albero del giardino di casa ribadendo di non voler scendere da esso per il resto della vita. Cosimo dimostra ben presto che il suo non è solo un capriccio, iniziando così a spostarsi tra boschi e foreste e a creare una sua nuova dimora.

Il protagonista conosce Viola, una ragazzina di cui si innamora, trova un fedele amico nel cane Ottimo Massimo, e diventa figura popolare per gli abitanti delle terre dei Rondò. Lo stile di vita alternativo di Cosimo si traduce col tempo in un percorso di formazione e maturazione, e nella conoscenza di nuovi amici.

Il ritorno di Viola corrisponde con una felice parentesi sentimentale, presto interrotta però dai fraintendimenti e le gelosie tra il protagonista e l’amata, che alla fine sposerà un nobile inglese e abbandonerà Cosimo. Nel frattempo soffiano anche ad Ombrosa giungono le prime manifestazioni della Rivoluzione francese e dell’esperienza travolgente di Napoleone Bonaparte; Cosimo, dopo aver provato a sollevare la popolazione locale, incontra il famoso generale rimanendone tuttavia assai deluso. Il romanzo si chiude allora con l’ultimo colpo di scena, con Cosimo, al passaggio di una mongolfiera, si aggrappa ad una cima penzolante e scompare all’orizzonte.

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EDUCAZIONE CIVICA: IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO

 

Il cyberbullismo o bullismo on-line è una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, come ad esempio tramite internet, è un fenomeno ormai molto diffuso. Sono sempre di più, infatti, coloro che, nascosti nell’anonimato di Internet, diffondono le loro azioni attraverso gli smartphone e gli altri device elettronici. Comprendere il cyberbullismo presuppone di considerare le cause del bullismo tradizionale sui minori. Il bullismo è innanzitutto un comportamento di aggressione fisica e verbale prima ancora che digitale.

La prepotenza e ignoranza on-line si diffonde attraverso il filtro dei device elettronici. La caratteristica principale di questa particolare forma di bullismo consiste nella possibilità da parte dell’aggressore di agire nella vittima, che non può reagire. Provoca in questo modo un danno a un individuo incapace di difendersi. La vigliaccheria dei bulli prende forza nei singoli cyberbulli che possono nascondere la loro identità con dei profili falsi e pubblicare anonimamente quello che non avrebbero il coraggio di fare o dire nella realtà. Purtroppo la diffusione di tali comportamenti e delle modalità di espressione del cyberbullismo tramite Internet è di fatto incontrollabile.

Il cyberbullo non è quasi mai consapevole delle reazioni e delle conseguenze che scatena la sua azione. Avere consapevolezza dei rischi a cui ragazzi e adolescenti sono costantemente sottoposti è molto importante, affinchè si possa risolvere il problema. Monitoraggio e prevenzione a partire da una più generale educazione civica digitale nel proporre azioni contro il bullismo e il cyberbullismo, sono la chiave per ottenere ciò e limitare quanto più possibile il cyberbullismo.

La prevenzione dovrebbe attivarsi a vari livelli di scuola e di famiglia. Occorrono programmi sistematici di lunga durata che accompagnino tutto il percorso educativo scolastico con il supporto parentale e che non si limitino a interventi di sola informazione. Bisogna comprendere come il reale e il virtuale facciano ormai parte della quotidianità delle nuove generazioni.

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STORIA:LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E IL LAVORO MINORILE

 

La seconda rivoluzione industriale fu il processo industriale che rappresentò la seconda fase di sviluppo industriale (dopo la prima rivoluzione industriale) e che viene riportato dagli storici al periodo compreso tra il Congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878), giungendo a pieno sviluppo nell’ultimo decennio del 1800, in concomitanza con la grande depressione di fine Ottocento. La seconda rivoluzione industriale è stato un grande evento nella storia del mondo e ha avuto un profondo effetto sulle società di tutto il mondo. In Europa, nel periodo tra il 1850 ed il 1914, si assistette ad una serie di cambiamenti importanti, che mutarono la vita del continente. Le innovazioni, però, non furono della stessa portata in tutti i paesi: più significative in alcuni, meno evidenti in altri; tuttavia, gli Europei avevano l’impressione di essere giunti ad una svolta.

Nella seconda metà dell’Ottocento l’Europa occidentale infatti estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nelle scienze e nelle tecnologie e sulla potenza industriale e capitalistica, rafforzate in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia, come il petrolio e l’elettricità, e all’utilizzo di nuovi sistemi di comunicazione e di trasporto. Intanto, le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di impossessarsi di materie prime e risorse energetiche a basso costo. Questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi del Novecento, interessò anche altri Paesi del mondo, come gli Stati Uniti d’America e il Giappone.

La seconda rivoluzione industriale ha avuto un forte impatto sulla vita delle persone della classe operaia e dei figli e delle società industriali. Il lavoro minorile era una caratteristica comune nelle società industriali in quanto i bambini, molto piccoli, venivano spesso impiegati nelle fabbriche e nelle miniere che si svilupparono nel tempo. Ciò era particolarmente diffuso in Gran Bretagna, dove la seconda rivoluzione industriale iniziò per la prima volta nel 1700.

Il lavoro minorile era particolarmente comune alla fine del XVIII secolo, durante i primi anni della rivoluzione industriale. A quel tempo, le città industriali e le città sono cresciute notevolmente a causa della migrazione degli agricoltori e delle loro famiglie che cercavano lavoro nelle fabbriche e nelle miniere di recente sviluppo.

Tuttavia, le condizioni di vita nelle città erano misere e caratterizzate da: sovraffollamento, scarsa igiene, diffusione di malattie e inquinamento. I lavoratori venivano pagati salari bassi che a malapena permettevano loro di permettersi il costo della vita associato al loro affitto e a loro cibo. Molte di queste famiglie della classe operaia avevano bisogno del reddito extra che i loro figli guadagnavano mentre lavoravano.

I proprietari delle fabbriche volevano impiegare i bambini per diversi motivi. I proprietari risparmiavano denaro impiegando i bambini. In secondo luogo, i bambini erano generalmente più obbedienti degli adulti in termini di lavoro e accettazione della punizione. Inoltre, i bambini furono assunti durante la Seconda Rivoluzione Industriale perché erano più piccoli e potevano adattarsi a spazi più ristretti.

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GEOGRAFIA: I DIVERSI MODI DI VIVERE L’ADOLESCENZA TRA OCCIDENTE E AFRICA

 

Negli ultimi 20 anni, gli adolescenti hanno beneficiato di importanti progressi nel campo dell’istruzione e della salute pubblica.

Tuttavia, secondo un nuovo rapporto UNICEF, le necessità di molti adolescenti vengono trascurate.

Il rapporto individua l’Africa Subsahariana come il luogo più pericoloso in cui vivere, per un adolescente. Il numero di ragazzi nella regione è ancora in crescita, e si prevede che entro il 2015 l’Africa registrerà il più alto numero di adolescenti al mondo.

In Africa subsahariana però appena metà dei bambini completa il ciclo della scuola primaria, e l’occupazione giovanile rimane bassa.

Il nuovo rapporto UNICEF “Progress for Children. A Report Card on Adolescents”mette in evidenza altre conseguenze allarmanti di un progresso diseguale tra gli 1,2 miliardi di adolescenti del pianeta.

«Gli svantaggi imputabili alla povertà, all’appartenenza di genere o alla disabilità impediscono a milioni di adolescenti di realizzare il loro pieno diritto ad avere un’istruzione di qualità, a ottenere assistenza sanitaria, protezione e partecipazione.»

«Questo studio rafforza la nostra comprensione dei problemi che affliggono gli adolescenti più poveri e svantaggiati. È tempo di soddisfare i loro bisogni, non dobbiamo lasciarli indietro.»

Principali dati del rapporto

Ogni anno 1,4 milioni di adolescenti muoiono a causa di incidenti stradali, complicazioni dovute al parto, suicidi, AIDS, violenze e altre cause.

In Africa, le complicazioni della gravidanza e del parto sono la principale causa di morte per le ragazze tra i 15 ai 19 anni.

In un sondaggio effettuato nella Repubblica Democratica del Congo, il 70% delle ragazze sposate tra i 15 e i 19 anni ha detto di aver subito violenza dall’attuale (o ex) partner o coniuge.

Oltre un terzo delle donne tra i 20 e i 24 anni nei Paesi in via di sviluppo (Cina esclusa) si sono sposate prima di compiere 18 anni, e circa un terzo addirittura prima di avere 15 anni. In Niger, metà delle ragazze tra i 20 e i 24 anni hanno partorito prima di aver compiuto 18 anni.

Globalmente, il 90% dei bambini in età scolare frequenta la scuola primaria. Nonostante i progressi a livello mondiale, il tasso di iscrizione alla scuola secondaria rimane comunque basso nei Paesi in via di sviluppo e numerosi alunni nella fascia di età della scuola secondaria frequentano di fatto le classi delle elementari.

L’Africa Subsahariana è la regione del mondo con i peggiori indicatori nell’istruzione secondaria. Globalmente, 71 milioni di bambini che dovrebbero frequentare la scuola media inferiore non vanno a scuola, e 127 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni sono analfabeti e per lo più in Asia meridionale e Africa Subsahariana.

Il rapporto dell’UNICEF sottolinea l’urgenza di realizzare programmi e politiche a sostegno dei diritti di tutti gli adolescenti. L’adolescenza è una fase critica dell’infanzia in cui il giusto investimento può interrompere il ciclo della povertà e portare vantaggi economici, sociali e politici a adolescenti, comunità e nazioni.

Gli adolescenti devono essere riconosciuti come veri agenti del cambiamento nelle loro comunità. Le politiche sociali, oltre a proteggere gli adolescenti e i bambini, dovrebbero anche fare leva sulla loro attitudine alla creatività, all’innovazione e all’energia per la risoluzione dei problemi che li riguardano.

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SCIENZE: ADOLESCENZA E FUMO

 

La dipendenza del fumo diventa sempre più frequente tra gli adolescenti, vediamo quali sono i danni che può provocare.

Il fumo è una dispersione vischiosa di particelle solide in un gas. Può essere generato durante la liberazione di prodotti gassosi di alcune reazioni chimiche.

L’apparato respiratorio è l’insieme degli organi e delle strutture che consentono gli scambi gassosi tra l’ambiente circostante e l’organismo umano.

Gli organi delle vie respiratorie sono: le cavità nasali, la bocca, la faringe, la laringe, la trachea e i bronchi che formano il canale e che permettono all’aria di arrivare ai polmoni.

Le cavità nasali e la bocca: L’aria entra nel naso attraverso le narici che dopo si distinguono in tre cavità: riscaldano l’aria, filtrano l’aria con la mucosa e umidificano l’aria inspirata. L’aria può entrare anche dalla bocca.

La faringe: Attraverso il naso, l’aria entra nella faringe. In questo organo transitano sia gli alimenti e sia l’aria che inspiriamo.

Quando ingeriamo, l’apertura della laringe infine viene chiusa dall’epiglottide che è una piega di cartilagine. La laringe è un organo a forma di imbuto rovesciato.Al suo interno ci sono le corde vocali che possono produrre suoni.

La trachea: Dalla laringe, l’aria passa nella trachea che scende davanti all’esofago.Le cellule delle pareti interne della trachea producono muco e ciglia in continuo movimento.

I bronchi: Nella parte inferiore la trachea si articola nei due bronchi. Uno di questi entra in un polmone dividendosi in bronchioli.

L’unione formata da trachea, bronchi e bronchioli è chiamata albero bronchiale.

I polmoni sono i principali organi dell’apparato respiratorio e sono fatti di un tessuto spugnoso e si trovano nella gabbia toracica.

I due polmoni occupano ciascuno metà della cavità toracica e quello di sinistra è leggermente più piccolo perché deve dare spazio al cuore e il polmone di destra è suddiviso in tre parti chiamati lobi, mentre quello di sinistra ha due lobi.

Ciascun polmone è avvolto dalle pleure che racchiudono a loro interno il liquido pleurico. All’interno dei polmoni i bronchioli diffondano fino a formare gli alveoli polmonari, piccolissime cavità. Ogni polmone contiene centinaia di milioni di alveoli e rende così disponibile una grande superficie per lo scambio di gas.

Quando si fuma una sigaretta vengono trasportati migliaia di composti chimici tra cui la nicotina, il catrame e il monossido di carbonio.

La nicotina è una sostanza molto tossica che ha effetti sul sistema nervoso. Quando si inala il fumo di una sigaretta, attraverso i polmoni la nicotina passa nel sangue, che la trasporta nell’organismo.

La nicotina fa aumentare la frequenza cardiaca e la pressione del sangue.

Il catrame contiene molte sostanze cancerogene, se una sigaretta ha il filtro prende soltanto una parte del catrame e il resto va versato nelle vie respiratorie e sui polmoni.

Il monossido di carbonio si lega in modo continuo all’emoglobina e la conseguenza è una diminuzione della capacità respiratoria.

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INGLESE: MALALA

 

Malala Yousafzai is a young Pakistan student and activist,the 2014 Nobel Peace Prize winner, who has distinguished herself, from an early age, for her commitment to achieve greater rights for a complete and free education for girls.

At the age of eleven, when she was probably worrying about having a new video game or a pair of fashionable shoes, Malala began blogging for the BBC, which chronicles her life under the Taliban regime in a part of Pakistan they occupied, the district of Swat, opposed to female work and any type of education for girls. This position earned her a nomination for the International Children’s Peace Prize in 2011 for the fight for the rights of young people. At the age of twelve, Malala is already a figure of international prominence who, however, represents a very significant threat to the Taliban due to her need to shout to the world that women also have rights that must be respected.

For this reason, on 9 October 2012, as she was returning home from school on a bus, a man on board fired a pistol shot in her face, leaving her dying. Emergency admitted to the Peshawar military hospital, she managed to survive thanks to a careful surgical removal of the bullet from her head. Despite this, the Taliban leader Insanullah Ihsan, having claimed responsibility for the attempt on the young girl’s life, declares that she “is the symbol of infidels and obscenity” and that therefore she would have been the subject of new terrorist attacks. Later she moved to Birmingham in the UK, where a hospital had offered to treat her, and then Malala and  her family temporarily settle in the West Midlands.

The young woman, alive by a miracle, had embarked on a battle that she had no intention of abandoning for any reason and which for the first time had shed light on the conditions of millions of children around the world without the right to an education.

On 10 October 2014, 17-year-old Malala, who was awarded the Nobel Peace Prize together with 60-year-old Satyarthi, became the youngest winner of a the prize and founded Malala together with her father Ziauddin.

The surprising story of this courageous girl, who managed to get her voice out and fight for a just cause, thrilled the whole world by putting it in front of the reality of the facts. Malala’s incredible strength inspires many, young and old, and makes us understand that the society we live in can be changed without resorting to weapons, but by giving concrete hope to populations in need of living a better life.

On her sixteenth birthday, Malala delivers a historic speech on the power of education as an instrument of peace.

” The extremists were and are afraid of education, books and pens. They are afraid of the power of education. They are afraid of women. The power of women’s voices scares them. And that’s why they just killed 14 innocent medical students in Quetta. That’s why they blow up schools every day. This is why they kill polio volunteers in Khyber Pukhtoonkhwa and Fata. Because they have had and are afraid of change, of the equality that it would bring to our society. The Taliban are afraid of books because they don’t know what is written inside “.

Malala sinks the knife, thanks to irony. He makes fun of the Taliban, making them look ridiculous.

The explicit end is very strong. Malala recites it with a raised finger, looking the whole world in the eye. It is powerful because it does not lose the focus of the speech. It remains glued to the initial thesis: education that saves life.

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FRANCESE: LE RÉSEAU SOCIAL

 

Un réseau social se compose de tout groupe d’individus connectés les uns aux autres par différents liens sociaux. Pour les humains, les liens vont de la connaissance occasionnelle, aux relations de travail, aux liens familiaux. L’objectif principal des réseaux sociaux est de faciliter la gestion des relations sociales en permettant la communication, le partage de contenu numérique par le biais de simples phrases écrites, des liens, de la musique, des images ou même des vidéos.

Pour faire partie d’un réseau social, vous devez d’abord créer votre profil personnel à partir d’informations de base, telles que nom, prénom et adresse e-mail privée, jusqu’à vos intérêts et passions, vos expériences professionnelles. À ce stade, il est donc possible d’inviter vos amis à rejoindre votre réseau virtuel, qui à leur tour peuvent commencer à faire de même, pour que vous vous retrouviez à élargir le cercle des contacts avec des amis d’amis et ainsi de suite idéalement pour pouvoir pour inclure des utilisateurs du monde entier. Par exemple, pour utiliser Facebook, l’un des réseaux sociaux les plus connus qui soient, il vous suffit de partager quelque chose, comme une phrase, une image ou une vidéo, sur laquelle d’autres peuvent exprimer leur opinion ou non à travers le so- appelé likes. s’applique également à Twitter, un autre réseau social très connu, fondateur des soi-disant hashtags.

En plus de Facebook et Twitter, il y avait aussi le moins populaire Google +, de la maison homonyme Google, qui offrait essentiellement les mêmes fonctionnalités que Facebook. Bien sûr, en plus de ceux-ci, il existe de nombreux autres réseaux sociaux, tels qu’Instagram, Pinterest, LinkedIn et Flickr, pour n’en nommer que quelques-uns, dans lesquels, dans tous les cas, les seuls mots de passe à suivre sont toujours la communication. avec d’autres utilisateurs.

Par conséquent, à ce stade, vous devriez avoir enfin compris à la fois ce qu’ils sont, à quoi ils servent et, surtout, comment les réseaux sociaux sont utilisés.

 

 

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MUSICA: I GUSTI MUSICALI DEGLI ADOLESCENTI

 

La musica è un’arte amata profondamente dalle persone, di qualsiasi età, tutti hanno un cantante preferito o una canzone che adorano particolarmente. La musica si evolve col passare degli anni e le generazioni sviluppano gusti diversi.

Il Kpop

Fra i generi musicali spopolati ultimamente troviamo il Kpop. L’onda coreana ha travolto il mercato musicale mondiale, specialmente quello americano. Grandi esponenti del genere sono i BTS, con la loro hit Dynamite e la loro collaborazione nel remix di Savage Love, di Jason Derulo.

R&B

Un altro genere molto amato e tornato in voga è l’R&B. Originariamente, l’R&B era una versione ritmata del blues, suonato per la stragrande maggioranza da afroamericani e fortemente influenzato anche da gospel. Successivamente venne assimilato dai bianchi e ispirò così il rock and roll.

Negli anni sessanta il rhythm and blues passò di moda per essere rimpiazzato da altre espressioni musicali. Il genere ha tuttavia ritrovato il proprio successo, da prima con il contemporary R&B a partire dagli anni ottanta e poi con l’alternative R&B negli ultimi anni. Negli anni 2010 il genere è stato plasmato da diversi artisti creandone un’unione con il pop, tali artisti sono ad esempio il giovane cantante britannico Ed Sheeran, Bruno Mars, Jason Derulo, Ariana Grande, Justin Timberlake e John Legend.

Pop e Rap

La musica pop, traduzione del termine inglese pop music, è un genere musicale appartenente all’insieme della popular music, che trova origine, nella sua forma moderna, come derivazione del rock and roll. I principali esponenti della musica pop nel passato furono Micheal Jackson, riconosciuto come il re del pop, e Madonna. A dominare la scena pop e rap negli ultimi anni sono stati Drake, Post Malone, Justin Bieber, Ariana Grande, Taylor Swift, Cardi B e Nicki Minaj.

l rapping spesso abbreviato semplicemente in rap, è una forma di oratoria musicale che presenta «rima, discorso ritmico e linguaggio di strada», che è eseguita o cantata in diversi modi, spesso sopra un beat o un accompagnamento musicale e deriva dall’ R&B. Tra i principali esponenti della musica rap ritroviamo Eminem, Snoop Dogg, Kendrick Lamar, Kanye West.

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RELIGIONE: GIULIA GABRIELI

 

Giulia Maria Gabrieli (Bergamo, 3 marzo 1997 – Bergamo, 19 agosto 2011) è stata una giovane italiana proclamata serva di Dio dalla Chiesa cattolica. Giulia era una ragazza normale, semplice e solare, profondamente cattolica; fra le sue passioni vi erano la scrittura e la danza.

Il 1º agosto 2009, mentre la famiglia si trovava in vacanza al mare, Giulia si accorse di una tumefazione sulla mano sinistra; inizialmente i genitori considerarono la causa di ciò una semplice puntura d’insetto, ma accorgendosi che tale sintomo non svaniva, la ragazza si sottopose ad una serie di esami. La diagnosi risultò essere quella di tumore pertanto Giulia affrontò una chemioterapia. Nonostante la malattia, continuò ad andare a scuola, preparando e superando brillantemente gli esami di terza media.

Giulia aveva un talento particolare per la scrittura e le pagine da lei scritte sulla sua esperienza furono in seguito raccolte e pubblicate nel libro intitolato “Un gancio in mezzo al cielo”, titolo suggerito da un classico di Claudio Baglioni, “Strada facendo”, che Giulia amava particolarmente.

Durante il suo cammino, Giulia si imbatté nella figura di Chiara Badano in modo che la malattia non la allontanasse dal Signore, ma la avvicinasse a Lui. Non mancò un momento di crisi, in cui si domandò se Dio non l’avesse abbandonata. Recatasi a Padova per una radioterapia, era entrata nella Basilica di Sant’Antonio dove, anche grazie all’incontro fortuito con una donna in preghiera, ritrovò quella gioia nell’affrontare il suo calvario. La sua gioia era contagiosa. Così facendo non provocava l’allontanamento degli altri, come succede di solito in questi casi, trovando invece in loro uno stimolo ad andare avanti e, nello stesso tempo, riuscendo ad essere anche occasione di conversioni.

Giulia è morta a Bergamo la sera del 19 agosto 2011, mentre alla Giornata mondiale della gioventù di Madrid era in corso la Via Crucis dei giovani. La giovane riposa nel Cimitero monumentale di Bergamo. Il 7 Aprile 2019, presso il Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano, monsignor Beschi, in presenza del postulatore Fra Carlo Calloni e del vice-postulatore don Mattia Tomasoni, ha dato avvio alla fase diocesana del processo di beatificazione, proclamando Giulia “Serva di Dio”. Di lei hanno parlato, tra gli altri, Rai 1, Rai 2 Rete 4, TV2000 Corriere della Sera. Pochi mesi dopo la sua scomparsa è stata costituita L’Associazione con Giulia Onlus, per iniziativa dei genitori e di familiari ed amici, con l’intento di realizzare i progetti che aveva a cuore, specialmente per i giovani ed i bambini malati.

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SCIENZE MOTORIA: CALCIO

 

Il calcio è uno sport di squadra giocato con un pallone sferico su un campo di gioco rettangolare, con due porte. È giocato da due squadre composte da 11 giocatori. Dieci di essi possono toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa. Il portiere può toccare il pallone anche con mani e braccia, solamente se il pallone si trova però in area di rigore. L’obiettivo del gioco è quello di segnare più gol della squadra avversaria, facendo passare il pallone oltre la linea della porta avversaria. La durata di una partita è di 90 minuti, divisi in due tempi da 45 min ciascuno più un eventuale recupero.

Le partite di calcio sono giocate a livello amatoriale e professionistico. Nel calcio professionistico i calciatori sono undici e la correttezza del gioco è fatta osservare da un arbitro e dai suoi assistenti. Il calcio è diventato lo sport più popolare al mondo perché è basato su norme semplici.

La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata in Inghilterra nel XIX secolo. Da allora il calcio si è diffuso prima in Europa poi in Sud America e quindi nel resto del mondo. Il calcio rientra nelle discipline olimpiche.

La competizione calcistica più importante è la Coppa del Mondo FIFA, che si disputa ogni quattro anni. Si tratta dell’evento sportivo più seguito in assoluto. Ad oggi le più importanti competizioni ufficiali per club in Europa sono la Uefa Champions League e la Uefa Europa League.

Fra i calciatori più importanti del passato e del presente della storia del calcio ricordiamo particolarmente  Diego Armando Maradona, campione del Mondo con l’Argentina nel 1986 e vincitore di 2 scudetti con il Napoli, da molti considerato il calciatore più forte di tutti tempi, al pari del brasiliano Pelè, di Cristiano Ronaldo vincitore di 5 Champions, moltissimi campionati e coppe nazionali e altrettanti palloni d’oro , e il fenomeno del Barcellona Lionel Messi, con ben 6 palloni d’oro (record) e 4 Champions. Tra i calciatori italiani più forti di tutti i tempi ricordiamo Totti, Baggio, Del Piero, Maldini, Buffon e molti altri campioni. La nazionale italiana di Calcio, inoltre, può vantare un grandissimo palmares, specialmente nella Coppa del Mondo, essendo, con 4 mondiali, al pari del Germania, la squadra con più coppe vinte, dietro solo al Brasile, in questa competizione.

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TECNOLOGIA: LA PLAYSTATION

 

PlayStation è la prima console prodotta da Sony Interactive Entertainment dal 1994 al 2000.

Con la PlayStation la Sony è entrata per la prima volta nel campo delle console ed è stato un enorme successo dando inizio ad una rivoluzione che ha modificato l’immagine delle console stesse per il grande pubblico, da prodotto pensato per un pubblico più giovane a realtà tecnologica in grado di cambiare la quotidianità familiare. Il successo della PlayStation è dovuto non solo alla elevata qualità e versatilità dell’hardware prodotto, ma soprattutto a una grande campagna pubblicitaria senza precedenti in questo campo, con spot di forte impatto e originalità. Dato il grande successo della prima console, la Sony decide di non interrompere la produzione: nel 2000 immette sul mercato un nuovo modello denominato PSone. Si tratta una versione ridisegnata e più piccola, alla quale poi verrà affiancata la PlayStation 2, che mantiene la compatibilità con tutti i titoli creati per la console precedente. Nel 2003 Sony avvia la produzione e il commercio – esclusivamente in Giappone – di una macchina chiamata PSX, un personal video recorder basato sulla tecnologia della PlayStation 2. La produzione della PSone termina nel marzo 2006.

A partire dal 2011 Sony ha reso disponibile gran parte dei titoli della Playstation 3, seguita poi dalla Ps4 nel 2013, e dall’ultimissima PS5, rilasciata nel 2021 e considerata la console più avanzata e efficiente mai programmata.

A fronte di numerosi studi che dimostrano quanto alcuni videogiochi possono migliorare i parametri cognitivi ma esistono altrettante voci autorevoli che mettono in guardia sui potenziali rischi. I ricercatori sottolineano che i videogiochi sono ormai diventati estremamente sofisticati e realistici. Alcuni giochi “possono collegarsi a Internet, consentendo a bambini e adolescenti di giocare e conversare con adulti e compagni di gioco sconosciuti”. Sebbene alcuni giochi veicolino contenuti educativi, molti tra quelli più popolari contengono anche aspetti negativi. Le preoccupazioni sono legate principalmente agli effetti di un uso eccessivo dei videogiochi e al grado di coinvolgimento nei ruoli e nei personaggi, oltre alla difficoltà nel gestire la quantità di tempo dedicato al gioco. Possibili effetti dannosi dei videogiochi sono un minor tempo dedicato alla socializzazione con amici e familiari, la mancanza di tempo per le attività scolastiche e ricreative, meno tempo dedicato all’esercizio fisico, con incremento dello stile di vita sedentario e le relative conseguenze che ne derivano, come l’obesità.

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TEMA ADOLESCENZA LUCA DE ROSA III D by Luca - Ourboox.com
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ARTE: LA PUBERTÀ DI EDVARD MUNCH

 

L’artista Edvard Munch (Løten 1863 – Oslo 1944) è stato uno dei più grandi pittori del XX secolo. I suoi dipinti, di un’angosciante potenza, sono considerati capolavori dell’arte espressionista. Il giovane Edvard trascorre un’infanzia devastata dalla povertà e da profondi lutti: a solo cinque anni quando la madre muore di tubercolosi; la stessa sorte colpirà l’amata sorella Johanne Sophie.

Munch reagirà a queste disgrazie rifugiandosi nell’arte. Nel 1885 dipinge “La fanciulla malata”, opera in cui l’artista adopera del diluente per far colare la vernice sul dipinto, come lacrime di dolore che sporcano la tela. Nonostante le indubbie capacità artistiche, il padre lo spinge verso lo studio dell’ingegneria. Non durerà molto: Edvard continua a dipingere, e nonostante le sue opere di esordio non incontrino i favori della critica, nel 1899 vince una borsa di studio che lo porterà a Parigi. Mentre si trova a Parigi per studiare i maestri dell’avanguardia francese, Edvard Munch apprende dalla morte del padre. Tale notizia condurrà l’artista, già provato dai lutti infantili, in uno stato di depressione, esasperato dall’abuso di alcool.

Nel 1893 Munch dipinge il suo capolavoro più celebre, “L’Urlo”, diventato icona di un’angoscia interiore, impossibile da comunicare agli altri. Esistono quattro versioni dell’opera, la più nota è esposta alla Galleria Nazionale di Oslo. Nel 1908, benché famoso e stimato come artista, Edward Munch continuava a soffrire di una forma di depressione che scaturiva in profonde crisi nervose esasperate dall’alcolismo. Nel 1937, inoltre, il regime nazista lo perseguitò come fece con altri artisti. Morì nel 1944.

LA PUBERTÀ

La pubertà è un dipinto del pittore Edvard Munch. Il soggetto è una adolescente, nuda, seduta che con le mani copre la zona pubica. Come in altri quadri di Munch, i colori sono piuttosto scuri e vi è un uso efficace del rosso.

Centro dell’interesse di Munch è infatti l’uomo, il dramma del suo esistere, del suo essere solo di fronte a tutto ciò che lo circonda. C’è soltanto l’essenziale. La figura è realistica, il volto incerto e spaurito dice il turbamento della ragazza per il mutamento che sente compiersi nel proprio essere. Il passaggio dallo stato di fanciulla a quello di donna, il cui destino forzato è di amare, procreare, morire, non è per Munch un evento fisico-psicologico, ma un problema sociale. Il fatto veramente importante non è la descrizione di una situazione psicologica, ma la nuova concezione del valore, della funzione del simbolo, che è sempre il segno di un divieto. L’ombra nera alla sinistra della fanciulla è forse la chiave di lettura dell’intero quadro.Il suo ruolo, è solo quello di procreare e accudire i figli. Nel momento in cui la fanciulla diventerà quindi una donna, perderà lo stato di libertà in cui aveva vissuto fino a quel momento compiendo un inesorabile passo verso la morte.

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