LA MODA
La moda indica uno o più comportamenti collettivi con criteri differenti.
Il termine moda deriva dal latino ed ha vari significati: maniera, norma, regola, melodia, tempo, moderazione, ritmo, tono ecc.
Questo termine è spesso correlato al modo di abbigliarsi. La moda o costume nasce dalla necessità umana di sopravvivere coprendosi con tessuti, pelli o materiali lavorati per essere indossati. Dopo la preistoria l’abito assunse anche precise funzioni sociali, atte a distinguere le varie classi. Anche le donne, che solitamente erano escluse dal potere, si vestivano con cura, ricchezza ed eleganza. Più legato alla psicologia è l’aspetto del mascheramento. Gli abiti possono servire a nascondere lati della personalità che non si vogliono fare conoscere o, viceversa, a mostrarli.
Si pensa che la moda nasca dalla necessità umana, correlata alla sopravvivenza, di coprirsi con tessuti, pelli
o materiali lavorati per essere indossati. Tuttavia, uno sviluppo delle diverse fogge di abbigliamento si
osserva solo dal 1200-1300 in Occidente.
La moda ha origine con i sarti, gli unici che potevano tagliare i tessuti: le stoffe erano molto costose, quindi un
buon taglio era quello che lasciava meno scarti.
Era una professione preclusa alle donne, che avevano compiti minori.
Cultori della prestanza fisica e dello sport, i greci preferirono abiti che permettevano scioltezza di movimento. Sopra la veste si portava un mantello più o meno lungo e pesante.
Dopo l’affermazione del Cristianesimo, non vi furono sostanziali mutamenti nella moda per parecchi secoli, e i canoni dell’abbigliamento rimasero fissati a quelli dell’epoca tardo romana.
Il clima gelido delle case dove non esisteva ancora il camino e mancavano le finestre a vetri, determinò la diffusione della pelliccia, elemento di lusso usato come fodera.
Abissale era la differenza degli indumenti dei ceti più bassi rispetto a quelli signorili. Mentre i poveri spesso non avevano né scarpe né un mantello per coprirsi, i signori indossavano abiti ricamati in oro e calzature purpuree.
Dal Trecento in poi si verificò una vera e propria rivoluzione vestiaria: per la prima volta dopo secoli gli abiti maschili si differenziarono nettamente da quelli femminili: la donna continuava a portare vesti attillate ma rese sempre più lunghe dallo strascico, mentre verso la fine del secolo grande scandalo suscitò l’introduzione della scollatura. Inoltre nacquero le calze, le suole ed il turbante, le gonne e le sottogonne imbottite, i primi gioielli attaccati ai vestiti, le prime cuffie e nuove acconciature.
Al Seicento si deve l’invenzione della parrucca, della cravatta, del pizzo e del merletto.
Durante il 1700, si diffusero molti abiti francesi, come per esempio l’andrienne o robe à la française, la robe en chemise, il gillet ecc. Inoltre anche il trucco era molto diffuso sia tra gli uomini, sia tra le donne.

Per quanto riguarda la moda ottocentesca, fu caratterizzata dalla nascita dei vestiti appositi per la caccia, per la vita in campagna e per l’equitazione.
Dalla fine dell’Ottocento agli inizi del Novecento si iniziano a distinguere i primi stilisti, quindi non più sarti ma persone che creavano nuovi tagli, nuove stoffe e nuovi canoni nel modo di abbigliarsi. Sempre in questo periodo, Charles Worth, sarto inglese, introdusse a Parigi i primi capi di Haute Couture diventando il primo a creare a proprio gusto i vestiti ed a non lavorare solo su commissione. Inoltre, fu il primo a rappresentare i suoi abiti attraverso modelle e creando presentazioni. E’ il primo a firmare i suoi abiti dando inizio al “potere della firma” che diventa elemento di riconoscibilità dell’abito ed elemento di rassicurazione sul mercato.

Per quanto riguarda il 1900, gli Anni 20 sono sinonimo di rinascita, cambiamento. La donna rinnova il modo di vestirsi e di apparire, vuole divertirsi, fuma, guida l’auto, si scatena nelle sale da ballo. La moda del momento è fatta di vestiti elegantissimi, frange, perline, piume, paillettes, outfit appariscenti e comodi per potersi muovere liberamente. Make-up precisi e studiati, acconciature semplici, tagli corti, caschetti e frangette. E le scarpe? Alte, ma comode per potersi sfrenare in pista. Coco Chanel è l’idolo del momento. Esplode la moda del tubino nero, del tailleur in tweed e jersey e del profumo: nasce Chanel n°5.
ANNI 50:

Negli anni 50, nascono due stili diversi: il “Bon Ton” ed il “Pin Up”, caratterizzati da gonne a ruota molto ampie e colorate, strette in vita. Camice a pois o bianche, foulard al collo o in testa. Oppure vestiti con gonne sempre molto ampie che evidenziano il punto vita.
GLI ANNI 70:
Sex, drug & rock’n’roll. Epoca di glamour, di rockstar leggendarie, di glitter e disco music. L’uso dei jeans e delle sneakers, le salopette e le tute genderless sono tutte invenzioni di quest’epoca. Eccesso, outfit scintillanti, lunghezze maxi. Le tute, in stile disco, vistose e aderenti con i loro colori acidi, si facevano notare. Abiti lineari, unisex, con blazer, pantaloni palazzo. Turbanti, stivali alti, giacche di pelliccia. Gonne ampie, a balze, etniche. E il maxi dress, capo iconico di questo decennio.

GLI ANNI 80:
Gli anni passano e la società cambia. Siamo arrivati al boom economico, ai modelli di società perfetta e conservatrice. Ma è proprio l’epoca in cui i giovani esprimono a pieno il loro disagio. A Londra, nasce il Punk, un non-movimento che respinge tutto e tutti. Nasce l’ estetica del brutto. Rabbia, voglia di protesta. I giovani indossano vestiti sporchi, indecorosi, maltrattati, che ricordano le divise degli operai di fabbrica, e insieme, ci abbinano giacche e cravatte che rimandano all’abbigliamento della borghesia. In parallelo, l’abbigliamento dello skater, acquisisce importanza. Lo streetwear appare nelle periferie newyorkesi. Nasce la cultura dell’ hip hop, dei jeans larghi, delle felpe oversize, delle scarpe Converse.

ANNI 2000:
L’ icona degli anni 2000 per tutte le teenager, è sicuramente Paris Hilton. E se si nomina Paris, non si può non pensare ad un colore: il rosa. Tuta rosa rigorosamente a vita bassissima, micro top, occhiali Carrera, e Pinko Bag. Cinta gioiello D&G, zeppe altissime e Bucket Hat, conosciuto da molti come il cappello da pescatore. Le tute da ginnastica sono indossate proprio da tutti, in particolare modo quelle Adidas. Dai modelli in acetato, a quelli in cotone, a zampa, con bottoni laterali. La tuta diventa il nuovo Must Have del momento. In questi anni insieme alle Dr. Martens, alle zeppe platform e alle sneakers, vanno tantissimo le Sabot, le famose scarpe con il tallone scoperto. Torna anche il tartan, che dona agli outfit più formali, un tocco dandy.

LA MODA IN ITALIA:
La moda italiana è considerata una delle più importanti del mondo, insieme a quelle di Francia, Stati Uniti d’America, Gran Bretagna e Giappone. La moda è sempre stata una parte importante della vita culturale e della società del paese.
La moda italiana divenne prominente tra l’XI e il XVI secolo, quando lo sviluppo artistico in Italia era al suo apice. Città come Roma, Palermo, Venezia, Milano, Napoli, Firenze e Vicenza hanno iniziato a produrre beni di lusso, cappelli, cosmetici, gioielli e tessuti pregiati. a partire dalle serate di moda del 1951-53 tenute da Giovanni Battista Giorgini a Firenze, la “scuola italiana” iniziò a competere con l’alta moda francese, e etichette come Ferragamo e Gucci iniziarono a lottare con Chanel e Dior.
MILANO: Dal 2009 Milano viene considerata la capitale della moda, superando anche città come New York, Parigi, Roma e Londra. La maggior parte delle grandi firme della moda italiana, come Versace, Prada, Armani, Trussardi, Moschino e Dolce & Gabbana hanno sede a Milano. Sono presenti in città anche numerose boutique di case di moda internazionali, come Louis Vitton, H&M e Ralph Lauren. Due volte all’anno, a Milano si tiene la settimana della moda, come accade anche a New York, Londra, Parigi, Tokyo e Los Angeles. L’area dove la moda milanese è maggiormente presente è il cosiddetto quadrilatero della moda, racchiuso tra le vie Monte Napoleone, Manzoni, della Spiega e corso Venezia. Altri importanti canali dello shopping sono la galleria Vittorio Emanuele II, piazza Duomo, via Dante e corso Buenos Aires.
A febbraio si tiene “Milano Unica” Salone dei tessuti e degli accessori in cui viene presentato il top della produzione italiana ed europea per la stagione primavera/estate, ed autunno/inverno. Questa manifestazione apre le porte ad altri eventi relativi alla moda (“MI, Milano prêt-à-porter; Mipel; Micam Shoevent).

ROMA: Anche Roma è considerata una capitale della moda. Importanti case di moda di lusso, e gioielli, come Valentino, Bulgari, Fendi, Gattinoni, Roberto Capucci, Renato Balestra, Laura Biagiotti, Sandro Ferrone e Brioni hanno sede principale o sono state fondate a Roma. Inoltre, altre grandi etichette internazionali come Louis Vuitton, Hermes, Chanel, Dior, Prada, Dolce & Gabbana, Gucci, Versace, Max Mara, Tod’s, Salvatore Ferragamo, Armani e Versace hanno boutique di lusso a Roma, soprattutto lungo la celebre via dei Condotti, in Piazza di Spagna e via Frattina.

FIRENZE: Un’altra città italiana che si distingue nel mondo della moda è Firenze, sede di alcuni delle più grandi firme dell’alta moda, come Roberto Cavalli, Gucci, Patrizia Pepe, Enrico Coveri e molte altre ancora. Inoltre a Firenze si tiene ogni anno Pitti Immagine, uno tra gli eventi di moda più prestigiosi ed importanti del panorama della moda internazionale


ALTRI PROGETTI:
FASHION HUB è il progetto di Altaroma dedicato a formazione e promozione dei Fashion Talents del Made in Italy. Altaroma mette a disposizione degli stilisti provenienti da Accademie di Moda, Istituti e Università della Moda, lo spazio di Fashion Hub per il sostegno dei giovani designer, con l’obiettivo di valorizzarne il talento.
Con Fashion Hub, gli stilisti emergenti dispongono dell’intero know how di Altaroma, di un network di professionisti e di una considerevole contact list. Sono inoltre a disposizione ufficio stampa e sala sfilata. Con il progetto, Altaroma offre la possibilità di portare le proprie collezioni in passerella e presentarle ad una esclusiva platea di giornalisti del settore.
SHOWCASE è una vera e propria vetrina promozionale per i nuovi talenti che desiderano presentare le proprie collezioni di abbigliamento e accessori ad un pubblico di addetti ai lavori.
PORTFOLIO REVIEW:Il progetto è rivolto a fashion designer, illustratori e designer che hanno sviluppato progetti moda sostenibili.
Published: Oct 17, 2021
Latest Revision: Oct 17, 2021
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