Giallo CFP, giallo.

Giallo CFP, giallo

Capitolo 1: crema pasticcera

Sinceramente non mi ricordo niente di quel giorno, pensavo fosse un giorno come tutti quelli della mia vita noiosa e ridondante. Ritornando al lunedì di 1 settimana fa posso solo dire che la cosa più strana successa quel giorno era la perquisizione a sorpresa della direttrice, una perquisizione completa degli zaini di tutti gli alunni; molti rivendicarono il diritto di privacy, ma dopo un feroce sguardo della preside si ammutolirono e si sedettero muti al loro posto, come gatti di fronte a un cane.

Arrivarono nella nostra classe per la perquisizione un’ora dopo la nostra entrata nella struttura, tutto filava liscio, a parte qualche sigaretta di alunni misteriosi e solitari, ma io lo sapevo lo facessero solo per darsi arie, arie che gonfiano la testa e che, prima o poi, la fanno scoppiare. Secondo il loro ordine di perquisizione io sembravo l’ultimo della fila, quindi mancavano ancora 4 compagni prima di me. 3 compagni prima di me. 2 compagni prima di me. 1 compagno prima di me.

<SBAM>

La testa del mio compagno Elio dall’alto delle sue nuvole finì schiacciata al suolo dalla possente mano della preside.

“Lurido assassino!” esclamò con fierezza la Direttrice “Lo sapevi anche tu che saremmo arrivati e tu non hai battuto ciglio eh?”

Ad un certo punto il Dott. Scaccabarozzi estrasse dallo zaino di Elio una sac a poche piena di crema pasticcera, cosa sì assurda, ma è pur sempre vero che facciamo pasticceria, e il giorno prima avevamo fatto appunto della crema, ma perché Elio l’avrebbe riportata a scuola?

E come mai la preside era tanto in fissa con questa crema pasticcera?

Elio non poté obiettare e lo allontanarono dalla classe, lasciando tutti sbalorditi.

Il giorno dopo le perquisizioni continuarono, ma ripresero dall’inizio; si sentivano in tutti i corridoi pianti e gemiti per oggetti non consoni trovati nelle cartelle che venivano sequestrati, ma la preside era tranquilla, le aveva un solo obiettivo.

Quando toccò alla nostra classe, questa volta con l’assenza di Elio, si presentò alla porta solo Scaccabarozzi e, senza neanche salutare all’entrata, entrò e sequestrò solo qualche sigaretta e 1 coltello, per il resto nient’altro riconducibile alla scena del giorno prima.