scoperta dell’america

Nel 15 secolo gli europei avevano poche conoscenze degli altri territori come Africa o Asia. Dell’America e dell’Oceania ne ignoravano l’esistenza e non conoscendo quello che si trovava al di là dell’oceano si immaginavano popolazione formate da esseri  mostruosi e spaventosi.

Una grande incognita per gli europei era l’oceano atlantico, conoscevano soltanto i mari interni o le coste europee e africane, le loro mappe si basavano sulle conoscenze di Tolomeo del II secolo.

Nel 1430 un popolo europeo, i Portoghesi, sviluppò un nuovo tipo di nave, la caravella. Queste erano diverse dalle precedenti imbarcazioni nate per navigare in mari più tranquilli, fu introdotto un solo timone posto a poppa e fu progettata una nuova ciglia studiata appositamente per solcare le onde dell’oceano.

L’Europa del 15°secolo aveva un grande bisogno di spezie e metalli preziosi, principalmente oro. Le spezie venivano usate in molti modi, come aromi per la casa, per la conservazione dei cibi e per rendere più gradevoli i cibi in cucina, rivestivano quindi un grande valore commerciale con la conseguenza di un costo altissimo che aumentava ogni giorno vista la grande richiesta e la difficoltà nel rifornimento che avveniva via terra dall’Asia, inoltre i commercianti di spezie volevano il pagamento in monete d’oro ed in Europa questo metallo scarseggiava.

Il portoghese Bartolomeo Diaz con le sue caravelle  fu il primo a raggiungere le Indie via mare costeggiando l’Africa, aprendo così una nuova via commerciale. Anche altri navigatori cercavano nuove vie per raggiungere l’Asia, tra questi Cristoforo Colombo che aveva un progetto diverso dagli altri, voleva arrivare in oriente navigando verso occidente, basandosi sul fatto che la Terra fosse rotonda e ignorando l’esistenza di altre terre.

Per questo suo progetto, Colombo, aveva bisogno di finanziamenti che chiese, senza successo, al re del Portogallo, questi rifiutò il progetto perché venne ritenuto impossibile affrontare un viaggio di quel tipo. Si rivolse quindi al regno di Spagna a Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona. Loro accettarono, ma si dovette aspettare la fine della reconquista Cristiana di Granada contro i Mori, per mettere in atto il piano. Il 2 gennaio 1492 Isabella concesse tre caravelle: La Nina la Pinta e la Santa Maria. 

Il 3 agosto 1492 inizio il viaggio di Colombo e arrivò il 12 ottobre 1492  nelle Americhe pensando però di essere arrivato nelle Indie, motivo per cui chiamo gli indigeni Indios. Questi vennero descritti come un popolo gentile ma poco intelligente e tecnologicamente arretrato.

Dal suo primo viaggio Colombo tornò a mani vuote e ricevette diverse critiche, morì nel 1506 in povertà e semisconosciuto e nonostante altri 3 viaggi nelle Americhe non si rese conto di aver scoperto un nuovo continente, ma questa sua scoperta segnò la fine del Medioevo e diede inizio all’Età Moderna.

Il navigatore Amerigo Vespucci capì che le Americhe erano un nuovo continente staccato dagli altri. In suo onore  un cartografo tedesco dette il nome “America” al nuovo continente cioè Terra di Amerigo.

Fu un portoghese di nome Magellano che trovo un passaggio tra l’oceano Atlantico ed il Pacifico (oggi stretto di Magellano), ci mise 3 mesi e 20 giorni prima di raggiungere la prima isola abitata (isola di Guam) del Pacifico nell’arcipelago delle Marianne.

Le Americhe, se pur sconosciute agli Europei, hanno sempre ospitato antiche civiltà come gli Inca, Maya, Olmechi e Aztechi. Quest’ultimi erano una grande civiltà e davano grande importanza alla religione, essa richiedeva sacrifici umani pensando che gli dei si potessero nutrire con sangue umano. Nel 1519 uno spagnolo di nome Hernan Cortés conquistò gli aztechi.13 anni dopo nel 1532 Francesco Pizarro conquistò gli inca. Le civiltà amerindie vennero prese dagli spagnoli chiamati conquistadores, le religioni e tradizioni delle civiltà amerindie vennero convertite a forza in quelle spagnole.

I Conquistadores  pur essendo in grande minoranza riuscirono comunque a assediare le civiltà amerindie, tutto questo grazie alle armi da fuoco come archibugi e cannoni e soprattutto armature in ferro, mentre al contrario per gli amerindi che avevano ancora armi in pietra. 

Oltre a miglior armamento gli spagnoli hanno portato malattie infettive sconosciute alle civiltà amerindie che non avevano alcuna difesa immunitaria. 

Il re spagnolo affidò ai suoi coloni i territori delle Americhe  e tutti i suoi abitanti ridotti poi dopo in schiavitù. Le malattie portate dagli spagnoli si espandono decimando le popolazioni indigene, cosi i conquistadores furono costretti a prendere schiavi dall’Africa e portarli in America dando così inizio alla tratta dei neri.

Nel cinquecento l’economia è in ripresa, la popolazione europea aumenta, ritorna in vigore l’agricoltura e il commercio si espande prendendo dimensioni mondiali. Merci, navi e denaro costituiscono il capitale che solo i grandi mercanti riescono ad accumulare. Con i capitali si acquistano nuove merci o affittano navi o carri per il trasporto. Il mercante che possiede il capitale non lo spende tutto subito, ma lo investe per farlo poi aumentare. L’accumulo dei capitali permette lo sviluppo di un nuovo sistema economico chiamato capitalismo mercantile. 

Le grandi fiere medievali valiperdono importanza, ma nelle grandi città si moltiplicano le borse (edifici in cui grandi mercanti si radunano per concludere grandi affari).Si sviluppano le attività finanziarie, esse sono svolte principalmente da dei ricchi banchieri, ad esempio il banchiere tedesco Jacob Fugger, prestò al futuro imperatore Carlo V i soldi necessari per comprare i voti degli elettori.

A causa della ripresa dell’economia e alla maggiore richiesta di merci il bisogno di alcuni prodotti cresce più della sua disponibilità, questo causa un aumento dei prezzi e una gran parte della popolazione si impoverisce non potendo sostenere spese maggiori. Quando serve più denaro per comprare uno stesso prodotto si verifica un fenomeno detto inflazione.