La fine del medioevo

Verso la fine del medioevo, i navigatori erano attratti dal l’India perché ha molte spezie, utili per cucinare, mantenere la carne ed efficaci su altri campi. Il navigatore Vasco da Gama nel 1498 trovò il modo di arrivare in India senza pagare i pedaggi previsti via terra, percorrendo la costa del Africa arrivando così a Calicut (città delle India). Il navigatore Cistoforo Colombo, a differenza di Vasco de Gama voleva raggiungere l’est navigando verso ovest perché, secondo lui, la terra era sferica e non piatta come si credeva a quel tempo e nel 1492 Colombo ha il consenso di partire da Isabella di Castiglia. Gli diedero tre navi: due caravelle, la Nina e la Pinta  e un imbarcazione più grossa e pesante, la Santa Maria. Con queste tre navi e il suo equipaggio partirono da Palos il 3 agosto 1492. Colombo non aveva calcolato che nel mezzo del percorso si trovasse una nuova terra inesplorata perciò il cibo scarseggio e la tentazione di un ammutinamento era alto. Nel 12 Ottobre 1492 Cristoforo colombo sbarco a Cuba (lui non sapeva che era un nuovo continente), questo segnò la fine del medioevo e l’inizio del età moderna.  https://youtu.be/kC1tZWMwz78

L’età moderna

PROSEGUONO I VIAGGI E LE EPLORAZIONI

Dopo la morte di Cristoforo Colombo, altri navigatori raggiunsero il nuovo mondo, tra cui: Amerigo Vespucci che per primo si rese conto che Cristoforo Colombo non era arrivato in india ma in una nuova terra e Magellano che fa il primo giro del mondo e diede il nome di Oceano Pacifico perché le sue acque infatti erano pacifiche. Durante il viaggio di Magellano molti de suoi uomini morirono, tra i superstiti spicca Antonio Pigafetta che scrisse un accurato diario di bordo relativo al viaggio intrapreso da Magellano. Nel 1494 Spagna e Portogallo firmano il trattato di Tortdesillias che stabilisce la divisione dei nuovi territori con un confine immaginario chiamato Raya.

Gli europei conquistano le civiltà amerindie

il 18 febbraio 1519 Hernàn Cortés, il primo conquistadores (conquistatori spagnoli), ordino ai suoi uomini di conquistare l’impero azteco. In poco più di due anni Cortés conquista l’impero azteco rinominandolo Vicereame della nuova Spagna. La vittoria fu favorita da tre fattori: l’equipaggiamento migliore degli spagnoli, il pensiero degli Aztechi che gli spagnoli erano degli dei e  perciò non opposero resistenza e infine le malattie portate dagli europei tra cui il vaiolo che fece strage di indigeni.

Nel 1532 Francisco Pizzaro conquista l’impero Inca stanziati nell’ attuale Perù. Rispetto agli Aztechi gli Inca opposero resistenza e quando furono catturati Francesco Pizzaro chiede un riscatto in cambio della libertà, tutto ciò che doveva fare il re era riempire un intera stanza di oro ed argento, ma dopo che ebbe fatto questo il re venne accusato di tradimento e venne ucciso. Dopo la vittoria di Francesco Pizzaro rinomino i territori degli inca Vicereame del Perù.

L’America dopo la conquista delle città

Dopo essere state conquistate le città vennero organizzate in encomienda (divisione in porzioni di terreno) con a capo i conquistadores, essi dovevano prendersi cura degli indios (nome dato all’abitante dell’America) istruirli e insegnargli la propria religione, purtroppo i conquistadores volevano solo arricchirsi perciò sottoposero gli indios a massacranti turni di lavoro nelle miniere. A difesa degli indios arrivò Bartolomé de Las Casas un monaco domenicano che difese gli indios. Verso la metà del cinquecento il papa intervenne a fianco dei domenicani e poco più tardi nel 1542 le encomiendas vennero abolite.

La tratta dei neri

A causa delle encomiendas l’America ebbe un crollo demografico perciò per ripopolare il nuovo mondo vennero presi alcune persone dall’ Africa rendendoli schiavi, dando vita alla tratta dei neri, essa venne abolita nel 1815.

L’economia europea dopo le conquiste

In Europa l’economia é in ripresa e la popolazione aumenta e il commercio si espande ed  diventa quasi mondiale infatti molti mercanti iniziarono ad arricchirsi. In più nasce il capitale, con il capitale si può investire in merci, oggetti, abiti…e arricchirsi. L’accumulo di capitali permette lo sviluppo del capitalismo mercantile. Oltre all’economia si sviluppano anche le attività finanziarie tra cui le borse edifici in cui i mercanti si incontrano per concludere i loro affari. Si sviluppano anche le attività finanziare: prestito di denaro, compravendita di valuta straniera e di lettere di cambio (documenti che sostituiscono il denaro contante negli affari). Oltre alla ripresa economica nel cinquecento si verifica un aumento dei prezzi che colpisce soprattutto i cereali perciò la popolazione tende a impoverirsi.