UCCIDO by giacomo - Illustrated by GIACOMO CATTANEO  - Ourboox.com
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UCCIDO

by

Artwork: GIACOMO CATTANEO

  • Joined Dec 2021
  • Published Books 2

 

 

fascetta 

IL NUOVO ROMANZO DELL'AUTORE GIACOMO CATTANEO E' 
CANDIDATO PER IL CONCORSO DELLA 2 A. 

2

 

TRAMA 


Il libro narra la storia di un ragazzino che
un giorno come gli altri scende nella sua cantine 
per prendere la bici, ma fa un incontro
terrorizzante con un clown assassino. 



 




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                               DEDICA 


                    Questo libro lo dedico a me per 
                    ripagare il lavoro svolto e soprattutto
                    alla Prof. Colombo che mi ha dato
                       degli spunti e l'idea. 


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Capitolo 1

LE CANTINE

Lo sapevo che non dovevo andare nelle cantine. Da piccolo avevo sempre paura di quel posto, quando scendevo con mio padre per prendere qualcosa gli stringevo la mano e non la lasciavo fino a quando non tornavo in casa. Aprii la porta e vidi il corridoio interminabile con le porte di metallo chiaro disposte regolarmente. Piano piano, indugiando, mi avvicinai alla mia cantina, era l’ultima in fondo al corridoio, la luce era tenue ma bastava per vedere, si udivano le goccioline d’acqua che fuoriuscivano da una tubatura picchiettare, tuc tuc tuc… Era un posto colmo di ragnatele.

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capitolo 2

LA CURIOSITA’ FA MALE

 

 

Aprii la mia cantina e afferrai la bici. Stavo uscendo quando un rumore mi ipnotizzò, mi pompava il cuore a mille e un brivido mi percorse la schiena ma ero troppo curioso e quindi tornai indietro. Mentre mi approssimavo alla caldaia sentivo una puzza di chiuso e inaspettatamente ci fu una folata d’aria gelida. Avevo paurissima e con un filo di voce chiesi: “c.… c.… c’è qualcuno?”.

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capitolo 3

 Pagliaccio Assassino Immagini senza sfondo e Foto Stock ritagliate - Alamy

IL CLOWN

 

 

All’improvviso vidi spuntare l’ombra e poi lui. Non era un clown ma era il clown, proprio quello che si vede nei film. Era alto e secco con una parrucca riccia e arancione. Una cicatrice gli divideva in due la mano mentre il viso era bianco con un naso da pagliaccio rosso. Vedeva solo da un occhio, un occhio di color giallo luccicante come quello di una belva. L’altro l’aveva cucito e non poteva aprirlo, sulla palpebra aveva tatuato un numerino in nero: 354. A quel punto si fermò a pochi metri da me. Alzò una mano e mi salutò muovendola da sinistra a destra lentamente. Era un gesto normale ma fatto da un pagliaccio nelle cantine era inquietante. A quel punto mi precipitai alla porta e cercai di spalancarla ma non ci riuscì, era bloccata. Allora mi voltai di scatto e vidi sbucare il clown davanti a me con la faccia rivolta verso il basso. Quando alzò la testa la prima cosa che si notava era il suo occhio chiuso e il suo numero tatuato ma subito dopo aprì l’altro. Quell’occhio giallo luccicava nell’oscurità delle cantine. Mi prese dal collo, iniziai ad urlare e scalciare fino a quando non sentii la sua mano gelida appoggiarsi sopra di me e iniziò a strangolarmi. Rimasi paralizzato.

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capitolo 4

LA FUGA

 

 

 

Non appena riuscii a riprendermi mi resi conto che non respiravo più e allo stesso tempo continuavo a vedere lui mentre mi strozzava sorridendomi. Con un pugno riuscì a liberarmi dalla presa e scappai verso la sala elettricità dove mi sedetti per riprendere fiato. La prima cosa che feci dopo essermi ripreso fu quella di trovare un oggetto con cui difendermi e scorsi proprio quello che serviva a me. Una spranga di metallo.

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capitolo 5

L’HO UCCISO

 

Era tutto troppo silenzioso e avevo paura che lui mi scoprisse. Avvertii un filo di voce e mi accorsi che era proprio la sua. Mi preparai per sferrare il colpo con la spranga e appena lo vidi, con tutta la potenza che avevo, sferrai il colpo e gridai per farmi forza. Appena riaprì gli occhi vidi il corpo del pagliaccio a terra con tutta la parrucca sanguinata, un particolare mi saltò all’occhio. Aveva una targhetta con scritto: “ papà guarisci presto, la tua Mary “ e lì avevo capito che il pagliaccio non era solo che un padre malato psicologicamente e aveva una figlia a casa che lo aspettava ma ormai era troppo tardi, l’avevo ucciso.

 

FINE

9

 

Ringraziamenti 

Ringrazio tulle le persone che mi hanno aiutato 
al mio testo e anche il mio compagno Giorgio Astori
 che è stato il primo a leggerlo e a fare la fascetta iniziale.
Ovviamente ringrazio anche tutti i lettori che
 sono arrivati a questo punto.  


5,538 Applausi Vettoriali, Illustrazioni e Clipart
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CHI SONO 



Sono un semplice allievo della 
scuola secondaria Aldo Moro, che grazie alla mia 
prof. mi sono appassionato alla scrittura di testi. 
I miei hobby preferiti sono sicuramente giocare a calcio 
e ai videogiochi  

                                  


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