
Stamattina mi svegliai, prima di uscire di casa, preparai la merenda ai miei bambini Diego e Erica, due bambini molto vivaci pieni di fantasia. Arrivai a lavoro in anticipo, ma notai subito qualcosa di strano, delle macchine dei carabinieri erano appostate nel parcheggio.
Andai subito a chiedere cosa fosse successo e mi risposero che la scuola doveva restare chiusa per 2 giorni perché c’era stato un omicidio, era stata assassinata la preside, la dott.ssa Antonella Colombo e non si sapeva chi fosse stato. Rimasi sconvolta da questa notizia oltre a essere il mio capo, era una mia amica.


Dopo qualche giorno la scuola riaprì, le lezioni dovevano continuare e tutti dovevano far finta che non fosse mai successo niente per non sconvolgere anche gli alunni, anche se iniziarono a chiedere perché la preside se ne era andata dalla scuola. Cosi mi inventai una scusa dicendo che se ne era andata semplicemente perché aveva trovato un altro lavoro vicino a casa sua, però non tutti credettero alle mie parole.

Andando avanti nei giorni i ragazzi iniziarono a fare sempre più domande a cui non sapevamo rispondere ne io ne i miei colleghi.
Durante l’assemblea per nominare la/il nuovo/a preside molti insegnati hanno iniziato a chiedere come rispondere alle domande che facevano i ragazzi alcuni prof sostenevano l’idea di raccontare dell’omicidio, altri di non raccontarli niente. Il nuovo preside che venne eletto, Simone Scaccabarozzi, decise di raccontare tutto ai ragazzi per far diminuire la loro curiosità.

Nel pomeriggio tornarono i carabinieri per interrogare tutte le persone che erano presenti durante l’ora in cui era accaduto l’omicidio e trattennero i lori sospetti ovvero: Simone ( il nuovo preside ), Alessia ( la professoressa di MID ), Maria grazia ( la segretaria) e Carlo ( l’insegnate di matematica ). Anche io sospettavo che fosse stato un collega per uno scopo ben preciso. I carabinieri dopo qualche giorno erano arrivati alla conclusione che era stata Maria Grazia perché, non aveva visto nessuno entrare ne uscire dall’ufficio della preside, mentre gli altri sostenevano di aver visto una donna sui 50, capelli corti, castani, altra circa 1 metro e 60, proprio come è lei, avevano anche ritrovato l’arma del delitto, una mazza da golf, e Maria Grazia ogni venerdì portava a scuola perché nel pomeriggio andava a giocare a golf con gli amici.
Qualche giorno dopo rilasciarono Maria Grazia, perché non avevano sufficienti prove per incastrarla, dato che alcuni testimoni l’avevano vista dall’atra parte della scuola alla stessa ora del delitto. Appena arrivai a scuola vidi tutti molto preoccupati dato che c’era un assassino tra noi, però dovevamo restare calmi per non fare spaventare i ragazzi. Al suono della campanella dell’ultima ora, andai a prendermi un caffè prima di tornare a casa, ero ancora sconvolta per quello che era accaduto. Quando stavo per andarmene sentii delle voci, un uomo e una donna che litigavano, andai subito a vedere cosa stava accadendo.

Prima di bussare sentii la voce di Alessia e Simone, Alessia diceva:” Ho fatto quello che ho fatto solamente per te, io ti amo, non potevo permettere che lei ci rovinasse la vita, io lo ho fatto per te hai sempre voluto diventare il preside”. Lui gli rispose: ” non in questo modo, non uccidendo qualcuno, non assassinando una tua amica”.
Ricordai il giorno in cui mi disse che era innamorata di qualcuno ma che non poteva stare con lui, io in quel momento pensai che lui non provava gli stessi sentimenti, non avrei mai immaginato che si trattava di un suo collega.
Iniziai a riprendere tutto con il mio cellulare. Simone gli disse: ” Non pensavo che saresti arrivata a tanto, non hai ucciso Antonella solo per questo, ma anche perché pensavi che ti avevo lasciato per lei”. Avevo appena scoperto che Simone e alessia avevano una storia ma soprattutto che Alessia aveva ucciso Antonella perché pensava di essere l’amante di Simone.
Non ci pensai due volte andai subito in macchina e andai dai carabinieri a raccontargli tutto e feci ascoltare la registrazione.
Alessia venne arrestata e condannata con una pena di 15 anni in carcere. Non avrei mai immaginato che avrebbe potuto fare una cosa del genere, d’altronde l’amore rende cechi e fa fare cose che non penseremmo mai di fare.
Published: Dec 7, 2021
Latest Revision: Dec 7, 2021
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