Delitto Al CFP

che qualunque cosa fosse successa non avrebbero detto una parola, ma il poliziotto poi disse loro che il prof Acerno era morto per colpa di uno spazzolone probabilmente lanciato dal terzo piano proprio il piano in cui si trova la seconda D, così i ragazzi si spaventarono e impauriti continuarono ad ascoltare il poliziotto, però loro sapevano quello che era successo ma non si aspettavano fosse così grave, stavano scherzando e Marco Sciascia voleva lanciare lo scopettone addosso a Oscar ma fini giù per le scale però non lo sapevano che il prof fosse morto per questo, loro erano ancora zitti. Il poliziotto disse che se non sin trovava il colpevole tutti e quattro venivano bocciati e mandati in questura, così dopo questa minaccia Marco Sciascia non riuscì più a stare zitto e si mise a piangere prendendosi la colpa, però dicendo che non lo aveva fatto apposta, ma che è stato un incidente, il poliziotto vedendolo piangere capì dell’incidente però non poiteva farci nulla così Marco Sciascia dini in prigione con l’accusa di omicidio del prof Carlo Acerno. Il CFP rimase chiuso per una settimana di lutto.