TUTTO PER UN’UNGHIA by Tamara Coccioli - Ourboox.com
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TUTTO PER UN’UNGHIA

  • Joined Jan 2023
  • Published Books 3
E’ il 26 aprile 2023 e come ogni mercoledì gli alunni del cfp si recano a scuola; è un giorno come gli altri e le ore scolastiche procedono tranquillamente o meglio silenziosamente, fin troppo silenziosamente…fino all’intervallo.
Ma facciamo un passo indietro senza troppa confusione. Non vi dirò chi sono ma prima o poi leggerete il mio blog ed è lì che lo scoprirete.
…dicevamo…
All’intervallo escono tutti tranquillamente in cortile e ognuno sta con i propri amici ma al suono della campanella qualcosa non torna. Massimo Tettamanti, nonchè professore d’inglese nel corso di alimentazione non è in aula e gli alunni della 2 D pensano solamente che si sia fermato in aula docenti a parlare con qualche collega; passano i minuti ma il professore non arriva. In quel momento la porta dell’aula si spalancò ed entrò
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 Azzurra, una semplice ragazza della classe appena tornata dai servizi igienici femminili, i compagni subito le chiesero se avesse visto il professore ma lei negò bruscamente. In quel momento Tamara, una compagna, si alzò in piedi e facendo cenno col capo a Mirko che la seguì silenziosamente, andarono a cercare il docente. Non trovandolo da nessuna parte decisero di chiamarlo siccome Mirko aveva il numero del docente ma nessuno rispose. Continuando insistentemente in un attimo di silenzio si sentì una vibrazione proprio come un cellulare che squillava provenire dalla famosa aula 207, l’aula dei docenti di sostegno. Tamara si precipitò sulla porta ma Mirko la scosse da un braccio e le fece segno di fare piano. Nel mentre i cellulari di Tamara e Mirko squillarono insieme, era una notifica di Oscar che diceva: “tornate in classe, svelti”.
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 Tamara si insospettì e immediatamente precipitandosi in classe gli chiese il perchè di tutta questa fretta, iniziando un discussione per averli fatti tornare in classe inutilmente. Oscar cercò di spiegare a Tamara il perchè li avesse fatti tornare ma lei girandosi vide lo sguardo di Azzurra preoccupato e le chiese il perchè di tutta questa agitazione ed è lì che Oscar disse: “calmati, fermati un attimo, stà zitta per una buona volta e ascoltala”. Tamara lanciò uno sguardo critico ad Oscar e si mise ad ascoltare Azzurra che disse: “all’intervallo sono passata davanti al Tetta (soprannome dell’insegnante) che era al telefono ma aveva aria infastidita e uscendo dal bagno lo sentì litigare ma pensavo fosse meglio starmene sulle mie.
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Mirko disse ad Azzurra di stare tranquilla e insieme a Tamara tornò davanti alla 207,  l’aula dei docenti di sostegno.  Nel mentre i ragazzi in classe decisero di mandare Filippo a chiamare qualcuno avvisandolo che il professore non ci fosse. La porta della 207 si aprì silenziosamente e c’era Massimo sdraiato per terra come se fosse svenuto. Tamara rimase ad occhi aperti, scioccata ma lei con ancora un minimo di forza provò a chiamare il professore chiedendole se la sentiva, Tamara si avvicinò ma il  suo battito aumentava sempre di più si accosciò vicino al professore e notò che il torace era letteralmente fermo, immobile. Tamara si girò verso Mirko con gli occhi pieni di lacrime, lui capì; la prese con forza e la trascinò fuori dall’aula.

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Tornando in classe ne Tamara ne Mirko spiccicarono parola, erano entrambi scioccarti, quando a un certo punto Tamara ruppe il silenzio dicendo: “la storia di Azzurra mi puzza, perchè non dire subito la verità? e sinceramente la questione del farsi i fatti suoi mi sembra un’ enorme stupidata, o è stata lei o sta coprendo qualcuno, ma perchè avrebbe dovuto farlo?non capisco…” Mirko la fermò e le disse di non prendere decisioni affrettate. Tornarono in classe, raccontando ai compagni cosa videro e nel mentre Tamara notò Azzurra angosciata ma rimase in silenzio, d’altronde si fidava della sua amica ma forse quella ragazza che ha sempre da dire su tutto, in quel momento decise di tacere. Mirko si accorse che Filippo non era in classe ma neanche il tempo di girarsi verso Marco che in classe entrarono Filippo con Elisa Masseroni,

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Barbara Ostacchini e due agenti di polizia che interrogarono insegnanti e studenti che in quella mattina erano stati a contatto con il professore appena deceduto. Tutti gli interrogatori coincidevano con i fatti realmente svolti però ce n’erano 3 che insospettirono gli agenti, di cui 1 neanche le telecamere riuscivano a dare risposta. Il famoso dubbio di Tamara al quale Mirko aveva detto di non prendere decisioni affrettate, aveva un perchè. Azzurra disse di aver sentito il professore discutere con qualcuno, disse anche chesi trattava di una discussione accesa ma allora come è possibile che non sentì la voce del presunto omicida? qualcosa non torna, ecco perchè è una delle sospettate. Gli agenti notarono anche che Barbara Ostacchini, nonchè professoressa di sostegno quella mattina non entrò proprio nella sua aula, dove passa la maggior parte del tempo e si insospettirono,

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ma poi si scoprì che Barbara era dall’oculista tutta la mattina e appena arrivata a scuola venne chiamata da Filippo. Un altro caso strano è quello della professoressa Barbara Rossini, è stata il classe tutto il tempo ma all’intervallo nessuno la vide, tranne la telecamera del secondo piano che la inquadrò proprio quando stava entrando nella 207,ecco la colpevole. Barbara aveva litigato con Massimo perchè  era geloso della sua relazione e lui aveva iniziato a pedinarla e seguirla ovunque, una sorta di stalking, ma che dico, vero e proprio stalking.  Lui era innamorato di lei da sempre ma lei non voleva saperne.Stufa della situazione, dopo aver terminato la chiamata, decise all’intervallo di andare a parlargli faccia a faccia per chiarire la situazione, ecco perchè nessuno la vide.Ma lui divenne irrascibile e allora lei presa dalla paura, per difendersi prese il taglia carte dalla scrivania della collega e glielo lanciò contro colpendogli però la tempia.

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Massimo cadde a terra stordito e Barbara pensando fosse solo svenuto tornò in classe cercando di riprendere le lezioni come se nulla fosse, anche se era ancora scioccata, senza accorgersi però che Massimo fosse morto e che mentre prendeva il taglia carte gli si staccò un’unghia che poi gli agenti trovarono vicino al corpo e analizzandola scoprirono che fosse sua.

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