by mirko grasso
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Era una fredda sera di novembre e il detective massimo tettamanti era seduto nell’aula 107 del centro professionale del cfp di Como. Era lì per indagare su un omicidio a colpi di pistola avvenuto la settimana precedente nell’aula magna. La vittima era un uomo d’affari di successo loris mondini, e tutte le prove indicavano che il colpevole fosse il suo socio in affari, Ciro Busiello,noto per i suoi reati in passato per clan dei camorristi arrestato per 15 anni al 41 bis ad aquila.
Massimo decise di interrogare Ciro il giorno successivo ma non disse nulla.
Nel frattempo, decise di fare una passeggiata nei giardinetti del centro per schiarirsi le idee. Mentre camminava per le vie buie e deserte delle serre, sentì qualcuno che lo seguiva. Si voltò di scatto, ma non c’era nessuno.
Quando tornò a scuola, trovò un biglietto sotto la porta della sua stanza. Diceva solo: “Non sottovalutare Ciro. Ha molti segreti che tanta gente non sa”. massimo non sapeva cosa pensare. Decise di parlarne con la sua collega, la detective Elisa.
“Forse dovremmo fare una perquisizione a casa di Ciro”, disse Elisa. “Potrebbe essere lì che troveremo le prove che ci servono per incastrarlo”.
Massimo acconsentì e insieme ad Elisa decisero di fare una visita a casa di Ciro quella stessa notte. Arrivati lì, trovarono una serie di indizi che portavano a credere che Ciro fosse colpevole. C’era una pistola beretta ( 9mm x21) con a fianco dei bossoli ed una lettera che lo incastrava e pure un orologio con le iniziali della vittima l.m .
Con queste prove in mano, Massimo ed Elisa arrestarono Ciro e lo portarono in carcere. Grazie al loro lavoro, il mistero era stato risolto.
Published: Feb 8, 2023
Latest Revision: Feb 8, 2023
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