
1A LAURA CAVAGNA
Il piccolo regno. Una storia da brivido
In un’estate del 1930 un gruppo di amici sta trascorrendo delle belle vacanze in una casetta in campagna. Un giorno viene scoperta la tomba di un guerriero, lì vicino. I ragazzi non resistono e rubano un bracciale tra i tesori ritrovati, ma questo oggetto farà risvegliare lo spirito del guerriero.
Secondo me le ambientazioni di questo libro sono belle e suggestive, ma al contrario non si descrivono molto i personaggi (non si sa nemmeno il nome della voce narrante!). La storia è ordinata, anche se il finale l’ho trovato traumatizzante: la lettura ti invoglia ad arrivare alla conclusione ma poi avresti preferito che non arrivasse così presto.
In sintesi, questo libro non mi fa né caldo né freddo, perché la storia non è il massimo.
Aver messo una mappa ha però il suo senso perché secondo me i libri che parlano di luoghi immaginari devono avere sempre una mappa, così si può “entrare” nel luogo e “seguire” i personaggi nei vari ambienti.
La trama è bella ma solo fino alla parte dove vengono uccise tante persone.
Personalmente non offrirei questo libro in mano a ragazzi sensibili perché potrebbero avere conseguenze disgustose.

1C – DAVIDE OSTI
Il piccolo regno. Una storia d’estate
Il libro, ambientato in Inghilterra negli anni Trenta, narra le avventure vissute durante l’estate da quattro bambini, tre fratelli e il loro cugino.
Giocando si inventano il “piccolo regno”, un mondo tutto loro nella casetta sul vecchio olmo. Gemelli infingardi, una tragedia ingiusta, misteri, tombe, spettri e scoperte contribuiscono a segnare per tutta la vita l’infanzia dei ragazzi.
L’ambientazione è l’unica nota positiva del libro: i luoghi sono molto particolareggiati e descritti nei minimi dettagli, riesco ad immaginarli. Dei personaggi invece non viene detto molto in campo descrittivo, a parte i loro nomi, i soprannomi e alcune caratteristiche comportamentali dei più importanti. Vengono descritte di più le loro vicende.
Il lessico è abbastanza semplice ma i periodi sono forse un po’ troppo lunghi.
Sinceramente il libro non mi è piaciuto molto. L’incipit presenta molte descrizioni nioiose; mentre leggevo i primi capitoli mi stavo quasi addormentando. Lo svolgimento è caratterizzato da un intreccio a tratti incomprensibile, costituito dalla continua scoperta di misteri che restano tutti in sospeso e vengono svelati uno dopo l’altro nell’epilogo, scritto in un tempo futuro rispetto alla storia.
La fine, per i miei gusti, lascia troppo con l'”amaro in bocca”.
Per me il libro non merita la sufficienza, perciò come voto gli darei un bel 5 su 10.
comunque lo consiglio a chi piace questo genere testuale molto caotico e pesante.
1B – Letizia Mazzurana
Sulle ali del falco: il libro universale
La sua copertina è moltoaccattivante, mi piacciono un sacco i colori vivaci e già un po’ ti fa immaginare di cosa tratta la storia, ovvero di un bambino di nome Christian che scopre di avere una forte passione per la falconeria, da quando Bruno il falconiere gli regala un falco chiamato Zefiro. Da qui nasce una storia con amicizia, paura, amore e ostacoli, la famosa storia Sulle ali del falco che aiuta a riacquistare fiducia in se stessi.
Si riesce bene ad immedesimarsi nei luoghi e nei personaggi, scoprendo in loro ogni singolo particolare. Christian, il ragazzo che mi ha colpito di più, mi ha fatto capire che anche i sogni più impossibili si possono avverare creando in loro passione, amicizie e tanto altro.
Il lessico è abbastanza semplice perché si riescono a capire bene le parole che ti spiegano come sono i protagonisti e i luoghi.
I luoghi mi piacciono molto perché si riesce a immaginarli e perché sono soprattutto ambientati all’aria aperta. Anche i personaggi sono molto accattivanti perché, anche solo nelle prime facciate, si riesce ad immedesimarsi in loro.
Questo libro è fantastico. Lo consiglio ai grandi lettori di libri, ma anche a quelli che non leggono molto e che sono alle prime armi.
Ringrazio molto l’autrice Cinzia Capitanio che ha donato a noi questo libro fantastico.
E il vincitore è …

1D – LEA FLAVIA ARDEMAGNI
Più veloce del vento: pedalando per la libertà
Non sono una gran lettrice, ma questo libro mi ha fatto venire voglia di leggere senza sosta, andare avanti con le pagine più velocemente…del vento. Sto parlando del libro scritto da Tommaso Percivale intotolato Più veloce del vento, la cui prima pubblicazione fu nel 2016.
Quando ho preso in mano per la prima volta il libro, la copertina mostrava una ragazza con i capelli bruno scuri, corti e molto ricci in sella ad una bicicletta. Ero molto curiosa e non vedevo l’ora di iniziare a leggere.
La protagonista di questa storia è Alfonsina, figlia di un contadino e di una sarta che lavorano sodo da mattina a sera. Ha una famiglia numerosa e vivono a Fossamarcia, frazione di un piccolo comune in provincia di Bologna. Lei vive in un mondo dove le donne hanno solo regole e obblighi e vengono considerate più deboli degli uomini, perché nella vita ci sono sogni che non puoi sognare. Ad Alfonsina pesava molto questa realtà, senza libertà e fatta solo ed esclusivamente di lavoro intenso e regole da seguire. Lei voleva correre, correre e correre, non fermarsi mai. Voleva pedalare cib la sua bicicletta, non le interessava cosa pensassero gli altri di lei, voleva sentire il vento fra i capelli e non cedere, perché non poteva cadere.
E’ una storia molto avvincente che ti fa ti fa comprendere che se hai un sogno, devi portarlo avanti anche se è quasi impossibile da realizzare. Devi avere coraggio nella vita per affrontare il mondo.
Il lessico del libro è scorrevole e ricco di dialoghi. E’ appassionante e lo consiglio a tutti.
Le ambientazioni sono dettagliate, gli stati d’anoimo della protagonista sono talmente curati che mi sono immedesimata in lei, senza poter smettere di leggere.
Un sentito ringraziamento alla Biblioteca Comunale di Ala per il prezioso aiuto e supporto!
Published: Apr 20, 2023
Latest Revision: Apr 20, 2023
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