by martina siracusa
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Ruth Benedict
Nata a New York nel 1887,ha insegnato antropologia alla Columbia University.
Sostenitrice del relativismo culturale,Benedict conduce importanti ricerche sulle società arcaiche dell’America settentrionale,dell’oceano Pacifico e del Giappone,eleborando il concetto di ”modello culturale”.
Per lungo tempo fu assistente di Margaret Mead con la quale fece diversi viaggi di studi e sviluppò un legame accademico molto stretto.
Muore a New York nel 1948.
Concetto modello culturale:
indica l’insieme dei tratti e delle pecularità che caratterizzano una determinata cultura,sancendone l’individualità rispetto a ogni altra.
Le opere:
Modelli di cultura:Benedict si concentra sulla comparazione di quattro tipi di società indiane desumendo come la cultura vada a costituire quasi una personalità “comune” che caratterizza tutti gli individui che fanno parte di quella determinata etnia. Ella contrapponeva agli “apollinei” indiani zuni caratterizzati da un controllo delle emozioni e interiorizzazione dei sentimenti, i “dionisiaci” indiani delle Pianure che invece estremizzavano i sentimenti e le passioni specialmente nella competizione. I ”paranoici” dobu della Malesia erano sospettosi e invidiosi mentre i “megalomani” della costa settentrionale del Pacifico, convinti della loro potenza, ricercavano un sempre maggiore prestigio sociale.
“Modelli di cultura” sottolineava l’irriducibilità di una configurazione culturale ad un’altra e quindi negava la possibilità di classificare le culture per “tipi”. Alla base di questa irriducibilità stava lo stesso processo di integrazione dei tratti prodotto dal modello.
Il cristianesimo e la spada:al tempo della seconda guerra mondiale s’impegna anche in prima persona,insieme a Margaret Mead,per la difesa,per la difesa della democrazia contro i totalitarismi.Dopo la guerra visita due dei due paesi nemici degli Usa nel conflitto:Germania e Giappone.Al paese asiatico dedica uno studio nel 1946 e lo descrive in questo libro.
Il concetto dello spirito guardiano in Nord America:
‘Il concetto dello spirito guardiano’ del 1923 era infatti un lavoro ispirato da Boas. Lo ‘spirito guardiano’ in molte culture native del Nord America, era un’ entità
soprannaturale che assisteva l’individuo nelle sue imprese di caccia o di guerra e che gli si rivelava attraverso un sogno o una visione. Esaminando la distribuzione della credenza nello spirito guardiano in relazione ad altri tratti culturali, Benedict pervenne alla conclusione che tale credenza assumeva una
sfumatura psicologica differente da una società all’altra. Ella sosteneva che ogni società esprimeva una propria modellizzazione. La funzione del modello, concludeva Ruth Benedict, era quella di integrare i più svariati tratti, dopo averli selezionati.
Razza-scienze e politica:discorso sul razzismo e sulla nascita del razzismo.
Le ricerche sul campo:
Benedict elabora le sue teorie grazie a ricerche condotte sul campo.
Elabora in particolare una teoria,influenzata dalle posizioni del suo maestro,che prende il nome di configurazionismo:
l’individuo è plasmato dalla società e ciascuna cultura organizza i propri elementi in un ordine tale da condizionare il modo di conoscere e di provare sentimenti degli individui (in altre parole,l’insieme configura e modifica le parti che lo costruiscono)
Antropologia applicata:
si tratta del modo con il quale utilizzare la propria disciplina per studiare e collaborare a risolvere i problemi della società contemporanea.
In particolare Benedict utilizza quest’indagine scientifica per la sua opera ”il cristianesimo e la spada”,la disciplna in quest’opera,è dunque uno strumento per la comprensione tra culture diverse in vista di una convivenza pacifica.
Margaret Mead
Nata a Filadelfia nel 1901 è stata allieva di Franz Boas e Ruth Benedict,diventa professoressa di Antropologia culturale alla Columbia University.
Svolge un ruolo fondamentale nella divulgazioone dell’antropologia presso il grande pubblico e si impegna politicamente sul fronte dell’educazione e dell’istruzione.
E’ la prima fra gli studenti di Boas a compiere ricerche sul campo al di fuori del Nordamerica,lavorando in Oceania,nelle isole Samoa,fra gli Arapesh,i Mundgumor e i Ciambuli della Nuova Guinea.Le sue ricerche proseguono a Bali dove,è tra i primi antropologi a servirsi della fotografia e del film come importanti tecniche di indagine etnografica.
Muore a New York nel 1978.
Le opere
L’adolescente in una società primitiva:frutto di una ricerca effettuata tra il 1926 e il 1928 in Samoa, in cui sostiene che le difficoltà personali incontrate dalle adolescenti occidentali, statunitensi in particolare, non sono universali e necessarie, ma contingenti e generate prevalentemente dalla società. Le adolescenti samoane, al contrario, sarebbero lasciate libere di giungere alla maturità fisica, identitaria, sessuale, sociale, senza condizionamenti eccessivi e non soffrirebbero delle crisi e delle difficoltà incontrate dalle occidentali.
Sesso e temperamento in tre società primitive:riguarda le osservazioni compiute in Nuova Guinea e analizza le differenze di genere tra maschi e femmine e i ruoli sessuali.Attraverso l’analisi di tre popolazioni:Arapesh,Mundumugor e Ciambuli,vuole dimostrare che la differenziazione dei generi sessuali è un fatto culturale e non biologico:infatti nelle prime due società non vi è alcuna ”differenziazione di genere” e non c’è distinzione di ruoli tra maschi e femmine.
Maschio e femmina:la Mead esplora gli usi e i costumi sessuali di sette popoli indigeni del Pacifico,con cui ha vissuto e che ha lungamente studiato,e di ciascuno racconta la scoperta dell’identità sessuale da parte di bambini e bambine,la trasformazione delle prime esperienze infantili nel simbolismo disciplinato della vita.
Società e autorità nell’Unione Sovietica:
Il mondo del bambino:la vita dei bambini e delle bambine descritta in questo brano da Margaret Mead non esiste piu’,così come si è in parte distrutto il sogno della studiosa del mondo visto come ”laboratorio spettro delle possibilità di cure fornite al bambino” da cui attingere per dare risposte ai problemi educativi relativi all’infanzia nel mondo,al contrario,si è diffusa la consapevolezza che molte delle domande su come educare i bambini cambiano nel tempo,sono culturalmente situate,apparendo così a tratti insensate se poste in contesti lontani o diversi.
Crescità di una comunità primitiva:Margaret Mead racconta del suo primo viaggio sulla remota isola del Pacifico,Melanesia.
In questo libro ha dato un resoconto minuzioso della straordinaria esperienza da lei vissuta,per molti mesi,a contatto con una popolazione ancora ferma a una civiltà di tipo preistorico.Che grazie alla presenza di migliaia di soldati americani è passata,nell’arco di 25 anni,dall’età della pietra all’epoca moderna.
Popoli e Paesi:storia dell’uomo e delle civiltà
Antropologia: una scienza umana:
Dibattito sulla razza:è un confronto dell’antrpologa e lo scrittore James Baldwin che assume il valoredi un’eccezionale testimonianza.Il volume si presenta come una conversazione lunga e approfondita che segue un andamento musicale:dall’adagio al mosso e al movimentato per arrivare allo scontro serrato e intenso.
Linverno delle more,la parabola della mia vita:un’autobiografia,questa è la storia di Margaret Mead della sua vita come antropologa e come donna.
Lettere del campo:che la Mead scrisse in un ampio arco di tempoai suoi familiari e agli amici,ritroviamo la scienziata nel lavoro sul campo cercando di comprendere le civiltà che studia immergendosi completamente nel loro modo di vivere.
L’aspetto culturale
Ache Margaret Mead considera fondamentale l’aspetto culturale rispetto a quello biologico:i metodi educativi,la struttura della personalità,gli orientamenti della propria cultura costituiscono dunque un insieme organizzato cui le parti sono in stretta relazione tra loro.
Infine,anche per lei l’antropologia è uno strumento culturale utile per la comprensione del mondo contemporaneo.La studiosa statunitense si impegna anche nella lotta contro il razzismo e la fame nel mondo.Alla Mead si deve anche l’uso ”pioneristico” (pratico cioè per le prime volte)della fotografia negli studi etnografici.
”la società nel suo senso più completo…
non è mai un’entità separata dagli individui
che la compongono”
-Ruth Benedict
”L’antropologia richiede un apertura mentale per poter guardare e ascoltare,registrare con stupore e meravigliarsi di ciò che non si sarebbe potuto indovinare”
-Margaret Mead
Published: Dec 19, 2023
Latest Revision: Dec 19, 2023
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