L’ ora illegale
Era il giorno delle elezioni, a Canicattì e tutti non sapevano se votare Antonio Sparacardiddi o Genoveffa Priata.Lei era stata il sindaco di Canicattì per quattro anni e prometteva grandi cose.Intanto le strade erano trafficate e piene di buche, non c’erano sensi unici e si creavano sempre ingorghi.La spazzatura veniva buttata nei giardini delle case altrui.Antonio Sparacardiddi prometteva di cambiare il paese in meglio.

I cognati del sindaco Sparacardiddi erano in conflitto perché Ciccio Scatigna votava a favore della Priata e invece Marco Scatigna votava a favore del cognato.Un giorno i due cognati si incontrarono in una strada a senso unico.Ciccio entrò in contromano, mentre Marco entrò nel senso giusto.Si fermarono e perciò si creò un ingorgo;Ciccio costrinse Marco a tornare indietro, insieme a tutte le altre auto, per farlo passare.

Alla fine, vinse le elezioni Antonio e ci fu una festa in piazza.Il cognato Ciccio faceva finta di votare a suo favore e tutti lo adoravano.

Dopo qualche tempo, Antonio risolse tutti i problemi.Ma i cittadini, che non erano pronti al cambiamento, si arrabbiarono e organizzarono un piano insieme ai due cognati del sindaco:montarono un gazebo abusivo nel suo giardino.

Questo ne favorì le dimissioni e quando il fatidico giorno arrivò tutti gridavano “dimissioni, dimissioni!”.Così tutto tornò alla normalità e la Priata ridiventò il sindaco di Canicattì.Purtroppo in questo paese non cambierà mai nulla.

Lavoro realizzato a classi aperte da:
Marco Cacciolo 1C
Edoardo Raneri 1C
Daniel Carone 1A
Antonino Collovà 1B
Marco Caputo 1B
Scuola secondaria di primo grado “E. Mancari”

Published: May 7, 2017
Latest Revision: May 16, 2017
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