LA PEDAGOGIA DI PLATONE

LA VITA DI PLATONE
428 a.c. nasce ad Atene da una nobile famiglia imparentata con uno dei trenta tiranni.
incontra SOCRATE che diventa suo maestro.
-Nel frattempo ad Atene era in corso un DECLINO delle istituzioni politiche e della centralità culturale della città.
ATENE PERDE IL SUO PRESTIGIO e PLATONE VUOLE DISEGNARE I CONTORNI DELLO STATO PER SALVARE ATENE.
Con la morte di Socrate, Platone perde la fiducia nella possibilità di ricreare uno stato ideale..
si reca varie volte a Siracusa per cercare di affermarsi nella città,ma fallisce e ritorna ad Atene.
Fonda l’ACCADEMIA, una scuola filosofica.
In questo periodo scrive anche i “DIALOGHI”, dove racconta Socrate ma attraverso i quali scopriamo anche il suo punto di vista.
483 a.c. Platone muore
L’obiettivo dell’educazione di Platone:
Essendo troppo anziano per entrare in politica, Platone decide di educare i giovani che invece avranno la possibilità di salvare Atene dal declino.
Il suo obiettivo è quindi formare un cittadino politicamente ed eticamente corretto

secondo Platone le cose di cui facciamo esperienza attraverso i cinque sensi sono manifestazioni concrete (sensibili). quindi esistono due mondi:
1 MONDO DELLE IDEE le idee sono perfette e incorruttibili.
la parte dell’individuo che appartiene a questo mondo è l’anima,perfetta e immortale.
2 MONDO SENSIBILE la realtà sensibile con cui abbiamo a che fare ogni giorno è una copia imperfetta delle idee.
la parte dell’individuo che appartiene a questo mondo è il corpo.

PRINCIPI PEDAGOGICI
1- la convinzione che la conoscenza sia reminiscenza ovvero ricordo: l’uomo può conoscere nuove verità ricordando ciò che visto nella vita precedente.
l’individuo quindi attua un processo di introspezione proprio come sosteneva Socrate.
2- l’anima si divide in tre parti:
* zona concupiscibile sede dei desideri e delle passioni
* zona irascibile sede del coraggio e dell’impulsività
* zona razionale sede della ragione
Mentre le prime due spingono l’individuo verso la ricerca dei sensi, la parte razionale cerca di guidarlo verso la conoscenza

MITO PLATONICO DEL CARRO ALATO
( FEDRO)
Platone descrive l’anima come una biga trainata da due cavalli guidati da un auriga: il cavallo bianco,più obbediente rappresenta la parte irascibile mentre quello nero e recalcitrante la parte concupiscibile. L’auriga rappresenta invece la parte razionale che deve saper guidare la biga verso il celo (iperuranio) dove abitano le idee.
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servono tutte le parti che devono collaborare per portare l’uomo a riscoprire le idee perfette.

L’INCARNAZIONE DELL’ANIMA
A volte capita che il carro resti poco nell’iperuranio perchè i cavalli,non collaborando fanno precipitare il carro nel mondo materiale, incarnandosi nel corpo di un uomo.
L’anima che è rimasta di più nell’iperuranio s’incarnerà nel corpo di uomo che si dedicherà a cercare sapienza e amore.
Se l’anima invece è rimasta poco s’incarnerà in uomini via via più distanti dalla verità e dalla bellezza.
IL FINE DELL’EDUCAZIONE
Il fine dell’esistenza è quindi cercare di far dominare la ragione sulle passioni terrene e sui sensi
Published: Apr 30, 2018
Latest Revision: Apr 30, 2018
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