STORIA DELL’ARTE by Alice - Illustrated by Alice Rebuzzi  - Ourboox.com
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STORIA DELL’ARTE

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Artwork: Alice Rebuzzi

  • Joined Jan 2019
  • Published Books 2
STORIA DELL’ARTE by Alice - Illustrated by Alice Rebuzzi  - Ourboox.com

COLONNA TRAIANA

Dati : 113 dc

Artisti : scultori romani

Materiale : marmo

Tecnica : Bassorilievo 

Dimensioni : Altezza 38,86 M, diametro 3,83 M

Collocazione : Foro di Traiano, Roma

Analisi dell’opera  Questa opera è dedicata all’Imperatore Traiano per le sue vittime, conserva i ceneri dell’Imperatore e di sua moglie Plotina.

E ‘sviluppato da 115 scena che si trasforma dal basso e si snodano a spirale. Includi scene di battaglia e di vita quotidiana. Lo stile realistico facilita la lettura. I personaggi sono riconoscibili grazie alla riproduzione delle loro fisionomie.

 

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L’IMPERATORE GIUSTINIANO E IL SUO SEGUITO 

Dati  : 540-547 dC

Artista  : sconosciuto

Tecnica  : mosaico

Dimensioni : 450X547 cm

Collocazione : Basilica di San Vitale, Ravenna

Analisi dell’opera

L’imperatore è raffigurato mentre il riquadro per l’eucarestia.L’opera ha un carattere ritmico. Solo Giustiniano e Massimiano hanno una posizione centrale e un abito scuro regale. Le figure sono frontali ed allineate, non hanno profondità. L’apparenza di peso corporeo è sottolineata dalla sovrapposizione dei piedi. Le linee scelte descrivono l’acconciatura ei dettagli degli abiti.La sacralità dell’imperatore è sottolineata dall’aureola posta sul suo capo.

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L’IMPERATRICE TEODORA E IL SUO SEGUITO

Dati  : 540-547 dC

Artista  : sconosciuto

Tecnica  : mosaico

Dimensioni : 450X547 cm

Collocazione : Basilica di San Vitale, Ravenna

Analisi dell’opera :

L’imperatrice porta il calice del vino. Teodora è rappresentata con l’aureola, come se fosse un essere divino. Indossa una corona di perle e splendidi gioielli.Le figure sono prive di spessore e contornate da linee nitide e spesse. La loro disposizione è frontale, sono allineati su un unico piano.
Il fondo oro annulla ogni sensazione di profondità e rende lo spazio irreale e infinito. I contrasti di colore collegati vivaci. La composizione risulta statica e solenne.

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CROCIFISSO

Dati  : 1288-1290 dC circa

Artista  : Giotto

Tecnica  : tempera e oro su tavola

Dimensioni : 578X406CM

Collocazione : Santa Maria Novella, Firenze

Analisi dell’opera : L’opera raffigura la morte di Gesù sulla croce ai lati ci sono Maria e Giovanni evangelista raffigura il cristo sofferente: il corpo è incurvato il capo è piegato sulla spalla e il sangue appare più realistico. Il volto è definito nei minimi particolari.

 

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CROCIFISSO BIZANTINO

Dati  : fine XII SECOLO

Artista  : Anonimo

Tecnica  : tempera su tavola

Dimensioni : altezza: cm 282; larghezza: cm 236

Collocazione : Basilica di Santa Chiara, Assisi

Analisi dell’opera :

Rappresenta Cristo vivo con gli occhi aperti e la testa eretta, il corpo è in posizione rigida il sangue è appena accennato rappresentato come cristo trionfante alla morte che appartiene al mondo divino.

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MADONNA IN TRONO CON IL BAMBINO E ANGELI

Data  : 1280

Artista  : Cimabue

Tecnica  : tempera su tavola

Dimensioni : 424×276 CM

Collocazione : Museo del Louvre, Parigi

Analisi dell’opera :

La scena è ancora legata alla fissità della tradizione bizantina. Il trono è una struttura solida e massiccia, la veste di Maria avvolge il corpo cancellandone le forme, gli angeli guardano verso l’esterno.

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MADONNA IN TRONO CON IL BAMBINO E ANGELI (PALA D’OGNISSANTI)

Data  : 1310

Artista  : Giotto

Tecnica  : tempera su tavola

Dimensioni : 325×204 CM

Collocazione : Galleria degli Uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

La scena è ancora coerente all’architettura Gotica tradizionale che ha una maggiore profondità. Il trono è un baldacchino, il chiaroscuro modella il corpo rendendolo più realistico. Gli angeli guardano verso Maria.

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SEMPLICE OMAGGIO DI UN UOMO

Dati  : 1290-1295

Artista  : Giotto

Tecnica  : Affresco

Dimensioni : 270×230 CM

Collocazione : Basilica Superiore di San Francesco, Assisi

Analisi dell’opera :

L’artista ha creato una grande attenzione verso la realtà e la natura. Giotto ambienta la scena in luoghi concreti.Le costruzioni che fanno da sfondo all’opera sono il palazzo comunale, la torre del popolo e il tempio dedicato a Minerva. Giotto aggiunge dettagli come il panno alla finestra.

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FUGA IN  EGITTO

Dati  : 1303-1305

Artista  : Giotto

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 2 mx 1,85 m 

Collocazione : Cappella degli Scrovegni, Padova

Analisi dell’opera :

Il paesaggio colloca le figure in uno spazio, sottolineando lo stato d’animo dei personaggi. Giotto ha creato la fisicità e l’emotività umana. La collina rocciosa mette in risalto la Madonna. Le linee oblique indirizzano la scena verso destra.

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NATIVITÀ ‘DI  MARIA

Dati  : 1303-1305

Artista  : Giotto

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 200 x 185 cm 

Collocazione : Cappella degli Scrovegni, Padova

Analisi dell’opera :

Le figure acquistano una robusta plasticità grazie al chiaroscuro. I corpi hanno volume grazie alle vesti. La scena è molto realistica grazie all’intensità degli sguardi. L’architettura in cui si svolge la scena è organizzata con molta cura.

La scena rappresentata da Sant’Anna che ha partorito da poco Maria.

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COMPIANTO SU CRISTO MORTO

Dati  : 1303-1305

Artista  : Giotto

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 200 x 185 cm 

Collocazione : Cappella degli Scrovegni, Padova

Analisi dell’opera :

L’opera rappresentata Gesù morto, sorretto da Maria e da Maddalena. San Giovanni Evangelista si piega stendendo le braccia dietro e gli angeli, sono impazziti dal dolore. Nell’opera sono rappresentati sentimenti e gesti molto umani. Nell’affresco sono state usate linee reali e virtuali: Le linee virtuali sono rappresentate da tutti gli sguardi rivolti verso i 2 volti principali. Le linee reali sono la diagonale della colina e lo schiene dei personaggi che si piegano.

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RITRATTO DI PRINCIPESSA ESTENSE

Dati  : 1435-1440

Artista  : Pisanello 

Tecnica  : Tempera su tavola

Dimensioni : 43x30Cm 

Collocazione : Museo del Louvre, Parigi

Analisi dell’opera :

La protagonista del dipinto è Ginevra o Lucia d’Este. Il volto è rivolto di profilo, per mettere in risalto lineamenti del viso, soprattutto fronte e capelli. Però le spalle e il busto sono girati in 3 quarti per mostrare meglio l’abito. Il collo allungato richiama la moda e l’eleganza dell’epoca, culmina nell’elaborata acconciatura con nastro bianco. Il profilo è disegnato con una linea fluida che riproduce l’eleganza della ragazza. Sullo sfondo possiamo notare un cespuglio di fiori, e delle farfalle.

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IL TRIBUTO

Data  : 1427

Artista  : Massaccio

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 255 x 598 Cm 

Collocazione : Cappella Brancacci, Firenze

Analisi dell’opera :

L’affresco creato un episodio del Vangelo di Matteo. Gesù con il braccio proteso, da un ordine a Pietro.

La scena è impostata in modo geometrico. Tutte le linee di fuga convergono in un unico punto, la testa di Gesù. Le figure sono solide, distribuite in modo simmetrico, attorno a Gesù.

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ANNUNCIAZIONE

Data  : 1440

Artista  : Beato Angelico

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 230 x 321 Cm 

Collocazione : Convento di San Marco, Firenze

Analisi dell’opera :

L’artista ha usato il linguaggio moderno della prospettiva e del chiaroscuro. Rappresenta l’arcangelo Gabriele che sembra una Maria. Il portico è impostato secondo una rigorosa prospettiva lineare.

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CONIUGI  ARNOLFINI

Data  : 1434

Artista  : JAN VAN EYCK

Tecnica  : OLIO SU TAVOLA

Dimensioni : 82X59 Cm 

Collocazione : National Gallery, Londra

Analisi dell’opera :

L’opera fa parte della Pittura Fiamminga. Rappresenta una promessa di matrimonio. Un particolare è lo specchio. L’artista utilizza 4 punti di fuga. Molti particolari che arricchiscono l’opera hanno un significato simbolico che si collega al matrimonio.

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DUCHI URBINO – PIERO DELLA FRANCESCA

Data  : 1465 circa 

Artista  : Piero della Francesca

Tecnica  : tempera e olio su tavola 

Dimensioni : 47×33 cm 

Collocazione : Galleria degli Uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

Questo quadro è rappresentato da Piero della Francesca e sua moglie. L’opera celebra i mecenati con una posa che richiama i profili degli imperatori. L’opera è molto dettagliata, come il colore della pelle e nei. Il paesaggio deriva dalla pittura fiamminga e collega i due quadri. Lo sfondo mette in risalto i due soggetti dando un senso di profondità all’opera. Nel paesaggio la luce è calda, tanto da sistemare la curva dei colli.

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LA  FLAGELLAZIONE

Data  : 1459-1460 circa

Artista  : Piero della Francesca

Tecnica  : tempera su tavola 

Dimensioni : 67,5×91 cm 

Collocazione : Galleria nazionale delle Marche, Urbino

Analisi dell’opera :

Lo spazio è riprodotto secondo le regole della prospettiva lineare. Il portico e il pavimento danno all’opera un senso di profondità. La tavola presentata due scene.In primo piano ci sono 3 uomini che parlano della quotidianità. In un secondo piano è presente la flagellazione, si può notare Cristo che viene flagellato e nessuno di preoccupa di ciò. Possiamo anche notare Pilato seduto sulla scala.

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LA  MADONNA DEL MAGNIFICAT

Data  : 1480-1481 circa

Artista  : Sandro Botticelli

Tecnica  : tempera su tavola 

Dimensioni : diametro 118 cm   

Collocazione : Galleria degli uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

L’opera creata Maria mentre sta Scrivendo il Magnificat. Il frutto del Melograno che Gesù e la vergine stringono ha numerosi significati: compresi la fertilità, la regalità e la Passione per Cristo. La Madonna ha il capo coperto da veli trasparenti. Gesù guarda la madre con dolcezza mentre con la mano destra guida il suo braccio. Dobbiamo notare un paesaggio fluviale come sfondo. I contorni sono segnati con precisione da linee curve e sinuose.

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LA PRIMAVERA

Data  : 1478 circa

Artista  : Sandro Botticelli

Tecnica  : tempera su tavola 

Dimensioni : 203X314 cm    

Collocazione : Galleria degli uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

Il soggetto è di carattere mitologico. La scena si legge da destra verso sinistra. la prima figura è Zefiro in volo mentre afferra Clori. Clori si trasforma in Flora, dea della primavera. Venere, Dea dell’amore è al centro. Sopra di lei c’è Cupido. Poi ci sono tre Grazie e infine c’è Mercurio, messaggero degli Dei. La linea di contorno è netta e precisa. I personaggi sono distribuiti con simmetria ed equilibrio. La brillantezza è usata dalla tempera grassa. Le piante ei fiori risaltano con i loro colori svariati.

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LA NASCITA DI VENERE

Data  : 1482-1485 circa

Artista  : Sandro Botticelli

Tecnica  : tempera su tavola 

Dimensioni : 172 X 278 cm   

Collocazione : Galleria degli uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

La tela raffigura il mito della nascita di Venere. La linea di contorno definita con precisione la figura, in particolare il corpo della dea posta al centro dalla composizione simmetrica.

La brillantezza dei colori è resa possibile dalle pennellate sottili. Botticelli utilizza la tecnica della tempera magra. Per dare brillantezza ai capelli della Venere Botticelli ha usato l’oro in polvere.

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CRISTO  MORTO

Data  : 1475-1478 circa

Artista  : Andrea Mantegna

Tecnica  : tempera su tela 

Dimensioni : 68 X 81 cm   

Collocazione : Pinacoteca di Brera, Milano

Analisi dell’opera :

Nell’opera viene creato  Cristo Morto ,  i colori sono  scuri ed opachi  per mettere in risalto la tristezza dell’evento. L’opera ha una forte  carica espressiva, le donne sono disperate, Hanno la faccia corrugata, le lacrime ed il volto triste. P ossiamo vedere che una donna si sta asciugando le lacrime con un fazzoletto. Grazie  all ‘ inquadratura prospettica  il quadro assume una maggiore tridimensionalità. L’opera è  molto realistica , ci sono molti particolari, vieni nei buchi nelle mani e nei piedi di Cristo. 

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ANNUNCIATA

Data  : 1474-1475 circa

Artista  : Antonello Da Messina

Tecnica  : olio su tavola

Dimensioni : 43 X 35 cm   

Collocazione : Galleria regionale di palazzo Abatellis, Palermo

Analisi dell’opera :

In quest’opera il soggetto selezionato è Maria. Il pittore ha usato dei Colori a olio brillante. Grazie alla  prospettiva il dipinto sembra oltrepassare la superficie del quadro. l’opera descritta è l’ annunciazione a Maria , la donna è ritratta a mezzo busto. Maria ha una  espressione di umanità , il  Chiaroscuro e il volume emergono attraverso le ombre del dipinto. Lo spazio e la figura del dipinto hanno un  forte realismo .

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L ‘AFFRESCO

è una pittura eseguita sull’intonaco affresco di una parete: il colore è chimicamente incorporato e conservato per un tempo illimitato.E ‘un’antichissima tecnica pittorica che si realizza dipingendo con pigmenti di origine minerale stemperati in acqua. La principale difficoltà di questa tecnica è il fatto che una volta lasciato un segno di colore verrà immediatamente assorbito dall’intonaco. Un’altra difficoltà è capire quale sarà la tonalità del colore: l’intonaco bagnato rende le tinte più scure. Il disegno preparatorio era eseguito sopra l’intonaco ancora umido. Straordinari sono gli affreschi ritrovati negli scavi di Pompei e quelli della Cappella Sistina. L’opera a sinistra è un affresco della cappella Sistina dipinta da Michelangelo.L’opera si chiama “La creazione di Adamo”. 

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PITTURA A OLIO

La pittura a olio è una tecnica pittorica che utilizza pigmenti in polvere mescolati con oli essiccanti. Le prime opere eseguite interamente in olio comparativamente soprattutto nelle città che accolgono la cultura fiamminga. L’introduzione della tecnica a olio in Italia è attribuita ad Antonello da Messina. L’olio è un ottimo legante che indurisce nel tempo formando una pellicola resistente. L’olio dalla possibilità di creare finissime velature trasparenti e di ottenere effetti di luce e profondità. Fornire inoltre di ammorbidire le sfumature. Lo svantaggio del colore a olio è il tempo lungo di asciugatura della difficoltà di alcune tecniche. Leonardo da Vinci è forse oggi tra i pittori più noti per l’uso della pittura a olio.A sinistra possiamo vedere un suo famosissimo quadro a olio intitolato “La dama con l’ermellino”. Quest’opera ha una grande eleganza ed un delicato chiaroscuro

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RITRATTO D’UOMO

Data  : 1475-1476 circa

Artista  : Antonello Da Messina

Tecnica  : olio su tavola

Dimensioni : 25,5 X 35 cm   

Collocazione : National Gallery, Londra

Analisi dell’opera :

L’opera raffigura un uomo di un ceto medio-alto. l’uomo è ruotato di tre quarti, ed è visibile fino al busto. Lo sfondo scuro e la rappresentazione essenziale derivano dai modelli fiamminghi. La luce illumina il volto, facendo emergere i lineamenti del personaggio. Lo sguardo è acuto e penetrante e guarda verso l’osservatore. Usa un’acuta definizione della luce, con morbidissimi passaggi tonali.

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UOMO VITRUVIANO

Data  : 1490 circa

Artista  : Leonardo Da Vinci

Tecnica  : penna e inchiostro su carta

Dimensioni : 34,4 X 24,5 cm   

Collocazione : Gallerie dell’Accademia, Venezia 

Analisi dell’opera :

Il disegno illustra le proporzioni del corpo umano in forma geometrica ed è accompagnato da due testi esplicativi. Il disegno vuole rappresentare la perfezione dell’essere umano e perciò è inserito in due figure geometriche “perfette”.  Il cerchio simboleggia la perfezione divina (il cielo). Il quadrato simboleggia la Terra. L’opera fu interpretata mettendo l’uomo al centro dell’universo.

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IL BACIO

Data  : 1907-1908 circa

Artista  : Gustav Klimt

Tecnica  : olio su tela  

Dimensioni : 180X180 cm    

Collocazione : Österreichische Galerie Belvedere, Vienna

Analisi dell’opera :

L’opera raffigura due amanti che si baciano in ginocchio. Il prato con i fiori colorati esprime, secondo me, un sentimento di amore e felicità.  Il pittore ha cercato di distinguere i due sessi e allo stesso tempo di creare un armonia tra di loro: Il maschio ha i lineamenti spigolosi, invece, la dona ha i  lineamenti più morbidi e circolari. Questi elementi dividono i due sessi, poi però lo sfondo li unisce creando un armonia perfetta.La caratteristica è quella di unire il realismo con l’ astrattismo.

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DIFFERENZE E RELAZIONI ANNUNCIAZIONI

La prima differenza che possiamo notare in queste opere è la tecnica utilizzata: l’opera di Angelico è un’affresco, invece le altre due sono pitture a olio.  Anche la prospettiva è differente:  L’opera di Leonardo Da Vinci bisogna vederla di lato, quella di Antonello e di Angelico da di fronte. Anche il periodo storico è diverso: l’annunciazione di Angelico è del 1440, quella di Antonello è del 1475 e quella di Leonardo è del 1472. Anche i soggetti sono differenti, nell’opera di Antonello il soggetto è solo Maria nelle altre due opere è presente anche l’arcangelo Gabriele.  Nello sfondo possiamo notare una grande differenza: nell’annunciazione di Antonello lo sfondo è nero, invece nelle altre due opere è presente uno sfondo che rappresenta la natura. Anche gli oggetti sono differenti: nell’opera di Angelico non è presente il leggio.

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ANNUNCIATA

Data  : 1474-1475 circa

Artista  : Antonello Da Messina

Tecnica  : olio su tavola

Dimensioni : 43 X 35 cm   

Collocazione : Galleria regionale di palazzo Abatellis, Palermo

Analisi dell’opera :

L’opera è molto realistica e lo sfondo nero fa emergere la figura. (a differenza delle altre annunciazioni che hanno sfondo colorato). Il soggetto è SOLO Maria ed è raffigurata a mezzo busto. (invece nelle altre annunciazioni è presente anche l’arcangelo Gabriele).  In più a Maria manca l’aureola che nelle altre opere è presente. Davanti a Maria è posto un leggio sul quale è posato un libro.

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ANNUNCIAZIONE

Data  : 1440

Artista  : Beato Angelico

Tecnica  : affresco

Dimensioni : 230 x 321 Cm 

Collocazione : Convento di San Marco, Firenze

Analisi dell’opera :

L’opera rappresentata è un affresco (a differenza delle altre due che sono pittura a olio). In questa opera manca il leggio che invece nelle altre è presente. Nello sfondo  possibile notare uno spazio dedicato alla natura. (come nell’annunciazione di Leonardo Da Vinci). Ed il chiaroscuro è meno evidente. La prospettiva è data soprattutto dal portico.

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ANNUNCIAZIONE

Data  : 1472

Artista  : Leonardo Da Vinci

Tecnica  : olio e tempera su tavola

Dimensioni : 98 x 217 Cm 

Collocazione : Galleria degli uffizi , Firenze

Analisi dell’opera :

In quest’opera viene rappresentata Maria insieme all’arcangelo Gabriele. Se l’opera è vista da di fronte si può notare che le proporzioni sono sbagliate (muro corto, leggio distante da Maria, Angelo allungato) ma se l’opera viene vista da destra tutto diventa perfetto.  Quando si vede l’opera da destra si possono notare tutti i punti di fuga e si capisce che la Vergine è la protagonista del quadro. I personaggi sono immersi nella natura presente sullo sfondo.

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LA VERGINE DELLE ROCCE

Data  : 1483-1486

Artista  : Leonardo Da Vinci

Tecnica  : olio su tavola trasportato su tela

Dimensioni : 199 x 122 Cm 

Collocazione : Louvre, Parigi, Francia

Analisi dell’opera :

L’opera raffigura l’incontro tra Gesù e Giovanni Battista. La luce illumina i personaggi con morbidezza. Il chiaroscuro e lo sfumato, armonizzano tutti gli elementi dell’opera. Essa  possiede una composizione piramidale e ciò rappresenta la trinità. E’ presente una prospettiva aerea.

Secondo me, la nebbia aiuta a creare profondità e realismo. Il volto di maria mi suscita protezione e conforto. I due bambini,mi fanno pensare, a un forte legame che li unisce.

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DIFFERENZE E RELAZIONI GIOCONDA E DAMA CON ERMELLINO

I lineamenti del volto sembrano abbastanza simili.  Un elemento in comune è la tecnica utilizzata, infatti sono entrambi olio su tavola. In più i soggetti sono entrambe delle Dame. Entrambe presentano un lieve sorriso, che mi suscita curiosità e mistero. Un particolare che accomuna i soggetti è la posizione, hanno entrambi il busto leggermente ruotato, ma la testa è posta in posizione differente. Anche i colori sono diversi, La dama con l’ermellino ha il vestito colorato e lo sfondo nero, invece la Gioconda ha lo sfondo colorato e le vesti più scure.

Le pettinature sono molto diverse e anche gli accessori.

In più la Monna Lisa in mano non tiene niente, invece, l’altra dama ha in braccio un ermellino.

 

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LA DAMA CON L’ERMELLINO

Data  : 1483-1486

Artista  : Leonardo Da Vinci

Tecnica  : olio su tavola trasportato su tela

Dimensioni : 199 x 122 Cm 

Collocazione :Museo Czartoryski, Cracovia, Polonia 

Analisi dell’opera :

La dama rappresentata è Cecilia Gallerani. L’opera raffigura una grande eleganza, si intuisce sia dai vestiti sia dall’ermellino, animale molto pregiato. Lo sfondo è nero e fa emergere la dama, la luce proviene da destra. I volumi della figura sono modellati dal chiaroscuro sfumato. L’ermellino bianco è un simbolo di purezza. A me questa opera suscita eleganza e delicatezza, mi attira la mano che accarezza l’ermellino. Però mi trasmette anche curiosità perché la dama sta guardando altrove.

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LA GIOCONDA

Data  : 1503

Artista  : Leonardo Da Vinci

Tecnica  : olio su tavola 

Dimensioni : 73 x 53 Cm 

Collocazione : Louvre, Parigi, Francia

Analisi dell’opera :

Il soggetto è Monna Lisa.  La dama è seduta e alle sue spalle si può notare un paesaggio naturale composto da rocce e specchi d’acqua. La donna è ritratta voltata di tre quarti. La luce è calda. In quest’opera è presente la prospettiva aerea, Leonardo ha creato un’atmosfera umida e nebbiosa. Le ombre ottenute con il colore conferiscono maggiore realismo. Quest’opera mi suscita calma e tranquillità, ma il sorriso della dama mi sembra misterioso.

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MADONNA D’OGNISSANTI

Data  : 1306-1310

Artista  : Giotto

Tecnica  : tempera su tavola

Dimensioni : 325×204 CM

Collocazione : Galleria degli Uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

Inizialmente quest’opera era collocata nella chiesa di Ognissanti a Firenze, poi i frati la spostarono in un convento e nel 1810 in una accademia, infine nel 1919 fu collocata nella Galleria degli Uffizi dove si trova attualmente. L’opera è una “Maestà”. E’  una pala d’altare con uno stile gotico. Lo sfondo è oro e gli angeli guardano i soggetti principali cioè Maria e Gesù, posizionati su un trono. Lo sguardo di Maria mi suscita serietà e un po’ di soggezione.

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MADONNA RUCELLAI

Data  : 1285-1286

Artista  : Duccio di Buoninsegna

Tecnica  : tempera su tavola

Dimensioni : 290×450 CM

Collocazione : Galleria degli Uffizi, Firenze

Analisi dell’opera :

Quest’opera è stata realizzata per l’altare della Chiesa di Santa Maria Novella. Ma poi, alla fine del diciassettesimo secolo, fu spostata nella cappella della famiglia Rucellai. Successivamente fu esposta agli uffizi nel 1948. Lo sfondo è dorato e sulla cornice possiamo notare dei decori con strisce e cerchi, con all’interno dei Santi. Sul trono massiccio è presente Maria insieme a Gesù e intorno si possono notare gli angeli. Quest’opera è una “Maestà”. Questo quadro mi suscita ricchezza e tranquillità.

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LA PIETÀ

Data  : 1498- 1499

Artista  : Michelangelo

Tecnica  : scultura, marmo

Dimensioni : h 24 cm 

Collocazione : Basilica di San Pietro, città del Vaticano

Analisi dell’opera :

A soli 24 anni Michelangelo scolpisce questa scultura. Raffigura Maria che regge sulle ginocchia il figlio morto. Il marmo è molto lucido. Si può vedere un grande realismo, il volto di Maria esprime dolore.  Un particolare è che la madre è più giovane del figlio, e si può capire guardando il viso.

Quest’opera mi suscita tristezza ma allo stesso tempo l’amore e la cura con cui Maria sorregge il corpo di Cristo morto.

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DAVID

Data  : 1501- 1504

Artista  : Michelangelo

Tecnica  : scultura, marmo

Dimensioni : h 434 cm 

Collocazione : Galleria dell’accademia,Firenze

Analisi dell’opera :

L’opera rappresenta il David pochi secondi prima di uccidere il gigante Golia. La sua muscolatura è tesa ed il volto è concentrato. La testa e le spalle hanno una ha una lieve rotazione. Ed la gamba e il braccio sinistro sono piegati, la mano sinistra stringe un sasso.

Il marmo è scolpito nei minimi dettagli, il marmo sembra carne vera, si vede la muscolatura e le vene sono ben evidenti. Lo sguardo è concentrato e la fronte è corrugata. A me questa scultura suscita concentrazione e attenzione.

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DIFFERENZE E PUNTI IN COMUNE

Il primo punto in comune è la tecnica utilizzata, infatti sono entrambe sculture in marmo. In più Michelangelo si è ispirato al Doriforo per scolpire il David. Entrambi hanno la flessione della gamba e del braccio sinistro. Hanno anche in comune la lieve torsione della testa.  Poi entrambi sono armoniosi.

MA sono armonie differenti: Il Doriforo rappresenta la bellezza ideale. Invece il David se visto dall’alto è sproporzionato , ma vedendolo dal basso tutto diventa perfetto.

Una differenza è il ruolo dei personaggi: il Doriforo è un portatore di lancia, invece il David fu colui che uccise Golia.

Un’ altra differenza è la tensione, il Doriforo ha un corpo rilassato e calmo, invece il David ha un corpo più teso perché, secondo la leggenda, dopo pochi secondi avrebbe dovuto uccidere Golia.

 

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STORIA DELL’ARTE by Alice - Illustrated by Alice Rebuzzi  - Ourboox.com

ESERCIZIO ANALISI ATTIVA DEL DAVID

David, armato di sasso, fissa l’avversario con un atteggiamento carico di tensione fisica e psicologica. Il suo corpo appare immobile, ma pronto a scattare: lo si percepisce dai dettagli anatomici che lo scultore riproduce con precisione, come il disegno dei muscoli tesi e delle vene in rilievo. Lo sguardo è concretato e la fronte corrugata

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