Le fiabe della classe 1 D a.s 2019/20 Scuola Media Lenci Viareggio by Rossella Francesconi - Ourboox.com
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Le fiabe della classe 1 D a.s 2019/20 Scuola Media Lenci Viareggio

  • Joined Mar 2019
  • Published Books 4

L’orsacchiotto e le streghe malvagie!!
C ‘ era una volta un orsacchiotto, che amava tanto scrivere, così tanto che ogni mattina alle 7.00 in punto, si svegliava , faceva colazione con una tazza di latte e caffè, 5 biscotti e 3 crakers dolci, ai frutti di bosco. Quando finiva la sua colazione mattutina, iniziava a scrivere : poesie, canzoni, lettere d amore (e certo, ognuno ha un amore),storie inventate ecc.
Una mattina però successe un fatto alquanto inquietante……..tutto ciò che aveva sognato quella notte, si era appena avverato, persino gli incubi…..
Quella notte l ‘orsacchiotto sognò dei veri incubi più che sogni: sognò delle streghe malvagie che gli chiesero nome, cognome, e mail di google, password del telefono ecc.
Lui, non era così tanto tecnologico e moderno come quelle streghe malvagie, e allora improvvisò le password e tutte le cose che gli avevano chiesto.
Le streghe erano così moderne che però capirono subito che le password ed i nomi erano stati inventati dal povero piccolo orsacchiotto ; quindi gli domandarono degli indovinelli alquanto difficili:<< Allora iniziamo con gli indovinelli. Ecco il 1°: quando te sei sdraiato, loro stanno in piedi, quando te stai in piedi loro stanno sdraiati, chi sono?>>
L’ orsacchiotto , in dubbio, sussurrò:<<I piedi forse?>>
Le streghe stufate gridarono:<<Bravo, complimenti il primo indovinello è stato superato!!!!!!>>
L’orsacchiotto esultò:<<EVVIVA !!!!!!!>>
Le streghe in coro dissero:<< Non festeggiare più di tanto sai? Perchè ancora ne manca uno!!!!Ed è abbastanza difficile!!!!
Ad un certo punto lui si svegli e capì che era stato tutto un sogno e visse per sempre felice e contento.
ASIA BUFFA DI BLASI

2

AMATO NEMICO VENTO

 

C’era una volta in un bellissimo prato di fiori colorati in campagna, un girasole che aveva smesso di guardare il sole per vedere e stare solo con la sua amata rosa.
Un giorno però, la sua amata, mentre si stava dissetando, venne trascinata via dal vento; Girasole non sapeva più che fare, chiamò tutti i suoi amici fiori e disse loro il suo piano per ritrovare Rosa.
“Allora ragazzi, dobbiamo ritrovarla perchè io senza di lei non vivo” disse Girasole.
“Ma come faremo?” disse un giglio.
“Facendoci trascinare dal vento, proprio come ha fatto Rosa!” disse Girasole.
Tutti rimasero scioccati, ma approvarono comunque perchè non potevano abbandonare un amico.
Il gruppo di amici aspettò la prima brezza del mattino per farsi trasportare là dove avrebbero dovuto trovare Rosa.
Durante il loro volo videro paesaggi straordinari e animali sconosciuti.
Il vento si calmò e li fece atterrare in una bellissima spiaggia con molti gabbiani.
Un gabbiano, attratto dal loro profumo, si avvicinò a loro e disse: “Non avevo mai visto fiori così belli su questa spiaggia, cosa ci fate qua?”
Gli amici gli raccontarono tutto quello che gli era accaduto e dopo, in coro, gli chiesero: “Puoi darci un passaggio???”
Il gabbiano rispose: “Certo, dove vi devo portare?” e Girasole:”E’ questo il problema, non sappiamo dov’è, sentiamo solo il suo odore”.
“Allora potremmo arrivare da lei con l’olfatto, basterà solamente dirmi da che parte sentirete il suo profumo”. Disse il gabbiano, felice di aiutare i suoi nuovi amici.
Tutti sorridenti annuirono; partirono ma ci fu un contrattempo; i fiori con un filo di vento caddero.
Toccata terra li raccolse una donna anziana con molte rughe in faccia e una treccia bianca come latte lunga fino alla vita; li portò a casa dove c’era un signore anzianotto, un po’ robusto, con in mano una rosa.
I due anziani si abbracciarono, per Girasole, rivedere Rosa fu magnifico.
Essi misero tutti i fiori in un grande vaso e i due fiori Rosa e Girasole vissero per sempre insieme, felici e contenti!

Giannetti Margherita

3

C’era una volta un villaggio in mezzo alla campagna, la vita lì era bellissima : si giocava, si ballava, si organizzavano feste. Ma un giorno le cose cambiarono.
Un orco assalì il villaggio demolendolo e rapendo la principessa, il re dopo questo avvenimento decise di dare una ricompensa a chi avesse riportato sua figlia da lui, ma nessun cavaliere decise di andarci dicendo che era troppo pericoloso combattere contro un orco. Ma un giorno un cavaliere accettò di salvare la principessa e così il re gli diede tutto quello di cui aveva bisogno per sconfiggere l’ orco e il cavaliere iniziò il suo percorso.
I primi giorni andarono bene finché non arrivò nel deserto e una tempesta di sabbia si stava avvicinando, il cavaliere non potè fare altro che correre via, ma la tempesta di sabbia lo prese e svenne, si risvegliò in un altro villaggio dove gli diedero tutte le cure di cui aveva bisogno . Un giorno un abitante di quel villaggio gli diede del veleno per uccidere l’ orco
e così il cavaliere arrivò alla casa dell’orco e aspettò che l’orco si preparasse un bicchiere di acqua ,quando l’orco andò in un’ altra stanza, mise il veleno nell’ acqua e si nascose. Quando l’orco bevve l’ acqua morì e il cavaliere liberò la principessa e insieme tornarono al regno. Il re diede la figlia in sposa al cavaliere e vissero tutti felici e contenti.

CREATA DA Rocco

4

Il re e i suoi scagnozzi
C’era una volta un mago molto cattivo, trasformava le persone in orchi. Aveva una barba bianca lunghissima, degli occhi neri e un gran mantello blu. Un giorno una regina passò lì dove viveva il mago e il mago la trasformò in orco. Dopo un giorno il re Antonio, il marito della regina, andò a cercare la regina Tea ma non la trovò. Pochi minuti dopo trovò un orco altissimo e scappò. Lo seminò e ritornò a casa. Quando tornò a casa disse al suo maggiordomo di preparargli una pozione per trasformare l’orco in persona, perchè conosceva il mago, il maggiordomo si mise a farla. Dopo un giorno finì di prepararla e il re Antonio andò a provarla per quell’orco, portò con lui i suoi scagnozzi con le spade perchè l’orco era molto grande e forte. Lo trovarono , il re salì intorno al suo corpo arrampicandosi per arrivare nella sua bocca e dargli la pozione, gliela mise in bocca . Dopo pochi secondi si trasformò in persona, e quella persona era la regina Tea. La regina gli raccontò tutto e il re si mise in marcia con il cavallo per andare nel castello del mago cattivo. Dopo tante ore ci arrivò e andò a sconfiggere il mago cattivo con i suoi scagnozzi nel castello. Dopo tanta fatica il re sconfisse il mago conficcandogli la spada nel cuore, tutti gli scagnozzi del re e del mago ucciso morirono, e rimasero in vita solo il re e la regina. Dopo un pò di minuti, il sole stava tramontando e il re e la regina andarono a casa. E vissero tutti felici e contenti.
(Adam Acheari 22/01/2020)

5

Il cavaliere e la principessa

C’era una volta in un reame una principessa di nome Francesca. Un giorno con il suo amatissimo cavaliere stavano progettando il giorno del matrimonio.ma quando la principessa era in un gardino maestoso, un orco brutto, cattivo , affamato rapì la principessa. Il cavaliere sentiva la sua mancanza e andò subito a cercarla. In un bosco fitto, buio in lontananza si vedeva una casupola con all’ interno un mago che aiutava la gente e il cavaliere coraggioso entrò dentro e il mago gli disse: ” Ti serve aiuto?”. Il cavaliere rispose:” Sì” e il mago gli regalò una spada magica e la posizione della ragazza Francesca. Quando il cavaliere vide la principessa andò subito a liberarla, ma l’orco era comparso dal nulla e quando il cavaliere ebbe liberato la principessa, si mise a lottare con l’orco . Appena sconfitto il nemico, andò a portarla al reame. Quando il re vide che era viva, al cavaliere dette il permesso di sposarla e vissero tutti felici e contenti.
Cotay Jack

6

La principessa sparita

C ‘era una volta un principe in un castello con la sua amata principessa , uscirono dal castello e fecero una passeggiata nel bosco -Che bello questo bosco , perché non mi ci hai mai portato?-disse la principessa -Perché sai sono tanto indaffarato con il popolo .- rispose il principe . Ad un certo punto mentre stavano tornando al castello un incantesimo fece scomparire la principessa -Principessa ! Principessa ! Dove sei ?!- urlò il principe . Il principe andò da uno stregone molto caro a lui -Stregone mi potresti dire dove è sparita la principessa ?!-disse il principe -Molto lontano da qui , dovrai consumare 3 paia di scarpe poi troverai un castello di una strega ,ci saranno 3 prove quindi tieni queste cose che ti serviranno : Una spada , una bistecca cruda e una corda – disse lo stregone – Grazie-disse il principe .
Il principe camminò per tanto tempo e poi arrivò al castello delle strega , c’ erano tre prove da superare : Un labirinto un drago affamato e la strega . Entrò nel labirinto era difficilissimo , ma dopo un po’ pensò :-Lo stregone mi ha dato tre oggetti – Lui usò la corda come liana e oltrepassò il labirinto . Lo scontro contro il drago non era entusiasmante , gli dette la bistecca e lui superò anche questa sfida . Ora toccava alla strega , il principe mostrò la spada e combatterono , la strega usava tanti incantesimi , ma ad un tratto lei si autocolpisce quindi si ammazzò . Il principe andò subito dalla principessa . Alla fine tornarono a casa sani e salvi , e vissero tutti felici e contenti .

Mauro D’Anna 1°D

7

IL SOGNO DI ESTER
C’era una volta una bambina di nome Sofia, aveva 9 anni e sua mamma e suo papà erano morti ,quindi venne portata in una casa famiglia. Però dopo un po’ di anni i suoi zii decisero di addottarla .E lei fu molto felice (ma perchè ancora non sapeva quello che gli aspettava): viveva in cantina, le davono da mangiare una volta al giorno ,cioè acqua e pane, alcune volte ,anzi raramente ,un piccolo biscotto. Ma a parte questo le tiravano i capelli e le orecchie , stava sempre con una camicia da notte lunga e bianca che col tempo era diventata nera perchè non gli facevano fare nemmmeno la dccia. AH! scusate quasi dimenticavo non vi ho ancora presentato Titti che è il gatto che zia Cornelius e zio Fracais trattavono male ,allora ogni giorno Titti andava da Sofia e si facevano compagnia a vicenda. I vicini sentivano sempre le loro urla e alcune volte venivano a chiedere cosa stesse succedendo .Dopo anni e anni che Sofia dovette vivere con loro .un giorno Cornelius e Fracais dovettero andare a fare una commissione ,Sofia ne approfittò per scappare ,ma ovviamente non avevano lasciato la porta aperta ma la finestra ,la bambina prese il gatto e scappò. Mentre correva vide la loro macchina e a quel punto si nascose dietro un cespuglio . Dopo che si assicurò che non l’avessero vista si girò e…..:”AAAAAAA chi sei?”lui era il principe Alessio (che noi femmine aspettiamo che si faccia vivo)rispose “Ei ciao scusa non ti volevo spaventare, io sono Alessio piacere”, beh che dire da quel momento si misero a parlare ,a raccontare a ridere…Lui la portò al suo palazzo e si fidanzarono quindi tutti felici e.. no aspettate non è ancora finita, perchè c’era un’altra bambina ESter che quando si svegliò voleva raccontare a tutti il suo sogno. Ora sì che si può dire.. e vissero tutti felici e contenti!
Ester Baldassano

8

IL CAVALIERE E IL CAVALLO

C’era una volta un cavaliere con un cavallo , un giorno scoppiò una battaglia molto tragica e il cavaliere uscì dalle mura e partì per un lungo viaggio con il suo cavallo per salvare delle persone. un giorno trovò una bambina con la sua mamma in pericolo, il cavaliere si fermò ma era tardi perchè un ladro tagliò la gamba al cavallo. Il cavaliere lo bastonò, si dovettero fermare con la mamma e la figlia per far guarire con delle fasce il cavallo. Il cavallo si riprese e partirono tutti e 4 portò prima la figlia e la mamma nel castello e poi ripartì a prendere suo padre, non vide suo padre ma era nascosto e ferito ad un piede, ma il cavaliere trovò delle fasce e le legò al piede del padre ,lo aiutò a salire sul cavallo. Arrivati al castello trovò la mamma e la figlia ad accogliere il padre ad aiutarlo a guarire e dopo 10giorni si riprese e… vissero tutti felici e contenti

(BY ALEX SIMONINI 22/01/2020)

9

Gigante e Principessa

Tanto tempo fa c’era un gigante molto brutto e sporco , una principessa molto bella e pulita . Un giorno il gigante vide la principessa e disse:”La prendo e me la sposo”. Nel frattempo la principessa stava mangiando, il gigante allora si mise a camminare, la principessa stava sentendo i suoi passi:”Pom pom pom” allora la principessa guardo’ dalla finestra e vide il gigante che si stava avvicinando sempre di piu’, la principessa ando’ fuori con gli arcieri e i cavalieri sparando. Il gigante impaurito prese la principessa e se ne ando’ correndo , la intrappolo’ . mentre chiedeva aiuto, il gigante si stava preparando per il matrimonio, lui la prese e lei gli disse una scusa per scappare:”mi manca il vestito”, allora lui disse :”ok andiamo alla tua torre e prendi il vestito “.Andarono e lui la fece scendere e la fece andare al castello a prendere il vestito , lei invece resto’ li nel castello .I cavalieri e gli arceri spararono tutto quello che poterono e alla fine lo uccisero.
Vincenzo Tana

10

Fiaba tribù indiana

C’ ERA UNA VOLTA UN RAGAZZO DI NOME MALIKO, QUESTO RAGAZZO FACEVA PARTE DELLA TRIBU’ INDIANA , SUO PADRE ERA IL CAPO DELLA TRIBU’ INDIANA .
SUO PADRE UN GIORNO GLI DISSE:”UN GIORNO SARAI TU IL CAPODELLA NOSTRA TRIBU’ INDIANA.”
E MALIKO FECE I SALTI DI GIOIA DALLA FELICITA’ MA SUO PADRE LO SMENTI’ SUBITO DICENDOLI:”PERO’ PRIMA DOVRAI AFFRONTARE DUE PROVE DIFFICILISSIME PER VEDERE SE’ SEI IN GRADO DI PRENDERE IL MIO POSTO.”
MA SUO FIGLIO GLI DISSE :”CHE PROVA DEVO AFFRONTARE?”
E SUO PADRE RISPOSE:”DOVRAI SUPERARE UN LAGO DI COCCODRILLI E DOPO DOVRAI COMPATTERE CONTRO DUE COBRA.”
IL FIGLIO ALLA FINE SEMBRAVA TRANQUILLO.

DIVENTATO ADULTO DOVETTE AFFRONTARE LA FAMOSA PROVA DI SUO PADRE PER DIVENTARE CAPO DELLA TRIBU’ INDIANA, MALIKO PRIMA DI AFFRONTARE LA PROVA ANDO’ DA SUO NONNO INDO CHE ERA IL MAGO ED EX CAPO DELLA TRIBU’ INDIANA MALIKO GLI CHIESE DEI MEZZI MAGICI MA SUO NONNO GLI DISSE:”OK PERO’ PRIMA MI DEVI PORTARE UNA SFERA CHE TENGO IN CANTINA PERO’ ATTENTO SE NON ME LA PORTI ENTRO UN MINUTO E MEZZO NON TI DARO’ I MEZZI MAGICI OK?”
MALIKO RISPOSE “OK NONNO ARRIVO SUBITO.”
E MALIKO IN MENO DI QUARANTAQUATTRO SECONDI GLI PORTO’ LA SFERA E SUO NONNO GLI DISSE:”BRAVO MALIKO SEI STATO VELOCISSIMO ORA TI FARO’
L’ INCANTESIMO ABRACADABRA SFERA MAGICA DAI A MIO NIPOTE UN UNICORNO
MAGICO CHE PUO’ VOLARE E UNA SPADA MAGICA ABRACADABRASHASAM.
ECCO MALIKO QUESTI SONO I TUOI MEZZI MAGICI.”
MALIKO A SUO NONNO DISSE :”GRAZIE NONNO SEI FAVOLOSO CIAO!”
E SUO NONNO DISSE”PREGO MALIKO E BUONA FORTUNA PER LA PROVA.”
MALIKO INIZIA LA PROVA SI TROVA DAVANTI AL FIUME DEI COCCODRILLI E CON IL SUO UNICORNO MAGICO VOLANDO ATTRAVESRSO’ IL FIUME DEI COCCODRILLI E ORA SI TROVA DAVANTI, AI DUE COBRA E CON DUE COLPI PER UNO AL CUORE E ALLA TESTA GLI AMMAZZO’ E SUO PADRE LO PREMIO’ DANDOLI LA CORONA DELLA TRIBU’ INDIANA E DA QUEL MOMENTO VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI.

Matteo Verona

11

Il pirata e il cavaliere
C’era una volta un cavaliere e un pirata che andavano a giro per il mare con la barca del pirata. Ad un certo punto videro una nave con dei cannoni molto potenti, loro decisero di attaccare la barca, e il cavaliere e il pirata non sapevano cosa fare e alla fine decisero di affrontarli. La nave degli avversari gli spararono tanti colpi dei cannoni, la barca del pirata e del cavaliere per poco non affondava, però il pirata e il cavaliere scapparono per ripararsi e farsela tutta come nuova. Dopo un bel po’ di tempo riuscirono ad avere una nave nuova con cannoni e nuove armi e si procurarono nuove spade e nuove armature.

Chiaro Gennaro

12

Il ragazzo troppo curioso

C’era una volta un ragazzo povero a cui non piaceva non potersi permettere tutte le cose che avevano anche i suoi amici come jenga oppure un pupazzetto di un supereroe. Incuriosito chiese alla mamma :”Perché a lavoro non riesci a guadagnare tanto?”
“Perché lavorando in una bancarella la gente pensa che la nostra merce è sporca e quindi vanno alle botteghe che sono più pulite”.
Il ragazzo uscì di casa per vedere se c’erano i suoi amici ma proprio mentre chiudeva la porta della capanna vide dei minatori che trasportavano un mega carico di pietre preziosissime; il ragazzo ebbe l’idea di seguirli per magari rubare qualcosa. Dopo 2 km i minatori si fermarono davanti a un grossissimo masso davanti a una collina, il loro comandante disse delle parole strane e il masso magicamente si spostò scoprendo una grotta con dentro oro, rubini e tante altre cose preziose di cui nessuno aveva mai sentito parlare; il ragazzo di nascosto entrò e si nascose dietro un cumulo di oro. Si guardò attorno e si spaventò perché non era abituato a vedere tante ricchezze in vita sua. Quando i minatori ebbero finito di scaricare il cumulo di pietre preziose il capo ripronunciò le parole magiche e la grotta si richiuse, il ragazzo rimase intrappolato dentro, per disperazione corse avanti e indietro fino a quando inciampò su una lampada d’oro dalla quale uscì un genio che gli disse:”Chi mi ha svegliato? Vabbè che importa? Hai a tua disposizione due desideri”. Il ragazzo rispose “Ne voglio solo 1: tornare dalla mia mamma nella mia capanna”

Così fu, il ragazzo tornò dalla sua mamma e non lo fece mai più
….vissero tutti felici e contenti

(Giacomo Iacopi )

13
14

IL VIAGGIO DEL PRINCIPINO

C’era una volta un principe chiamato Principino perché era bassino.
Qualche secolo fa si era innamorato di una fanciulla con i capelli rossi e gli occhi celestini.
Un giorno la fanciulla fu rapita dai troll che andarono verso la montagna Amorus Distruttus ma lui non li vedeva perché era basso.
Il principe non perse tempo,prese un maggiordomo con una scala e cavallo e andò (il maggiordomo e la scala servivano per far salire il principe sul cavallo e ci hanno 3 lunghe ore).
Il principe incontrò un Napoletano e gli chiese:”Dove sono andati i troll?” e il Napoletano:
“si bbuò sapè arò song andati è troll aià magnà a pizzà”.
Il principe lo ignorò e andò avanti dove trovò un Russo dove gli chiese:”Dove sono andati i troll?”
“Sono andati verso piccolo su piccola la montagna,provaci baso!”.
E andò verso la montagna Amorus Distruttus e ch’impiegò 9 ore perché era a 500 metri di distanza dal Valle Di Adriano.
Arrivato trovò una torcia e trovò un francese che parlava la sua lingua.
Gli spiegò tutto e stettero uno a fianco all’ altro e trovarono il re dell’ odio cioè una persona crudele amante dei disastri(per non parlare delle mappe horror di Roblox) l’imponente ahahahahahahahaha! Targumella.
E io:”Non potevo mettere nient’altro scusate ragazzi ma i più belli gli hanno già presi”E il principe:”Perfetto!”
Targumella si ritrovò con le due e il principe e il francese non le presero.
Anche perché una viene da Edinburgo e l’ altra di Lione quindi non avevo prese ma arrivarano il Napoletano e il Russo che aiutarono i due ragazzi che approfittarono prendendo le due fanciulle e scapparono.
Vicino al villaggio a Manchester trovarono un mago e il principe gli chiese:”
C’e là una bottiglia per far diventare le persone di altezza medio-alta?”
“Certo!” e cosi diventano:alto,sposato,padre e re e vissero felici e contenti.
Puccinelli Andrea

15

In mondi diversi
C’era una volta una bambina di nome Sofia,Quando era piccola la sua mamma morì di tumore al cuore quindi Sofia da ora vive con suo padre. Ma questa non è la sua storia qui si parla di una sirenetta di nome Corallo,invece lei rimase senza padre non aveva mai visto il suo padre perché non l’aveva. Un giorno Sofia partì per abitare dal suo nonno che tutti credessero PAZZO! Perché diceva di aver visto sirene ma non è una bugia è completamente vero. Così Sofia andò a vedere tutta la cittadina visto che è molto piccolo, andò verso il molo per vedere il mare ma vide qualcosa che non era un pesce,non era un granchio o gambero e non era nemmeno un medusa ma era una Sirena; così cercando a aiutarla a liberarsi dalla rete per i pesci ma Sofia mentre aiuta la sirenetta si accorge di aver perso la collana che sua madre gli ha regalato da piccola ma aiutò lo stesso la sirena dopo averla aiutata andò via. Il giorno dopo Sofia riandò lì per vedere se la sirena ritornasse ma ritornò con un regalo per Sofia cioè la collana che gli ha regalato sua madre, poi Sofia gli chiese alla sirena : -Come ti chiami?-
La sirena rispose: – Mi chiamo Corallo e te?-
-Io mi chiamo Sofia – disse la bambina
Il giorno dopo Sofia riandò a vedere se c’era Corallo infatti c’era Sofia e Corallo fecero molto amicizia cioè diventarono migliore amiche, dopo molti giorni passati insieme Sofia gli fece vedere la sua città e Corallo fece vedere la sua città sotto acqua ma poche volte lo fece visitare. Sofia un giorno uscì per giocare con Corallo ma il suo padre gli chiese. – Con chi esci?-
Sofia gli rispose. – Con una mia amica di nome Corallo –
Sofia però non poteva dire a nessuno che la sua amica è una sirena ma che cambia forma, diventa umana con le gambe se non tocca l’acqua e se tocca l’acqua diventa di nuovo sirena, però anche Sofia crede ora a le sirenette come il suo nonno. Un giorno Sofia e Corallo andarono a fare un po’ di shopping però Corallo essendo una sirena non sa cos’è shopping quindi Sofia invece di piegarlo glielo fece vedere, dopo Corallo mentre Sofia si provava i vestiti incontrò un ragazzo molto carino a cui questo ragazzo si chiama Lorenzo. Lorenzo si presentò a Sofia e a Corallo, Arrivò il giorno dopo che corallo invitò Sofia nella sua città però quando lo scoprì la regina delle sirene cioè la nonna di Corallo vietò Corallo di vedere Sofia e di andare nel suo mondo umano. Così Sofia ritornò nel suo mondo umano piangendo un fiume di lacrime perché non poteva più vedere Corallo e Corallo non poteva più vedere Sofia quindi entrambi piangessero, Ma Sofia non ne poteva più non vedere la sua migliore amica quindi decise con il suo nonno di andare sulla barca verso l’isola di Corallo per vederla me il nonno di Sofia si sentì male, quindi Sofia dalla paura corse subito a nuoto con sopra la barca gonfiabile di emergenza sulla isola chiedendo aiuto di salvarlo, a un certo punto spuntarono la famiglia di Corallo. La nonna di Corallo disse. – Mettete tutti la mano sopra la mia –
Così Sofia,Corallo e la sua famiglia misero la mano sopra la sua, grazie a quella magia fatta dall’amore salvarono il nonno di Sofia ma scoprirono una cosa bella!
Sofia e Corallo sarebbero sorelle perché il nonno e la nonna di Corallo e Sofia erano fidanzati e fece nascere il padre di Sofia e invece la mamma di Corallo era la figlia del nonno della Sofia e invece Corallo e Sofia sarebbero sorelle e da quando l’hanno saputo sono rimasti felicissimi, poi perché la nonna di Corallo permise a corallo di rivedere Sofia ma rimasero felici e contenti e anche Corallo si innamorò di Lorenzo e si misero insieme ma per ora solo la famiglia di Sofia sa che l’altra parte della famiglia sono sirene.
Sarah Simoncini

16

Herry e la magia
C’era una volta una ragazzo di nome Herry. Harry è un appassionato di magia il suo libro/film preferito è Harry Potter.Lui e suoi amici hanno battuto con l’aiuto della magia dei lupi mannari,ciclopi , e orchi. Ma dopo tre mesi rinizia la scuola e lui e i suoi amici si mettono d’accordo per andare nel bosco dopo scuola. Lui e i suoi amici dopo scuola si ritrovano nel bosco ma incontrano non uno ma due lupi mannari ma loro erano in difficolta visto che Herry…..
Kefi Yussef

17

L’aquila e il corvo

La sera del ballo di fine anno, Elan e Laura parteciparono insieme alla festa. All’interno
della palestra, avevano allestito anche un gazebo con il mago Sully, che con la sua palla di vetro, prediceva il futuro degli studenti.
Sully era il miglior amico di Elan e per l’occasione, si era improvvisato mago per una notte. Quando Laura lo vide, volle abdare a farsi leggere il futuro, ma Elan non ci credeva e così rimase fuori ad aspettare.
Il ballo fu spettacolare,Elan e Laura si divertirono un sacco e ben presto si fece l’ora di tornare a casa. Elan accompagnò Laura nel parcheggio dove i suoi genitori la stavano aspettando e mentre tornava a casa fu chiamato da Sully che gli chiese di entrare nel gazebo. Elan entrò scocciato.
“Cosa c’è, Sully? E’ tardi, devo rientrare, non farmi perdere tempo”.
“Elan, questo ciondolo ti porgo,da ora in poi sarai un corvo! Anche se non te l’ho mai dimostrato, di Laura sono molto innamorato… e allo scoccare della mezzanotte… sparirai nella notte! Vivrai giornate avventurose, lassù sulle Montagne Rocciose…”
“Ma cosa dici Sully? Stai delirando? Non farmi ridere, quanti drink hai bevuto? Andiamocene a casa, dai…”
Elan si incamminò stanco, ma felice verso casa. La campana suonò dodici rintocchi e di Elan si persero le tracce.
Era mattina presto ormai, quando Elan si ritrovò a terra sdraiato, la testa che gli girava e in un posto a lui del tutto sconosciuto. Dove sono? Pensò. Cercò di alzarsi, e di camminare ma non era più lui. Le sue braccia erano diventate ali e le gambe erano zampette ed era lontano da casa. Non capiva più niente. Un’aquila lo vide e si precipitò su di lui, ma il suo istinto lo fece muovere e si nascose dietro ad un cespuglio. Un puma gli saltò addosso per proteggerlo:”vattene! Vola via! Non puoi stare qui o ti mangeranno”.
“Chi sei? Cosa vuoi? E chi sono io? Cosa mi è successo?”
“ tu sei Elan e il tuo amico Sully è innamorato perso della tua fidanzata, così ti ha trasformato in un corvo esiliandoti quassù sulle Montagne Rocciose. Io sono Doris la puma e ti aiuterò a ritornare umano, ma attenzione all’aquila perché è proprio Sully e vuole vederti morto”.
Così Elan trovò rifugio in un’apertura nella parete della montagna. I giorni passavano e Elan perdeva sempre più la speranza di ritornare umano. Sully gli dava continuamente la caccia, così lui usciva solo accompagnato da Doris che lo aiutava a cercare il cibo.
Per ritornare umano, Elan avrebbe dovuto affrontare una prova molto rischiosa. Il giorno dell’equinozio d’autunno, sarebbe dovuto entrare nella grotta dove viveva Sully e rubare il libro di magia custodito all’interno e pronunciare le parole magiche.
Il ventuno settembre Elan volò in alto fino alla grotta, mentre Doris lo raggiungeva lungo il pendio della montagna. La grotta era buia, non si vedeva niente e non c’era nessuno. Doris entrò e vide Elan alla ricerca del libro.
Proprio in quell’istante entrò Sully. Ci fu una lotta all’ultimo resiro con Elan, finchè Doris riuscì, con una zampata, a scaraventare l’aquila a terra rompendogli un’ala. Elan corse al libro magico e insieme alla sua inseparabile amica Doris lessero ad alta voce la formula magica:” Le parole che sono state pronunciate, in questa pagina tornino addormentate. Il ciondolo a te donato, qui nel fiume sarà gettato e alla fine dell’arcano…tornerai di nuovo umano”.
Dette queste parole elan si ritrovò davanti la porta di casa sua ancora con gli abiti della festa. Passò di lì una vecchia signora, si fermò, lo guardò e gli regalò un sorriso. Poco più avanti una bambina le correva incontro gridando:”nonna Doris, vieni a giocare con me?”
Doris strizzò l’occhio a Elan e se ne andò per mano della sua nipotina.

LUCA BINI

18
19

Laura e la sua vita da ballerina
C’era una volta, in una città molto affollata, piena di edifici, case, industrie ,un quartiere molto piccolo. Si chiamava ‘’quartiere degli avvocati’’, perché al suo interno c’erano solo famiglie di avvocati. In una di quelle famiglie c’era una bambina molto diversa di aspetto, dai suoi genitori, perché era stata adottata. La bambina si chiamava Laura e aveva dieci anni, praticava la danza da nove anni, ed era molto brava. Un giorno Laura si recò in palestra per fare danza e l’allenatrice comunicò alle sue allieve, che tra un mese c’era la gara. Le allieve erano felicissime e risposero in coro: ‘’ sii!’’ Iniziarono gli allenamenti per la gara ,e Laura era preparatissima. La sua rivale, Annalisa era gelosa di Laura perché era molto brava, precisa e s’impegnava a imparare la coreografia. Così Annalisa un giorno, decise di fare un piccolo scherzo a Laura che si trasformò in una situazione catastrofica, perché la fece cadere e Laura si ruppe una gamba. Passarono dei giorni e delle settimane e Laura non riusciva ancora a camminare, fino a che un giorno si decise, e con tutta la sua forza riuscì ad alzarsi, poi afferrò subito il telefono, per chiamare la sua migliore che si chiamava Camilla e aveva dieci anni come lei. Laura riuscì a impararla in tre giorni, quando mancavano due giorni, alla gara. Passarono i due giorni e arrivò il momento della gara. Annalisa era furiosa quando vide Laura, ma fra se e se disse che Laura non aveva nessuna possibilità di sapere la coreografia. Dopo il turno di Annalisa toccava a Laura che era ultima e fece la coreografia perfettamente come gli aveva mostrato Camilla. Dopo poco i giudici decisero di annunciare chi era la vincitrice. La vincitrice era proprio Laura, ed era così felice che gridò dalla gioia! Annalisa arrivò decima ed era furiosa! Laura vinse una coppa d’oro e vissero tutti felici e contenti!

Sara Oukerroum

20

LO GNOMO PERDUTO

E’ Natale, Luciano e Pietro due fratelli di 12 e 9 anni che vivono in una villetta vicino al fiume Po’ ricevono i loro regali, uno gnomo per Pietro e una maglia per Luciano.
Il fratello che ha ricevuto la maglia è geloso perché avrebbe voluto ricevere lui lo gnomo. Il giorno dopo, Luciano prende di nascosto lo gnomo, esce di casa e lo va a gettare nel fiume.
Pietro inizia a cercarlo dappertutto, ma non lo trova, quindi disperato va dalla mamma che gli chiede cosa è successo. Pietro risponde che era sparito il suo gnomo e la mamma gli dice:” Non so, cerca meglio”.
Pietro le risponde che non lo ha trovato, ha già cercato da tutte le parti. Allora la mamma gli dice di chiedere a Luciano.
Luciano dice di non saperne nulla, ma Pietro vede che il fratello sta ridendo sotto i baffi. Pietro allora dice: ” Sicuramente sei stato tu!” Luciano sapendo che era il colpevole risponde: “No, perché pensi questo?”
Pietro: “Si vede da come ti giustifichi!” Luciano: “Ok, ok, però non dire niente a mamma”
Pietro “E dov’è?”Luciano: “L’ho buttato nel fiume”
Pietro: “Che cosa! Ma sei impazzito!, non si troverà mai”
Luciano “Proviamoci almeno”E così andarono al fiume e lo trovarono subito.
Luciano urlò” Eccolo, Eccolo!”Pietro era felice, lo prese dalla sponda del fiume e chiese a Luciano “Perché l’hai fatto?”
Il fratello rispose ” Ero geloso perché avevo ricevuto una maglia, volevo anch’io uno gnomo”Pietro rispose: “Allora questo gnomo sarà nostro”
I due fratelli tornarono a casa abbracciati e felici.
Erica Meacci

21

Pane e Nutella.
C’era una volta una principessa di nome Nutella che viveva in un castello fatto di dolci.
Il castello era di pan di zenzero e all’interno c’era tutto e di più: caramelle, biscotti, torte, cioccolatini…
Nutella era una ragazza buona, bella e dolce.
I suoi capelli erano color nocciola e la sua pelle mulatta.
Un giorno, mentre la principessa era nel proprio giardino a raccogliere biscotti dai suoi alberi, all’ improvviso sentì dei rumori che provenivano dalla staccionata di pavesini.
-Chi va là? -chiese impaurita Nutella… Tutto ad un tratto un drago scavalcò la recinzione per assalire la principessa.
Nutella urlò con tutte le sue forze. Un giovane guerriero, di nome Pane, senti le grida della ragazza e corse subito in suo aiuto. Pane spruzzò della panna montata dritta negli occhi del drago e disse: “adesso vediamo chi è il più forte!” Fu in quel momento che il giovane guerriero conficcò la sua spada di sale nel petto del drago che cadde a terra.
– Oh mio eroe! Disse Nutella : “Non so come avrei fatto senza di te”. Tra Pane e Nutella ci fu un colpo di fulmine.
Il loro amore durò in eterno vivendo per sempre felici e contenti.
Joele Romani

22

C’era una volta, una bambina che viveva in una casina in mezzo al bosco insieme alla mamma. Un giorno la mamma gli chiese alla bambina se andava a prendere le bacche nel bosco, la bambina si incammino per raccogliere le bacche. Mentre le raccoglieva si avvicino un cagnolino, che disse: come ti chiami bambina? Io mi chiamo Giulietta, e tu? rispose la bambina, io bob risponde il cagnolino, come sei carina e succulenta, ora ti mangio! Quel tenero cagnolino si trasformò in un orribile orco, la bambina spaventata fuggi via. Incontrò un albero magico e gli disse, ti prego aiutami a nascondermi dall’orco e l’albero rispose: solo se mi annaffi con l’acqua del fiume. La bambina accettò, prese l’acqua e annaffio l’albero, l’albero prese la bambina e la nascose nella sua enorme chioma, la bambina cadde a l’interno dell’albero finendo in un sotterraneo, l’albero magico era l’aiutante dell’orco che gli avevano teso una trappola, mentre l’orco preparava il fuoco per papparsela un topolino l’aiuto a liberarsi rosicchiando la corda e fuggirono
Per tornare a casa e vissero tutti felici e contenti

Aurora Polloni

23

Un ragazzo a cerca di un tesoro
C’era una volta un ragazzo di nome Ettore che viveva in un paese di montagna. Viveva in una casa piccola con il suo cane di nome Sebastian.
Ettore aveva un sogno, trovare un tesoro per poter aiutare i suoi genitori a comprare il cibo perché erano poveri.
Il ragazzo andava sempre nei boschi con il suo cane.
Un giorno il cane iniziò ad abbaiare nei pressi di un albero con una tana nel tronco.
Sebastian si avvicinò sempre di più ed Ettore incuriosito lo seguì, arrivati all’albero uscirono degli gnomi che gli fecero subito festa, dopo uscì il capo e iniziò a fare domande ed Ettore gli rispose che il suo sogno era di trovare un tesoro.
Gli gnomi commossi dalla sua storia gli diedero la mappa per trovare un tesoro, Ettore gli ringraziò e gli disse che lo avrebbe diviso con loro.
Gli gnomi lo salutarono, gli augurarono buona fortuna e gli dissero che avrebbero incontrato delle difficoltà.
Quando Ettore tornò a casa nelle vicinanze iniziò ad urlare, i suoi genitori e tutto il vicinato uscirono per vedere cosa fosse successo. Ettore urlò di aver ricevuto in dona una mappa del tesoro e fu sentito anche da un perfido uomo ricco che pensò subito di rubarglielo.
L’uomo cattivo chiese subito aiuta ad una strega.
Il giorno successivo i due amici si incamminarono alla ricerca del tesoro, ma sulla loro strada incontrarono molte trappole, e creature mostruose che con inganni riuscirono a rubare la mappa.
Il ragazzo ferito fece ritorno a casa, dove disperato raccontò tutto ai suoi genitori.
Sebastian scappò e corse nel bosco per andare dagli gnomi e raccontare a loro cosa fosse successo.
Gli gnomi conoscendo bene la strega si misero in azione per recuperare la mappa e ci riuscirono.
Gli gnomi con l’aiuto di Sebastian si misero a cercare il tesoro, lo trovarono e lo consegnarono ad Ettore che non ebbe più problemi per mangiare e promise agli gnomi di prendersi cura di loro.
Mattia Cupisti

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Il trionfo del bene di Vataj Erjon

C’erano una volta due regni: il regno del bene e quello del male.I due regni erano divisi da una barriera.La leggenda dice che ogni mille anni la barriera si apriva per un giorno.Il regno del male era l’opposto di quello del bene perche’ i cattivi volevano solo guerre: avevano tutto il regno scuro,avevano il drago dell’oscurita ecc. Passati i mille anni la barriera si apri’ e il regno del male attacco’ quello del bene.La guerra fu violenta e nessuno si accorse che la principessa era stata rapita dal drago dell’oscurità.Tranne il principe che li insegui’ col drago della luce del suo regno che pero’ non videro piu’. Allora il principe chiese aiuto a uno stregone che gli diede una pozione per vedere le tracce dell’altro drago.Quando arrivò dal dragone si trovo’davanti un vulcano che stava per eruttare.Allora il principe vide la principessa sospesa sopra il cratere.Ma quando la liberò il drago dell’oscurità li attaccò ma subito intervenne il drago della luce che con una zampata graffiò l’occhio sinistro del drago del male.Allora iniziò una lotta tra draghi : il principe con la sua spada sali’ sul drago della luce che con un altro salto raggiunse la testa del drago dell’oscurita’ , lo uccise mettendogli la spada nella testa e lui cadde dentro il vulcano. Quando il principe tornò a casa la guerra era finita, avevano vinto gli abitanti del regno del bene che decisero di vivere tutti insieme in pace. Il principe sposò la principessa e vissero tutti felici e contenti. La barriera non si chiuse mai piu’.

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Un saluto dalla classe 1 D

Scuola Media Lenci

Viareggio

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