PADOVA E LA STREET ART
by Anna Vestita
Copyright © 2020


Biografia
MADE_514[1], pseudonimo di Alberto Capozzi (Padova, 1975), è un artista e writer italiano.
Il nome d’arte “MADE” è una allusione all’urgente necessità del “fare” che contraddistingue l’opera di Capozzi fin dagli esordi. Le cifre dopo il nome “514” sono il risultato della ripresa del posto che occupano nell’alfabeto le lettere EAD. Made, infatti, dal 1991 collabora ed aderisce alla crew EAD (l’acronimo di Escuela Antiguas Disciples) formato da Joys, Made, Yama, Axe, Orion, Zagor e Peeta. [2].
Comincia a dipingere graffiti negli anni novanta, sui muri di Abano Terme (PD). Studia presso l’IIS. VALLE di Padova ed a partire da quegli anni viene fondato il collettivo EAD. Insieme si occupano di numerosi interventi di riqualificazione urbana anche grazie alla collaborazione del gruppo con l’associazione JEOS.[4]
Made si rivela fin dagli esordi come un “writer” . Writer è l’artista che si dedica alla sperimentazione sui caratteri delle lettere del proprio nome.
Come Orion, anche Made è partito, quindi, dalla necessità di studiare il “lettering”, cosa che lo ha portato a lavorare non solo su murales, ma anche su tela e attraverso sculture[5].
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Il sito personale dell’artista raccoglie una serie di esempi molto indicativi del suo stile che pur variando di supporto, in realtà rimane ancorato ad alcune caratteristiche ben precise.
“Sono partito dallo studio della grafia ed in particolare delle lettere del mio nome perché la scrittura, a differenza del disegno, non è immediatamente sottoposta a giudizio, eppure dall’uso delle lettere si possono ricavare tante informazioni. E’ un codice che ha un linguaggio suo proprio e sul quale si può lavorare, sperimentando le sue infinite possibilità..”[6]
Stile
Nelle sue opere, si sviluppano atmosfere oniriche che stimolano suggestioni estetiche e empatiche, con il risultato che gli osservatori si proiettano immediatamente nelle opere dell’artista.
L’artista ha portato lo studio lettering ad un livello di complessità dove il dinamismo sinuoso delle lettere del suo nome prende il volo e si rompe in un mix di suggestioni orientali e psichedeliche.
Le sue opere sono caratterizzate da forme morbide, linee taglienti, macchie emotive e movimenti molto dinamici opposti a un modello geometrico, in cui le lettere trovano lo spazio per fondersi con il mondo figurativo.
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La miscela di caratteri e figurativi, presente fin dagli inizi delle opere dell’artista, e l’uso frequente di toni luminosi e forti contrasti, gli permette di produrre scenari con impatti cromatici molto forti, in cui le opere superano la barriera del bidimensionalità e, attraverso uno studio sulla profondità e la prospettiva, si staccano dalla parete.
L’inserimento di arti, volti e figure gli garantisce il raggiungimento di apici di tensione che trascendono le tre dimensioni per coinvolgere la quarta, la dimensione temporale.
Made a Padova
– Muro all’Arcella, via T. Minio, ingresso all’IIS VALLE[7]
– Muro al Bassanello, via Cavalletto[8]
– Saracinesca all’Altino di Padova, via Altinate[9]
– Tetto del ritz ad Abano Terme[10]
Expositions and live
Oltre che a Padova, Made ha lavorato in molte città italiane ed estere.
Dall’1.9.2013 all’ 30.9.2013 h aprtecipato al “B2b to biennale – BIENNALE DI VENEZIA”[11]
Un elenco completo si trova sul suo sito:
www. http://www.made514.com/expositions-and-live-paint/
12]
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[1]Note
[1]
[2] https://www.artribune.com/tribnews/2014/04/il-collettivo-aed-in-azione-a-padova-lamministrazione-comunale-sceglie-la-street-art-per-reinventare-quattro-grigi-palazzoni-popolari/
[3] TAG DELL’ARTISTA
[4] https://www.associazionejeos.it/it/1-Associazione.html
[5] http://www.made514.com
[6] Intervista realizzata il 23 gennaio 2020 presso IIS VALLE di Padova
[7] http://www.made514.com/walls/#lg=1&slide=0
[8] https://www.instagram.com/made_514/
[9] http://www.padovaoggi.it/cronaca/ex-cinema-altino-transennato-oggi-4-maggio-2016.html
[10] http://www.made514.com/walls/#lg=1&slide=0
[11] https://www.youtube.com/watch?v=rvsuSfjjrO8
[12] https://www.youtube.com/watch?v=rvsuSfjjrO8
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OPERE SU MURO
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Giulia Pege
Data: 2016 per Biennale Street art Abano Terme
Luogo: via T. Minio (Arcella), ingresso all’IIS Valle, Padova,
Tecnica: bombolette e pennello
Lettura iconografica:
L’opera è sviluppata in verticale. Lo sfondo è completamente
coperto di verde (di due tonalità)ed è realizzato con linee e piccoli cerchi “tono su tono” che vanno verso il centro dell’opera. Sopra lo sfondo, partendo dal basso, si intravedono delle lettere dell’alfabeto, che diventano forme di colore blu scuro, e rosso. Queste lettere hanno l’aspetto di “lingue” che si aprono, e si richiudono, si intrecciano ricoprendo tutta la superficie , dal basso verso l’alto. All’esterno sono blu con macchie rosse, mentre l’interno di queste lingue, è completamente bianco con sfumature grigio scuro, cosa che permette a queste forme di avere un aspetto tridimensionale. L’effetto finale è che sembrano apparire dal centro dell’opera e voler raggiungere lo spettatore.
Tra le “turbolenze” si sviluppa una figura “zoomorfa” (un animale), le parti che si intravedono di questa figura sono la testa, in alto a destra, mentre in basso si scorge una mano, che sembra porgere allo spettatore un uovo striato.
L’opera presenta un grande contrasto di colori; cosa che da una grande profondità e un forte effetto dinamico all’opera.
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Carraro Manuel
Data: 2016 per Biennale Street art Abano Terme
Tecnica: spray, pennello, scopa
Luogo: Tetto dell’albergo Ritz di Abano Terme
Lettura iconografica:
Opera che si sviluppa su pavimento, sul terrazzo dell’albergo Ritz. Intorno presenta una cornice bianca. Lo sfondo è di colore neutro grigio chiaro sul quale sono state create delle spirali rosse con un segno sottile, evidenziate da un rosa pallido.
In primo piano possiamo vedere teste di pesci in direzioni opposte e code bianche che escono ed entrano da forme concentriche tridimensionali e realistiche, questi sembra un fondo marino.
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Diana Carare
Data:estate del 2017, Festival Draw the line, Campobasso
Tecnica: pittura murale con colori da parete e un pizzico di bomboletta spray.
Luogo: Via Marche, 109,quartiere San Giovanni, Campobasso.
Lettura Iconografica:
Sullo sfondo ci sono tanti spirali a forma di rosa di colore grigio e di varie dimensioni. Andando verso il centro si vedono due animali i cui corpi sono attorcigliati fra loro. Dell’animale si vede solo la testa, forse di un gatto di profilo che si trova al centro della composizione. Mentre con un occhio celeste che guarda con attenzione allato. Il gatto è bloccato da una sorta di serpente bianco striato di rosso. L’animale al centro sembra quasi sentirsi protetto da questo enorme corpo che lo avvolge. Attorno ci sono piccoli sassi rossi che danno tridimensionalità, come se venissero da dentro l’abitazione e per fare questo hanno rotto i muri. In basso al dipinto si sono pezzi di cristalli come se cadessero dal muro. Si poteva vedere chiaramente i volti degli animali, felini feroci e adulti con corpi bianchi curvi e rossi come i cristalli. Da tutto quel accorciamento dei due corpi si possono dedurre due zampe, probabilmente del gatto. Al lato in alto c’è scritto “Fall Equinox”,in cui tredici artisti usano le loro esperienze personali e le questioni politiche dei rispettivi paesi per riflettere le emozioni per lo spettatore attraverso varietà di mezzi, tecniche e forme. Gli artisti usano il loro passato per creare nel presente. La loro vita, la loro religione, i loro sentimenti, i loro pensieri danno vita a pezzi meravigliosamente e accuratamente costruiti che ritagliano dall’anima umana ciò che significa lottare e incontrare il cambiamento. Gli artisti si concentrano su questioni che ruotano attorno a identità, religione, immigrazione e umanità.
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Published: Feb 15, 2020
Latest Revision: Feb 15, 2020
Ourboox Unique Identifier: OB-733136
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