Letteratura italiana di fine ‘800 e del ‘900 by Alberto Valente - Ourboox.com
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Letteratura italiana di fine ‘800 e del ‘900

  • Joined Mar 2020
  • Published Books 3

Decadentismo

 

. Ha origini in Francia e si è diffuso in tutta Europa alla fine

dell’800

. Il termine inizialmente ha accezione negativa: indicava un

gruppo di poeti anticonformisti

. Nasce da una profonda crisi esistenziale

 

CARATTERI PRINCIPALI :

– non si ha più fiducia negli altri (Individualismo)

– mancanza di fiducia nella ragione

– isolamento dalla società

– senso di solitudine e angoscia/tristezza

                                                                                  

 

 

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Principali autori del Decadentismo italiano

Poesia

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Letteratura italiana di fine ‘800 e del ‘900 by Alberto Valente - Ourboox.com

Giovanni Pascoli

 

LA VITA

Nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna. 

Il 10 agosto del 1867 muore suo padre, 

assassinato da ignoti, e questa esperienza

cambierà la sua vita.

Studia lettere a Bologna e ha ottenuto una

borsa di studio.

Più avanti otterrà la cattedra di letteratura

all’università di Bologna.

Muore nel 1912.

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LE OPERE 

La maggior parte delle sue opere risale ai primi anni del ‘900.

Si tratta di raccolte di poesie.

  • MYRICAE: su temi familiari (X Agosto)

  • CANTI DI CASTELVECCHIO: temi campestri

  • POEMI CONVIVIALI: dedicati al mito e alla storia antica

 

LA POETICA E LO STILE

FANCIULLINO: il poeta si rifugia nel  mondo dell’infanzia

(Tema del Nido); anche le più piccole cose acquistano valore 

simbolico e allusivo. 

Il linguaggio: innovativo, fatto di vocaboli tratti dalla vita

quotidiana, ricco di suggestioni (colori, suoni, profumi).

 

 

 

6

X agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

 

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de ‘suoi rondinini.

 

Ora è là, vieni in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che i partecipanti,
che pigola sempre più piano.

 

7

 

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli occhi occhi aperti:
portava due bambole in dono …

 

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

 

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! di un piano di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

 

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Italo Svevo (Ettore Schmitz)

LA VITA

Nasce nel 1861 a Trieste, da padre tedesco e madre di origine

ebrea. Studia in Germania e a Trieste (istruzione mitteleuropea,

tutta europa).

Collabora con un giornale triestino e coltiva la sua passione per

la letteratura.

Le sue prime opere (Una vita e Senilità) non ebbero molto successo, ma nel 1923 il suo romanzo La coscienza di Zeno gli procura un grande successo.

Muore nel 1928 in un incidente stradale.

 

10

LE OPERE

. Una vita: evidenzia i pregiudizi e la falsità della società

borghese.

Senilità: il protagonista è tormentato dal rimpianto di una vita 

non vissuta.

. La coscienza di Zeno: racconto autobiografico in cui il

protagonista, Zeno Cosini, su consiglio dello psicanalista, scava

dentro di sé per capire il suo disagio esistenziale.

I TEMI

Le sue opere sono impregnate di un senso di inquietudine e

sfiducia nei confronti della società borghese, accusata di essere

GRETTA, FALSA e INETTA.

I suoi personaggi manifestano il senso di solitudine

inettitudine: sono uomini incapaci, insicuri, senza qualità. 

L’uomo senza qualità diventa emblema della società.

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La coscienza di Zeno

In questo romanzo, Svevo dedica ogni capitolo ad un

episodio della propria vita: parlerà del fumo (la

sua dipendenza), della figura materna che verrà presto a

mancare, del padre (uomo autoritario), di sua moglie e

dell’amante, della sua carriera e infine dell’analisi.

Zeno è convinto che la procedura non serva nulla, per vendetta, il suo analista decide di pubblicare il diario trasgredendo il vincolo del segreto professionale. 

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Principali autori del Decadentismo italiano

Prosa

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Gabriele D’Annunzio

 

LA VITA

Nasce a Pescara nel 1863. 

Studia alla facoltà di lettere a Roma, qui

collabora a diversi periodici, diventando una

figura di spicco della vita culturale e

mondana della capitale.

Partecipa alla Grande Guerra e guida la marcia su Fiume.

Ama il lusso e per  questo si indebita; ha una relazione con la

celebre attrice Eleonora Duse.

Terminata la  guerra si trasferisce a Gardone nella

residenza chiamata il “Vittoriale”, qui muore

nel 1938.

 

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LE OPERE

I ROMANZI

. Il piacere: autobiografia spirituale dello scrittore

. L’innocente: confessione di un delitto

. Il trionfo della morte: romanzo  psicologico che

preannuncia la celebrazione del superuomo.

LE RACCOLTE POETICHE

. Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi

. Alcyone (La pioggia nel pineto)

LE TRAGEDIE

. La figlia di Jorio

. La città morta

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LA POETICA

 

É il massimo esponente del Decadentismo, nelle sue opere

riguarda i seguenti temi:

 

Estetismo: esaltazione della bellezza e dell’Arte;

Superomismo: l’individuo deve elevarsi al di sopra delle

masse;

Sensualismo: abbandono ai sensi e all’istinto.

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La pioggia nel pineto

Taci. Su le soglie

del bosco non odo

parole che dici

umane; ma odo

parole più nuove

che parlano gocciole e foglie

Lontane.

Ascolta. Piove

dalle nuvole sparse.

Piove su le tamerici

salmastre ed culo,

piove su i pini

scagliosi ed irti,

piove su i mirti

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divini,

su le ginestre fulgenti

di fiori accolti,

su i ginepri folti

di coccole aulenti,

piove su i nostri volti

Silvani,

piove su le nostre mani

ignude,

su i nostri vestimenti

Leggieri,

su i freschi pensieri

che l’anima schiude

novella,

su la favola bella

che ieri

t’illuse, che oggi m’illude,

o Ermione.

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Luigi Pirandello

 

LA VITA

Nasce ad Agrigento nel 1867. Si laurea a Bonn in Germania.

Tornato in Italia, si stabilisce a Roma dove insegna Letteratura

italiana presso l’Istituto Superiore di Magistero. Purtroppo, nel

1903, una sciagura mineraria (nelle miniere del padre) riduce la

famiglia in povertà e si manifesta la malattia mentale della

moglie, che costituirà per lo scrittore una tragedia familiare.

Nel 1934 gli viene conferito il premio Nobel per la Letteratura. Muore nel 1936 a Roma.

 

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LE OPERE

Romanzi

. Il fu Mattia Pascal : storia al limite del fantastico nella quale

non mancano situazioni comiche e tragedie.

Uno, nessuno, centomila : un romanzo psicologico, in cui lo scrittore affronta il tema esistenziale della solitudine e dell’incolumità umana.

 

Opere teatrali

Il berretto a sonagliPensaci GiacominoCosì è (se vi pare)…

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I TEMI

Nelle opere di Pirandello ogni uomo è come chiuso in un ruolo,

che si è assunto con le proprie abitudini e il proprio lavoro

oppure gli è stato imposto dalla società. Ogni individuo si

nasconde sotto una maschera, costretto a recitare una parte e

a negare la sua vera personalità.

 

 

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Apologo della vecchia signora

 

Pirandello per far capire la differenza tra comico e umoristico, ha scritto questo apologo; parla di una vecchia signora con i capelli tinti e vestita da giovane.

 

Ci fa ridere. Si avverte che lei è il contrario delle altre signore, e quindi superficialmente ci si può arrestare a questa impressione comica.

Ecco che il comico è l’avvertimento del contrario.

 

 

 

 

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Ma se si va più a fondo, si capisce che la signora si vuole mascherare così per trattenere l’amore del marito molto più giovane di lei. Ecco che noi non vogliamo più riderne, perché la riflessione ci ha fatto andare oltre il primo avvertimento.

 

Dall’avvertimento del contrario, ci ha fatto passare al sentimento del contrario (umoristico).

 

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Crepuscolarismo

I Crepuscolari sono quei poeti che si fanno interpreti di una nuova concezione della poesia. Loro si ripiegano su sé stessi, si rifugiano nel ricordo dell’infanzia, aspirano a un’esistenza semplice e serena.

 

Le loro composizioni sono accomunate da un tenue pessimismo, da malinconia e dalla stanchezza di vivere.

 

I temi cantati sono i dolci paesaggi autunnali, la tristezza per le cose perdute, le rievocazioni nostalgiche di ambienti e persone del passato.

 

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Principali autori del crepuscolarismo

Guido Gozzano, Sergio Corazzini, Marino Moretti, 

Corrado Govoni

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Guido Gozzano

LA VITA

Guido Gozzano nacque a Torino nel 1883.

Si iscrisse alla facoltà di Legge, ma non si laureò mai.

Abbandonati gli studi, si dedicò completamente alla poesia,

pubblicando il suo primo volume di liriche, La via del rifugio, e

successivamente la sua raccolta poetica più importante, I

colloqui.

Si ammalò di tubercolosi e quando si aggravò la malattia, per

trovare sollievo al suo male e attratto dall’Oriente, decise di

compiere un viaggio in India. Le immagini e i ricordi del viaggio

sono stati raccolti in un volume che è stato pubblicato nel 1917,

dopo la sua morte.

Morì a Torino nel 1916.

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LE OPERE

. La via del rifugio: prima opera di Gozzano; la sensibilità dell’autore si manifesta in una poesia fatta di piccole cose quotidiane, all’interno di ambienti pieni di vecchi oggetti e di memorie.

 

I colloqui: sono una sorta di autobiografia suddivisa in tre sezioni che ricostruiscono le tappe ideali della vita del poeta: Il giovanile errore, Alle soglie e Il reduce.

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I TEMI

Gozzano è l’esponente più rappresentativo del Crepuscolarismo.

Nelle sue poesie sono presenti caratteristiche di questo

movimento, che lo portano a desiderare tranquilli ambienti di

provincia e atmosfere più raccolte.

 

LO STILE

Gozzano abbandona i termini artificiosi e utilizza un linguaggio familiare e colloquiale, spesso accostato a espressioni raffinate.

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Futurismo

Il futurismo è un movimento d’avanguardia nato da un

manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del gruppo.

futuristi esaltano il mondo moderno in tutte le sue espressioni:

la velocità, le macchine, l’industrializzazione e la guerra (sola

igiene del mondo). L’esaltazione di quest’ultima porterà gli

esponenti a partecipare alla Grande Guerra e a fiancheggiare il

fascismo nel dopoguerra.

Aboliscono la sintassi, gli aggettivi, gli avverbi e la punteggiatura; i verbi sono usati solo all’infinito.

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Principali autori del Futurismo

Filippo Tommaso Marinetti, Aldo Palazzeschi, Luciano Folgore, Ardengo Soffici

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Filippo Tommaso Marinetti

LA VITA

Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria

d’Egitto, da genitori italiani. Inizia gli studi nella città natale, poi li prosegue a Parigi e li completa a Genova con una laurea in giurisprudenza.

Entrato in contatto con la letteratura francese d’avanguardia, a Parigi si mette in luce e comincia a pubblicare alcuni volumi di poesie. Essendo un uomo d’azione, Marinetti partecipa come volontario nella Prima Guerra Mondiale.

Si spegne a Bellagio nel 1944, dopo aver constatato il fallimento dei suoi ideali nella tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

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LE OPERE

. IL Manifesto del Futurismo: che esalta l’inizio di un’epoca    nuova, più dinamica e virile di quella passata.

. Zang Tumb Tumb: opera realizzata durante l’assedio della città di Adrianopoli.

. Guerra sola igiene del mondoche costituisce il credo politico dei futuristi.

. L’indomabile: in cui la violenza bestiale, l’odio, l’istinto sanguinario vengono purificati dalla civiltà delle macchine;

. Poemi simultanei futuristi: che esaltano l’ebbrezza della velocità

. Aeropoema del Golfo della Spezia: che celebra la flotta italiana da guerra.

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I TEMI

Marinetti è in polemica con la cultura tradizionale, organizza manifestazioni di patriottismo, esalta la guerra, la velocità, l’istinto più sfrenato e la forza.

É un uomo che mette in pratica quello che teorizza.

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Ermetismo

L’ermetismo è nato negli anni ’20 e si è sviluppato tra le due

guerre. La definizione viene creata da un critico per sottolineare

l’oscurità e l’indecifrabilità della nuova poesia.

I poeti ermetici seguono l’ideale della poesia pura, libera dalle

forme metriche; il tema centrale della loro poesia è la solitudine

disperata dell’uomo moderno, che ha perso la fede negli

antichi valori.

Il nuovo poeta tende a usare un linguaggio essenziale, che

meglio descriva l’intensità del suo stato d’animo.

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Principali autori dell’Ermetismo

Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo

38

Giuseppe Ungaretti

LA VITA

Ungaretti nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto da genitori

italiani. Nel 1912 si trasferisce a Parigi, studia alla Sorbona e

frequenta gli esponenti dei movimenti artistici e letterari del

tempo. Durante la Prima Guerra Mondiale, torna in Italia e si

arruola volontario, combattendo sul Carso. Da questa

esperienza nascono le prime raccolte di poesie. Poi ritorna a

Roma dove ottiene un’impiego al Ministero degli Esteri e aderisce

al Fascismo. Nel ’36 occupa la cattedra di Letteratura italiana

presso l’università di San Paolo, in Brasile. Proprio in Brasile il

poeta è colpito da un grave lutto, la morte del figlio, che verrà

ricordato nella raccolta “Il dolore”.

Muore nel 1970.

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LE OPERE

L’allegria: raccolta di poesie, che esprimono il punto di vista

del poeta sull’esperienza della guerra.

Sentimento del tempo: meditazione sui grandi temi della vita

(dolore, morte, memoria).

Il dolore: incentrato sul mistero della morte

 

LA POETICA

La sua è la poesia delle emozioni forti, che esprime in poche ed

essenziali parole. Ogni parola racchiude in sé un concetto, per

questo l’autore sceglie con cura il lessico.

 

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Eugenio Montale

LA VITA

Montale nasce a Genova nel 1896. Non completa gli studi, ma

ha un grande passione per la letteratura, per la poesia e per il

canto. Nel 1917 partecipa alla guerra come ufficiale di

fanteria.

Traferitosi a Milano, collabora con vari giornali, tra cui il

Corriere della Sera, dove lavora come critico letterario e

musicale. Nel 1967 viene nominato senatore a vita e nel 1975

ottiene il premio Nobel per la Letteratura.

Muore nel 1981.

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LE OPERE

. Ossi di seppia: raccolta con il male di vivere come tema

centrale.

Le occasioni: raccolta di liriche

La bufera e altro: la sua terza raccolta di poesie

Farfalla di Dinard: volume di prosa

 

LA POETICA

La poesia, per Montale, non offre all’uomo né risposte né

certezze, ma ha valore in quanto documento del male di viviere

che investe l’universo. Da questa concezione nascono le scelte

linguistiche del poeta, il quale utilizza uno stile essenziale,

mescolando termini della lingua parlata ad altri di uso poetico.

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Salvatore Quasimodo

LA VITA

Quasimodo nasce a Modica nel 1901. Suo padre è capostazione

delle ferrovie ed è soggetto a continui trasferimenti per lavoro.

Nel 1908 la famiglia si trasferisce a Messina mei giorni

successivi al terremoto; questa esperienza, così tragica e

disperata, lascerà un profondo segno nell’animo del poeta.

Trasferitosi a Firenze viene in contatto con la rivista letteraria

“Solaria”, sulla quale pubblica la prima raccolta di poesie

“Acque e terre”. Il lavoro lo costringe a vari spostamento,

finché si stabilisce a Milano dove insegna Letteratura italiana

presso il Conservatorio musicale. Nel 1959 riceve il Premio

Nobel per la Letteratura. Muore a Napoli nel 1968.

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