
DATA: 1440
ARTISTA: Beato Angelico
TECNICA: affresco
DIMENSIONI: 230 x 321
COLLOCAZIONE: convento di San Marco, Firenze
ANALISI DELL’OPERA:
L’opera rappresentata e un affresco. In questa opera manca il leggio che invece nella altre immagini c’è

DATA: 1474-1475 circa
ARTISTA: Antonello da Messina
TECNICA: Olio su tavola
DIMENSIONI: 43 x 35
COLLOCAZIONE: galleria regionale di palazzo Abatellis, Palermo
ANALISI DELL’OPERA: Il pittore ha usato dei COLORI A OLIO BRILLANTE. Dalla PROSPETTIVA sembra che maria possa passare oltre al quadro. L’opera si chiama l’ANNUNCIAZIONE A MARIA. Maria ha un’ESPRESSIONE DI UMANITA’.IL CHIAROSCURO E IL VOLUME si può vedere dalle ombre del dipinto. Lo spazio e la figura hanno un FORTE REALISMO.
DIFFERENZE E RELAZIONI ANNUNCIAZIONI:
la prima differenze che possiamo in queste opere è la tecnica utilizzata: l’opera di angelico è un’affresco, invece le altre due sono pitture a olio. Anche la prospettiva è differente: l’opera di Leonardo Da Vinci bisogna vederla di lato, quella di Antonello e di angelico di fronte. Anche il periodo storico: Angelico è del 1440, quella di Antonello è del 1475 e quella di Leonardo Da Vinci nel 1472.

DATA: 1472-1475 circa
TECNICA: olio a tempera su tavola
DIMENSIONI: 98 x 217 cm
COLLOCAZIONE: Galleria degli uffizi, Firenze

ARTISTA: Leonardo Da Vinci
DIPINTO: Vergine delle rocce
DATA DI CREAZIONE: 1483-1485
DIMENSIONI: 1,99 x 1,22 m
LUOGO: museo del Louvre
SUPPORTO: Colore ad olio
ANALISI DELL’OPERA:
La prima versione della Vergine delle Rocce è un dipinto a olio su tavola trasportato su tela di Leonardo da Vinci, databile al 1483-1486 e conservato nel Musée du Louvre di Parigi, mentre la seconda versione è conservata alla National Gallery di Londra

OPERA: La Gioconda
ARTISTA: Leonardo da Vinci
DIMENSIONI: 77 x 53 cm
DATA: 1503-1504 circa
LUOGO: Museo del Louvre
PERIODO: Rinascimento
TECNICA: Olio su tavola di pioppo
ANALISI DELL’OPERA: La Gioconda e nota anche come Monna Lisa moglie di Francesco dei Gioconda e da qui prende il nome “La Gioconda” è considerato uno dei quadri più famosi al mondo.

L’imperturbabilità solenne di una antica statua. Un impercettibile sorriso aleggia sulle sue labbra: per esprimere un sentimento Leonardo preferiva accennare alle emozioni piuttosto che renderle esplicite.
L’ermellino
L’ermellino e dipinto con espressione e vivacità. A un’analisi della morfologia dell’animale, esso appare però più simile a un furetto. Può darsi che Leonardo, sempre indagatore del dato naturale, si ispirasse a un animale catturato.

DIFFERENZE E RELAZIONI GIOCONDA E DAMA CON ERMELLINO
I lineamenti del volto sembrano abbastanza simili.Un elemento in comune è la tecnica utilizzata, infatti sono entrambi olio su tavola.In più soggetti sono entrambe delle Dame. Entrambe presentano un lieve sorriso, che mi suscita curiosità e mistero. Un particolare che accomuna i soggetti e la posizione, hanno entrambi il busto leggermente ruotato, ma la testa è posta in posizione diversa
Published: Mar 25, 2020
Latest Revision: Mar 25, 2020
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