by Marinella Trombetta
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CREPUSCOLARISMO
– I poeti di questa corrente sono definiti crepuscolari
– I temi trattati sono: paesaggi autunnali,
tristezza per cose perse,
nostalgie di ambienti e persone in passato
– le loro composizioni sono caratterizzate da:
continuo pessimismo,
costante malinconia,
mancanza di voglia di vivere.
– I principali poeti sono:
Guido Gozzano
Sergio Corazzini
Marino Moretti
Corrado Govoni.
SERGIO CORAZZINI
VITA:
Frequentò qualche anno di scuola elementare a Roma
e in seguito,si trasferì a Spoleto con il fratello Gualtiero e frequentò il Collegio. Ma, a causa delle difficoltà finanziarie in cui si ritrovò la famiglia, il padre Enrico, dimessosi da impiegato al Registro della Dataria Pontificia, fu costretto a ritirare i figli dal collegio. Sergio continuò il ginnasio a Roma, ma non poté frequentare il liceo perché dovette cercare lavoro presso una compagnia di assicurazioni per aiutare la famiglia. La compagnia di assicurazione aveva sede in una vecchia casa in via del Corso e la stanza di Sergio era buia e triste, con una finestra ad inferriate che dava sul cortile.
LE OPERE:
Il mio cuore
Il mio cuore è una rossa macchia di sangue dove io bagno senza possa la penna, a dolci prove eternamente mossa.
E la penna si muove e la carta s’arrossa sempre a passioni nove.
Giorno verrà: lo so che questo sangue ardente a un tratto mancherà, che la mia penna avrà uno schianto stridente…… e allora morirò.
LA POETICA E LO STILE:
E’ una figura emblematica per la poesia crepuscolare difatti le sue poesie sono formate da temi come il pessimismo, la malattia e malinconia esistenziale.
IL FUTURISMO
– Sostiene una necessita del rinnovamento dell’arte contemporanea
– sono affascinati dallo sviluppo della tecnologia
– esaltano il mondo moderno e la violenza, guerra e nazionalismo; quindi sono a favore della prima guerra mondiale.
– I principali autori del futurismo Italiano:
Filippo Tommaso Marinetti
Aldo Pazzeschi
Luciano Folgore
Ardengo Soffici
ARDENGO SOFFICI
Nato da famiglia di agiati agricoltori, nella primavera del 1893 si trasferì a Firenze con i suoi e assistette, senza nulla poter fare, alla rovina finanziaria del padre che condusse la famiglia alla povertà.
LE OPERE:
Arcobaleno
Inzuppa 7 pennelli nel tuo cuore di 36 anni
finiti ieri 7 aprile
e allumina il viso disfatto delle antiche stagioni.
Tu hai cavalcato la vita come le sirene nichelate
dei caroselli da fiera in giro,
da una città all’altra di filosofia in delirio,
d’amore in passione di regalità in miseria:
Non c’è chiesa, cinematografo, redazione o
taverna che tu non conosca;
tu hai dormito nel letto d’ogni famiglia.
LA POETICA E LO STILE:
E’ un futurista vero e proprio, a Parigi subisce il fascino e l’influenza della poesia Apollinare, da dove deriverà la sua poetica della simultaneità.
Published: Apr 20, 2020
Latest Revision: Apr 20, 2020
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