il virus e la sua vendetta

IL VIRUS E LA SUA VENDETTA

Qualche mese fa nessuno sapeva della mia esistenza, ed ero stufo di essere lasciato da parte. Non avevo una storia da raccontare, ma volevo ed avevo il bisogno di fare la mia parte nel mondo.

Il mondo pian piano si stava rovinando a causa degli esseri umani, e sentivo la necessità di dare una svolta e di cambiare il pianeta; cosi non potendo accettare ciò che stavano facendo gli umani approfittai di questo momento per farmi sentire e vedere una volta per tutte.

Il giorno 12 gennaio del 2020, mi feci vivo e decisi di colpire per prima una dei luoghi più affollati, cosi andai in Cina, il luogo in cui la maggior parte delle persone che ci vivono sono considerati intelligenti più di chiunque altro, e quindi ero talmente curioso da volerla testare. Ne rimasi colpito, in poche settimane mi avevano già trovato, loro mi diedero il nome “CoronaVirus”, perché ero potente come una corona e mi sentivo al settimo cielo, questo voleva dire che ero il più forte e invincibile dei virus, ed ero davvero convinto che nessuno poteva battermi.

Io non sapevo come fosse il mio aspetto, né sapevo il colore e il mio aspetto, sapevo soltanto delle mie incredibili capacità, cioè velocità e potenza e ne andavo davvero molto fiero.

i medici umani dicevano che assomigliavo alle zucchette spinose ed ero di colore verde, ero così felice dal sapere il mio aspetto fisico. Quei medici non mi piacevano molto, avevano superato le mie aspettative di intelligenza, quindi per ripicca e per rendergli le cose più complicati, mi diffusi in una gran parte del mondo.

Centinaia e centinaia di persone ogni giorno mi facevano questa domanda:

“perché ci fai questo? non vedi la quantità di gente che muore nel mondo?”

Ed io se avessero potuto sentirmi gli avrei risposto:

“voi per primi state facendo morire la natura e soprattutto il posto in cui abitate, questa è una lezione per farvi rendere conto di quanto sia prezioso il posto in cui vivete, resterò finche non capirete tutto questo”.

Resi gli umani cosi impauriti e scoppiò il caos. Mi sorpresero, si chiusero nelle loro abitazioni, esclusi i medici, ed i dipendenti dei supermercati, dato che potevano uscire solo per esigenze di questo tipo.

Questo caos mi rendeva da una parte soddisfatto, avevo contagiato migliaia di persone in tutto il mondo, e ci furono migliaia di decessi, ma tutto ciò mi faceva un po’ di tenerezza, non ero abituato a vedere cosi tante persone morire e stare male e decisi di calmarmi,

perché i medici avendo da curare cosi tante persone avrei avuto l’occasione di prendermi una pausa ma ero sempre tra gli umani ad asservarli, cosi andai a dormire per un po’. Durante la mia assenza molto più lunga del previsto, gli umani avevano già trovato la cura, un vaccino sorprendente…da quel momento in poi non mi risvegliai più e mi sentii un’impotente.