Giorgio e le regole
Giorgio era un ragazzo che viveva in una cittadina di mare. in cui tutti erano in quarantena a causa del virus Corona, infatti, non è possibile uscire di casa, se non per motivi strettamente necessari: saluto, lavoro e per tariffa la spesa. Giorgio però era stanco di starsene chiuso in casa, non sapeva più cosa fare.Prima di allora aveva cercato di fare ogni giorno qualcosa di nuovo: dipingere, giocare ai videogiochi, ascoltare la musica della sua band preferita, leggere, chiamare i suoi amici. Il ragazzo, tuttavia, non era tipo da seguire le regole era infatti molto ribelle e, annoiato, decise di uscire da casa di nascosto dalla madre. Si vestì ed uscì sgattaiolando dalla finestra credendo di non essere visto.La mamma però aveva visto tutto e decise così di gran lunga prendere un bello spavento a suo figlio. Mise d ‘ accordo con i carabinieri che accetta di aiutare la signora per rimettere il ragazzo sulla retta via. Giorgio intanto stava parlando e scherzando al parco con il suo migliore amico Alex. Ad un certo punto sentono le sirene dei carabinieri ed entrano nel panico, si rende conto dello sbaglio che è fatto. I carabinieri fermano i due ragazzi lasciano andare via Alex con una multa salatissima e poi parlano a Giorgio: “ragazzo sua madre è risultata positiva al COVID-19, ora è in terapia intensiva e non è in bello stato” lo portarono a casa con la scusa di prendere alcune cose per sua madre.Quando Giorgio aprì la porta, c’era sua madre in piedi davanti a lui con le braccia conserte, sembrava nera per la rabbia, anzi, era nera per la rabbia. Ringraziò i carabinieri, poi tirò il ragazzo per un orecchio e li fece una bella strigliata: Tu, brutto screanzato, come ti è venuto in mente di uscire da questa casa per incontrare quell’altro sciocco del tuo amico, mettendo in pericolo la tua famiglia e violando le regole? ” Poi continuò:” Migliaia di persone muoiono ogni giorno, ei medici lottano per il paese e tu cosa fai? esci? eh no caro, questa non la passi liscia, UN MESE senza quei tuoi amati videogiochi ”e tornò così alle sue faccende. Giorgio rimase impassibile, aveva proprio imparato la lezione e infatti da quel giorno non violò più una sola regola”Migliaia di PERSONE muoiono Ogni Giorno, ei medici lottano per Il Paese e tu cosa fai? Esci? Eh no caro, this non la passi liscia, UN MESE senza Quei Tuoi Amati videogiochi“e torno Così alle Sue faccende. Giorgio rimase impassibile, aveva semplicemente imparato la lezione e infatti da quel giorno non violò più una sola regola “Migliaia di persone muoiono ogni giorno, ei medici lottano per il paese e tu cosa fai? esci? eh no caro, questa non la passi liscia, UN MESE senza quei tuoi amati videogiochi ”e tornò così alle sue faccende. Giorgio rimase impassibile, aveva proprio imparato la lezione e infatti da quel giorno non violò più una sola regola
Astrid Cerrone
Il sogno
Era un giorno come tanti nella classe 2A … quando venne dichiarato lo stato di quarantena. I ragazzi ,compresa la prof., dovettero rimanere a scuola per ben 365 giorni. In uno di quei tanti giorni noiosi Giovanni ebbe l’idea di raccontare una delle sue battute: “Perché una rana attraversa la strada? perché è verde”… e rise cioè, in verità ,solo lui rise, nel resto della classe c’era silenzio tombale. Allora un altro ragazzo spiritoso , Gemmiti, raccontò un’altra battuta: “Perché un pomodoro non attraversa la strada? perché è rosso,”
Tutti risero tranne Giovanni che si mise a piangere perché nessuno si era messo a ridere alla sua battuta.
La prof ad un certo punto disse: “Ragazzi oggi farete un compito in classe” …. tutti zitti allora la prof disse: “Tranquilli ragazzi stavo scherzando” … I ragazzi tirarono un sospiro di sollievo… nel 364 ° giorno di quarantena Nicola ebbe una delle sue idee geniali: evadere dalla classe (cosa impossibile dato che era tutto sigillato ermeticamente) …. Nicola poi sentii delle voci che recitavano: Nicolaaaaa svegliati ché tardiii, devi andare a scuolaaaa !! ”. Ebbene sì era tutto un “brutto” sogno che per fortuna era finito.
Nicola Vinciguerra
La pallina birichina
Sembrava un giorno qualunque quando all’improvviso una sentenza:
Chiusura della scuola per Covid-19
Che cos’è? Che cosa sarà? Sembra una pallina…Chi lo scoprirà ?
Noi, alunni della classe 2°A, tutti in subbuglio tra felicità e stupore, immaginiamo festosi e contenti di passare la nostra viva e bella giovinezza nelle nostre dimore.
Per non perdere i contatti subito creiamo la nostra “STANZA” che chiamiamo “DELLA SPERANZA”.
Ogni mattina verso le 11 ci riuniamo tutti insieme per raccontare delle storie e passare ore serene.
Beatrice, ragazza giovane e bella, inizia a raccontare una novella.
“Una mattina una pallina piccolina rotola, pian pianino, partendo dalla Cina e attraversando il nostro piccolo pianetino.
Rotola, rotola, rotola e seco porta una grande pandemia.
Prepotente irrompe in ogni paese: la nostra bella Italia, la romantica Francia, la vezzosa Spagna, la fredda Germania e la vasta America. È una grande pestilenza, cagione di morte e sofferenza.
Eppure a guardarla, codesta pallina, non sembra tanto cattiva…Ha addirittura una corona come se fosse una diva!
Dovete sapere che tutti provano a fermarla ma lei, fredda, continua la sua mattanza.
Intanto nella stanza della speranza tutti parlano, imparano a comunicare a distanza.
Nessun bacio, nessun abbraccio, alcuni studiano e altri bivaccano.
In Italia c’è chi strilla e chi è cortese; come dice un proverbio abruzzese: “la gallina feta l’ova e lu gallo strilla”, perché c’è sempre chi si vanta e chi invece nel silenzio brilla.
Noi ragazzi impauriti, stanchi, iniziamo a pensare che anche una cosa invisibile può fare del male.
Allora, come sconfiggerla? Come arrestare la corsa di questa pallina birichina?
L’unione, l’amore, il rispetto delle regole la porteranno forse via?
Rotola, rotola, rotola e pian pianino il suo piccolo cuoricino si stringe forte e pensa di abbandonare il nostro bellissimo pianetino. Ha fatto troppo male, ha cambiato il mondo e l’uomo sta diventando furibondo. Studia, studia, studia e pian pianino forse arriverà il vaccino: codesta è l’unica soluzione: ”Venga tarde e venga ’bbone” solo cosi il mondo sarà migliore.”
Beatrice De Vecchis
Published: May 8, 2020
Latest Revision: May 8, 2020
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