Carlotta Norbiato

by Carlotta

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Carlotta Norbiato

  • Joined May 2020
  • Published Books 2
1) Chi è Gesù?
1)Gesù di Nazareth è il fondatore e la figura centrale del Cristianesimo, religione che lo riconosce come il Cristo, figura ancora attesa dalla tradizione ebraica, e come Dio fatto uomo. Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù ha svolto l’attività di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.
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2) Gesù è un personaggio storico?
2)L’esistenza storica di Gesù trova conferma in documenti cristiani e in
documenti non cristiani. Tra questi troviamo fonti pagane (soprattutto
scrittori romani) e fonti ebraiche.
Le testimonianze che ci sono giunte provengono da autorevoli
rappresentanti della cultura del tempo (I sec. d.C.) che con i loro
scritti hanno dimostrato l’esistenza storica di Gesù di Nazareth, un
galileo condannato al supplizio della croce, nella lontana Palestina.
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3) Quali sono le fonti che attestano che Gesù è realmente esistito?
3)Tacito, Svetonio, Plinio Il Giovane, Giuseppe Flavio e il Corano.
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4)La vita in Palestina al tempo di Gesù
4)Al tempo di Gesù la Palestina era occupata dai romani. Al momento della sua
nascita probabilmente tra il 6 e il 4 a.C., la Palestina era parte dell’impero di
Augusto.
Gli ebrei erano costretti a pagare le imposte ai romani. La provincia della
Giudea era governata da un procuratore romano (dal 26 d.C. al 36 d.C. fu
Ponzio Pilato di cui parleremo più avanti). A questo procuratore dovevano
fare riferimento i re giudei che detenevano il potere e che, per conservarlo,
dovevano eseguire scrupolosamente le direttive di Roma. Quando nacque
Gesù questo potere era nelle mani di un uomo solo, Erode il grande. Alla sua
morte il regno fu diviso tra i suoi tre figli: Erode Antipa, Archelao ed Erode
Filippo.
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La società al tempo di Gesù era di tipo piramidale.
Al vertice si trovava la corte reale che possedeva grandi palazzi ed un
numero imprecisato di servi.
Dopo questa si collocavano i rappresentati della classe ricca, proprietari di
latifondi, grandi commercianti di vino, olio e frumento. In questa categoria
possiamo inserire anche gli esattori delle tasse che raccoglievano le imposte
per i romani traendo grandi profitti per se stessi.
Oltre a questi troviamo la nobiltà sacerdotale composta dal sommo sacerdote
e dai sacerdoti capi spesso appartenenti alla sua famiglia.
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Più in basso nella piramide dobbiamo collocare la classe media composta da
piccoli commercianti, artigiani che possedevano un propria piccola bottega,
agricoltori e i pescatori della Galilea. A questo gruppo apparteneva anche la
maggioranza dei sacerdoti.
Infine stavano i poveri che rappresentavano il gruppo più consistente a livello
numerico. Essi erano lavoratori a giornata senza un lavoro stabile, che
speravano di trovare padroni che al mattino avessero bisogno di loro per il
lavoro dei campi, oppure per i trasporti o nelle botteghe.
Tra i poveri troviamo i mendicanti, molto numerosi intorno a Gerusalemme ed
infine gli schiavi.
Oltre a questa divisione, molto sintetica, possiamo individuare veri e propri
gruppi che caratterizzavano la vita sociale.
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