by Samuela Cirullo
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Crepes Suzette
Nascono nel 1895, presso il Cafe de Paris a Montecarlo. L’apprendista Henri Charpentie, doveva preparare un dolce, ma per errore versò del liquore nell’impasto. Decise di servirle ugualmente, il tavolo apprezzò il piatto e il principe Edoardo VII diede loro il nome di Suzette in onore della donna più bella del tavolo.

Tarte Tatine
In Francia le due sorelle Stephanie e Caroline, dovevano preparare la loro torta di mele apprezzata da tutti. Una delle due, durante la preparazione, si dimenticò dell’impasto, così lo aggiunsero dopo, per poi ribalatarle. Il popolo apprezzò la creazione.

Corn Flakes
Nel 1894, in una clinica il dottore Jhon Kallog doveva preparare la solita pappa di mais per i pazienti. Ci fu un imprevisto improvviso, così si assentò, lasciando il mais sul fuoco. Quando tornò il mais era bruciato, così per non buttarlo decise di stenderlo e ne uscirono delle foglie di mais croccante. Si resero conto che erano perfetti per la colazione e i pazienti concordarono con l’idea.

Pop Corn
In messico, 10000 anni fa, i Maya usavano i chicchi di mais rovesciandoli su delle ceneri ardenti, facendo si che procurassero un tonfo che spaventasse i conquistadores. Il piano funzionò per poco, così decisero di mangiare quei chicchi, che oggi chiamiamo pop corn.

Grissini
Nel 1679, a Torino il piccolo futuro Re Carlo Amedeo II, aveva un problema con la digestione della mollica lievitata del pane. Il medico di famiglia suggerì di rivolgersi al fornaio del paese per trovare una soluzione, Antonio Gruneo il fornaio tentò in tutti i modi di risolvere il problema. Così servì al piccolo dei bastoncini di pane non lievitato, che noi chiamiamo Grissini. Piacquero a tutti e non solo al bambino.
Il grano Arso
Nella metà dell’ 800 i contadini bruciavano i campi di grano, per rendere il terreno più fertile. I poveri che passavano, raccoglievano quel grano e lo aggiungevano alla farina bianca.

La Farinata
Durante una guerra tra la flotta Pisana e quella Genovese, i genovesi vinsero.
Durante una tempesta, nella stiva si mischiarono per terra i prodotti trasportati. L’olio, i ceci e l’acqua del mare formarono un miscuglio che i pirati decisero di servire ai prigionieri. Quest’ultimi la cucinarono sul fuoco e la mangiarono cotta.

Sandwich
Jhon Montagu, nella metà del 1700, viveva una vita frenetica.
2 mogli, molti figli, molte amanti, amava la vita e il gioco, senza fermarsi mai.
Appunto per questo, mentre giocava, chiese ad un cuoco di mettergli del rost-beef, burro e salsa in due fette di pane, così per usare una sola mano.
Anche gli altri lo imitarono e da quel momento nacque il sandwich.

Patatine fritte
Le patatine fritte, provenienti dall’ America, arrrivano in Europa dopo il 1942. Alla fine del 1700 hanno iniziato a friggerle, poichè precedentemente le provarono a mangiare crude. I francesi e i belgi le tagliavano a bastoncini, quest’ultimi lo facevano allo stesso modo in cui friggevano i pesciolini.
Origine delle ‘chips’, foglie di patate fritte. Un cuoco in america decise di ytagliare le patate in modo più fine, i clienti apprezzarono l’idea.

Caffè
Il pastore Kaldi porta a pascolare le sue capre, nell’altopiano di Kaffa, Etiopia, Africa, (il nome ‘caffè’ deriva da Kaffa.)
Kaldi notò che le capre, dopo aver mangiato delle bacche rosse, si agitarono.
Così decise di raccogliere quelle strane bacche, di abbrustolirle e mettere la polvere ottenuta da esse nell’acqua calda, in questo modo nacque il Caffè.
Nell 1900, in Italia precisamente a Torino, fù inventata la prima macchina del caffè.

IL PANETTONE
Nasce a Milano, la città più ricca d’Europa nel 1400.
Un signore di Milano, Ludovico Sforza, detto anche “Il moro”, organizza numerosi banchetti.
Durante una cena di Natale lo chef da il compito ad un apprendista, di nome Toni, di sfornare nel momento giusto il dolce principale. Toni si dimentica del dolce nel forno, facendolo cosi’ bruciare e facendo disperare lo chef.
Cosi’ Toni, per rimediare, propone di utilizzare un impasto preparato da lui con farina, burro, uova, scorza di cedro e uvetta.
Lo chef, non avendo scelta, accetta modellando poi l’impasto a cilindro, successivamente riponendolo in forno e servendolo poi caldo era nato il “Pan di Toni”.

IL GIANDUIOTTO
Nel 1806, Napoleone bloccò le navi inglesi in Europa, cosi’ come bloccò il commercio dei prodotti americani, come il cacao e lo zucchero di canna.
Per lo zucchero non fu un grosso problema, poichè dal 1747 iniziò la coltivazione della barbabietola da zucchero in Europa.
Il vero problema fu il cacao poco costoso, da sostituire alla percentuale di nocciole che si produceva in Piemonte.
Nel 1865 a Torino, il maestro cioccolatiere Michele Prochet, su indicazione di un giovane apprendista, inventa un cioccolatino da mangiare in un solo boccone.
Per la sue conservazione viene tenuto in un foglio di carta stagnola dorata, per proteggerlo dall’aria.
La sua forma rappresenta il cappello della maschera di carnevale gianduia.

RISOTTO ALLA MILANESE
Il risotto alla milanese era presente in diversi versioni nei vari ricettari, che dall’inizio del Novecento cominciarono ad essere scritti anche dalle donne, sebbene contenessero solo gli ingredienti, senza alcuna indicazione sulle dosi o sul metodo di cottura.
Nel 1917 l’Associazione nazionale cucinieri pubblica Cucina di Guerra, che raccoglie le ricette particolarmente economiche e pratiche, inserendo inoltre le dosi necessarie in ogni ricetta.

EST EST EST
E’ un vino bianco, prodotto in provincia di Viterbo, vicino al lago di Bolsena, nel paese di Montefiascone.
Nel XII secolo, un vescovo di nome Defuk, amante del buon vino, era solito mandare un coppiere alla ricerca di taverne che avessero buon vino.
L’accordo era che, trovato del buon vino, il coppiere doveva scrivere sulla porta della locanda “Est”, espressione latina che significa C’è (buon vino).
Quando il coppiere giunse a Montefiascone, scrisse per tre volte la parola “Est” sulla porta, poichè trovo un vino che valutò a tre stelle.
Defuk lasciò tutti i suoi beni alla città, con la richiesta che qualcuno versasse del buon “Est Est Est” sulla sua tomba, in onoranza della sua morte.

FINOCCHIONA
Si tratta di un salame la quale origine risale probabilmente ad un periodo tardo medievale o rinascimentale.
Si narra che Niccolò Macchiavelli, fosse anche un buongustaio ed alcuni passi di lettere testimoniano il suo grande interesse verso la finocchiona.
Inizialmente era particolarmente diffusa nella zona di Firenze, dove confezionata in forme più grandi di quelle di un salame classico.

IL GALLO DEL CHIANTI
Nel 1716 in granduca Cosimo III De’Medici emanò il bando “Sopra la dichiarazione dè confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra”, in cui stabiliva le regole e i controlli per la corretta produzione di 4 particolari vini regionali: Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno.
Adottava una forma di tutela basata su criteri geografici, che nel caso del Chianti recitavano: “Dallo Spedaluzzo fino a Grave, di li’ a Panzano con tutta la podesteria che contiene i tre terzi e cioè Gajole, Castellina e Radda. arrivando fino al confine dello stato di Siena. E tutti quei vini che non saranno prodotti e fatti nelle regioni sopra confinate, non si può e devano sotto qualsiasi pretesto contrattare e navigare per Vino Chianti”.
Essendo un territorio religioso, il Chianti suscitò gli appetiti di Firenze e Siena.
Sorse la leggenda di come si sia arrivati alla spartizione dell’area. Firenze e Siena, ormai esauste di numerosi conflitti per il controllo del territorio chiantigiano, decisero di lanciarsi una sfida, in cui i protagonisti sarebbero stati un cavaliere e un gallo.
Non appena il primo avesse udito il canto del allo, si sarebbe messo al galoppo e il nuovo confine tra i due comuni sarebbe stato fissato nel punto di incontro tra i due cavalieri.
Il gallo nero di Firenze vinse, poichè lasciato a digiuno cantò prima di quello di Siena più che sazio e addormentato.

NEGRONI
Il Negroni è un cocktail nato nel 1919 a Firenze, da un cliente chiamato Camilo Negroni, che dopo aver viaggiato per l’America e per l’Inghilterra, tornò a Firenze e chiese al suo bartender di fiducia di preparargli un aperitivo, ovvero il classico Americano, composto da Vermouth e Bitter. Gli fece aggiungere del Gin e per differenziarlo gli fece aggiungere, inoltre, una fetta di arancia.

Published: Oct 7, 2020
Latest Revision: Feb 7, 2021
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